CITAZIONE (SaotomeMondo @ 26/11/2006, 21:55)
Certo. Quella č la terra nell'antichitā....considerando che fino ai primi contatti con la Cina (circa 800 d.c.), le popolazioni Giapponesi non avevano documenti scritti ne una organizzazione sociale ben precisa, regolata e strutturata, non č strano che quello fosse proprio il Giappone di allora. In effetti, credo che la figura del drago mitologico sia stata importata proprio dalla Cina, ma non ne sono sicuro. Forse Funny, quando sarā passato questo periodaccio, potrā illuminarci in merito.
Avevo pensato di parlare dello sfondo storico,e in parte mitologico,su cui si fonda la storia di Jeeg,ma spulciando fra i post mi son reso conto che gia'qualcuno aveva avuto quest'idea
Siccome si chiedevano piu'delucidazioni,parto da quanto scritto da Saotome Mondo,correggendo e chiarendo quanto scritto in questo vecchio post e ampliandolo quanto basta per capire come stanno alcune cose.
Al di la'del villaggio di Flora depredato e devastato,la qual cosa considero un semplice artificio ed elemento proprio di una storia tragica come quella di Jeeg,preferisco parlare della parte storica,cercando di evitare argomenti gia'trattati nel modo piu'sintetico possibile.
Innanzitutto la scrittura giunge in Giappone piuttosto tardi,grazie al Buddismo importato dalla Corea attrarverso la Cina,intorno al V-VI secolo,e molte iscrizioni giunte fino a noi si trovano soprattutto su spade e specchi del medesimo periodo.Le prime opere scritte sono delle cronache storico-dinastiche,il Kojiki del 712 e il Nihonshoki del 720,compilate per ordine imperiale,in un giapponese ibrido di cui vi risparmio spiegazioni perche' troppo complicato.
Storicamente gia'nel VI secolo il Giappone non era affatto uno stato secondario nell'Asia orientale del tempo e la societa'era,anzi,molto ben ordinata con rigide distinzioni di rango e gia'alquanto stratificata:il riguardo verso gli individui di rango superiore era espresso accovacciandosi ai lati della strada,quando questi passavano.Il popolo era dedito anche a certi vizi,come il bere,ma era disciplinato e rispettava le leggi in modo scrupoloso;veniva gia'praticata la divinazione e vari rituali di purificazione(detti misogi-si legge misoghi).All'interno delle varie nazioni(kuni)in cui era diviso il Giappone del tempo,vi erano funzionari che riscuotevano le tasse e in alcune di queste nazioni vi erano re e regine.Un'indicazione che forse si era in uno stato di transizione fra matriarcato e patriarcato(per riprendere quanto era stato scritto in un altro vecchio post).
Le informazioni di cui siamo in possesso provengono da due opere cinesi,principalmente,lo Han Shu(I secolo a.C.),e il Wei Zhi(297 d.C.).
Nello Han Shu si fa riferimento al popolo della terra di "Wa",costituita da cento e piu'nazioni.Il nome"Wa"originariamente aveva il significato di nano,nome con cui i cinesi definivano i giapponesi dell'epoca.L'ideogramma utilizzato per definire questa parola venne poi sostituito con un altro ideogramma dalla stessa pronuncia,ma col significato di armonia.Potete far riferimento al precedente post di Saotome dove son scritti gli ideogrammi che compongono la parola Yamato,anche perche'se scrivessi qui gli ideogrammi probabilmente molti non avrebbero la codifica per vederli.
Il wei Zhi,invece,e'sicuramente la piu'ricca fonte di descrizioni sul Giappone dell'epoca.Alcune sono piuttosto imprecise,come per esempio la posizione geografica del regno di Yamatai retto dalla regina nubile Himiko(a tal proposito Himiko e',con tutta probabilita',la forma distorta di Himeko,ovvero"principessa del sole",termine che indicherebbe un culto del sole gia'in epoca molto antica e usato piu'tardi anche da altri membri della famiglia regnante).Probabilmente Yamato e',secondo alcune ipotesi,identificabile col regno di Yamatai,uno dei tanti kuni o stati,il quale,percio',assurse al ruolo di centro culturale e di governo di quello che potremmo definire il Giappone propriamente detto.
Riguardo ai contatti con la Cina,essi sono gia'molto fervidi e sin da epoca antica e si interromperanno solo nel 901 d.C.
Il motivo alla base di questi stretti contatti,che certamente influirono moltissimo sullo sviluppo socio-culturale-politico del Giappone fu la presenza di una colonia,chiamata Mimana,in Corea.Il Giappone rimase coinvolto nelle guerre coreane dei 3 regni e nel 663 d.C.fu definitivamente sconfitto,insieme coi suoi alleati coreani,dall'imperatore Silla(giapp.Shiragi)alleato con l'imperoTang,e dovette lasciare la penisola.Come risultato molti coreani,tra cui operai specializzati,artisti,artigiani e cosi'via,giunsero in Giappone e ivi si accasarono alimentando la cultura autoctona di nuovi elementi,in ogni aspetto,soprattutto artistico e culturale.Difatti la maggior parte dei templi e delle statue sono state create da artisti coreani.
Mi fermo qui,visto che di altro si e'gia'ampiamente parlato,ma trattero'prima delle origini del drago e del suo simbolismo,cosi'non ne parliamo piu'va!
La prima rappresentazione del drago di cui si abbia conoscenza si trova in una tomba a"Xishuipo(si legge pressappoco,sci-sciuei-po'",ma si'che vi frega
).Al suo interno sulle pareti si trovano due mosaici di conchiglie:uno in cui e'rappresentato il drago,uno in cui e'rappresentata la tigre,nella tipica dicotomia simbolica che caratterizza la mitologia e l'arte cinese ed orientale in genere,un po'come lo yin(giapp.in)e lo yang(giapp.you)taoisti.Esse sono quindi le figure rituali piu'antiche e importanti e il drago,in particolare,e'il simbolo della fecondita'e della prosperita';a esso si associa l'acqua che rappresenta,naturalmente,la vita e per estensione lo scorrere della stessa e la continuita'.E'anche il simbolo dell'est,mentre la tigre,per contro,si associa al fuoco ed e'il simbolo dell'ovest.Entrambi i motivi decorativi,che risalgono al 3000 a.C.circa,giunsero in Giappone molto piu'tardi,quando il paese comincio'ad intrattenere rapporti col continente a partire dall'epoca Han(206 a.C.-220 d.C.),epoca corrispondente all'epoca Yayoi giapponese,ma non vi e'alcuna data precisa.Fatto sta che le prime rappresentazioni del drago sono probabilmente presenti sugli specchi,che erano inizialmente puro elemento decorativo e non servivano a specchiarsi.I draghi erano la principale decorazione,in rilievo,e comparvero piu'tardi sugli oggetti in lacca e in una miriade di altre forme.
Mi fermo qui,perche'vi avro'fatto due coglioni quanto un casolare di montagna,percio'vi chiedo scusa per aver scritto piu'del dovuto.Non ho riletto,quindi se c'e'qualche imperfezione,abbiate pieta',e se qualcuno dopo averlo letto mi avra'lanciato qualche insulto,sappia che e'come se gli avessi risposto