DIVINA COMMEDIA DI GO NAGAI (DHR), commenti

Mi ero persa anch'io l'ultima parte della Divina Commedia, chiedo scusa.

In genere Purgatorio e Paradiso interessano meno, e a quanto pare Nagai non ha fatto eccezione: probabilmente l'inferno è più immediato e comprensibile, più interessante (mostri, tormenti, pene varie... vogliamo mettere?), mentre il Paradiso, con le sue anime luminose, appare meno attraente.
Quanto al linguaggio: se non dico una bestialità, il Purgatorio ha forse meno allegorie, ma ricordo un paio di passi decisamente complicati da spiegare: ad esempio, la processione nell'Eden che si ferma. Nove versi per dire questo, e la mia profe carogna aveva tentato di mettermi nei guai interrogandomi proprio su questo punto. Non ricordo altri punti nell'inferno altrettanto difficili.

Interessante l'unione del Paradiso perduto alla Divina Commedia: due lavori diversissimi come concezione, ma che Nagai ha trovato il modo d'integrare. Interessante anche lo scambio tra la figura di Gesù e quella di Giovanni.

Ancora grazie, Dhr!

Del Purgatorio ricordi con gran piacere, e voglio rileggerlo quel punti, una delle scene iniziali: Damte e Virgilio sulla spiaggia, la descrizione del sole che sorge, il mare calmo e l'arrivo della barca di anime, guidata dall'angelo. Una scena bellissima, calma e silenziosa, che contrasta con le tinte fosche, le urla e la furia dell'inferno da cui siamo appena usciti. Come respirare una boccata d'aria fresca.

Nel tuo libro fai praticamente una rilettura dell'intera Divina Commedia, spiegando allegorie e perdonaggi, o ho capito male?

M'interessa davvero! Per favore fammi sapere quando esce, lo leggerò senz'altro!