|
|
| Da Repubblica.it TORINO - Ha combattuto la sua battaglia contro il tumore con coraggio e dignità, finché il suo grande cuore di uomo, di artista originale e scrittore prolifico ha ceduto. È morto Giorgio Faletti, 63 anni. Da pochi mesi aveva scoperto di essere malato, e da qualche settimana era rientrato da Los Angeles, dove aveva trascorso un periodo di cure in un centro specializzato contro i tumori. Poi il nuovo ricovero a Torino, all'ospedale Molinette. Sul suo profilo Facebook, proprio ieri aveva scritto: "A volte immaginare la verità è molto peggio che sapere una brutta verità. La certezza può essere dolore. L'incertezza è pura agonia". Faletti era nato ad Asti il 25 novembre del 1950. Con lui scompare una figura unica, irripetibile, amabilmente eccentrica di versatilità artistica. Perché Faletti è stato cabarettista, attore, cantante, scrittore, compositore di musiche, paroliere, sceneggiatore, persino pittore. La favola della sua popolarità nasce però dall'ironia grottesca: quella delle gag surreali scolpite nella memoria televisiva del Drive In, nel bel mezzo degli anni Ottanta, quando interpreta Vito Catozzo e altre maschere paradossali dell'Italietta. Video
|
| |