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"Babil Junior" di Mitsuteru Yokoyama

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view post Posted on 15/4/2022, 08:21     +1   -1
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Fratello di Trinità e Bambino

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Negli episodi inediti di Mazinga Z Bakarasu è stato chiamato merlo. Pensandoci bene c'è il luogo comune dei merli che ripetono (i merli indiani) e infatti entrambe le cornacchie di Babil e Mazinga parlano, qualcuno invece aveva ipotizzato che merlo può essere usato come sinonimo di stupido ed è un modo per rendere di Baka
 
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view post Posted on 15/4/2022, 08:57     +1   -1
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Lascia ch'io pianga, mia cruda sorte, e che sospiri la libertà

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CITAZIONE (GOTAN X @ 13/4/2022, 13:58) 
Comunque alcune influenze Mazinghesche si vedono (dovute probabilmente al grande successo dello Z) e Babil pure è stato dotato di una navicella simil Pilder e di un casco stile Koji

Ma anche esteticamente per me è somigliante a Koji.
 
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view post Posted on 15/4/2022, 09:49     +1   -1
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CITAZIONE (Minerva X @ 15/4/2022, 09:57) 
CITAZIONE (GOTAN X @ 13/4/2022, 13:58) 
Comunque alcune influenze Mazinghesche si vedono (dovute probabilmente al grande successo dello Z) e Babil pure è stato dotato di una navicella simil Pilder e di un casco stile Koji

Ma anche esteticamente per me è somigliante a Koji.

Si ma è nato prima. Le somiglianze possono essere dovute a die motivi
1 lo staff simile che curava le due serie
2 Il fatto che sia stato Yokoyama a creare determinate soluzioni grafiche come la capigliatura "fiammeggiante" tipica di Babil e di Koji
Poi il successo di Mazinga Z ha fatto inserire nella serie tv dei rimandi (come navetta e casco) al personaggio di Koji che inizialmente non era previsti (infatti Babil indossava, ed è ricordato prevalentemente, con la divisa da studente giapponese.
Se uno ci pensa poi Babil ha ripreso graficamente (con le sue uniformi alternative) anche Cyborg 009 di Shotaro Ishinomori
9d53e3df
curioso il fatto che nelle vecchie trasposizioni animate (posteriore a quella giunta in Italia) i Cyborg avessero una tuta viola anzicchè rossa (tranne 009 che ce l'aveva bianca)
 
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view post Posted on 16/4/2022, 10:43     +1   -1
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Fratello di Trinità e Bambino

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story_img_1
I cyborg animati prima maniera

altra immagine del corvo di Babil con la "proto Venusia" (Yuki Watari)
GAL_3
 
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view post Posted on 25/3/2023, 09:11     +1   -1
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Babil Junior: un anime che mescola leggenda e racconti biblici

Leggenda, racconti biblici e tecnologie avanzate si fondono in un’unica storia che è quella che andremo ad analizzare nel corso del nuovo appuntamento con la nostra rubrica dedicata agli anime degli anni ’80. Babil Junior è il titolo di questo anime che nasce in Giappone negli anni ’70. Per la precisione siamo nel 1973 quando la Toei Animation produce questa serie animata tratta da un manga scritto e illustrato da Mitsuteru Yokoyama nato circa due anni prima.

Ci vorranno quasi dieci anni affinché Babil Junior arrivi in Italia. È infatti il 1982 quando l’anime esordisce su Italia1, nel contenitore Bim bum bam. Successivamente verrà più volte replicato su altri circuiti ed emittenti locali fino a metà anni ’90. Circa 10 anni fa è stato poi reso disponibile da Man-ga.

