Sono incappata nell'edificante dichiarazione che De Mattei, vicedirettore del CNR e già noto per altre esternazioni discutibili, ha fatto in una trasmissione di Radio Maria.
CITAZIONE
“Cari amici di Radio Maria buonasera,
vi parla Roberto De Mattei e vorrei fare stasera con voi delle riflessioni che partono da fatti drammatici di attualità.
Il primo fatto è la tragedia del Giappone, lo spaventoso terremoto e maremoto con il rischio nucleare che si profila.
Dice Mons. Mazzella§, che in primo luogo le grandi catastrofi sono una voce terribile ma paterna della bontà di dio, che ci scuote e ci richiama col pensiero ai nostri grandi destini, al fine ultimo della nostra vita, che è immortali.
Infatti, se la Terra non avesse pericoli, dolori, catastrofi, la Terra eserciterebbe su di noi un fascino irresistibile, non ci accorgeremmo che essa è un luogo di esilio, e dimenticheremmo troppo facilmente che noi siamo cittadini del cielo.
Ma in secondo luogo, osserva l’arcivescovo di Rossano Calabro, le catastrofi sono talora esigenza della giustizia di dio, della quale sono giusti castighi. Infatti, la colpa del peccato originale che tocca tutta l’umanità, si aggiungono nella nostra vita le nostre colpe personali: nessuno di noi è immune dal peccato e può dirsi innocente; e le nostre colpe possono essere personali o collettive, possono essere le colpe di un singolo o quelle di un popolo, ma mentre dio premia e castiga i singoli nell’eternità e sulla terra che premia o castiga le nazioni, perché le nazioni non hanno vita eterna, hanno un orizzonte terreno.
Su youtube è facile ripescare l'intera trasmissione, che ha ovviamente destato moltissime polemiche. Soprattutto perchè i pensieri citati da De Mattei sembrano essere ( per chi non sa chi sia Mons. Mazzella) esternazioni contemporanee di un rappresentate della Chiesa Cattolica.
La stessa diocesi di Rossano Calabro, ha tenuto a fare una precisazione sul giornale locale, prendendo di fatto le distanze dal pensiero di De Mattei:
CITAZIONE
Nella trasmissione di Radio Maria del 16 marzo 2011 il prof. De Mattei ha citato alcune riflessioni sul terremoto di Messina del 1908 dello stesso mons. Orazio Mazzella tratte dallo scritto La provvidenza di Dio, l’efficacia della preghiera, la carità cattolica ed il terremoto del 28 di Dicembre 1908: cenni apologetici, Desclée e C., Roma 1909.
Nel suo intervento il prof. De Mattei ha fatto riferimento ad un dibattito filosofico emerso tra il ‘700 e l’800 sul senso del male e della sofferenza. In questo ambito egli ha citato la riflessione che Mons. Mazzella ha sviluppato all’indomani del terremoto di Messina del 1908.
Con le sue meditazioni il vescovo Mazzella si inseriva in quel contesto culturale dentro il quale esse vanno lette.
E lo stesso Presidente del CNR dichiara:
CITAZIONE
Il 21 marzo scorso il prof. Roberto de Mattei ha reso un intervento all’emittente radiofonica privata Radio Maria – Una voce cristiana nella tua casa.
L’intervento a carattere teologico ha riguardato tra l’altro il tragico sisma che si è abbattuto sul Giappone l’11 marzo scorso.
Ferma restando la libertà di espressione quale bene garantito dalla nostra Costituzione, si precisa che i contenuti dell’intervento del prof. de Mattei non coinvolgono in alcun modo il CNR, che l’intervento non è stato reso nella sua veste di vicepresidente dell’Ente e che il contesto in cui esso è stato reso è estraneo alle attività e alle finalità del CNR.
E meno male..anche se resto dell'idea che chi ha un ruolo pubblico debba avere comportamenti privati con un minimo di coerenza con la veste pubblica che indossa..