Gioco Estivo

Buon giorno a tutti!!!!!!!!!!
Propongo un gioco che facevamo intorno al fuoco.
"Continua Tu"
Inizio una storia con una frase, il primo del cerchio continua a modo suo, poi passa il filo del discorso al secondo che continua come gli pare...spero si capisca cosa intendo...non ci sono limiti alla fantasia o alla lunghezza dell'intervento, in realtà basta anche solo una frase per incasinare il racconto! Il risultato è evidentemente una storia pazza.
Chiaramente più siamo più si incasina la storia più ci divertiamo!!!

Inizio io?!

Tetsuya guida la sua moto su una strada sterrata quando...

I fari inquadrano una figura bianca sul sentiero. Per non investire il povero animaletto, il ragazzo sterza bruscamente e cade dalla moto. I fari inquadrano un coniglio bianco con il panciotto che sta insistentemente guardando un orologio. Il coniglio alza gli occhi verso Tetsuya e dice "E' tardi! E' Tardi!"....



Avanti il prossimo!!!!!

Tetsuya guarda anche lui l'orologio e si accorge che è rimasto danneggiato nella caduta.
"Perchè tardi, amico? Che ore sono?"
"E' quasi l'ora del tè! E' tardi... se non arrivo in tempo mi taglieranno la testa!"
Tetsuya lo visualizzò per un attimo, oltre che senza testa, anche senza pelliccia e con un contorno di patate. Ma fu, appunto, un attimo."D'accordo. Salta sulla moto, ti dò un passaggio"

Il coniglio inizia a tremare: "Sei matto tu non conosci Alice!!!!"
" Perché? Cosa ha di tanto tremendo?"
" Non sopporta le sorprese...e gli estranei...e...insomma non sopporta niente!!! E quando non sopporta qualcosa urla così forte da rompere i vetri, ghiacciare il sangue, sciogliere il ghiaccio...è tardi, è tardi!!!"

"Se mi conosci, sai che non mi approfitterei mai di una... ehm... fanciulla in difficoltà. Vero Pumpkin?"
L'occhiata con cui Tetsuya sembrava volerlo fulminare indusse il coniglietto ad annuire freneticamente.
Alice sbattè languida le ciglia - e le ali da pipistrello: "Non ti avrei mai creduto così timido Tez... ", poi con il tridente lo afferrò per il fazzoletto che portava al collo e lo avvicinò a sè. Tetsuya fece appena in tempo a notare che i suoi baffi potevano tranquillamente fare a gara con quelli di Pumpkin quando un clangore violento lo fece sobbalzare.
"Scusa piccola... mi chiamano al cellulare"

"Ehi Alice, ridammi il mio telefono!" esclamò Tetsuya irritato.
Alice continuava a parlare fitto... poi si fermò, guardò prima Tetsuya, poi il coniglio, poi ancora Tetsuya.
"D'accordo" disse nel microfono; poi allungò il cellulare a Tetsuya: "E' per te"

"Chi diavolo era quella squinzia che mi ha risposto!!!!!!!!!!!"
"Nessuno Jun te lo assicuro!!!" Un sudore gelido colava lungo la schiena del ragazzo che era violentemente impallidito.
"Quando torni facciamo i conti!!!"
"Si Jun, certo Jun, come vuoi tu Jun! Era Jun"
Alice guardò sorpresa il ragazzo improvvisamente inebetito..
"L'avevo intuito. E...chi sarebbe questa Jun?"
"Beh, ecco, dunque"
Il rombo di un'altra moto salvò Tetsuya in corner.

Tutti si girarono per vedere chi stava arrivando: tutti tranne Pumpkin, che, immerso nell'ennesima consultazione dell'orologio da taschino, non si era accorto di essere in mezzo alla strada.
La moto lo colpì in pieno e passò oltre; il povero coniglietto venne sbalzato in aria e volò, volò, volò sempre più in alto...

Quattro colpi con le orecchie fecero volare in aria una decina di maschere di ferro.
Un paio di passi ne spiaccicarono un altro bel numero.
Intanto Alice tranquillissima e con voce flautata intratteneva Tetsuya.
"Allora caro...dove eravamo rimasti..."
"Beh, dunque, io..."