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JOE7: i racconti per la Cronologia

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joe 7
view post Posted on 25/9/2010, 21:24 by: joe 7     +1   -1

Ill.mo Fil. della Girella

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Riassunto: Questa è la storia di Mineo, prima che appaia nella serie di Goldrake. Da ragazza, viveva nel pianeta di Ruby, occupato da Vega. Dopo diverse vicissitudini, dovrà partire per Vega insieme al suo alleato, il capitano Shion di Vega, per diventare capitano.

Quella mattina, Mineo si era alzata presto. Si trovava ancora nel palazzo del governatore di Ruby, la principessa Rubina. Ancora in vestaglia, scese pigramente dal letto e camminò ciondolando verso la finestra, scostando le tende ed osservando, oltre gli spalti del palazzo, la città ancora dormiente di Milarose, la capitale di Ruby.
Mineo represse a fatica uno sbadiglio: quella notte aveva dormito male. Sapeva che questa era l’ultima notte che avrebbe passato su Ruby, il suo pianeta. Oggi stesso sarebbe partita verso il pianeta Vega, il fulcro dell’Impero Galattico, insieme al Capitano Shion, per diventare anche lei Capitano di Vega.
Ripensandoci, Mineo si rese conto di quanto fosse assurda la situazione. Solo due settimane fa, stava contemplando il tramonto dal suo osservatorio che lei stessa aveva costruito sull’albero più alto di Escondida, il suo paese nascosto nella foresta, felice ed in pace col mondo.
Adesso, Escondida era stata quasi distrutta dai veghiani e, per salvarla, Mineo doveva diventare un capitano di Vega in un mese.
Almeno la principessa Rubina mi ha nominata soldato. E’ già un buon inizio…
Sentì bussare alla porta.
“Avanti”
Entrò Tenma, il padre di Mineo. Anche lui aveva l’aspetto di uno che ha dormito poco. Tra un po’, avrebbe dovuto abbandonare sua figlia, destinata ad andare in un pianeta lontano, per la salvezza di tutti.
Ora che Mineo era stata nominata soldato, il peso della responsabilità della salvezza di Escondida ricadeva tutto su di lei. Infatti, Escondida sarebbe stata risparmiata e considerata un alleato di Vega, se un loro abitante fosse stato nominato guardia del corpo del Capitano Shion. All’inizio andavano bene uno o più abitanti di Escondida, come guardie del corpo: ma il futuro matrimonio di Shion con Lady Cabaner porterà il Capitano Shion ad un avanzamento di grado, fino a raggiungere quello di un Capitano di massimo livello, come il Generale Gandal. E un Capitano simile non poteva avere come guardie del corpo dei semplici abitanti di Escondida: era necessario almeno un Capitano di primo grado. E nessun abitante di Escondida poteva diventarlo. Però, il fatto che la Principessa Rubina abbia nominato soldato di Vega Mineo – una non veghiana, per di più – aveva ridato speranza alla possibilità di salvezza della città.
Tutto questo Tenma lo sapeva. Ma sentiva un gran dolore nel sapere che dovrà separarsi da sua figlia. Sarà difficile poi dirlo a Ishin Saura, la madre…
“Mineo..come stai?”
“Papà…”
Si abbracciarono senza dire nulla. Poi Tenma disse:
“Ascoltami bene, figlia mia. Stai attenta a Lady Cabaner.”
Mineo si sentì come se avesse preso un pugno nello stomaco. All’inizio della mattina, quella donna era l’ultimo argomento di cui voleva parlare.
“La…fidanzata di Shion? Che c’entra lei, papà?”
Tenma si sedette.
“Ti ricordi di quando Shion aveva tentato di uccidere Rubina, sotto ipnosi? Sono sicuro che ad ipnotizzarlo è stata lei.”
“Come?” Mineo non credeva alle proprie orecchie “Ma come fai ad essere sicuro?”
“Credimi. In gioventù avevo affrontato alcuni veghiani capaci di manipolare le persone. Ricordo i loro occhi: freddi e penetranti. Sono gli stessi di Lady Cabaner. E’ stata lei, Mineo, credimi. Tienila d’occhio.”
“Non sarebbe meglio parlarne con Shion?”
“Non sappiamo che sentimenti nutra lui per Lady Cabaner. Potrebbe non crederti. Anzi, può anche essere stato ipnotizzato perché non creda a chi la voglia accusare. Qui bisogna andare coi piedi di piombo: stiamo parlando di cose che non sappiamo.”
Mineo rimase in silenzio: la situazione era peggiore di quello che pensava.

Sullo spazioporto, l’astronave di Shion era pronta per partire. Lady Cabaner era già partita con la sua astronave. Accanto a Shion, c’era Mineo, con l’abito nero e giallo di soldatessa di Vega, e Arianna, l’amica di Mineo, con gli abiti che Shion le aveva dato: una divisa adatta per il trasporto nello spazio. Portava con sé una capiente valigia, piena di vestiti vari – la passione di Arianna – che aveva trovato a Milarose prima di partire.
Shion notò che Mineo aveva appeso sul suo vestito, all’altezza della spalla sinistra, un oggetto composto da due sferette rosa: decisamente insolito per una soldatessa veghiana.
“Cos’è quello?” chiese lui, incuriosito “Te lo portavi anche prima, ora che ci penso.”
“E’ il mio gown: me l’ha dato mia madre prima di partire da Escondida. Indica la mia provenienza: devo portarlo sempre con me.”
“Hmm…non so se su Vega ti permetteranno di tenerlo. Vedremo.”