Babil Junior: la storia dell’anime

Il destino di Koichi

Anche la storia di Babil Junior fonde molti elementi interessanti ma, al contempo, appartenenti alla consuetudine dell’epoca. Il primo episodio non solo introduce il protagonista dell’anime ma ci immerge nelle importanti premesse dell’intera vicenda. Le primissime immagini ci presentano Koichi, un ragazzo che vive una tranquilla e normale vita insieme agli zii e alla sua amata cugina. La serenità del ragazzo viene però interrotta quando inizia a fare dei sogni strani e persistenti, che lo portano ad avere la consapevolezza che la sua vita sta per cambiare per sempre.

babil junior

Lo confessa a sua cugina Yumiko, dicendole che la sera successiva sarà costretto ad andare via per seguire il suo destino. È proprio quello che accade: nell’ora stabilita, un enorme uccello robotico lo trascina via, fino ad una destinazione misteriosa e leggendaria.

La Torre di Babele nell’anime: tra leggenda e racconti biblici

Ad accoglierlo c’è una bellissima donna i cui abiti anticipano l’appartenenza ad un tempo molto lontano. Svela di chiamarsi Rodem e di aver atteso Koichi per ben cinquemila anni. Quella che si staglia di fronte ad entrambi è “la vera Torre di Babele“, racconta la donna. La leggendaria torre dei racconti biblici è qui stata nascosta agli umani attraverso una cortina di sabbia che viene creata a piacimento. Mostra così al protagonista il suo incredibile interno che rivela un’intelligenza artificiale modernissima, che è stata tuttavia creata migliaia di anni prima.

Rodem racconta che ora è Koichi ad averla ereditata e, con essa, una missione molto importante: quella di proteggere la Terra. A raccontargli i dettagli è tuttavia proprio questa intelligenza artificiale che altri non è che la coscienza di Babil, il primo antenato di Koichi, arrivato sulla Terra da un lontano pianeta.

Le origini di Babil Junior

Babil racconta dunque la sua storia, svelando anche al pubblico l’arcano della sua venuta e permanenza sulla Terra. Babil proveniva da un pianeta molto lontano dal sistema solare. Il suo obiettivo era quello di studiare i pianeti dell’universo. L’astronave però subì un’avaria irreparabile che lo costrinse ad un atterraggio di fortuna. Sulla Terra, a quel tempo del suo atterraggio, non esisteva alcun tipo di tecnologia, motivo per il quale non riuscì a riparare l’astronave. Per far sapere alla sua gente che non era scomparso o morto, Babil progettò dunque una specie di segnale.

babil anime

Prese contatto con il re di Babilonia che, ammirato dal suo sapere scientifico, accettò il progetto. Così si cominciò a costruire la grande torre di Babele. Tuttavia, a causa delle scarse cognizioni scientifiche dell’epoca, qualcuno commise un grave errore e la torre saltò in aria. Babil fu dunque costretto a rimanere sulla Terra: decise di sposare una terrestre, rimanendo però con la costante preoccupazione per ciò che ne sarebbe stato dell’avanzata tecnologia presente sulla sua astronave. Così decise di tramandare il suo sapere ai suoi discendenti, uno per ogni generazione: quello sarebbe stato Babil Junior, il suo successore.

Babil Junior contro Yomi

Koichi è dunque Babil Junior e ha la missione di proteggere la Terra dalle mire di un signore del mare che vuole conquistare il mondo: Yomi. Quest’ultimo vuole infatti impossessarsi dell’avanzata tecnologia della Torre di Babele e utilizzarla per sottomettere tutti i popoli dell’universo. Dopo aver tentato di stringere un’alleanza con Babil Junior, dal ragazzo rifiutata, Yomi gli dichiara gerra, pronto a tutto pur di raggiungere il suo obiettivo.

