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Je suis Peppa Pig

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view post Posted on 15/1/2015, 15:22     +1   -1
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La notizia può dapprima strappare un sorriso, ma un attimo dopo non si può non preoccuparsi: il nuovo simbolo della libertà d'espressione non è più un settimanale satirico, ma la maialina rosa che anche chi non ha figli in età prescolare non può evitare di conoscere, magari con malcelato fastidio. Sì, Peppa Pig.
Come riportato da più fonti giornalistiche, la Oxford University Press, importantissimo editore britannico, ha stabilito nelle linee guida inviate ai suoi autori che nei suoi libri non si possano rappresentare graficamente o verbalmente il maiale e la sua carne, per non offendere ebrei e musulmani che lo considerano un animale impuro. Questo al fine di rivolgersi ad un pubblico il più vasto possibile.
A quanto pare perfino un parlamentare di fede musulmana ha dichiarato che si tratta di una scelta "completamente insensata".
www.lastampa.it/2015/01/14/esteri/p...qRO/pagina.html
www.ilsole24ore.com/art/notizie/201...l?uuid=AB46VmdC

Questa la notizia. Dal mio punto di vista questa non è che l'ennesima dimostrazione che sempre più si confonde la il rispetto con la tolleranza, e la tolleranza con l'appiattimento. Se qualcosa infastidisce qualcuno - che sia maggioranza o minoranza non importa - semplicemente la si cancella.
Questa non è political correctness, è (IMHO) idiozia: si tratta di negare l'esistenza di un animale che è da tempo immemorabile accanto all'uomo, a grufolare nei cortili come a sfrigolare, ahilui, in padella.

Il maiale è stato un elemento fondamentale nella civiltà mondiale ed europea per millenni - per me che sono di Modena, terra di prosciutti e zamponi, è alla base di una florida industria alimentare; a fianco di santi e nei salvadanai, così come in insulti e metafore poco eleganti, la sua figura panciuta è presente ovunque. Anche in Inghilterra, dove tra l’altro sausages e bacon sono ingredienti della traditional English breakfast. Sono curiosa di vedere come farà la OUP nei suoi ottimi libri di testo a spiegare in che cosa consiste questo pasto, una delle poche glorie culinarie inglesi, senza dire quali cibi lo compongono…

Dalle mie parti, a Castelnuovo Rangone, dove ogni anno si celebra il "megazampone", gli hanno addirittura fatto il monumento.
images

Voi cosa ne pensate? Se avete messo sulla vostra home di fb la scritta "Je suis Charlie", ora sarete disposti a difendere fino alla morte il diritto della maialina a dire "Ciao, sono Peppa Pig!"

Edited by shooting_star - 15/1/2015, 15:26
 
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view post Posted on 15/1/2015, 15:25     +1   -1
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nella mia idea, questa va oltre l'idiozia e questioni di tolleranza, rispetto, uniformità o appiattimento.
Ho l'impressione che si tratti di un'azione dettata solo dal terrore irrazionale e quindi un modo di arrendersi per pura vigliaccheria.
Chi ha pensato questa bellissima mossa spero che sia convinto a rimangiarsi questa idea e che si torni presto indietro.
A meno che non sia una semplice mossa commerciale e pubblicitaria, ma in quale modo questo sia possibile mi sfugge.
e perdonatemi se la butto un momento in vacca: sarò anche maiale e qualche volta porco, ma papà pig proprio no!!!!!
 
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view post Posted on 15/1/2015, 15:47     +1   -1
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Non credo sia "terrore", e dubito che le linee guida siano conseguenza dell'attentato. Credo invece che sia un esempio di quel politicamente corretto che nega le sfumature del colore della pelle o le disabilità, che rende problematico parlare di "black coffee" senza rendersi conto che proprio non voler nominare quel colore ne sottolinea lo stigma.
E infatti sono i vertici di OUP, che presumibilmente non disdegnano mangiarsele di quando in quando, che hanno messo al bando le salsicce dai loro libri: senza che nessuno di coloro che vogliono evitare di offendere pubblicando immagini di suini glielo abbia chiesto.

Certo che un eventuale integralista, nel vedere un simile atteggiamento da parte di un editore di tale importanza, potrà sentirsi rafforzato nel pretendere garanzie ancora maggiori ai paesi di cultura occidentale in cui vive. Ad esempio, già ora, talvolta, i genitori di alunne di fede islamica fanno esonerare le figlie dalla lezione non di educazione sessuale, ma dallo studio dell'apparato riproduttore; e per maschi e femmine si può richiedere di non far loro suonare strumenti musicali. Alcuni non fanno svolgere alle figlie le sconvenienti lezioni di educazione fisica.
Ovviamente, si cerca di scoraggiare questi atteggiamenti: ma se anche le case editrici seguono l'onda dell'adeguamento alla neutralità culturale, le speranze di dare a tutti gli alunni, quali che siano le loro origini, un terreno comune su cui fondare le loro conoscenze sono sempre meno.
 