Rubina, la principessa, era venuta allo spazioporto per dare un ultimo saluto a Shion e agli altri. Ad un certo punto, chiamò Mineo e le disse, in disparte:
“Ho come la sensazione che ti debba la vita, Mineo. Secondo me, Shion non era in sé quando aveva estratto il coltello: non è assolutamente il tipo. Ho preso per buona la tua scusa della “dimostrazione”, ma ho capito benissimo che quello era un attentato. Sto facendo delle indagini: tu hai qualche sospetto?”
“Ecco…” Mineo era incerta: non sapeva se fidarsi.
“Avanti, parla. Credimi, voglio aiutarti. Shion è una brava persona, e credo che qualcuno l’abbia manipolato: voglio sapere chi è. Secondo me, tu lo sai. Fidati, nessuno saprà niente.”
Mineo ricordò che suo padre parlava sempre bene di Rubina. Si decise.
“Ecco…credo sia stata Lady Cabaner. Ma non ho prove…”
“Era quello che sospettavo. Non mi piaceva sin dall’inizio, quella donna. Ti ringrazio. Ho voluto aiutarti nominandoti soldato: potevo anche nominarti subito capitano, ma non saresti stata accettata su Vega. Laggiù, le carriere rapide non sono gradite.”
“Capisco, principessa. Vi ringrazio”
“Non so se puoi ringraziarmi. Temo di averti portato su una strada difficile, Mineo. Stai in guardia: penserò a te. E tu tieni d’occhio Shion: è davvero un brav’uomo. Fidati di lui.”
Mineo non disse nulla: all’improvviso si accorse che stava ammirando quella donna. Dietro la facciata di ragazza dolce e gentile, si nascondeva una volontà d’acciaio e un’acutezza di osservazione assai rara. In un certo senso, era la degna figlia di Vega. Sentì di avere una forte affinità verso di lei, e anche Rubina avvertì lo stesso. Si lasciarono guardandosi con rispetto: forse era l’inizio di un’amicizia. Ma non sarebbe mai sbocciata fino in fondo tra di loro: le aspettava un destino impegnativo.
Dopo aver salutato un’ultima volta suo padre e i suoi amici di Escondida, Mineo e Arianna salirono sull’astronave di Shion. Davanti a Rubina, in poco tempo l’astronave si alzò nel cielo, rimpicciolendosi e scomparendo. Rubina rimase silenziosa per un certo tempo, tenendo lo sguardo fisso in alto, Poi chiamò il ciambellano.
“Noitra.”
“Sì, Altezza?”
“Voglio tutte le informazioni che puoi trovarmi su Lady Cabaner. Voglio sapere tutto di lei, anche le cose più insignificanti. Al più presto, chiaro?”
“Sarà fatto, Altezza.”
Rubina si allontanò dallo spazioporto, riflettendo.
Qualcuno vuole uccidermi, e voglio sapere chi è e perché. Non posso morire adesso, fino a quando sarò diventata imperatrice ed avrò riparato a tutto quello che ha fatto mio padre. Lo devo, per la memoria di Duke!

L’astronave di Shion era veloce e il viaggio fu breve. Alla fine, davanti agli occhi di Mineo e Arianna, compariva un pianeta molto grande, con un colore tendente al rosso, circondato da nubi e con mille astronavi che arrivavano e partivano. Era il pianeta Vega, il cuore dell’impero. Mano a mano che l’astronave atterrava, Mineo vedeva come tutto, laggiù, a perdita d’occhio, fosse meccanizzato. Inoltre, la maestosità sembrava essere il leit-motiv del pianeta: strade maestose, palazzi maestosi, folle oceaniche, astronavi chilometriche, mostri di metallo così grandi che non finivano più. Mineo si sentì presa dal capogiro per l’enormità di quello che vedeva e chiese a Shion:
“Perché questo pianeta è così rosso? Non ci sono i boschi qui?”
“Ci sono, ma le estrazioni di Vegatron su tutto il pianeta danno questo caratteristico colore rossiccio, visibile solo per chi atterra su Vega. Quando atterreremo, vedrai che i colori dell’ambiente sono più o meno gli stessi che conosci.”
“Cosa significa quella parola che hai detto? Vegatron?”
“E’ un metallo liquido che è la fonte di energia di quasi tutti i processi meccanici su Vega. Anche questa astronave su cui siamo va a Vegatron. Il pianeta Vega, Mineo, è in pratica l’unico produttore di Vegatron in tutta la galassia conosciuta. Proprio come Fleed, il pianeta invaso di recente, era l’unico produttore del Gren, un metallo molto resistente. Ogni mondo ha la sua specialità”
“E la specialità del mio mondo, Ruby, qual è?”
“Bè…ha un’ottima posizione strategica: da lì si possono raggiungere facilmente i centri galattici più importanti. O le zone da invadere. Non ha metalli preziosi, che io sappia.”
“Hmm” disse Mineo pensierosa, osservando il pianeta Vega, sul quale ormai l’astronave stava per toccare terra. Decisamente, a Mineo quel pianeta non piaceva. E in futuro le piacerà ancora meno…
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Sabato prossimo: la strada per diventare comandante è dura, Mineo…

Se volete commentare, qui c'è il link: https://gonagai.forumfree.it/?t=47313943&st=60#lastpost

Se volete scaricare la puntata in formato word, qui sotto c'è l'allegato.

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