Sasà, mi sembra che ne abbia parlato già abbastanza tu
Scherzi a parte, hai sviscerato le caratteristiche dei due personaggi in modo molto preciso, difficile aggiungere qualcosa degno di nota. Dal mio punto di vista, c'è solo una caratteristica che li accomuna, ed è la determinazione nel perseguire il proprio scopo.
Tetsuya ama combattere, ama la lotta in quanto tale, che poi il fine sia la salvezza dell'umanità è un particolare secondario, anche se ogni tanto l'autore ci mette lo zampino e lo veste di "umanità". Tetsuya sembra avere una forza propria che sfugge alla volontà dell'autore, perchè quello che emerge è solo la sua devozione alla lotta contro il nemico, e gli slanci dell'autore di ammorbidirlo ogni tanto a me sono sempre risultati forzati e, sinceramente, inutili. Tetsuya Tsurugi è una macchina da guerra, efficiente, ma non si evolve mai, rimane sempre lì.
Naoto invece non ama il combattimento fine a se stesso, è più per "il fine giustifica i mezzi". Ogni incontro gli da e gli toglie qualcosa. Ogni vittoria lo avvicina di più al suo scopo di distruggere la Tana delle tigri, ma nello stesso tempo gli graffia l'anima. Ed infatti, alla fine della serie l'anima di Naoto è del tutto lacerata. Il suo personaggio è intriso di umanità, succede esattamente il contrario riguardo a Tetsuya... qui a volte l'autore sembra voglia nasconderlo, ma la personalità "di cuore" di Naoto viene fuori lo stesso e non ci stanno cazzi. Dall'inizio fino alla fine è un continuo evolversi, crescere, scendere a compromessi, amare e credere di non meritare amore, autopunirsi e allo stesso tempo lottare con tutte le proprie forze per il bene. Naoto è un personaggio "dinamico", se capite cosa voglio dire, un personaggio "vero".
C'è un abisso tra Naoto e Tetsuya, e secondo me ci vuole abbastanza fantasia per volerli accomunare.
