Go Nagai Net

Componimento su Atlas Ufo Robot - Goldrake, sezione commenti

« Older   Newer »
  Share  
SaotomeMondo
view post Posted on 14/1/2015, 22:32     +1   -1




CITAZIONE (Eliodora @ 14/1/2015, 22:14) 
Scusate, solo per gettare un altro sasso in uno stagno già abbastanza agitato... :innocent.gif:
E se parlassimo di epos? Eroi, guerre, crudeltà ed efferatezze, tradimenti, morte , regni distrutti e re trucidati, aspetto amoroso/sentimentale limitato al minimo indispensabile ( perché la guerra è cosa da uomini), personaggi che scompaiono nel giro di un canto,eroi costretti a fuggire dalla loro patria, schemi e clichè narrativi ripetuti, funzione didattica e paideutica? Se parlassimo di Iliade o di Eneide? :innocent.gif: :innocent.gif: :innocent.gif:

Avremmo anche un mostro ante litteram...
Il cavallo di Troia :asd: :asd: :asd:

Vorrei prima conoscere per bene la definizione di 'epos'. Per il momento dico questo: recentemente ho sentito un autore di comics dichiarare che i super eroi sono l'equivalente moderno dei miti greci. Se può starci per i super eroi, allora si può anche pensare che Goldrake abbia potuto rappresentare una versione moderna, per quegli anni almeno, della mitologia giapponese.
 
Top
view post Posted on 14/1/2015, 22:33     +1   -1
Avatar

Fratello di Trinità e Bambino

Group:
Administrator
Posts:
21,243
Reputation:
+2,348
Location:
Verona, città di Emilio Salgari.

Status:


Gotan: Nessun flame, figurati.

E comunque, contrariamente a Joe che aveva cercato di imporre la tesi di Gerdha, Delari ha messo bene in chiaro che la sua è una semplice interoretazione con cui si può essere o meno d'accordo. ;)

Sao: super eroi come i miti greci? Interessante.
 
Top
SaotomeMondo
view post Posted on 14/1/2015, 22:59     +1   -1




CITAZIONE (H. Aster @ 14/1/2015, 22:33) 
Sao: super eroi come i miti greci? Interessante.

E' una cosa che ha detto un autore di fumetti, in un 'dietro le quinte' di un film animato della DC. Ovviamente, costui doveva vendere il suo prodotto, quindi non prenderei per oro colato quello che dice. Ma l'idea è comunque interessante, considerato che lo stesso paragone lo fà Wonder Woman proprio all'interno dello stesso film, ed è un paragone direi azzeccato (ad eccezione di Superman, che resta comunque unico sia tra gli dei che tra i mortali, ma questo è un preludio ad una storia romantica tra i due).
E penso che potrebbe essere applicato ai robottoni, almeno per l'epoca in cui sono stati creati.
 
Top
Eliodora
view post Posted on 15/1/2015, 01:15     +1   -1




Bene, mi sa che è arrivato il momento di parlare di Ettore...;)

È necessario , innanzitutto, fare alcune premesse di carattere generale e specifico.

Sia il termine mito che il termine epos hanno a che fare, etimologicamente parlando, con la parola, quindi il racconto.
Tutte le società e tutte le culture hanno vissuto ( o ancora, per alcune tribù allo stato primitivo, vivono) una fase in cui l'insieme dei saperi e dei valori fondanti e identificativi era affidato esclusivamente alla comunicazione verbale: si tratta dela cosiddetta "fase di oralità ".

Essa è caratterizzata dalla presenza di tre condizioni : oralità della composizione, oralità della comunicazione, oralità della trasmissione. Vale a dire che ogni forma di produzione " letteraria" :innocent.gif: era composta senza ausilio di alcun materiale scrittorio (visto che la scrittura non era stata ancora inventata) , fruita in occasioni specifiche ( feste, banchetti, momenti importanti per la collettività quali matrimoni, nascite, matrimoni, vittorie sui nemici o in gare, funerali) dato che, mi devo ripetere, non si poteva praticare la lettura, tramandata a voce di generazione in generazione attraverso l'apprendimento mnemonico ( non per niente Mnemosyne è una divinità;) ).

