Stavo riguardando ieri l'episodio di madame Quinn, la madre del protagonista e di come sia stata costretta dal marito ad andarsene di casa perché trascurava lei e la sua famiglia (addirittura lui condanna la moglie perché faceva feste in casa senza il suo consenso). È un tema frequente nelle serie robotiche dei padri brillanti scienziati che in nome della loro professione trascurano la loro famiglia creando forti conflitti.
E' una puntata strana, bisognerebbe sentire i dialoghi originali (non esistono dvd di Gordian con i sottotitoli purtroppo), anche perchè dai dialoghi italiani sembrerebbe che la moglie rinfacci al marito di averla obbligata lui a fare quel genere di vita "modana" (in che senso?). Comunque anche il padre di Daigo rientra nella categoria degli scienziati ambigui perchè fa esperimenti sul figlio usandolo come cavia. In Jeeg questo aspetto è sempre sfumato e non si sa come e quando Hiroshi sia stato trasformato in cyborg alimentato dalla campana di bronzo, non si dice che il padre lo abbia operato da sano, non si dice che lo abbia operato per salvarlo (differentemente dai manga in cui viene operato all'inizio dopo essere stato vittima dei soldati di Himika o di un incidente automobilistico). In Daitarn il tutto è visto attraverso gli occhi di Banjo che si ribella al padre e lo vede come un bieco sperimentatore che ha usato il fratello e la madre come cavie. Qui è un po' un misto : si capisce che Daigo è stato usato biecamente come cavia ma per il bene dell'umanità e anche qui c'è il personaggio della sorella Saori fortemente devota all'operato del padre e che non lo mette mai in dubbio (Miwa? la madre di Hiroshi?). Curiosamente anche Gordian ha una specie di Koros, Elias, che pur non avendo niente di malinconico o materno è un po' l'equivalente cattivo della donna giapponese asservita alla causa del padrone di cui è la figlia prediletta. Forse Madame Queen era progressista per gli standard nipponici?
Infatti lei dice al marito:"mi ci hai costretta tu!" E anch'io mi sono chiesta che cosa volesse intendere, forse lei dava quei ricevimenti mondani perché sempre sola e trascurata dal marito cercava delle compagnie che l'aiutassero a superare la sua solitudine, oppure era un modo per attirare l'attenzione del marito, non sono riuscita a capirlo. C'è un altro aspetto che non ho capito di questo cartone: il fatto che Saori non sapesse dell'esistenza del fratello. In un episodio (il 20) Saori rivive in un flashback la morte del padre e il suo conseguente trasferimento della memoria in un computer e lui, presentandogli Gordian, le dice queste parole: "Saori non te l'ho mai detto ma tu hai un fratello più giovane e sarà lui a pilotare Gordian", nell'episodio di Madame Quinn invece(il 41), da quello che ho capito, i due bambini vivevano insieme ai genitori (c'è un altro episodio dove c'è, se non ricordo male, un flashback di Daigo dove si vede lui bambino nel giardino della villa dei suoi genitori in braccio a sua madre e con sua sorella accanto). Come fa lei, che mi sembra fosse già in età della ragione, a non ricordarsi di avere un fratello minore? E poi mi sembra che anche su di lei il padre abbia fatto degli esperimenti: di che tipo? Anche questo aspetto mi è oscuro.
Stavo pensando ai Madocter e a come si considerino, come i Meganoidi, una razza superiore che vuole assoggettare la razza umana. In questo stralcio di episodio c'è un dialogo tra Elias, uno dei capi dei Madocter e la sorella del protagonista in cui lei ammette la loro superiorità e alla domanda di Saori"perche' non proviamo a convivere in pace" lei risponde "ciò non è possibile perché noi siamo superiori a voi", questa è una risposta simile a quella data da Koros alla domanda di Banjo, fatta durante il loro primo incontro, che gli chiede perché vuole distruggere la Terra:"perché gli esseri umani sono stupidi e volgari"(tra l'altro Koros ed Elias si somigliano un po' sia fisicamente che caratterialmente, con la differenza che Koros suscita più empatia per la sua aria malinconica, Elias sembra molto più dura).
