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perle scolastiche, perle o pirlate?

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view post Posted on 20/1/2015, 21:44     +1   -1
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Comm.Grand.Pres. della Girella

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Scuole medie, ora di educazione artistica. La prof, seduta sul mio banco, chiacchiera con la prof di sostegno sostegno mentre io sto disegnando. La prof afferra uno dei miei colori, se lo infila nell'orecchio e inizia a girarlo con foga. La prof di sostegno la guarda stupefatta... io anche... la prof di arte si accorge dell'azione, poggia il colore sul banco e si scoccia per avere l'orecchio imbrattato. Peccato non si sia scusata con me per l'uso improprio di materiale scolastico. Questa scena è impressa a fuoco nella mia memoria.

Liceo, la prof di italiano indossa una collana di sfere azzurre.
"Prof sono turchesi?"
"No, so' celesti."
... Il nome di suddetta ingenua creatura era analogo al vegetale che la risposta suggerisce.
 
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view post Posted on 20/1/2015, 22:06     +1   -1
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Fratello di Trinità e Bambino

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Prof di lettere che si sente molto acculturata si trova a chiacchierare con il più famoso critico musicale di Verona. Si lamenta perché la collega di musica, nell'aula accanto alla sua, continua a far cantare ai ragazzi sempre gli stessi pezzi: Vola pensiero e la canzone della felicità (inno alla gioia. Beethoven ne sarebbe deliziato). Agh...

Calatea: che colore era? Un ypennarello, un tubetto di tempera...? E di che tinta?
Dev'essere stata una gran scena! ^^
 
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view post Posted on 20/1/2015, 22:14     +1   -1
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Si trattava di un pastello di colore scuro, non ricordo esattamente quale. Disse che qualche giorno prima aveva abbrancato soprappensiero un pennarello ed eseguito la medesima manovra con effetti peggiori... recidiva!
 
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view post Posted on 20/1/2015, 23:09     +1   -1
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Speravo in una cera oleosa, magari in un bel fucsia brillante... o anche bluette o verde fluo.^^
 
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view post Posted on 20/1/2015, 23:15     +1   -1
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Immagina la scena: orecchio novello temperamatite. La prof abbrancava il pastello con tutta la mano e lo girava vorticosamente chiacchierando... mah...
 
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view post Posted on 20/1/2015, 23:28     +1   -1
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Voglia di cottonfioc?

Certo che quei neuroni erano parecchio scollegati.
 
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view post Posted on 20/1/2015, 23:33     +1   -1
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Gita scolastica, quinto ginnasio. La prof di ghiaccio che non sorrideva mai (italiano, greco e latino, cacchio quanto era spaventosa) si girò a parlare con noi, si rigirò prese in pieno la lunetta di plexiglas che copriva il telefono pubblico. La mia compagna di banco ed io eravamo proprio dietro, abbiamo fatto i salti mortali per non ridere.
 
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view post Posted on 20/1/2015, 23:43     +1   -1
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Seconda superiore. Ultima ora.

Prof di filosofia giovane ma schizzata e isterica, profondamente detestata perché forte della sua posizione prendeva pesantemente in giro arrivando a far piangere, e prendendosela con noi che ci eravamo lamentate.

Dopo aver fatto la carogna come al solito, mentre noi in corridoio ci vestiamo per uscire lei esce a passo di carica, scivola e finisce a terra sbattendo il fondoschiena.
noi (facce da poker) prof, si è fatta male?
Lei (alzandosi, tastando la parte lesa e allontanandosi zoppicando) no, no...

Immaginate l'esplosione non appena si è allontanata.
 
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view post Posted on 20/1/2015, 23:47     +1   -1
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Il castigo divino esiste... e gli accidenti degli alunni arrivano.
 
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view post Posted on 20/1/2015, 23:55     +1   -1
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Vorrei spezzare una lancia a favore della categoria, ma non ci riesco... la mia prof di lettere del triennio a parte la scarsa conoscenza delle materie che avrebbe dovuto insegnare era fondamentalmente inoffensiva. Aveva però l'abitudine, mentre interrogava, di impossessarsi dell'astuccio dello sventurato che aveva di fronte, di svuotarlo con metodo, penna per penna, matita per matita, e di tornare a riempirlo con lo stesso sistema, senza nemmeno guardare cosa le sue mani stessero facendo. La volta che trovò nell'astuccio - in modo non del tutto casuale - un fazzoletto usato fece del suo meglio per ostentare indifferenza. Per qualche giorno credemmo che avesse imparato la lezione :) , ma inutilmente: gli astucci vennero passati in rassegna fino alla fine della quinta.