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view post Posted on 15/1/2015, 15:59     +1   -1
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La Peppa scomunicata?
E anche i suoi "derivati"? Niente più salame, porchetta, salsiccicine e salsiccione, niente pancetta?

E dopo? Che cosa sarà censurato? Bovini e derivati, serpenti e derivati, e così via?

Ho trovato questo articolo sul web: le vignette mi hanno fatto proprio ridere...

www.dagospia.com/rubrica-3/politica...libri-92474.htm

Edited by Daisuke_Umon - 15/1/2015, 16:46
 
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view post Posted on 15/1/2015, 16:06     +1   -1
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Mi verrebbe voglia di commentare con un bel "leccapiedi" ma sarebbe riduttivo. Nel timore di offendere (ohibò) limitiamo la nostra cultura (culinaria o che sia), impoverendo il nostro patrimonio, in nome di che cosa?

Per lavoro mi sono trovata quotidianamente confrontata a persone di fede musulmana, sia come pazienti che come colleghi. Mi sono ritrovata a gestire pazienti musulmani praticanti con un collega ebreo ashkenazi ed è andata benissimo. Una delle mie più care colleghe era di fede musulmana, ogni tanto capitava qualche gaffe fra di noi (tipo quella che ad una grigliata in riva al lago si è rifiutata di grigliare sulla stessa griglia il pollo che noi avevamo acquistato per lei... perché su quella griglia c'era stato del maiale!!!), ma il più delle volte si sorrideva dei nostri "scivoloni". Ho avuto tra i miei pazienti molti musulmani affetti da cirrosi epatica d'origine etilica! Poi ci sono stati casi fastidiosi ed irritanti come quello che non voleva farsi visitare da me perché una donna non poteva toccarlo, e quindi quando gentilmente l'ho fatto riconvocare per un nuovo appuntamento con un uomo, mi sono ancora sentita minacciare perché non aveva ricevuto il certificato di buona salute per poter iniziare a lavorare. Altre volte invece ero la benedizione perché finalmente ero una donna che poteva visitare le loro mogli... che dire una miscellanea di sensazioni ed emozioni sia nel senso positivo che negativo dell'irritazione. Ma finora fatti gravi non ne ho vissuti, ma purtroppo noto che spesso è la stampa, l'istituzione pubblica ad ingigantire il problema della vita di tutti i giorni.

Non dimentichiamo che sono loro che vengono da noi, non vogliono alcool, maiale &Co... liberissimi di farlo, ne hanno il diritto e anche la possibilità (il pollo e l'agnello li si trova ovunque e di acqua pure!). Infastidisce l'imposizione, per esempio, che le donne musulmane debbano essere visitate /viste solo da donne, ma anche in questo caso sia in ambito medico che tra i poliziotti e doganieri (ecc) si è trovato il modo di accontentare tutti. Infastidisce invece il fatto di togliere quello che fa parte della nostra cultura per non urtare che non la pensa come noi: in Svizzera non troverete più ospedale o scuola pubblica con un crocefisso, spesso il venerdì nelle mense scolastiche non si propone il pesce per non urtare la sensibilità dei non cristiani, nelle nostre scuole spesso l'ora di religione è stata sostituita dalla storia delle religioni e ci sono classi miste (nei quartieri popolari) in cui tutti sono obbligati a pensare al Ramadan, ma si esonerano i ragazzi di fede musulmana a ragionare sul Natale e sulla Pasqua. Lungi dal nominare Natale e Pasqua in classi troppo miste, e infatti le vacanze si chiamano vacanze d'autunno (Ognissanti), vacanze d'inverno (Natale) e vacanze di primavera (Pasqua)! Quelle di Carnevale sono rimaste tali come ai tempi dei miei nonni!! Mi è capitato di trovare salsicce di pollo ma non di maiale...ecc ecc... questo è deleterio, per rispettare fedi diverse, per non urtarle, non rispettiamo le nostre tradizioni...il non conoscersi, il doversi accettare nelle proprie differenze culturali e religiose richiede uno sforzo che globalmente mi sembra si stia facendo, ma sono le istituzioni "pubbliche" d'ambo le parti che sottolineano le differenze esasperandole. Da qui non è difficile intravvedere la via che persone non troppo argute e coltivate, facili preda di emozioni che nascono nelle budella, si spingano agli estremismi (dell'estrema destra xenofoba da una parte e , ancora peggio, ...della jihad di cui tristemente se ne parla di recente... ). Premesso che incomprensioni ve ne saranno sempre e che atti criminali debbano essere repressi e che se c'è qualcosa che urta e non funziona, è solo la legge che può fare giustizia, a volte temo che la vecchia Europa, che dovrebbe essere un po' più unita (... non ditemi da che pulpito perché noi Svizzeri siamo fuori PF!!!), non abbia imparato molto dalle due guerre che l'hanno devastata nel secolo scorso, alla quale aggiungiamo anche quella "recente" dei Balcani, alle porte di casa nostra!!!