Si ho presente l'episodio. C'è da considerare però che i Madocter discendono da una razza aliena diversa rispetto a quella da cui discendono gli altri esseri umani. Entrambe le razze hanno compiuto degli esperimenti (il cosiddetto anello mancante) sui primati creando gli umani e i madocter, quindi madocter ci si nasce, anche se si può essere in contrasto con il concetto di razza superiore. I Meganoidi invece scelgono volontariamente di diventare cyborg seguendo un ideale distorto di superiorità razziale, almeno apparentemente, dato che poi ogni comandante sembra seguire delle fissazioni proprie. Motivo per cui una pace con i madocter potrebbe essere possibile se tra di loro prevalesse una fazione pacifista e disposta all'uguaglianza, mentre la pace con i meganoidi non è possibile poichè non sono una razza ma un'ideologia : se uno non professa questa ideologia semplicemente non è un meganoide. Vero è che Elias è più cattiva di Koros, perchè è assente l'aspetto malinconico ed ha un'ideologia molto più radicale, Koros invece non si capisce benissimo cosa voglia e a che prezzo : dice di seguire il disegno di Don Zauker e il suo sogno di colonizzare lo spazio (cosa che per i Madocketer invece è una necessità visto che la Terra sta per essere travolta da una seconda catastrofe) e dice che gli umani sono inferiori, però sarebbe anche disposta a lasciarli vivere tranquilli sulla Terra se avesse le risorse necessarie per emigrare nel cosmo. Quanto sia però bella questa pace per un'umanità decimata per creare i soldati, su una Terra depredata delle materie prime utili ai meganoidi e sezionata in vari livelli per creare i campi di allevamento mi sembra dubbio. Credo che Koros abbia perso il senso della misura da scienziata visionaria e innamorata (senza remore) di uno scienziato pazzo, Elias invece no essendo molto più pragmatica e lucida
Molto triste e significativo l'episodio numero 8 dove la piccola Mita, che soffre maggiormente rispetto al gruppo di essere orfana, riceve la visita di una donna che chiede di adottarla, episodio questo che approfondisce la tematica della guerra che porta morte e distruzione, soprattutto per i più piccoli che rimangono senza i loro affetti più cari.
Mi sono ricordata che in questa serie c'è un episodio simile a quello di Mita di Daltanious, il piccolo Chockoma viene avvicinato da una signora(di nome Anna Marina) che avendo saputo che il bambino è orfano decide di adottarlo. Purtroppo per lui lei si rivelerà una donna al servizio dei nemici(lavora nella base nemica mi sembra) che per soldi vende loro delle informazioni importanti. Anche in questa serie viene abbastanza trattato il dramma degli orfani di guerra(mi ricordo anche di quel bambino orfano che asseriva di sapere dove si trovasse Gordian). Comunque è un peccato che anche in questa serie ci sia un buco riguardante il passato dei protagonisti(sia di Chockoma che di Rose non si sa praticamente nulla, come hanno conosciuto Saori? Come sono.diventati suoi assistenti?)
Gordian: il robot ‘matrioska’ che combatte contro i Madokter L'anime mecha con i robot 'matrioska' che combattono i nemici alieni in un Far West futuristico
Oltre a già conosciuti Kyashan, Hurrican Polimar e Tekkaman, tra le perle della Tatsunoko Production troviamo un altro anime di genere mecha non tra i più noti al pubblico italiano: Gordian. Le avventure del vivace Daigo Otaki arrivano in Italia all’inizio degli anni ’80 e trasportano i telespettatori in una nuova guerra contro l’ennesima razza aliena malvagia che mira a conquistare la Terra e distruggere la sua popolazione.
L’anime è tratto dall’omonimo manga di Yutaka “Yū” Yamamoto, autore di titoli come Gundam, Pollon e Lamù. Nonostante la storia porti in scena le caratteristiche già viste in molti altri anime di questo genere, Gordian presenta alcune sorprese e novità interessanti per lo spettatore. Scopriamo quali.