L'invenzione della scrittura non comporta un repentino passaggio ad un nuovo tipo di cultura perché non si può avere in tempi brevi un'alfabetizzazione generalizzata e per la concreta carenza e la difficile reperibiltà di materiale scrittorio. Per molto tempo i due tipi di cultura convivono in una coabitazione non sempre pacifica, si perdono man mano l'oralità della composizione e della trasmissione ( cultura "aurale" , basata sull'ascolto) fino all'affermazione generalizzata del libro.

Se dobbiamo dare una definizione di mito che sia valida per la Grecia arcaica ( perché anche le parole, come gli uomini, hanno la loro storia e ciò che è il mito in età classica non è la stessa cosa del mito in età ellenistica o ai nostri giorni;) ) esso è la più antica forma di spiegazione del mondo e quindi appartiene alla storia sacra di un popolo. Potremmo dire che è il tentativo di dare una risposta alle domande che gli uomini si ponevano circa la realtà che li circondava e sulla loro stessa esistenza.
Per forza di cose la risposta non poteva essere costruita secondo categorie logiche astratte o dialettiche ( non poteva essere ancora logos discorso ragionato), come accade per il bambino che non è in grado di astrarre e teorizzare ma " popola l'ombra di fantasmi e il cielo di dei", organizzarono il pensiero sotto forma di immagini ed esteriorizzarono oggettivamente ogni elemento psicologico e personale. In questo i greci, dotati di straordinaria fantasia, furono inimitabili.

Due esempi per tutti. Il mito di Demetra e della figlia Persefone adombra ll'alternarsi ciclico delle stagioni: la fanciulla Persefone giocava in un prato ai piedi dell' Etna con le amiche; Ade, fratello di Demetra e di Zeus - quindi suo zio- dio dell'Oltretomba la vide , se ne innamorò e la rapì balzando improvvisamente da sottoterra con il suo cocchio di cavalli neri ( tutti gli animali connessi alle divinità inferne erano nere, nere e sterili dovevano essere le vittime sacrificali). La madre Demetra, dea delle messi e dell'agricoltura, disperata andò vagando per ogni dove alla ricerca della figlia. Nel frattempo i campi inaridivano e diventavano sterili sia per vendetta della dea che non riceveva aiuto da nessuno sia perché non poteva dedicarsi più alle normali attività...alla fine, con la mediazione di Zeus, si giunse ad un accordo: Persefone sarebbe rimasta per sei mesi sottoterra, con il marito, e per sei mesi con la madre, sulla terra. Quando Persefone è con la madre questa è felice quindi i campi sono rigogliosi e producono frutti e messi (bella stagione), quando è lontana la madre è triste e la terra si spoglia e diventa sterile ( brutta stagione).
Secondo esempio: nell'Iliade c'è un accesissimo scontro verbale tra i principi achei Agamennone ed Achille, che ad un certo punto mette mano all'elsa della spada. Alle spalle, visibile a lui solo, compare la dea Atena che lo prende letteralmente per capelli impedendogli di compiere un'azione avventata.
Ma Atena è la divinità della ragione ( nasce tra l'altro senza madre direttamente dalla mente di Zeus) e quindi in questa circostanza rappresenta la capacità raziocinante di Aclille che gli impedisce di compier un atto impulsivo.


Nell'epica il mito diventa racconto organizzato in versi (epos significa parola, quindi verso, quindi insieme di versi, quindi poema epico ;) ) strutturato in canoni ben precisi. L'epica è quindi la più antica forma letteraria che indica una narrazione estesa, in poesia, di vicende appartenenti ad un passato remoto, e spesso favoloso, in cui l'eroe gioca un ruolo da protagonista , insieme ai suoi compagni o in imprese solitarie. Nell'epica confluiscono antiche vicende familiari, grandi imprese e gesta, la presenza del meraviglioso e del soprannaturale, storie di guerre passate e di fatali duelli, ma anche aspeti quotidiani della vita del popolo di cui è narrata la storia.

Nelle opere epiche la vicenda principale dell'eroe e dei suoi compagni è spesso intrecciata ad altre narrazioni, in un certo senso secondarie, che introducono elementi significativi della vita dei personaggi stessi.

Oltre ad accogliere un immenso patrimonio di miti e leggende i poemi epici individuavano precise linee di comportamento, praticate da eroi non ambigui, cercando di fornire certezze e valori di riferimento imprescindibili in cui la società si riconosceva e trovava la ragione e la forza per esistere.

