| Ho controllato, per curiosità, cosa propone la settimana prossima una multisala dalle mie parti. Su 12 titoli, 4 sono film d'animazione (Doraemon, i 7 nani, Home e L'attacco dei Giganti).
Nei miei ricordi di bambina, il film d'animazione era uno: quello targato Disney, quasi sempre in programma verso Natale. A volte a Pasqua i cinema presentavano qualche altro titolo, che spesso aveva però un'eco minore (comprensibile: per le feste di Natale si intercetta un pubblico più vasto).
Mi sono accorta anche io che l'offerta di animazione al cinema è maggiore, rispetto al passato.
Mi chiedo se ciò dipenda anche da una "crisi del cinema" (cinema con persone in carne ed ossa), ma non ho dati a disposizione quindi è una mia considerazione del tutto personale. Negli ultimi due-tre anni ho frequentato poco e niente il cinema, ma ho come l'impressione che il mondo di hollywood si sia dato a prodotti televisivi (ma forse è anche a causa della diffusione dei canali digitali e le pay tv).
Probabilmente, allora, i gusti sono cambiati. Magari la nostra generazione è più predisposta all'animazione e, invogliati dal fatto che ci portiamo dietro anche nuovi piccoli fans, alimentiamo e contribuiamo a "rifornire" la platea. Oppure è aumentata la nostra voglia di vedere storie narrate attraverso immagini e forse l'opinione pubblica che ritiene che l'animazione sia un prodotto per bambini sta cambiando.
Non ho nessun metro di paragone riguardo le produzioni (cioè si producono di più film d'animazione rispetto al passato?) perchè è un mondo che non conosco. Ho sentito dire, ad esempio, che le produzioni italiane sono molto indietro rispetto a quelle del resto d'Europa, sia per il cinema sia per la TV.
|