Gordian: la storia dell’anime
L’arrivo di Daigo Otaki
Le prime scene dell’anime Gordian non ci catapultano immediatamente nella guerra tra terrestri e alieni, che anzi arriverà solo alla fine del primo episodio. Questo invece serve anzi a presentarci il protagonista. Lui è Daigo Otaki, ragazzo coraggioso di cui viene sottolineata sin da subito la spavalderia e la vivacità. Il ragazzo, accompagnato da una pantera robotica, è diretto a Victor City, dove vuole allearsi alle forze militari. Obiettivo che riesce a realizzare giusto in tempo per combattere contro le forze aliene.
Al contempo, infatti, i Madokter, comandati dal terribile Gran Maestro Dokuma (di cui si vedono solo gli occhi attraverso un computer) complottano per attaccare la Terra. L’agguato arriva proprio durante la prima notte di Daigo al reggimento ma per le forze militari c’è poco da fare.
Le vere origini di Daigo e la sua missione
Quando le speranze di vittoria per il reggimento sembrano ormai essere nulle, ecco dal nulla l’arrivo di un gigantesco robot dalle sembianze umane che distrugge i robot nemici e prende Daigo, portandolo via. Solo poco dopo viene a galla la verità. Risvegliatosi in un letto d’ospedale, Daigo incontra per la prima volta sua sorella Saori ed è lei a spiegargli che quel robot che l’ha salvato appartiene proprio a lui.
Daigo non le crede ma l’incontro con suo padre, lo scienziato Otaki, cambierà tutto. L’uomo è morto ma la anima coscienza continua a vivere grazie ad un computer (vi ricorda qualcosa?). È lui a confermare la versione di Saori, spiegandogli la sua missione: “Gordian fu costruito in modo che ogni parte si adattasse al tuo corpo. Sarà il tuo coraggio e il tuo sacrificio a dargli la vita. Difenderai Vitor City e la base di Sanctore dai Madokter”.
Come nasce Gordian?
Daigo Otaki accetta la realtà dei fatti e comprende che questa è la verità. Decide dunque di abbracciare la missione e inizia sin da subito, cercando di aiutare i suoi amici combattenti, nuovamente attaccati dai robot dei Madokter. A questo punto scopriamo il funzionamento di Gordian che non è il primo robot che scende in campo. Gordian, infatti, è un robot che potremmo definire ‘matrioska’.
Il primo robot con cui Daigo scende in guerra è Protesser. Qualora con i suoi poter non riuscisse a far fronte al nemico questo viene avvolto da un altro robot, Dellinger, che ai suoi poteri aggiunge una spada da combattimento. I due robot possono, a loro volta, essere avvolti da un robot ancora più grande, Garbin. Questo, quando porta al suo interno anche gli altri due componenti, si muta in Gordian e ne assume tutte le potenzialità.
Il finale
Episodio dopo episodio, per un totale di 73, Daigo, insieme ai suoi robot, si trova ad affrontare i Madokter in battaglie sempre nuove nelle quali è affiancato non solo dagli amici delle forze militari ma anche dalla sorella Saori che, come lui, può pilotare i robot. L’ultima battaglia, quella decisiva, si combatte nello spazio.
La guerra finale non è priva di perdite: Daigo, infatti, perde la sua amata pantera Clint, che si sacrifica per proteggerlo dai colpi alle spalle dei nemici. Attraversato l’Ultra Cosmo, il gruppo di Daigo riesce a vincere la battaglia ma ricominciano la loro vita in un nuovo mondo, anche se la Terra saprà per sempre che sono stati loro a salvarli dalla fine.
Gordian: curiosità e considerazioni sull’anime
Un finale… deludente?
