|
|
| Quindi i dannati sono anche loro una sorta di tutto unico, di cui ogni cerchio è una sfaccettatura?
L'atteggiamento stesso dei dannati aumenta quindi la loro pena: più sono "cattivi", peggio è l'atmosfera attorno a loro. Avevo già trovato questa spiegazione nel Provenzal: i dannati nei cerchi più alti appaiono più "simpatici", addirittura parlano con gentilezza, come Francesca da Rimini. Man mano che si scende i dannati sono sempre più sgradevoli anche nei confronti di Dante, finendo tra i traditori, letteralmente congelati e chiusi quindi in sè stessi, cristallizzati nel loro peccato. Dante stesso, se all'inizio dell'Inferno prova pena per i dannati, man mano che scende sembra sempre più critico verso di loro, non prova più quell'empatia che l'aveva fatto svenire dall'orrore sentendo il racconto di Francesca. In certi casi, il suo atteggiamento è addirittura di disgusto, sembra considerarli esseri sub-umani. Almeno, questa è l'impressione che ne avevo ricavato io.
Diplomatico Virgilio, che risponde ad una domanda con un'altra domanda...^^
Molto efficace l'immagine di Pluto, enorme e oscuro, che appare davvero come un essere terrificante.
Per la cronaca: il Pluto di Nagai dice "Pape Satan Aleppe"? E se sì, Nagai da una spiegazione di queste parole?
|
| |