Cosa state leggendo? Libri che avete sopra il comodino.

Non l'ho letto, ma tutto ciò che sa di Spagna mi intriga molto, mi piace assai.

E non solo: quando ho letto La nausea, non ho provato tristezza o cose simili, forse perchè ambientato in Francia che amo molto, diciamo che non mi sono affatto depressa. Era comunque agosto, ero alle terme di Saturnia... anche questo ha un certo peso.

Devo sempre leggere Le lampade di Siviglia, mi pare uscito negli anni Novanta. Siviglia... che splendore! Impossibile essere tristi in quei luoghi.

Come ho scritto tempo fa questo romanzo per me è geniale e al di la dell'aspetto comico per me è un'opera che porta a fare riflessioni sul senso della vita, sui sentimenti come l'amore è l'amicizia ma anche sul senso del coraggio e della lealtà.


Perdonatemi l'ot ma volevo chiedere a .Luce. : come sono le terme di Saturnia? Ci è andato mio cugino a fine Aprile e mi ha detto che sono uno spettacolo.

Un sogno! Ci sono stata nel 1992 e colpo di scena, un pomeriggio ci appaiono in tenuta molto casual, cioè costumi da bancarella: Stefania e Amanda Sandrelli con Soldati! Con loro un'amica e il padre.
Nel 1996 e 1997, dopo più. Si mangia che è una favola, poi in estate è bassa stagione e costa meno.
Io ero lì in agosto o luglio.

Ho appena terminato l'arte di correre di Murakami e ora mi sono fiondata nella nostalgia decadente e ottocentesca di Jane Austen... poi chissà, ne ho pronti talmente tanti nella mia biblioteca che non mi conviene più passare in libreria. I libri sono un mio acquisto compulsivo e poi a casa stanno in orizzontale se ancora da leggere, in verticale se letti... ebbene, quelli in orizzontale sono tutti li ad aspettarmi

Storia di uno schiaccianoci. Alexander Dumas padre.1844.

É la vigilia di Natale e la piccola Marie riceve in dono dai suoi genitori un curioso giocattolo, uno schiaccianoci dalle sembianze umane.
Da subito il balocco diventa il suo preferito con il quale vivrà delle fantastiche avventure nel regno delle bambole contro il perfido re dei topi.
Alexander Dumas riscrive una sua personale versione del famoso racconto di Ernest Hoffman(e da cui verrà poi tratto il famoso balletto di Cajkovskij) molto più edulcorata rispetto all'originale ma egualmente bellissima, una narrazione vivida quella dello scrittore francese, piena di sensazioni e di piccoli dettagli, di descrizioni talmente realistiche da sembrare al lettore di avere tra le mani quell'oggetto o di vedere con i propri occhi quel paesaggio.
Una fiaba nella fiaba appassionante e coinvolgente, per me molto più caratterizzata rispetto alla versione di Hoffmann.
Per me una delle migliori fiabe natalizie che siano mai state scritte oltre che a un inno alla bellezza della fantasia umana.

Com'è?

Una burla riuscita di Italo Svevo.1926.

Mario Samigli è un uomo di mezz'eta che da sempre nutre un sogno, quello di veder pubblicato, dopo anni di tentativi senza successo, un suo manoscritto
Un giorno incontra un tizio che gli fa credere di essere il rappresentante di una nota casa editrice tedesca e di essere disposto a pubblicare il suo manoscritto.
La gioia di Mario si tramuta ben presto in sgomento quando si rende conto che in realtà la pubblicazione era frutto di un raggiro da parte di un suo collega di lavoro che desidera soltanto burlarsi del suo sedicente talento di scrittore.
Racconto velatamente autobiografico(Italo Svevo conobbe il suo successo solamente in età ormai matura) e amaro sulla vanesia dell'essere umano, sulla voglia di successo(e nell'era in cui stiamo vivendo a quanto pare è un sogno che condividono in molti quello di desiderare di essere qualcuno, di apparire in TV o sui social) e che lancia un monito alla presunzione che talvolta coglie molti artisti.
Uno scritto amaro e a tratti anche spietato con una morale: mai prendere in giro un sognatore.

L'avventura di Wisteria Lodge di Arthur Conan Doyle.1908

Sembra non esserci possibilità di riposarsi nemmeno un momento per Sherlock Holmes, seppur lontano da Londra per un periodo di breve vacanza viene raggiunto da un telegramma con una richiesta d'aiuto da parte di un uomo, un borghesotto del Surrey, che è stato coinvolto in un caso di omicidio.
Holmes si appassiona fin da subito al caso che si rivela ben più intricato di quello che sembra.
Doyle scrive un giallo dal sapore esoterico dove si intrecciano amore, violenza e vendetta. La trama è interessante e coinvolgente ma il finale mi ha lasciato una forte sensazione di amaro in bocca.

Io ce l'ho in cartaceo, l'ho preso a una bancarella nel 2010. È un bel romanzo ma ha continui riferimenti a “Uno studio in rosso” , per questo è meglio leggere prima quest'ultimo.😊