Chi ha guardato tutti e 73 gli episodi dell’anime Gordian sa che il finale regala un colpo di scena che, per molti, è stato però deludente. Dopo decine di episodi di battaglie tra le due fazioni, si arriva alla guerra finale, come di consuetudine negli anime di genere mecha. L’eroe è pronto a sfoderare tutte le sue forze per sconfiggere il comandante delle truppe aliene e lo fa, preparato anche a morire. Eppure non è lui ad ucciderlo.
Quando infatti il gruppo di eroi riesce ad avere accesso all’Ultra Cosmo, il comandante Dokuma viene sconfitto da un’intelligenza superiore che lo distrugge in pochi secondi e senza particolari sforzi. Insomma, decine di battaglie di Daigo e poi è un altro essere ad ucciderlo. Un finale che scatena due tipi di reazioni: c’è chi ne apprezza l’originalità e chi, invece, lo definisce insoddisfacente.
L’unione fa la forza
L’anime Gordian mette in evidenza un tema che troviamo costante in tutti gli episodi ed è quello dell’unione. Il leitmotiv appare evidente sin dalle fusioni dei vari robot che, solo alla fine, compongono Gordian. A differenza dei robottoni visti finora, composti da elementi suddivisi che si agganciano, in questo anime i robot vengono inglobati uno nell’altro, fondendosi poi in un solo essere dalle grandi capacità. È solo, infatti, quando tutti i robot sono uniti che danno vita a una forza che appare imbattibile.
Ma non è tutto. Il tema dell’unione traspare anche attraverso i protagonisti, personaggi uniti in un unico scopo: quello di combattere il nemico e salvare il mondo. La collettività, la sua importanza e potenza è poi la chiave morale che l’autore ci mostra con quest’opera. Abbandonare l’orgoglio del singolo per un fine più importante, come mostra Daigo abbandonando i dubbi sulla sorella e mettendosi al servizio dello scopo che gli indica il padre, è la base da cui parte l’intera storia.
Il ‘Far west’ nel futuro
Victor City, luogo in cui si svolgono le vicende dell’anime, è una città futuristica, motivo per il quale appare inizialmente contrastante la presenza forte del tema del Far West. Già la prima scena dell’anime ci presenta il protagonista in abbigliamento da cowboy e in una location desertica che richiama i tipici scenari dei film western. Particolare è l’omaggio musicale allo spaghetti western presente all’inizio del terzo episodio: in apertura si sente infatti il celeberrimo tema di “Per un pugno di dollari” di Ennio Morricone.
La sigla
La sigla italiana dell’anime Gordian è cantata dai Superobots, su testo di Lucio Macchiarella e musica di Franco Micalizzi.
Non so di quale giocattolo si tratti, se sia un qualcosa di già esistente in altra forma o una semplice idea che avevano avuto i progettisti della Bandai incaricando la Tatsunoko di fare una serie per venderlo meglio (per Getter Robot Go è successo così)
Gordian è ispirato a un giocattolo creato da Bandai
Quale?
Gordian, ovviamente. Da Raideen in poi, Bandai ha affidato la creazione dei suoi robot al mecha design e animatore Katsushi Murakami , e poi li dava a uno studio di animazione per crearci una storia intorno _ Golion, Daltanious , Gordian, Godsigma, Daimos, Godmars , Dairugger, Bismarck, Arbegas, Laserion, Leopardon , Winspector sono tutti personaggi suoi . Spesso però il design dei giocattoli creato da Murakami era goffo o troppo complesso per i disegni tv, e quindi i suoi lavori venivano semplificati e abbelliti: come accadde in particolare con Gordian, che il mecha dsegin Shoji Kawamori, modificò così tanto che alla fine il robot del cartone non assomigliava più al giocattolo, e Bandai fece modificare la testa del robot dell' anime com quella del giocattolo all' ep 20 circa. DI Murakami esiste anche un bel libro con tutti i suoi lavori "All About Katsushi Murakami - Super Hero Industrial Design Art Collection"
Ora avete scoperto di aver amato per anni un secondo papà dei super robot , dopo Go Nagai Fine OT
DI Murakami esiste anche un bel libro con tutti i suoi lavori "All About Katsushi Murakami - Super Hero Industrial Design Art Collection"
Ora avete scoperto di aver amato per anni un secondo papà dei super robot , dopo Go Nagai
1- Gordian è frutto di una joint venture in termini di CONCEPT: il "sistema matrioska", ovviamente.
