CITAZIONE (H. Aster @ 2/6/2012, 00:06)
Allora... io credo d'essere una delle poche persone che prima ha letto il libro di Guerre Stellari (l'attuale ep. IV), e poi ha visto il film.
A dire il vero, di tutta la TC prima ho letto il libro e poi ho visto il film...^^
Probabilmente lo sai già ma lo scrivo per chi non lo sapesse.
I "libri" di "Guerre Stellari" (mi riferisco ai tre direttamente collegati alla TC) sono delle "novelization" ricavate dalle sceneggiature. In altre parole, al contrario per esempio della trilogia di Jackson, alla base di "Star Wars" non ci sono libri, le sceneggiature sono originali.
E sebbene Lucas sia accreditato nelle edizioni più recenti come autore del primo libro, in realtà i tre romanzi vennero scritti, rispettivamente, da Alan Dean Foster (che poi farà anche la novelization di "Alien"), Donald F. Glut e James Kahn.
Inoltre, l'Universo di Star Wars è diviso in due: Ufficiale e Espanso.
Ufficiale è tutto quello che emana direttamente da Lucas, Espanso è tutto quello che è stato pensato da altri (romanzi, fumetti, ecc...) ma che è comunque autorizzato da Lucasfilm.
Lucas si riserva il diritto di ignorare completamente qualunque evento dell'Universo Espanso quando crea qualcosa per l'Universo Ufficiale.
CITAZIONE (H. Aster @ 2/6/2012, 00:06)
Pur restando il mio primo amore episodio IV, il V adesso mi piace molto, anche se all'epoca l'avevo trovato cupo per atmosfere e storia.
Ep. IV ha una struttura narrativa autoconclusiva, potrebbe benissimo essere un film a sé stante. Questo proprio perché Lucas, finché il film non arrivò nelle sale, non sapeva se avrebbe avuto la possibilità di continuare con gli altri due capitoli.
"L'Impero" è un "secondo capitolo" particolarmente interessante.
E' ovviamente l'episodio più cupo, quello dove il Lato Oscuro vince, quello dove il personaggio di Vader ha lo spazio che merita (e anche Ep. VI, con tutti i difetti che può avere, ci regala comunque alcune tra le migliori sequenze dell'intera saga quando Vader è in scena). Ma è interessante anche perché è strutturato in modo molto particolare: al contrario di quello che succede sempre con i "sequel" di film di successo, dove viene sempre inserito una sorta di "riassunto della puntata precedente" (magari in forma di flashback o nei dialoghi tra i personaggi, o come prologo) per far seguire il film anche a chi non ha visto il precedente, con Ep. V Lucas rompe questo schema: il film presuppone obbligatoriamente la conoscenza degli eventi del primo capitolo, altrimenti è impossibile seguire la trama.
CITAZIONE (H. Aster @ 2/6/2012, 00:06)
Successivamente avevo considerato con una sorta di irritata tranquillità la scoperta che Luke e Leia fossero fratelli.
Perchè irritata? Perchè già avevo visto una grossa incongruenza nella storia.
Il motivo è semplice: nell'episodio IV, che cronologicamente è il primo, sembra che Luke e Leia formino una coppia (particolare questo accentuato nel libro, dove i due evidentemente si piacciono).
Poi Luke diventa una sorta di monaco guerriero, quindi celibe, e Leia "passa" al comunque più fascinoso Han Solo: molto comodo quindi che diventi la sorella di Luke. Però la discrepanza per me rimane, e non la giustifico con una sorta di "naturale simpatia" che si era creata tra i due che ancora ignoravano di essere fratelli. Non mi torna del tutto.
Per quanto hai letto nel libro ti rimando all'inizio del post.
In realtà ci sono almeno due altre grosse incongruenze che riguardano Luke e Leia:
in una scena di Ep. V Leia bacia Luke. Al momento non lo sappiamo né noi spettatori né loro personaggi ma alla luce della rivelazione successiva è una scena abbastanza strana e sembrerebbe indicare che fino a quel momento Lucas non avesse pensato a Leia come sorella di Luke.
Contemporaneamente però, sempre nella stessa pellicola, quando Luke lascia Dagobah per andare su Bespin a salvare i suoi amici, lo "spirito" di Obi-Wan dice a Yoda "Il ragazzo è la nostra unica speranza" e Yoda risponde "No, ce n'è un'altra", e sembrerebbe riferirsi a Leia.
Sembrerebbe, in realtà noi non sappiamo a cosa veramente quella battuta alludesse, né credo Lucas ce lo dirà mai.
Visto che ci sono, ne approfitto per mettere in luce qualche altra contraddizione tra TC e NT:
- per quanto ho appena scritto, in Ep. V Obi-Wan sembra ignorare l'esistenza della sorella di Luke.
- la
"immacolata concezione di Anakin", cosa mai sentita in riferimento a qualunque personaggio, Jedi o no, della TC (e, francamente, una delle idee più assurde che Lucas potesse avere).