Dobbiamo difendere la nostra cultura in nome della libertà reciproca... è una questione di rispetto per la vita, per chi ci ha preceduti e per i nostri figli e nipoti... vale per noi e per loro! (Rispettare per essere rispettati)
 
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view post Posted on 15/1/2015, 16:21     +1   -1
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Non è che nel tentativo di eliminare tutte le "differenze" per non offendere le minoranze andiamo verso la violenza e l'instabilità sociale?
 
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view post Posted on 15/1/2015, 16:23     +1   -1
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Assolutamente assurdo! Mi ricordo che durante una conversazione in un gruppo di amici nominai mio padre ed una ragazza del gruppo mi prese da parte chiedendomi di mostrarmi più sensibile verso un'altra che aveva da poco perso il papà... cavolo chi di noi non ha perso qualcuno o detesta qualcosa o ha qualche fobia o credenza particolare, allora immaginate che tutto questo sia bandito: "Hai cosato il coso nella cosa? Cosiamo quel coso?"
Ridicolo!
Questo politicaly correct che altro non è che perbenismo non fa altro che ledere noi stessi. Non facciamo il presepe a scuola per non offendere... chi? Per chi non crede potrebbe essere una rievocazione di un fatto storico, il ricordo di una nascita, una tradizione o semplicemente l'esposizione di pupazzetti. Chi non vuole mangiare il maiale non lo mangi, chi lo odia non lo guardi, per chi pensa che puzzi non lo vada ad accarezzare, finisce tutto lì. Se la Peppa non la reggo... cambio canale!
Ha ragione Daisuke cosa verrà dopo?
 
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view post Posted on 15/1/2015, 16:23     +1   -1
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@Daisuke: Le differenze, per fortuna, non possono essere eliminate. Le disuguaglianze dovrebbero esserlo... purtroppo è molto più semplice fingere di non capire la differenza.
 
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view post Posted on 15/1/2015, 16:29     +1   -1
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@Daisuke: più noi scendiamo a compromissi più i terroristi pensano che siamo deboli.
 
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view post Posted on 15/1/2015, 16:58     +1   -1
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CITAZIONE (calatea4 @ 15/1/2015, 16:29) 
@Daisuke: più noi scendiamo a compromissi più i terroristi pensano che siamo deboli.

Sono d'accordo con te e ne sono spaventata.
Questa primavera ho avuto occasione di frequentare un paio di volte un piccolo giardino pubblico vicino alla casa di una mia amica che abita in prima periferia.
Il 70% dei frequentatori erano piccoli di origine musulmana insieme ai loro genitori (o meglio alle madri), il 30% erano italiani.
Era come se ci fosse una cortina di ferro: in un angolino gli italiani, in tutto il resto gli altri.
Non so come spiegarmi, ma ho provato un forte senso di disagio, perchè regnava l'atmosfera di non essere liberi.

CITAZIONE (shooting_star @ 15/1/2015, 16:23) 
@Daisuke: Le differenze, per fortuna, non possono essere eliminate. Le disuguaglianze dovrebbero esserlo... purtroppo è molto più semplice fingere di non capire la differenza.

Verissimo.
E fingere di non capire la differenza può far correre il rischio di uniformare troppo il pensiero e la libertà di espressione va a quel paese.
 
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Queen Fleed
view post Posted on 15/1/2015, 17:26     +1   -1




Sono ormai troppi anni che continuiamo ad arretrare, regalando ad una sola parte di essere umani garanzie (anche d'impunità) e libertà che noi, nei loro paesi di origine, non abbiamo né avremo mai! Poiché dimostrano di essere poco interessati all'integrazione, continuerei con tutte le nostre tradizioni. Non è gradito ciò? Ok, nessuno li ha costretti a venire in Occidente: sapevano di trasferirsi in paesi da loro stessi definiti come abitati da "infedeli"! Il troppo storpia quando devo sentirmi estranea a casa mia o aver paura di portare un crocifisso, o di vestire normalmente. E l'albero di Natale no, le luminarie no, il presepe no, il pupazzo di neve no.....ricordo con sommo orrore l'esplosione delle statue di Buddha scolpite nella montagna....ora c'è minaccia poco velata contro il Vaticano, il Colosseo e fontana di Trevi....sarebbe ora di dire BASTA! e di fargli digerire, una volta per tutte, che devono rispettare ciò che è diverso da loro!
 