Devo interrompere, purtroppo...;) Fine prima parte. ;)
Buonanotte!
 
Top
view post Posted on 15/1/2015, 07:04     +1   -1
Avatar

Professore della Girella

Group:
Pilotessa Girellara
Posts:
3,814
Reputation:
+93
Location:
Regio Insubrica, zona dei tre Laghi

Status:


Grazie Eliodora... Aspetto il prossimo capitolo " magno cum gaudio" !!
 
Top
view post Posted on 15/1/2015, 09:20     +1   -1
Avatar

srotolatore di girelle

Group:
Super Mod
Posts:
2,838
Reputation:
+15
Location:
padova / venezia

Status:


wow!!!! grandissima piega che sta prendendo la discussione! personalmente feci uno dei migliori temi di italiano della mia intera carriera scolastica in ultimo anno (terza liceo classico) analizzando l'evolversi della figura dell'eroe nel corso della storia e spaziando dal mito greco a Nietzsche ai fumetti e cartoni, con apprezzamento da parte della mia prof. Il paragone quindi mi piace da morire, e per miti, leggende, epica etc ho una (in)sana passione da sempre, uno dei pochi campi in cui riesco persino a superare quei fenomeni dei miei genitori.
Con ansia resto in attesa del seguito e spero di poter dare un contributo a mia volta in qualche modo.
 
Top
view post Posted on 15/1/2015, 11:33     +1   -1
Avatar

Grand Pez di Girella

Group:
Mod Minor
Posts:
7,396
Reputation:
+1,055
Location:
Baviera

Status:


@ SaotomeMondo
QUOTE
Se può starci per i super eroi, allora si può anche pensare che Goldrake abbia potuto rappresentare una versione moderna, per quegli anni almeno, della mitologia giapponese.

Ho un'impressione simile: mi ricordo che quando lessi il manga "Le rose di Versailles", che a tratti è molto differente alla versione anime "Lady Oscar", mi saltò spontaneamente in testa l'espressione "epos di eroismo".

Forse è questo che rende così affascinanti queste storie - non sono fumetti, non sono fiabe, non sono leggende, ma una specie di insalata :asd: , con gli ingredienti a volte ben azzeccati e mescolati, a volte meno. Per questo molti vi si riconoscono e possono immedesimarsi, rispettivamente catturare un lembo della storia o un'altro, intellettualmente o emotivamente o entrambi, a seconda del proprio gusto.

Ci tengo a notare che non sono contraria alle critiche, o alle aggiunte! Basta che siano costruttive e non distruttive.

Edited by Delari - 15/1/2015, 18:22
 
Top
view post Posted on 15/1/2015, 13:36     +1   -1
Avatar

Professore della Girella

Group:
Pilotessa Girellara
Posts:
3,302
Reputation:
+47
Location:
Val Padana, bassissima Val Padana, praticamente sotto il livello del mare

Status:


CITAZIONE (josomeda @ 15/1/2015, 09:20) 
wow!!!! grandissima piega che sta prendendo la discussione! personalmente feci uno dei migliori temi di italiano della mia intera carriera scolastica in ultimo anno (terza liceo classico) analizzando l'evolversi della figura dell'eroe nel corso della storia e spaziando dal mito greco a Nietzsche ai fumetti e cartoni, con apprezzamento da parte della mia prof. Il paragone quindi mi piace da morire, e per miti, leggende, epica etc ho una (in)sana passione da sempre, uno dei pochi campi in cui riesco persino a superare quei fenomeni dei miei genitori.
Con ansia resto in attesa del seguito e spero di poter dare un contributo a mia volta in qualche modo.

Concordo con il commento di joso e, in attesa dell'ulteriore contributo di Eliodora, mi intrometto nella discussione riportando la definizione di EROE che ho trovato su wiki:

"L'eroe, nell'era moderna, è colui che compie uno straordinario e generoso atto di coraggio, che comporti o possa comportare il consapevole sacrificio di sé stesso, allo scopo di proteggere il bene altrui o comune."


Nel contributo di Wiki ho letto inotre questo riferimento alla lingua latina: la parola eroe pare "ricollegabile etimologicamente anche verbo latino servo (inteso nell'accezione di 'preservare'): da ciò deriverebbe l'aspetto degli eroi come protettori degli uomini per il quale erano venerati nell'antichità. In molti racconti un eroe è un uomo o una donna (di solito il protagonista) che possiede caratteristiche ed abilità maggiori di qualsiasi altra persona, che lo rende capace di compiere azioni straordinarie a fin di bene, per cui diventa famoso. Queste capacità non sono solo fisiche, ma anche mentali."
 