Ah:a questa purtroppo non ho assistito, ero assente. Il suonatissimo prof di fisica decide di spiegare la forza centrifuga con un esempio pratico: entra in aula con un secchio pieno d'acqua, pronto a mostrare come la velocità della rotazione gli permetterà di far roteare il secchio medesimo senza che una sola goccia di liquido ne fuoriesca. Peccato che il recipiente urti contro una parete.
...e dire che mi consideravo fortunata ad essere a casa con l'influenza...
 
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view post Posted on 21/1/2015, 00:07     +1   -1
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srotolatore di girelle

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Cosa dire della nostra prof di latino al liceo, che per tre settimane consecutive è arrivata in classe dimenticandosi che dovevamo fare compito? Noi ogni volta preparavamo i banchi, alla terza ha dato una versione già data come esercitazione.
 
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view post Posted on 21/1/2015, 00:14     +1   -1
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oh mamma. Non sono così stonata nemmeno io: che una volta, dimenticate le verifiche a casa, sono tornata a prenderle durante l'ora buca, facendo in tangenziale la velocità massima che una Lancia Y permetta - roba, comunque, da ritiro della patente - e rientrando a scuola appena in tempo, con preghiera ai bidelli di negare ad eventuali vigili inferociti che io mi fossi mai mossa da scuola ;). Nessuna conseguenza, a parte un certo nervosismo mentre distribuivo le fotocopie: ma di solito non sono il tipo che pigia sull'acceleratore.
 
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view post Posted on 21/1/2015, 00:33     +1   -1
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Fratello di Trinità e Bambino

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La prof di matematica e fisica si perdeva se lontana dal libro. Mi interroga su un teorema, non facile, di geometria solida: contrariamente al suo solito, segue con attenzione quel che dico, e realizzo che lo sta finalmente capendo.
Stessa individua che sbaglia clamorosamente spiegando il principio di Archimede.
Dura star seri sentendole dichiarare che si sentiva sprecata ad insegnare dato che la sua vita era la fisica...
 
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view post Posted on 21/1/2015, 00:51     +1   -1
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Ecco, questo di sentirsi sprecati ad insegnare è una cosa che i miei alunni non mi sentiranno mai dire. Sanno che non era il mio progetto iniziale, e mi sentono spesso lamentarmi, guardandoli storti, del fatto che è un mestiere avaro di soddisfazioni (ogni volta, o quasi, che consegno le verifiche. Stamattina, per esempio): ma sanno anche che questo in fondo non lo penso.
Certo, vorrei smetterla di dover insegnare, anche in terza, la coniugazione "I am - you are" a ragazzini che sono andati avanti per tutte le medie cullandosi nella loro ignoranza solo perché far loro ripetere un anno significherebbe tenersi sul groppone - ed a contatto con i bambini di prima - elementi potenzialmente o effettivamente pericolosi. E forse quest'anno tento il salto alle superiori, dipende dalla situazione pensionamenti.
Ma sprecato, credo che un insegnante si possa sentire solo quando non riesce a fare il suo lavoro ed a essere utile. Trasmettere conoscenza non può essere uno spreco... ed avere competenze avanzate (anche se forse non era il caso dell'insegnante di Aster) aiuta anche a comunicare con maggiore efficacia quelle di base.
 
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view post Posted on 21/1/2015, 01:06     +1   -1
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Fratello di Trinità e Bambino

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Ehm... in terza e quarta i miei prof si dividevano in due grandi categorie: le carogne che non sapevano il loro lavoro e le carogne che almeno conoscevano la loro materia. Entrambi i gruppi avevano peró forti problemi in fatto di rapporti umani. Il Faletti prof fetente della Notte prima degli esami per me sarebbe stato un buon prof, almeno conosceva la sua materia.
 
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214 replies since 15/1/2015, 09:42   2161 views
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