In questa ardua battaglia lunga 39 episodi, il nostro giovane Babil Junior non deve però affrontare i nemici da solo. Al suo fianco ha infatti tre fidi alleati: una è Rodem, che assume la forma di una pantera nera capace tuttavia di trasformarsi in qualsiasi cosa lei voglia; il secondo è Ropuros, un enorme pterodattilo robot dotato di varie armi; il terzo è Poseidon, altro robot gigante dotato di armi e capace di nuotare sott’acqua.

yomi babil junior

Il finale dell’anime

Come da tradizione, l’ultimo episodio dell’anime ci presenta la battaglia finale tra Babil Junior e il nemico Yomi. Quest’ultimo mette seriamente a rischio la Terra, chiedendo al nostro eroe di combattere a Tokyo, motivo per il quale Babil chiede al governo l’evacuazione del paese. Intanto lui, insieme ai suoi fidati alleati, si mette alla ricerca della base sotterranea di Yomi, riuscendo finalmente a trovarla.

Una volta scoperto, Yomi schiera in guerra un enorme robot, sua arma segreta, dando il via alla battaglia finale con Babil, che si conclude però con un faccia a faccia tra i due. Messo alle strette, Yomi cerca di scappare su una navicella che viene però fatta esplodere dai robot di Babil. Il nemico esplode in aria, mettendo definitivamente fine alla guerra tra le due parti. La Terra è salva e Babil Junior saluta i suoi alleati, pronto a tornare alla sua tranquilla vita.

Babil Junior: curiosità e considerazioni sull’anime

Evidenti differenze tra manga e anime

Come accennato all’inizio dell’articolo, Babil Junior nasce dal fumetto di Mitsuteru Yokoyama. La trama dell’anime si muove proprio da quella del manga e va avanti di pari passo fino ad un certo punto, quando scelte personali e necessità ne modificano inevitabilmente alcuni tratti. Lo si nota sin da subito, con la descrizione della situazione familiare del protagonista.

Nel fumetto Koichi vive inizialmente con i genitori, invece nella serie TV è subito presentato come un orfano che vive insieme agli zii e alla cugina Yumiko. Quest’ultimo personaggio non è un’invenzione dell’anime, anzi compariva già nel manga, ma con un ruolo assolutamente secondario. La ragazzina nel fumetto è una compagna di classe di Koichi, a cui quest’ultimo chiede consiglio in pochissime occasioni. Diversa è invece la situazione nell’anime, dove Ymiko è invece molto presente e attiva. Altra differenza evidente è la presenza di molte vicende, combattimenti e scontri nell’anime che nel manga non esistono. Nella serie animata sono stati infatti inseriti molti episodi riempitivi per allungare la storia.

Ispirazioni mecha non del tutto riuscite

E qui ci colleghiamo ad un altro aspetto importante da analizzare: perché allungare una storia che appare già molto ricca di spunti? Le premesse di Babil Junior sono infatti ottime, sia per trama che per espedienti utilizzati, eppure l’anime in qualche modo smorza questa forza, componendo la serie di 39 episodi, tutti autoconclusivi. Chi ha visto più di un anime di genere mecha sarà già incappato in questo metodo: quello di riproporre una serie di episodi, spesso semplicemente riempitivi, che mostrano un medesimo schema. E ciò, quando si tratta di una decina di episodi, è sicuramente piacevole, ma quando supera i trenta rischia invece di essere stucchevole se nulla aggiunge alla trama.

È il rischio in cui cade Babil Junior, soprattutto a fronte di una presenza non così determinante della parte mecha. Sicuramente ispirato dai robottoni in voga quegli anni (vedi Mazinga), Babil Junior non punta tutto sulla ‘parte meccanica‘. I suoi aiutanti sono sì dei robottoni con poteri speciali, ma di certo non sono i migliori che abbiamo visto sul piccolo schermo. Lo palesa Poseidon, il robot che arriva dalle acque spesso messo in secondo piano rispetto anche agli altri aiutanti del protagonista.

La storia di Koichi continua

Una curiosità dell’anime Babil Junior è che la storia di Koichi non finisce dopo i 39 episodi. Nel 1992 arriva Babil Junior: la leggenda, una serie di 4 OAV da mezz’ora ciascuno che vanta come character design il maestro Shingo Araki. La storia dei protagonisti è qui fortemente rielaborata, portando in scena numerose novità.