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view post Posted on 15/1/2015, 17:40     +1   -1
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srotolatore di girelle

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@queen: io sono convinto che la maggior parte delle persone di fede islamica sappia integrarsi perfettamente o quasi. Il tuo discorso, sinceramente, mi lascia perplesso perchè coloro che provengono da quei paesi in cui le libertà sono negate sono esattamente coloro che quelle libertà le cercano. Io da cattolico dico che voglio uno stato laico, e per questo da sempre dico che non capisco per quale motivo nelle aule sia presente il Crocefisso e non una foto del presidente della repubblica o la bandiera italiana; se poi accanto al Crocefisso decidiamo di mettere un simbolo per ogni fede presente nella classe, permettendo così agli studenti di focalizzare ed indirizzare le proprie preghiere per la prossima verifica, questa per me è integrazione. Se rifiutiamo di togliere il Crocefisso perchè fa parte delle nostre radici senza cercare una via di dialogo, stiamo smarrendo la parte laica e democratica di quelle radici e questo per me è altrettanto sbagliato; se proponiamo di aggiungere altri simboli, stiamo integrando altre culture e visioni senza danneggiare la nostra.
La decisione che stiamo commentando è stata presa da una impresa che cerca un profitto e che crede in questo modo di trarre un beneficio da questo atteggiamento, di qualunque tipo esso sia. Secondo me questa è una follia anche sul piano commerciale, ma lo vedranno loro in base alle loro vendite. Personalmente considero che anche noi siamo liberi di non recarci in luoghi le cui leggi non siamo pronti a rispettare, di qualunque tipo esse siano e che quindi a casa loro noi possiamo non andare. Ben diverso è lo stato di coloro che vogliono vivere in modo diverso da quello che le loro leggi permettono e che non possono cambiare la loro condizione per mancanza di un sistema democratico: in questo caso è giusto cercare di dare loro il nostro appoggio, ma ragionando in primis con la nostra testa.
 
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view post Posted on 15/1/2015, 18:01     +1   -1
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Santo cielo, che assurdità. Se uno si sente offeso perchè il suo dio o il suo profeta vengono ufficialmente usati per riderci sopra è comprensibile, ma con queste cose dove arriveremo? Non credo che nessuno avrebbe sentito la mancanza di quelle caricature blasfeme, a parte forse i redattori; ma adesso dove si va?
Niente carne di maiale, niente pesce di venerdì, niente presepi e croci affisse alle pareti... Queste non sono blasfemie indirizzate espressamente ai musulmani, sono neutrali espressioni della cultura europea. Non c'è paragone. E' ridicolo volere abolire queste cose in nome della "political correctness". :hate-wall.gif:
 
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Queen Fleed
view post Posted on 15/1/2015, 18:28     +1   -1




Io resto perplessa ogni qualvolta un aspetto della nostra cultura o delle nostre tradizioni, viene criticata o sacrificata sull'altare dell'integrazione ma in senso unilaterale. Fino a che non si comprenderà che vi deve essere assoluta reciprocità, per noi, sarà un soccombere giorno dopo giorno, sempre più.
Oggi, esonerano i ragazzi dallo studio di questa o quella materia, domani non si dovrà disegnare un maiale, dopodomani ci verrà imposto il burqua...solo per fare esempi semplici. Perdonami, Josomeda, se il mio discorso può sembrarti lontano dai canoni della diplomazia o dell'integrazione. Io non biasimo certo chi si è integrato, dimostrando che può vivere tranquillamente con noi ma, ti assicuro che, per poche persone così, troppe altre restano in atteggiamento di contrasto aperto.
Noi abbiamo sempre cristianamente accolto, aiutato e fatto spazio....troppi vengono per sovvertire il nostro modo di vivere.
Consentimi un'ultima notazione: la notizia da cui è partito il thread, dimostra quanto profondamente si sia insinuato, in noi occidentali, il terrore di far qualcosa che possa offendere l'ospite di turno. In quel libro è disegnato un maiale che all'ospite fa ribrezzo:non lo compra! Non mi pare sia una compressione della libertà di alcuno.
Limitare ciò che può essere pubblicato, invece, è compressione di un diritto.
 
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view post Posted on 15/1/2015, 22:11     +1   -1
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A quanto pare era solo una burla (anche se questo articolo è datato di qualche mese fa): www.mirror.co.uk/news/comedian-behind-ban-peppa-pig-4173708

Spero sia davvero stato solo uno scherzo! In tal caso uff, respiro...
 
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15 replies since 15/1/2015, 15:15   154 views
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