Web  Top
view post Posted on 15/1/2015, 18:27     +1   -1
Avatar

Grand Pez di Girella

Group:
Mod Minor
Posts:
7,396
Reputation:
+1,055
Location:
Baviera

Status:


@ Gotan X
QUOTE
Quindi non bisogna meravigliarsi troppo che a dei bambini fossero indirizzate scene tanto drammatiche ne che Goldrake in patria (al contrario di quanto è successo in Italia, non abituata a quel tipo di cartoni animati) non abbia suscitato particolare scalpore o polemica (diversamente da come avevano fatto in precedenza opere di Go Nagai o in futuro opere di Tomino).

Già, me lo ricordo bene, in Italia fu un'impatto culturale che neanche la bomba di Hiroshima, scusate il paragone... Forse anche a causa del riuscitissimo doppiaggio.
Pensandoci bene, fu un periodo molto creativo da parte nostra: ottimi doppiaggi (anche i doppiatori di Harlock e di Lady Oscar per me sono mitici), bellissime sigle... Non si può dire che la cultura e mentalità giapponese ci sia stata calcata in testa, l'abbiamo presa e ne abbiamo fatto una cosa molto personale. Come anche i fumetti su Topolino, che con l'originale non avevano quasi più nulla a che fare, originalissimi.
 
Top
view post Posted on 16/1/2015, 15:31     +1   -1
Avatar

Comm.Grand.Pres. della Girella

Group:
Super Mod
Posts:
5,655
Reputation:
+704
Location:
Roma

Status:


La discussione sugli eroi è stata spostata qui: https://gonagai.forumfree.it/?t=70160995
 
Top
SaotomeMondo
view post Posted on 16/1/2015, 15:49     +1   -1




CITAZIONE (Delari @ 15/1/2015, 18:27) 
Non si può dire che la cultura e mentalità giapponese ci sia stata calcata in testa, l'abbiamo presa e ne abbiamo fatto una cosa molto personale.

Al di là di questo, penso che questi cartoni animati ci abbiano fatto vedere un pezzo di cultura e di storia (i vari anime sui ninja e samurai, oppure il bellissimo Ikkyu san) che prima di allora erano sconosciuti (o quasi) al grande pubblico, specialmente a quello più giovane. Più che calcarci il giappone in testa, come accusavano i media di allora, IMHO ci hanno aperto la mente.

CITAZIONE (Delari @ 15/1/2015, 18:27) 
Come anche i fumetti su Topolino, che con l'originale non avevano quasi più nulla a che fare, originalissimi.

Verissimo. Personaggi come Trudy o Brigitta sono tutti italiani. In più, è noto che Barks e Scarpa erano in contatto epistolare.
 
Top
view post Posted on 16/1/2015, 16:39     +1   -1
Avatar

Grand Pez di Girella

Group:
Mod Minor
Posts:
7,396
Reputation:
+1,055
Location:
Baviera

Status:


@ SaotomeMondo
QUOTE
Più che calcarci il giappone in testa, come accusavano i media di allora, IMHO ci hanno aperto la mente.

E' quello che intendevo anch'io. Altro che aperta, ce l'hanno sfondata... :innocent.gif:

Grazie ai MOD per avere sposato parte della discussione, credo sia stato meglio. :dio:

Oggi ho aggiornato lievemente il testo, soprattutto l'introduzione, spero che ora sia più comprensibile la mia intenzione.
Soprattutto ho notato che nel capitolo che riguarda Rubina avevo tralasciato di notare che secondo l'articolo di Gerdha Actarus sposando Rubina sarebbe diventato re di Vega; da qui la mia analisi forse un po' complicata sulla vera natura del loro rapporto.

Edited by Delari - 16/1/2015, 17:07
 
Top
view post Posted on 20/9/2015, 01:24     +1   -1
Avatar

Grand Pez di Girella

Group:
Mod Minor
Posts:
7,396
Reputation:
+1,055
Location:
Baviera

Status:


Dopo una lunga pausa - da quando ho ripreso a lavorare mi sento spesso stanca - ho finalmente postato il 3. capitolo.