Segue nel 2001 il remake televisivo, noto anche con il titolo inglese Babel II: Beyond Infinity, che rimarrà però inedito in Italia. Si tratta di una serie animata, composta da 13 episodi, andata in onda su TV Tokyo a tarda notte.

La sigla dell’anime

La sigla Babil Junior è stata scritta da Lucio Macchiarella, con musica e arrangiamento di Mike Fraser e Douglas Meakin. È cantata dai Superobots.



https://techprincess.it/babil-junior-cartone-animato/
 
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view post Posted on 25/3/2023, 12:25     +1   -1
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Ill.mo Fil. della Girella

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Non so perché ma me lo ricordavo più lungo di 39 episodi, con tanto di "prima e seconda stagione", cioè c'era stato un primo scontro con Yomi a metà serie che sembrava definitivo e invece poi prosegue ancora un po'. O ricordo male?! A un certo punto la storia si evolve (per modo di dire.. in realtà non cambia nulla) con la presenza costante della cugina di Babil e l'utilizzo di una sorta di piccola astronave per gli spostamenti.
Ma forse mi sto confondendo con un'altra serie?! Non rivedo Babil Junior dal '98 (!!!) però mi è rimasto l'amaro in bocca su quel falso finale che poi si protrae successivamente in uno scontro definitivo che, tra l'altro, lasciava ulteriore amaro in bocca (Yomi che scappa e viene abbattuto come l'ultimo dei fessi... Da un cattivone del genere ci si sarebbe aspettati un'uscita di scena come minimo teatrale!!) .
 
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view post Posted on 25/3/2023, 13:11     +1   -1
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Fratello di Trinità e Bambino

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CITAZIONE
Non so perché ma me lo ricordavo più lungo di 39 episodi, con tanto di "prima e seconda stagione", cioè c'era stato un primo scontro con Yomi a metà serie che sembrava definitivo e invece poi prosegue ancora un po'. O ricordo male?! A un certo punto la storia si evolve (per modo di dire.. in realtà non cambia nulla) con la presenza costante della cugina di Babil e l'utilizzo di una sorta di piccola astronave per gli spostamenti

Si è così : la serie è di 39 episodi ma è divisa n due tronconi e nella seconda metà Koichi si trasferisce in un ranch stile Goldrake dove c'è una ragazza e il fratellino. Non è però la cugina, ma un personaggio distinto
 
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view post Posted on 25/3/2023, 18:27     +1   -1
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Ill.mo Fil. della Girella

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Ah sì, infatti ricordavo vagamente il "cambio di ambientazione" un po' western, che francamente mi aveva fatto scadere la serie di parecchi punti di gradimento. Da lì in poi procede stancamente, come se non avessero avuto idee migliori. Il manga è decisamente MOLTO meglio.
 
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view post Posted on 25/3/2023, 18:29     +1   -1
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Ill.mo Fil. della Girella

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CITAZIONE (Riccardue @ 25/3/2023, 18:27) 
Ah sì, infatti ricordavo vagamente il "cambio di ambientazione" un po' western, che francamente mi aveva fatto scadere la serie di parecchi punti di gradimento. Da lì in poi procede stancamente, come se non avessero avuto idee migliori. Il manga è decisamente MOLTO meglio.

A me da bimbo piaceva proprio la seconda parte, modellata volutamente sullo stile di Mazinga Z, successone dell' epoca : Yomi manda un tizio con robot gigante a fare la festa a Babil, e lui usa Poseidon per farlo fuori .
 