- in Ep. IV, quando i droidi arrivano su Tatooine alla ricerca di Ben Kenobi, né i droidi conoscono il vecchio Jedi (C-3PO si riferisce a R2-D2 che "afferma di appartenere ad un
certo Obi-Wan Kenobi", come se non avesse idea di chi sia) né lo stesso Kenobi riconosce i droidi ("Non ricordo di aver mai posseduto un droide"), come se anch'egli li vedesse per la prima volta.
- quando i droidi finiscono nella fattoria di Luke, nessuno dei due ha una reazione al fatto che il loro padrone si chiami Skywalker, cioè esattamente lo stesso cognome di Anakin, una persona che loro dovrebbero conoscere bene (per C-3PO il suo stesso "creatore").
A meno di non pensare che Skywalker sia uno dei cognomi più comuni della galassia...
E questo mi porta ad una divertente riflessione su un piccolo problema già presente nella TC e che giocoforza Lucas si è portato dietro anche nei Prequel: Luke e Leia sono gemelli, figli di Padmé. Dopo la nascita vengono divisi e allontanati per proteggerli dal padre. Leia viene mandata su Alderaan, diventa una principessa (non si sa bene neanche come, visto che il padre adottivo è un certo Bail Organa che, se non ricordo male, è un "senatore"), Luke viene portato su Tatooine a fare il contadino in mezzo al deserto.
Gli volevano proprio bene fin dalla nascita!
Per di più, anche nel preservare la loro identità hanno ricevuto due trattamenti diversi: a Leia viene cambiato il cognome, Luke invece continua a chiamarsi tranquillamente Skywalker. Inoltre mandarlo su Tatooine non mi sembra una grande idea se lo scopo era quello di nasconderlo: è il pianeta natale di Anakin ed è il posto dove abitano i suoi zii. Se Vader lo stava cercando, forse un'occhiata da quelle parti la dava.
CITAZIONE (H. Aster @ 2/6/2012, 00:06)
Certo, la storia di Vader era interessante e conoscerla
Ma infatti, anche a me interessava. Ma non raccontata in questo modo.
Come ho già detto, prima della NT i Jedi erano degli esseri potenti e avvolti nel mistero, nella NT sembra non sappiano fare altro che combattere con le spade-laser (e neanche tutti) e giocare a "Indovina che oggetto è" nella torre del loro tempio. Non hanno un minimo di preveggenza (Qui-Gon pensa che Anakin sia il "prescelto" e invece è colui che porterà al trionfo del Lato Oscuro, Obi-Wan che se ne batte allegramente di tutti e decide comunque di addestrare Anakin (e, in effetti, a ben pensare i responsabili principali dell'ascesa di Palpatine sono Qui-Gon e Obi-Wan), Yoda che non si accorge di quello che gli succede sotto il naso (e parliamo del più potente Jedi dell'Universo!) Mace Windu che si fa fregare come un dilettante da Palpatine (che, da solo, riesce a far fuori lui e altri 4 o 5 Jedi), Anakin che in alcuni momenti sembra un ragazzino delle elementari, ecc...)
Insomma la figura degli Jedi esce devastata dalla NT, imho.
Confrontate i Jedi della NT (quelli che ho appena menzionato) con quelli della TC: Darth Vader, Obi-Wan (Guinness), il Luke Jedi di Ep. V e VI erano personaggi pieni di carisma, quelli della NT in alcuni momenti sono persino comici (con l'eccezione di Maul, personaggio veramente ben riuscito ma sfruttato malissimo).
CITAZIONE (H. Aster @ 2/6/2012, 00:06)
Circa gli attori...
Ognuno ha i suoi gusti.
La Portman per me ha funzionato al meglio in Ep. I per poi scendere paurosamente in Ep.II e riguadagnare in Ep.III.
Ewan McGregor mi spiace ma non lo vedo proprio come la versione giovane dell'Obi-Wan di Guinness. In quanto a Christensen, con tutta la buona volontà... Vader è un personaggio che richiedeva anche una certa... fisicità.
Non so se qualcuno di voi ha mai visto Dave Prowse senza il costume di Vader (chi fosse curioso lo può vedere, coincidenza, proprio in un film di Kubrick, per la precisione "Arancia Meccanica", dove interpreta l'assistente dello scrittore invalido), era un culturista, un uomo imponente, completamente diverso dal pur asciutto Christensen. La differenza è troppo marcata per avere una spiegazione convincente.
Su Dave Prowse voglio dire qualcosa.
Ha avuto uno strano destino come attore, recitando sempre in ruoli che richiedevano maschere o trucchi che lo rendevano irriconoscibile.
Quando si presentò al provino per "Star Wars" gli venne data la possibilità di scegliere tra due ruoli: Vader o Chewbacca. Lui scelse Vader perché in una prima fase non era stato previsto che il personaggio avrebbe indossato una maschera e così era rappresentato nei disegni che gli vennero mostrati. Successivamente il personaggio venne modificato e Prowse si ritrovò di nuovo, suo malgrado, a recitare dietro una maschera.
