| Ne sono sicuro anch'io. Ma resta sempre un'inutile spreco. Esistendo già gli esemplari sopravvissuti dagli anni '70 una ristampa filologica (sicuramente con materiali migliori, almeno spero) è solo un'aggiunta a quanto già c'è. A noi ci obbligano a comprare auto elettriche, con tutto il casino che comporteranno, e questi continuano a sbattersene alimentando un mercato malato fatto evidentemente da gente disturbata (ma piena di soldi) che si ricompra a caro prezzo una cosa che già possedeva. Mah, non credo capirò mai.
Nel senso, anch'io 4 anni fa mi sono comprato il THEC64 Maxi. Ma questo aveva un senso, è una riproduzione filologica ma in chiave moderna, attuale, senza più cassette e dischetti, solo file da caricare con chiavetta e un firmware da aggiornare, destinata a durare decenni. Se dovessi tirare fuori il mio vecchio biscottone, dovrei anche recuperare il drive, il datassette, pulire tutto, assicurarmi che funzioni, cambiare tutti gli alimentatori, cercare il modo per visualizzare l'immagine su uno schermo moderno, insomma un casino che varrebbe la pena solo a un mega appassionato coi soldi e qualche nozione di elettronica (che non è il mio campo). Dunque, comprendo i ragionamenti che possano esserci dietro a un collezionista che rivorrebbe qualcosa che già possedeva, ma nel caso del Jumbo ristampato non vedo quali siano i "vantaggi", oltre a possedere un pezzo che forse varrà il doppio tra qualche anno (ma che tra decenni non interesserà più a nessuno). Aveva più senso la ristampa dorata del chogokin di parecchi anni fa, almeno aveva qualcosa di diverso che la rendeva unica...
Già che siamo in argomento, cambio un attimo registro per chiedervi conferma di una cosa. Recentemente un mio collega si è fatto il suo primo viaggio in Giappone, tre settimane di visita turistica ovviamente, ma già che c'era s'è portato dietro qualche soldo per fare il classico shopping, no? A lui non interessa il mercato vintage o le ristampe di giocattoli, è più sull'elettronica (console, cose del genere) e le carabattole tipiche del Giappone. Ebbene, mi diceva che s'è portato 2000 euro in contanti convinto che non sarebbero durati una settimana, e invece ha fatto shopping gli ultimi giorni riempiendo il classico trolley di acquisti di ogni tipo, ed è tornato a casa risparmiando pure 700 euro!! (questo era capitato anche a me col mio primo viaggio in USA, ma era il 2008... L'Euro tirava di brutto!!).
Quando me l'ha detto quasi non ci credevo, ma mi ha giurato che è andata proprio così. Pare che lo yen sia piuttosto basso attualmente. Prima di partire era convinto che avrebbe speso un casino, e invece dice che ha trovato tutto abbordabilissimo spendendo meno che a comprare le stesse cose (che so, una Switch nuova di pacca) in Italia. Insomma, dice che è un periodo d'oro per gli acquisti in Giappone.
Che voi sappiate, è veramente cosi? (non che non mi fidi del mio socio, tutt'altro. Solo, mi pare strano che in un Paese dove paghi un cofanetto BD 300 euro minimo ora spenderesti la metà e forse anche meno. Lui diceva proprio di non aver per nulla avvertito il gap sui prezzi, anzi che tutto gli è sembrato super conveniente).
|