Concordo anch'io, pienamente, con Queen Fleed: ha fotografato pienamente la situazione...
Sullo schiaffo: riconosco anch'io che nella realtà sarebbe un'azione fortemente riprovevole, e ci mancherebbe altro! Ma come trovata scenica è tecnicamente perfetta infatti permette di mettere a nudo tutta la tensione accumulata fino a quel punto: il battibecco iniziale ( ma già da qualche puntata Venusia aveva iniziato a chiedersi il perché delle improvvise sparizioni di Actarus, specie in concomitanza delle apparizioni degli UFO), la risposta imbarazzata di Actarus e la sua mortificazione alla stizzosa reazione di Venusia, l'inseguimento e il nuovo bisticcio, la caduta e lo spettacolare salvataggio che a sua volta innesca mirabilmente il successivo momento della confessione/rivelazione, lo shock e la ripulsa di Venusia...lo schiaffo di Actarus, scenicamente è magistrale
: è come se quella improvvisa perdita di autocontrollo, da parte di un uomo notoriamente riservato, aprisse uno squarcio sulla vera natura dei suoi sentimenti, è come se, ad un tratto, si fossero materializzati tutti i suoi timori e le sue paure: quella di essere "diverso", quella di non essere accettato, quella di non essere capito, di non essere amato, quella di essere rifiutato...potremmo dire che questa è l'unica volta, nell'anime, che Actarus schiaffeggia qualcuno non per l'altro ( per far prendere la medicina a Kira, per far svegliare Maria dalla trance....) ma per se stesso? ( e a questo punto quoto convintamente Daisuke Umon
) E forse è per questo che, l'unica volta , fissa attonito la propria mano, come se non credesse ai suoi stessi occhi, come se non si riconoscesse e non avesse mai immaginato di poter concepire una tale violenza di emozioni o comunque di non riuscire ad arginarla. Forse, e dico forse, è proprio in questo punto che si riscopre pienamente umano, con i suoi limiti e i suoi difetti...
Come non si può quindi, dopo una simile scena, non riconoscere che c'è un legame speciale tra Actarus e Venusia, se per lei sola si sono generate tante e disparate emozioni?
e a questo punto rimando all'analisi puntualissima di Gerdha...