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Ill.mo Fil. della Girella

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Babil Junior piaceva un sacco a mio fratello maggiore ... quand'era bambino, appunto. Io lo viidi in replica da piccino, ma non mi rimase impresso molto, a parte la sigla. Il mio giudizio risale alla replica del '98 e allora avevo già 18 anni: tutta un'altra visione (purtroppo o per fortuna). Quando diventi grandicello è difficile godersi i cartoni d'infanzia allo stesso modo, a meno che fossero pregni di puntate fighe (come Jeeg o il Grande Maz).
Secondo me Babil è una di quelle serie invecchiate male, ma la prima parte la ricordo ancora fresca. Regge tutto sull'idea fighissima dei tre aiutanti: non fosse per loro, il ragazzino sarebbe presto ridotto a uno straccetto. Yomi mica scherzava, ci dava dentro pesante!!
 
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view post Posted on 25/3/2023, 19:03     +1   -1
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Ill.mo Fil. della Girella

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CITAZIONE (Riccardue @ 25/3/2023, 18:38) 
Babil Junior piaceva un sacco a mio fratello maggiore ... quand'era bambino, appunto. Io lo viidi in replica da piccino, ma non mi rimase impresso molto, a parte la sigla. Il mio giudizio risale alla replica del '98 e allora avevo già 18 anni: tutta un'altra visione (purtroppo o per fortuna). Quando diventi grandicello è difficile godersi i cartoni d'infanzia allo stesso modo, a meno che fossero pregni di puntate fighe (come Jeeg o il Grande Maz).
Secondo me Babil è una di quelle serie invecchiate male, ma la prima parte la ricordo ancora fresca. Regge tutto sull'idea fighissima dei tre aiutanti: non fosse per loro, il ragazzino sarebbe presto ridotto a uno straccetto. Yomi mica scherzava, ci dava dentro pesante!!

A me da piccolo mi sembrava un cartone "strano" nel senso positivo del termine: nmi colpirno molto la prima morte di Yomi, in cui invecchia tantissimo, e E Ropulos che si scopre essere un robot.
Anchio rividi Babil per bene solo con la replica di Telenova ( avevo visto qualcosina su SUpersix forse ), e lo trovai, lo dico senza giri di parole, una c+gata pazzesca.
In particolare trovai brutte le primissime puntate, disegnate malissimo, quando non c'era Araki.
 
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view post Posted on 25/3/2023, 21:31     +1   -1
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Ducaconte della Girella

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Io ho provato a rivederlo alcuni mesi fa e ho mollato dopo pochi episodi.
Ma quindi poi migliora come grafica?
 
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view post Posted on 25/3/2023, 21:38     +1   -1
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Ill.mo Fil. della Girella

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CITAZIONE (Dr. Zoidberg @ 25/3/2023, 21:31) 
Io ho provato a rivederlo alcuni mesi fa e ho mollato dopo pochi episodi.
Ma quindi poi migliora come grafica?

certo
 
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Io SONO la Girella

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7 COSE CHE FORSE NON SAPEVATE SU BABIL JUNIOR

“Babil Junior, braccia forti, spezza l’energia”. Altro che fonti rinnovabili. Questa è la storia di un ragazzino giapponese, discendente di un alieno (che si chiamava Babele e ovviamente aveva costruito una torre), parente alla lontana di JoJo e grande fan di Mazinga, chiamato a proteggere la Terra dal solito signore del male con troppo tempo libero a disposizione. Un ragazzo che al posto del cane, al parco quando gli va ci porta una fighissima pantera nera mutaforma (Rodem), uno pterodattilo robot (Ropuros) e un robot gigante subacqueo (Poseidon). E gli amici che giocano a pallone muti.

