Carissimi, il mio commento sarà a monconi... ieri il computer mi ha cancellato tutto quello che avevo scritto sulle vostre opere... citando la carissima Aster, non vi riferisco i commenti poco parlamentari che sono usciti dalla mia bocca...
Ma veniamo all'opera di JOHN MURDOCK... Johnny, Johnny... Ironia a volte caustica, a volte agrodolce, con qualche ammiccamento ai lettori... ma nel finale esce fuori tutto, tu stesso, il tuo stile, il tuo modo di essere e di vedere il mondo, unico ed inimitabile... non cambiare mai.
AMON 114: ironia graffiante e surreale... Con Hell che non si arrende mai e pensa di attaccare la Befana... Un intero panorama televisivo concentrato in un film, per fortuna mai girato, che veramente potrebbe segnare una generazione... Mentalmente, intendo!
RUBINA 71: Rubina cara, anche tu con le citazioni ci vai forte... Hara che canticchia la sigla finale di "la donna bionica"... A proposito, ragazzi, qualcuno di voi ha visto il remake di "la donna bionica" presentato da Italia 1... non voglio togliere troppo spazio al commento del racconto di Rubina, ma l'originale è molto meglio.
Veniamo a noi. Eroi a tutto spiano sotto mentite spoglie, citazioni di Braccio di ferro per giustificare la propria forza... il tutto mescolato ed elaborato secondo il tuo personalissimo stile. Molto piacevole, sintesi azzeccatissima.
ANAMICI: sintesi decisamente ardita, mettere insieme il pulcino nero che si sente isolato con il principe Casval che, sopravvissuto fortunosamente con la sorella Artesia al colpo di stato che doveva distruggere la famiglia regnante su Zeon diventa poi la cometa rossa... ma comprendo bene il significato della sintesi. Ti sei chiesto come fosse accaduto che Char avesse preso la decisione di indossare la maschera, e se questa celasse un desiderio di giovare al suo popolo. L'ottica è sicuramente valida, ma come qualcuno ha già detto nei commenti, la strada che porta all'inferno è costellata di buone intenzioni. Probabilmente questo accade perché, divenendo adulti, si dimentica perché si è intrapreso un certo cammino, anzi, altri significati si stratificano su quello originale, nascondendolo. Oltretutto l'adulto è ostinato nel perseguire il cammino che ha intrapreso, e bene o male alla fine non contano più.
GODZILLA: allora, boss... come Aster ha giustamente già notato, narrazione con grande uso di onomatopee... quasi un fumetto narrato... molto belli due concetti. L'aggrapparsi, nei momenti di difficoltà alle tradizioni, ai simboli rassicuranti e come, di fronte al nemico che proprio quei simboli vuole distruggere per fiaccare lo spirito.
Significativa la figura della bambina, che dà inizio alla sollevazione popolare che, anche se impotente, dà comunque una sferzata al pilota che trova la forza per reagire. L'avambraccio del Gutler come stella di Natale di un albero ridotto, simbolo evidente che bisogna lottare (e tutti noi sappiamo quanto) per preservare in noi ed attorno a noi le cose belle e buone... e che questa lotta stessa è ispirazione ed esempio.
Struggente la bambina, che identifica il Gutler (senza che il suo sprezzante e spavaldo pilota comprenda nulla, probabilmente) con il padre, che probabilmente ha perso, in questa guerra globale.
Interessante prova, Godzilla... interessante davvero.
Veniamo ai commenti alle fanart: cara NIVALIS, il tuca-tuca riportato in auge da una Raffaella Carrà stupenda, con il dottor Hell come partner, e con Eros che colpisce con le sue frecce la testa del dottore, in cui dovrebbe proprio entrare un pò d'amore. Bellissima prova, davvero...