Una maschera che, ironicamente, sarebbe diventata la più famosa nella Storia del Cinema.
E, a merito di Prowse, devo dire che, sebbene "inscafandrato" dentro il costume dell'Oscuro Signore dei Sith, è riuscito comunque a dare al personaggio una straordinaria espressività fatta di posture, modo di camminare e piccoli gesti (una leggera torsione della testa, un flettersi del busto in avanti verso il suo interlocutore, ecc...). Ho sempre ammirato Prowse per quello che ha fatto con Vader.
CITAZIONE (H. Aster @ 2/6/2012, 00:06)
non ha nemmeno il fantastico umorismo più o meno involontario di Vader ("L'Imperatore non è indulgente come me").
Va be', quello dipende dalla sceneggiatura.
CITAZIONE (H. Aster @ 2/6/2012, 00:06)
A parte poi personaggi forse pensati troppo a tavolino e quindi più o meno falliti, come Jar Jar e gli Ewoks
Jar-Jar fu introdotto infatti non tanto per una reale necessità narrativa (il suo ruolo è nullo per la maggior parte del tempo (se si esclude la sua funzione di "spalla comica"), quando non è nullo sarebbe stato comunque facilmente sostituibile) quanto proprio come test per vedere se alla ILM riuscivano a creare un personaggio in CGI che fosse credibile sullo schermo.
In quanto agli Ewok, i fan di Star Wars si sono sempre divisi in due correnti opposte (anche se penso che molti di quelli che li odiavano, dopo aver visto Jar-Jar hanno pensato che in fondo non erano così male).
A me sono sempre piaciuti, mi ricordo che da ragazzino non riuscivo a capire bene come li avessero realizzati (che fossero dei costumi era ovvio, ma gli occhi e la bocca sembravano vivi). L'unica cosa che posso dire è che occupano troppo spazio nel film, ma tieni presente che nell'idea originale quelli che poi sono diventati gli Ewok avrebbero dovuto essere Wookie, poi Lucas non ricordo perché cambiò idea.
Ep. VI venne realizzato in un periodo particolare della vita di Lucas, aveva dei bambini piccoli e questo forse lo spinse a mettere queste creature dall'aspetto di orsacchiotti (se fai caso, in Ep. VI gli alieni sono molto "Muppet", al contrario di quello che si vedeva per esempio nella taverna a Mos Eisley).
CITAZIONE (H. Aster @ 2/6/2012, 00:06)
e adoro il suo modo di respirare
Anch'io. Grande idea del geniale Ben Burtt!
OT su Kubrick:
CITAZIONE (H. Aster @ 2/6/2012, 00:06)
A proposito di Kubrick: non solo 2001, parlo anche degli altri suoi film - non è che mi annoia. Lo trovo semplicemente sgradevole. Non saprei in che altro modo definirlo. L'unico che mi piace è Lolita, ma anche lì preferisco il libro. Scusate, i gusti sono gusti...
Questo è molto interessante!
L'aggettivo
sgradevole è molto particolare e può significare tante cose. Se vuoi ampliare, sono curioso.
Per quello che mi riguarda, posso dirti che considero Kubrick probabilmente il regista in assoluto più importante della Storia.
Ci sono stati tanti grandi registi (l'elenco sarebbe lungo e sicuramente parziale) e tutti sono accomunati da una caratteristica: uno stile riconoscibile.
Kubrick era unico nel suo genere: ha fatto dei film (alla fine pochi come numero) tutti uno diverso dall'altro, non aveva un "genere" di riferimento, ha spaziato dal film in costume (Barry Lyndon) alla fantascienza (2001), dall'horror (Shining) al grottesco (Arancia Meccanica) alla satira (Stranamore), sempre producendo film di altissimo livello, che sono diventati "Classici", punto di riferimento nei rispettivi generi (non esiste classifica dei migliori film di fantascienza senza "2001" o dei migliori horror senza "Shining") e sempre con un uso innovativo e personalissimo dei mezzi tecnici (basti pensare all'illuminazione in "Barry Lyndon" o all'uso della Steadicam in "Shining" o ancora alle geniali inquadrature di "2001").
Forse lo "stile" di Kubrick era questo: la maniacale cura del dettaglio (fotografia, composizione dell'inquadratura, ecc...).
P.S.: ma la gentil donzella che ha aperto la discussione si è eclissata?
Non è che abbiamo monopolizzato?
@Aster:
scusa ma mentre scrivevo hai postato e non avevo letto.
Ti confermo che il libro "Guerre Stellari" è stato scritto da Alan Dean Foster.
Io non ho letto altri suoi libri ma ho letto il suo romanzo basato sulla sceneggiatura di "Alien" e mi è sembrato molto ben scritto.
Edited by Dr. Zoidberg - 2/6/2012, 19:06