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Actarus "esempio" o "modello"

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view post Posted on 24/10/2014, 15:58     +1   -1
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Grand Pez di Girella

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Ciao,

vorrei iniziare una nuova discussione perchè è da un po' che l'idea mi frulla in testa... Spero di sentire anche i commenti di molti maschietti, dato il tema. :asd:

Dunque, vorrei sapere la vostra opinione su questo: noi tutti siamo più o meno cresciuti con "Goldrake", con i personaggi, i loro drammi, la loro allegria, i loro difetti e le loro virtù, nonchè con la morale e il messaggio della storia. Siamo tutti stati influenzati in un modo o nell'altro, perchè per la maggior parte eravamo ancora bambini, e non lo abbiamo mai dimenticato perchè altrimenti adesso non saremmo qui.

Ma la nostra vita reale, le nostre decisioni, il nostro atteggiamento, in quale modo sono stati influenzati? Non solo nel senso di essersi appassionati a quasi tutti gli anime robotici :asd: e di avere collezionato figurine, fumetti, giocattoli ecc. a tema, ma personalmente?

Ripensandoci ho capito che gli ideali di "Goldrake" mi hanno sempre accompagnata. E in un certo modo Actarus ha molto influenzato la mia idea di come deve essere un vero uomo. Ricordo che non ho mai potuto soffrire i tipi come James Bond, che secondo me - scusate se c'è qualche fan online - è solo un freddo assassino, spaccone e donnaiolo, la personificazione di tutto quello che c'è di più detestabile in un maschio. Solo anni dopo, rivedendo "Goldrake", ho capito il motivo - perchè sin da bambina ero cresciuta con un ideale assolutamente diverso davanti agli occhi, coraggioso sì, ma non violento, e allo stesso gentile, altruista e con un ricco tesoro interiore di sentimenti e ideali.

Attendo con interesse i vostri commenti e le vostre opinioni...

:face24.gif:
 
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view post Posted on 25/10/2014, 14:05     +1   -1
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Fratello di Trinità e Bambino

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Più che influenzata, direi di essere stata rinforzata nelle mie convinzioni: sono sempre stata amante degli animali, attenta all'ambiente e d'indole tranquilla. Il ragionamento di Actarus sulla violenza e sulla vera forza mi trova totalmente d'accordo. Vivere poi in campagna... io vivo in una zona verde della città, ma mi va stretta... il resto, il silenzio, l'interiorizzazione, il non cercarsi guai sono lati del carattere di Actarus, ma anche miei, mi appartengono.
Più che sentirmi influenzata, mi sono riconosciuta.

Tra l'altro, il mio uomo è pacifico, coraggioso ms non violento, profondamente buono e gentile e di idee molto aperte. Apertura mentale e gentilezza d'animo sono tra le qualità che prediligo in un uomo. Chissà perché. :D
 
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view post Posted on 26/10/2014, 10:17     +1   -1
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Comm.Grand.Pres. della Girella

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Non so se nel mio caso si possa parlare più di influenza o di riconoscimento: forse il riconoscimento di punti in comune ha fatto sì che da piccola desiderassi disperatamente di essere come Actarus - ed una cosa che mi intrigava moltissimo era anche il fatto che, almeno all'inizio, solo pochi sapessero che il garzone di fattoria fosse in realtà un nobile principe ed un eroe. Una caratteristica, quella dell'identità segreta, che condivide con molti supereroi: ma io leggevo solo Topolino, e Paperinik non riuscivo a considerarlo un modello. Però se era un eroe lui, magari poteva esserlo anche una ragazzina di 5a elementare... come ho sentito dire diverse volte, Goldrake fa molto male ai bambini.
Di quel periodo ricordo la difesa appassionata che ne facevo contro coloro che sostenevano che si trattava di un cartone che esaltava la violenza. A me sembravano molto più violenti Braccio di Ferro, che mi aveva traumatizzato da piccola, o Tom e Jerry.
Dopo le medie è passato un lungo periodo di oblio, con altri interessi, primo tra tutti la musica, che hanno preso il posto dei robottoni; ma alcune cose sono rimaste, dall'amore per la natura al rifiuto della violenza, dal senso del dovere alla conseguente tendenza ai sensi di colpa, al gusto di isolarmi per riflettere - magari non suonando, ma scrivendo. E - di questo però me ne sono resa conto solo l'anno scorso - i miei "eroi", al di là del fatto di non essere alieni, erano sempre "lui": specialmente, ma non solo, nella difficoltà di accettare la violenza, e a volte la sua necessità. Quando mi sono messa a scrivere di Goldrake, Actarus mi è venuto in automatico, non se n'era mai andato, non avevo mai smesso di pensare a lui e come lui :).

Però ecco, le caratteristiche di Actarus non le cerco negli altri... le cerco in me. Mio marito non è niente male ma del principe di Fleed, a parte i sopracciglioni, ha davvero poco.
 
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view post Posted on 29/10/2014, 23:51     +1   -1
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Grand Pez di Girella

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Mah, ripensandoci oggi penso che fino a qualche anno fa avevo il difetto di cercare troppo la "sensibilità" in una persona... L'essere cresciuta con Actarus come esempio non è certo stata la sola ragione per questo, ma penso che mi abbia anche influenzata, tra le altre cose. :innocent.gif:

Purtroppo ho dovuto fare l'esperienza che la sensibilità non è sempre accompagnata dal buonsenso; e che molti sono "sensibili" quando si tratta di se stessi, non di qualcun altro. Spero di avere imparato la mia lezione ormai. :via:
 
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view post Posted on 4/12/2018, 15:00     +1   -1
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Grand Pez di Girella

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CITAZIONE (Delari @ 24/10/2014, 15:58) 
Ripensandoci ho capito che gli ideali di "Goldrake" mi hanno sempre accompagnata. E in un certo modo Actarus ha molto influenzato la mia idea di come deve essere un vero uomo. Ricordo che non ho mai potuto soffrire i tipi come James Bond, che secondo me - scusate se c'è qualche fan online - è solo un freddo assassino, spaccone e donnaiolo, la personificazione di tutto quello che c'è di più detestabile in un maschio. Solo anni dopo, rivedendo "Goldrake", ho capito il motivo - perchè sin da bambina ero cresciuta con un ideale assolutamente diverso davanti agli occhi, coraggioso sì, ma non violento, e allo stesso gentile, altruista e con un ricco tesoro interiore di sentimenti e ideali.