2- Conosco Murakami da una vita, e in ogni caso amo tutti i papà di Super Robots. Non solo Go Nagai.
QUOTE (GOTAN X @ 21/7/2023, 18:02)
Non so di quale giocattolo si tratti, se sia un qualcosa di già esistente in altra forma o una semplice idea che avevano avuto i progettisti della Bandai incaricando la Tatsunoko di fare una serie per venderlo meglio (per Getter Robot Go è successo così)
Joint venture. La Tatsunoko deve aver avuto l'idea rivoluzionaria del "sistema matrioska".
Non so di quale giocattolo si tratti, se sia un qualcosa di già esistente in altra forma o una semplice idea che avevano avuto i progettisti della Bandai incaricando la Tatsunoko di fare una serie per venderlo meglio (per Getter Robot Go è successo così)
Joint venture. La Tatsunoko deve aver avuto l'idea rivoluzionaria del "sistema matrioska". [/QUOTE]
No, l'idea mastrioska e il robot sono di Bandai. La Tatsunoko ha creato tutto il resto
Joint venture. La Tatsunoko deve aver avuto l'idea rivoluzionaria del "sistema matrioska".
In qualche modo la si può considerare una Join Venture : la Bandai voleva lanciare un robot sul mercato dei giocattoli, si rivolgeva a Murakami per il design (in questo caso il robot Matrioska) e a una casa di prodizione di animazione (la Tatsunoko in questo caso) per cerarci una serie relativa. Curioso notare come la Bandai abbia ripreso lo stesso concept di Gordian per il Baikanfu della serie Machine Robot. Lo stampo dei giocattoli sono identici
CITAZIONE
Spesso però il design dei giocattoli creato da Murakami era goffo o troppo complesso per i disegni tv, e quindi i suoi lavori venivano semplificati e abbelliti: come accadde in particolare con Gordian, che il mecha dsegin Shoji Kawamori, modificò così tanto che alla fine il robot del cartone non assomigliava più al giocattolo, e Bandai fece modificare la testa del robot dell' anime com quella del giocattolo all' ep 20 circa
Come avrebbe dovuto essere il design originale di Gordian? c'è qualche immmagine?
Joint venture. La Tatsunoko deve aver avuto l'idea rivoluzionaria del "sistema matrioska".
In qualche modo la si può considerare una Join Venture : la Bandai voleva lanciare un robot sul mercato dei giocattoli, si rivolgeva a Murakami per il design (in questo caso il robot Matrioska) e a una casa di prodizione di animazione (la Tatsunoko in questo caso) per cerarci una serie relativa. Curioso notare come la Bandai abbia ripreso lo stesso concept di Gordian per il Baikanfu della serie Machine Robot. Lo stampo dei giocattoli sono identici Murakami era all' epoca un dipendente Bandai, e oggi è uno dei pezzi grossi dell' azienda.
CITAZIONE
Curioso notare come la Bandai abbia ripreso lo stesso concept di Gordian per il Baikanfu della serie Machine Robot. Lo stampo dei giocattoli sono identici
Per forza, il Gordian è stato uno dei chogokin più venduti in assoluto di Bandai , ovvio che lo riciclassero per le nuove generazioni. E infatti in JP, Baikanfu è ancora oggi un mito, Gordian non se lo fila più nessuno
Come avrebbe dovuto essere il design originale di Gordian? c'è qualche immmagine?
Come si vede dall' iimmagine sopra, Gordian è diverso dal giocattolo realizzato in molti particolari, ma pure dall anime.
Kawamori gli cambiò faccia e particolari del busto, e poi Bandai chiese che in corso d'opera venisse modificato ( senza alcuna spiegazione nella storia) per renderlo più somigliante al progetto di Murakami)
