Mamma mia, che recensione, Salvatore.. solo ora la leggo.
Glom.
E' una puntata forte, di estrema rottura all'interno dell'anime.
le tinte sono accese, la trama drammatica viene sottolineata da tanti elementi che muovono le emozioni attraverso più canali contemporaneamente.
Una puntata disegnata splendidamente, vero!
Arachi da un tocco elegante al viso ed al corpo, apprezzo soprattutto il suo modo di ingentilire il volto femminile, sfilando gli occhi fino agli estremi del viso: Naida è splendida, è donna, così morbida, la tristezza del suo sguardo ispira protezione.
Ed è forse l'Actarus di Araki che preferisco, perchè nella seconda serie per me tende a sfilargli troppo il viso rendendolo eccessivamente femminile.
Sono venti minuti estremanente intensi: non puoi non affezionarti immediatamente a Naida e leggere nello sguardo di Actarus una luce che non è mai comparsa prima di quel momento. E' di una tenerezza incredibile la scena del bacio rubato e del solletico sul naso.
Due ragazzi, felici di essersi ritrovati che si ritagliano ( e che diritto ne hanno!) una parentesi di serena normalità..
Per questo la sequenza in cui Naida lo accusa e lo prende a sprangate è di una violenza inaudita. E' nel contrasto che viene creato tra le due situazioni.
Vedere l'eroe annientato da una fila di parole, dure, cattive, accuse durissime che lo stritolano, quel dito puntato che lo trafigge, e i colpi in testa sono quasi superflui: lei lo ha già annientato a quel punto.
Le sequenze in cui il volto di Naida si trasforma sono impressionanti.
E poi l'attacco di Vega, Procton costretto a prendere una decisone dura: rischiare di uccidere il figlio con l'elettroshock, ma è l'unico modo per cercare di farlo tornare in se. In quelle condizioni, niente Goldrake, e la Terra spacciata. Mica facile come decisione da prendere.. Procton colonna portante della squadra di difesa della Terra, in questa puntata assume davvero questo ruolo.
Il sacrificio di Naida chiude una puntata al cardiopalma nel più drammatico dei modi.
Sola ad affrontare se stessa, decide di fare il possibile per evitare uno scontro che a Duke, in quelle condizioni, avrebbe potuto essere fatale.
Lo difende e cerca il riscatto di se stessa, in quell'atto estremo che è eroico " tu sei l'unica speranza per Fleed" e " non dovrai più vergognarti di me" le sue ultime parole.
E alla fine un eroe che non ha paura di piangere, di sfogare il suo dolore gridando vendetta. Viene fuori il guerriero, l'uomo ferito nel profondo che non accetta il sopruso, la prevaricazione, la violenza fine a se stessa.
Non avrebbero potuto fare una serie tutta così: è un regalo questa perla all'interno delle 74 puntate, che rendono quest'anime unico, a mio avviso, e così fertile di spunti per noi che ci ragioniamo ancora dopo trent'anni.