Mi ritrovo in qualcosa in ognuno dei post che avete lasciato.
E' stato bello a quei tempi... ogni tanto ci ripenso vedendo una vecchia foto e dico: in quel periodo Goldrake c'era, ed era con me sempre.

A scuola, alle lezioni di danza, al teatro, nei primi fiori di marzo, in una canzone, in una festa di compleanno, in un giro con le amiche ... tutto.
Ero a volte tentata di esternare questo fatto, ma non mi avrebbero capita e la cosa mi avrebbe molto ferito nell'animo.
Solo il web ci ha dato la possibilità di capire che non eravamo soli a pensare così e anche questo è stato bello quando l'ho toccato con mano.
 
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view post Posted on 25/12/2021, 15:47     +1   +1   -1
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Grand Pez di Girella

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Riguardando un episodio oggi - quello del "Principe delle Stelle" - ho capito che per me Actarus era un po' un padre surrogato. Il mio era spesso assente, e inoltre è introverso e un po' chiuso per natura.

Quando ho passato dei brutti momenti durante l'adolescenza, e non erano pochi, istintivamente ho tentato di regolarmi secondo un codice morale che deve essere nato dentro di guardando questo personaggio: ho sempre fatto del mio meglio per comportarmi in maniera nobile, come se volessi che Actarus fosse orgoglioso di me.

Però meno male che il mio vero padre abbia i suoi difetti - crescere con un vero padre irraggiungibile come Actarus deve essere dura. 😉
 
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view post Posted on 25/12/2021, 17:39     +1   -1

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CITAZIONE (Delari @ 25/12/2021, 15:47) 
Riguardando un episodio oggi - quello del "Principe delle Stelle" - ho capito che per me Actarus era un po' un padre surrogato. Il mio era spesso assente, e inoltre è introverso e un po' chiuso per natura.

Quando ho passato dei brutti momenti durante l'adolescenza, e non erano pochi, istintivamente ho tentato di regolarmi secondo un codice morale che deve essere nato dentro di guardando questo personaggio: ho sempre fatto del mio meglio per comportarmi in maniera nobile, come se volessi che Actarus fosse orgoglioso di me.

Però meno male che il mio vero padre abbia i suoi difetti - crescere con un vero padre irraggiungibile come Actarus deve essere dura. 😉

Al di là del discorso sulla figura di Actarus, quell'episodio è uno dei più particolari della serie. Contiene diverse stranezze.
 
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view post Posted on 25/12/2021, 18:04     +1   -1
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Grand Pez di Girella

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Già, ma da bambina non mi meravigliava che festeggiassero il Natale anche se l'anime è ambientato in Giappone... Anche il "ponte dell'arcobaleno" è inesplicabile. Un episodio molto vicino a una favola.
 
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view post Posted on 25/12/2021, 18:17     +1   +1   -1

Arrestato per spaccio di Girelle

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Di recente ho letto varie cose su quel ponte dell'arcobaleno, incluso il fatto che nella mitologia giapponese ci sarebbe un ponte sospeso che unisce terra e cielo usato dalle due divinità che avrebbero creato il Giappone, Izanagi e Izanami. Questo ponte sarebbe all'origine di quello dell'arcobaleno.
In realtà anche questa è una spiegazione sbagliata, poiché quel ponte mitologico non è collegato all'arcobaleno. I caratteri con cui si scrive non c'entrano con l'arcobaleno,e nelle raffigurazioni pittoriche è rappresentato come un ponte ligneo o fatto di roccia.

Tra l'altro oggi in giapponese quando si parla di "ponte dell'arcobaleno" ci si riferisce alla morte degli animali (cani, gatti ecc) che vivono nelle case della gente. Ma questa espressione è recente, all'epoca di Goldrake ancora non c'era.

La mia ipotesi è che sia un riferimento al Bifrost, il ponte di arcobaleno della mitologia scandinava che univa il mondo degli uomini co quello degli dei.
Se fosse così sarebbe l'ennesimo elemento curioso della puntata, un'amalgama di elementi diversi per una puntata pseudo-natalizia.
 
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view post Posted on 25/12/2021, 19:35     +1   +1   -1
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Fratello di Trinità e Bambino

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Questa puntata risulta magari più atipica se si considerano i riferimenti culturali giapponesi ma più immediata per uno spettatore occidentale. Probabilmente la cosa è voluta, ma se ci pensiamo le citazioni al mondo occidentale erano molto frequenti negli anime e anche lo stesso Babbo Natale appare più volte (addirittura un mostro di Mazinga Z aveva le sue sembianze).
Credo che trovare riferimenti "cristiani" in Goldrake sia fuorviante, o ricondurre il tutto solamente ad un'intenzione di importare le serie all'estero. A mio parere è molto più appropriato considerare quale impatto potessero avere certe tradizioni e feste di "importazione" (come Halloween qui in Italia) sulla cultura giapponese dell'epoca
 
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