H. Aster |
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| Interessante, ognuno di noi ha un suo metodo, e solo in alcuni casi certi sistemi coincidono.
@ Venusia: la musica l'ho usata anch'io, ma solo in fase di elaborazione: mai, assolutamente, mentre stendo il racconto, m'infastidirebbe e basta. Io ho usato qualche canzone (Minuetto di Mia Martini), e svariati brani di colonne sonore, in particolare Morricone.
@ Lela: In effetti un sequel ti da una libertà considerevole, scrivere un racconto "incastonato" nella serie ti lega parecchio, però è una sfida affascinante. Anche tu puoi cambiare, aggiungere o togliere, ma sempre in maniera ragionata, e tendendo all'omogeneità. Hai ragione, l'omogeneità è un vero pregio, sono perfettamente d'accordo con te.
@ Amon: guarda che anche il tuo... vulcanico metodo è appunto un metodo!^^ Penso che molti di noi t'invidino questo tuo sobbollire di idee che si accavallano l'una sull'altra. Sei fortunato: è più facile dare una direzione alla fantasia, che avere una direzione ma nessuna fantasia. Sono curiosa di vedere se tra un anno o due scriverai ancora in maniera vulcanica o se avrai trovato un modo diverso.
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