Babil Junior

1. GIOVANI GLADIATORI

Babiru Ni-sei (cioè Babel II) è una serie anime andata in onda in Giappone su NET (oggi TV Asahi) tra l’1 gennaio e il 24 settembre del 1973, ogni lunedì alle 19, per 39 episodi. Scritta dal veterano Shun’ichi Yukimuro – che in carriera ha firmato migliaia di episodi per le serie più varie, soprattutto per la Toei, oltre ad essere il co-creatore di Hello! Spank – vantava il character design del grande Shingo Araki. Da noi è arrivata come Babil Junior nel 1982 sulla neonata Italia 1. Tra i doppiatori, Cinzia De Carolis (Rodem in forma umana) e, per la voce del protagonista Koichi/Babil Junior, un ventenne che diverrà uno dei doppiatori più famosi del nostro paese, Luca Ward. Al doppiaggio di Babil Junior hanno partecipato anche i suoi fratelli, Andrea e Monica Ward (Yumiko).

Babil Junior manga

2. BABIL, SALLY E AKIRA

Babil Junior era nato su carta due anni prima. Il manga da cui è stato tratto l’anime aveva iniziato infatti la sua corsa nel luglio del ’71 sulle pagine di Weekly Shonen Champion. Corsa proseguita poi fino al ’73. L’autore del fumetto è Mitsuteru Yokoyama, mangaka classe ’34 scomparso nel 2004 a causa delle ustioni riportate per un incendio scoppiato nella sua abitazione. La sua è una storia particolare, da ragazzino sfollato durante la Seconda Guerra Mondiale ad aspirante mangaka che con il suo lavoro da impiegato non riusciva a trovare il tempo per dedicarsi a questa sua passione. Ma quando quel tempo l’ha trovato, Yokoyama ha sfornato titoli che hanno fatto la storia del mondo dei manga, e a ruota degli anime, dando vita a tutta una serie di sottogeneri. Dai robot giganti (Tetsujin 28-go, alias Super Robot 28, 1956) alle maghette (Sally la maga), l’influenza delle opere di Mitsuteru Yokoyama sull’intero immaginario giapponese – e di riflesso, pure sul nostro – è semplicemente enorme.

Senza contare i tanti autori che l’hanno omaggiato con i propri lavori, a partire da Katsuhiro Otomo: molti personaggi di Akira devono i loro nomi ai protagonisti di Tetsujin 28-go: Kaneda, Tetsuo, lo stesso numero 28 assegnato ad Akira. Stesso discorso per 20th Century Boys di Naoki Urasawa. Il manga di Babil Junior è stato pubblicato in Italia da d/visual, che ne ha dato alle stampe però solo 7 degli 8 volumetti previsti.

3. I REMAKE E I FILM

Babil Junior: la leggenda è una serie di 4 OAV da mezz’ora ciascuno uscita nel ’92. Una versione compressa della storia originale in cui è evidentissimo lo stile della coppia Shingo Araki/Michi Himeno: Koichi e gli altri sembrano saltati fuori da un film dei Cavalieri dello Zodiaco. Nel 2001 è la volta del remake televisivo, noto anche con il titolo inglese Babel II: Beyond Infinity. 13 episodi trasmessi su TV Tokyo a tarda notte, tra il 6 ottobre e il 29 dicembre di quell’anno, nello slot occupato in precedenza da una serie collegata a Capitan Harlock, Cosmowarrior Zero. Esistono anche due corti cinematografici di Babil Junior, versioni estese di episodi della prima serie proiettate durante i Toei Cartoon Festival (Toei Manga Matsuri). Il 18 marzo del ’73 venne utilizzata una versione più lunga del secondo episodio, finita sul grande schermo insieme alle sgambate di Kamen Rider V3, Kikaider, Mazinga Z e a L’orsetto panda e gli amici della foresta. Nel luglio dello stesso anno si bissò con l’episodio 21 taglia XL, affiancato (tra gli altri) dal mediometraggio Mazinga Z contro Devilman.