Buona lettura, e per favore non uccidetemi dato l'argomento... O almeno non con morte lunga e cruenta... :via:
 
Top
view post Posted on 20/9/2015, 07:42     +1   -1
Avatar

Fratello di Trinità e Bambino

Group:
Administrator
Posts:
21,243
Reputation:
+2,348
Location:
Verona, città di Emilio Salgari.

Status:


Davvero interessante quello che hai scritto! Rispondo più tardi da PC, dare una risposta articolata da cel é un caos.

E non ti uccido, su certi punti siamo d'accordo. ;)
 
Top
view post Posted on 20/9/2015, 11:22     +1   -1
Avatar

Fratello di Trinità e Bambino

Group:
Mod
Posts:
12,093
Reputation:
+1,596

Status:


Quest'ultima parte mi è piaciuta davvero molto. Certamente qui riconosco la "vera" Venusia (Hikaru) quella che appare nell'anime così come è facile percepirla e non un personaggio totalmente diverso reinterpretato attraverso messaggi nascosti e congetture varie.

Riporto in particolare due passaggi

CITAZIONE
Se a una persona o un’intero gruppo piace una determinata coppia, ma questa coppia durante il film, l’anime, il libro ecc. non si vede mai esplicitamente, che male dovrebbe esserci ad accettare questo come un fatto? Perché bisogna a tutti i costi dovere provare (e per questo scopo, magari anche istigare liti con altri fan) che “in verità l’autore voleva dire questo e quello, bisogna guardare i messaggi segreti ecc.”? Perché l’autore dovrebbe ricorrere a “messaggi segreti”?(...)Nessuno ci impedisce di sognare e di scrivere e leggere fanfiction a tonnellate se lo desideriamo, al contrario: secondo me uno degli espliciti scopi dei racconti di fantasia è appunto quello di stuzzicare la fantasia del lettore o spettatore, per fargli immaginare e sviluppare idee proprie. Così come qualsiasi racconto è un’universo parallelo, lo sono anche le fanfiction. Anche se non sono parte della serie, possono esistere contemporaneamente e significare moltissimo per i fan, ognuno con la sua interpretazione.

Giustissima distinzione e legittimizzazione delle fanficition (paradossalmente condannate perché poco attinenti con la serie originale proprio da chi invece fa passare la propria di interpretazione diversissima dalla serie originale come verità rivelata)

CITAZIONE
Non conosco nessun anime a sfondo bellico dove l’eroe combini i suoi scopi di guerriero con i suoi desideri privati: anche in Mazinga Z, Il Grande Mazinga, Daltanious ecc. ci sono a volte dei flirt, delle relazioni di coppia accennate, ma non si può mai parlare di una vera e propria storia d’amore che sfoci infine in un fidanzamento o matrimonio. Se mai, questo accade a dei personaggi secondari.

Forse è proprio in base a questa considerazione, cioè che nelle serie robotiche i rapporti amorosi sono "accennati" che si può anche sostenere che actarus ricambi Venusia o tra Hiroshi e Miwa ci sia qualcosa ecc...più che a congetture su "roba grossa" che succede dietro le quinte
Comunque ci può stare anche che Actarus non ricambi mai Venusia, ed è sicuramente centrato il fatto che Venusia sia invadente/propositiva e spinta a scendere in campo più dal desiderio di stare vicino a lui che non per dovere nei confronti della Terra.
Magari è un po' "eccessivo" (o sarebbe eccessivo) identificare Venusia come solamente individualista e considerare l'abbandono di Actarus come una "lezione di vita"; penso che sia tutto giusto solo un po' di meno.
Appellandomi come sempre alla "semplicità" della serie penso che Venusia sia si una pilotessa "impicciona" più spinta a combattere dai sentimenti verso l'eroe che dall'eroismo, però in fin dei conti è comunque una buona pilotessa, che al dunque si preoccupa della salvezza della Terra, degli innocenti ecc..; che alla fine si, si separi dall'eroe principe che deve tornare a ricostruire il proprio pianeta, mentre lei è una ragazza comune (bifolca :rotfl:), ma non perché sia indegna o perché debba ricevere una "doccia fredda" per maturare, ma semplicemente perché la guerra è finita e ognuno deve tornare al proprio mondo
 
Top
544 replies since 2/12/2014, 14:32   8810 views
  Share