LIBRO DEI RICORDI

eccoci forum, siamo i Salgariani!

I ciclo dei Pirati della Malesia comprende circa una decina di titoli (mi sembra 8, più racconti collegati, perché come Go Nagai anche Salgari amava autocitarsi (lo stesso vale ora che ci penso nel ciclo del Corsaro Nero)):

@Wataru, se non hai letto nessun libro della Malesia te ne indico alcuni:
1.I misteri della Giungla Nera
2.I Pirati della Malesia
3.Le tigri di Mompracem
4.Le 2 tigri

L'ultimo è il racconto lungo "Il trionfo di Sandokan".

Romanzi simili ma legati più alla figura di Yanez, l'amico di Sandokan sono:
La rinconquiesta di un impero
Il bramino dell'Assam
La caduta di un impero
La rivincita di Yanez

Volendo ce ne sono delgi altri, ma ti consiglierei di concentrarti sui primi 4 per il momento: te li ho messi in ordine di proseguimento della storia.

letti tutti!

olà, tanto di cappello!
Sei superbrava Kojimaniaca!
proprio come meeee!

Dalle elementari alle medie ho fatto fuori tutti i libri di Salgari e Verne nelle biblioteche delle m ie scuole, in quella comunale, e del libraio amico di mio papà.
Ne ho letti molti, ma più di Salgari che di Verne!

idem, e una buona parte li ho nella mia biblioteca personale...

Fai bene a tenerli in casa. Molti di quei titoli sono introvabili. Secondo me, adesso i bambini e i ragazzi non li conoscono neanche e dire che sono molto meglio di Harry Potter che prima o poi stancherà col bombardamento mediatico a cui sotopone la gente.

Io ricordo quei libri e penso che alcuni dovrò procurarmeli.

Adesso la mia libreria da casa è piena di libri fantasy: Tolkien, Terry Brooks, Turtledove, Gemmel, Tim Powers, etc...

visto che ci sono molti più utenti nuovi,beccatevi questo UP

Sicuramente "Grandi Speranze" di Charles Dickens, adoro quel libro e i personaggi di Pip ed Estella. Il loro addio davanti la vecchia casa in rovina è un pezzo di poesia:-Siamo amici,-risposi alzandomi e chinandomi su di lei, mentre si alzava dalla panchina.
-E continueremo ad esserlo divisi!- disse Estella.
La presi per mano, ed uscimmo da quello sfacelo. E come, in anni tanto lontani, la prima volta che avevo lasciato la palude, le nebbie del mattino si erano alzate, così ora si alzarono le nebbie della sera e, nel gran mare di luce tranquilla che mi dischiusero, lessi che non l'avrei lasciata mai.

Cuore di De Amicis

Parola di Giobbe, Covatta e' un malefico maledetto burlone