Babil Junior navicelle

4. CAPITO, KABUTO?

E parlando di Mazinga… Babil Junior arriva in TV nel pieno del boom del robot gigante di Go Nagai e ne viene fortemente influenzato. Koichi/Babil II, che manifesta con il prosieguo della serie un numero via via crescente di poteri, indossa una tuta da pilota e un casco con visiera (più lo sciarpone dei Cyborg di  da Shotaro Ishinomori, per non farsi mancare nulla) e pilota una sua navicella, “Babiru Car”, che ricorda molto il Jet Pilder di Koji Kabuto. Nell’episodio 27 di Babil Junior il velivolo viene distrutto e rimpiazzato da un nuovo modello, con la fusoliera appuntita (al centro nella foto qui sopra) che stranamente è molto simile al Brian Condor che sarebbe arrivato di lì a poco in TV con il Grande Mazinga.

5. JOJO JUNIOR

Ma Babil Junior ha anche ispirato, a sua volta, diversi anime e manga successivi, proprio come fatto più in generale dal lavoro del suo creatore, Mitsuteru Yokoyama (vedi punto 2). Soprattutto i tre fighissimi servitori del protagonista sono stati citati praticamente ovunque, da Yu-Gi-Oh! Zexal a Koi Koi Seven, da K.O. Century Beast III a Giant Robot – Il giorno in cui la Terra si fermò. Yu Suzuki, il creatore di giochi come Out Run, Virtua Fighter e Shenmue, dichiarò di essersi ispirato a Babil Junior per il progetto di un gioco arcade mai commercializzato, Psy-Phi. Nella serie di picchiaduro King of Fighters, la pantera nera del boss Rugal Bernstein si chiama Rodem. E se Jotaro Kujo, il protagonista di Stardust Crusaders, terza serie del manga Le bizzarre avventure di JoJo, indossa una divisa da studente giapponese è perché anche Hirohiko Araki voleva omaggiare in questo modo Babil Junior, di cui era un grande fan da ragazzo.

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6. E LE STELLE NON SI SBAGLIANO MAI

La sigla Babil Junior è stata scritta da Lucio Macchiarella, con musica e arrangiamento di Mike Fraser e Douglas Meakin. A cantarla sono i Superobots dello stesso Meakin. Il brano venne inciso nell’82 su un 45 giri il cui lato B ospitava un’altra sigla della banda di Meakin, anche se sotto un altro degli pseudonimi usati: Lalabel dei Rocking Horse. Le musiche dell’anime erano di Shunsuke Kikuchi, compositore noto per le colonne sonore di decine e decine di anime, da Doraemon e Goldrake a Il fantastico mondo di Paul Dragon Ball. Sue anche le OST di vari tokusatsu della serie Kamen Rider e di diversi film del tartarugone Gamera. Nel riascoltare in loop la sigla italiana dei Superobots, che continua ad avere ancora oggi un tiro incredibile, siete ovviamente autorizzati a saltellare sulla sedia fino a sera.

7. BABIL JUNIOR CONTRO GLI USA

Esistono ben due seguiti a fumetti di Babil Junior. Tra il ’77 e il ’79, Mitsuteru Yokoyama pubblica su Shonen Champion Sono Na wa 101 (“Il suo nome è 101”), un manga che riscrive l’ultima parte di quello originale. Koichi si ritrova in un laboratorio della CIA, negli Stati Uniti, e scopre che il suo sangue, con i poteri ereditati dall’alieno Babil di cui è un discendente, è stato usato per creare una generazione di supersoldati. Il ragazzo decide così di affrontare questi esper, senza poter contare su Rodem, Poseidon e Ropuros, tenuti prigionieri dalla CIA. Da un soggetto del compianto Yokoyama, e sempre con gli USA come antagonisti, arriva nel 2010 Babil 2 – The Returner (Babel 2-sei: The Returner), un nuovo manga pubblicato in Italia da Star Comics e conclusosi nel 2017. 17 volumi in cui il custode della Torre di Babele dichiara nuovamente guerra agli yankee, disegnati da Takashi Noguchi (Mercenary Pierre).

Perché, diciamolo: Poseidon, agli Jaeger di Pacific Rim, li avrebbe presi a capocciate fino alla fine del mondo. È pacifico, appunto.



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