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Dalla spada all'alabarda spaziale, L'eroe dal mito classico a quello moderno

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Eliodora
view post Posted on 15/1/2015, 19:15 by: Eliodora     +1   -1




@ Aster: sui mostri della mitologia greca bisognerebbe aprire un altro thread :innocent.gif:

@josomeda: bravo tu ma anche la prof...;) un tema del genere sviluppa e presuppone capacità analitiche, sintetiche e di collegamento, naturalmente da esercitare sui contenuti...un ottimo allenamento per sviluppare elasticità mentale ed abilità argomentativa...
Diciamo che sto proponendo la traccia, lo svolgimento a voi che avete una visuale più ampia e potete spaziare su più generi....;)

@ Delari e Daisuke Umon: una risposta di natura "etimologica" ;)

Il termine epopea deriva dal greco epopoiìa, a sua volta derivante da epos verso e poiéo, faccio, compongo ( quindi dallo stessa radice di poesia ποίησις : composizione, ma con una accezione prevalentemente pratica, come cercherò di approfondire in seguito; quindi epopea ha il significato originario di narrazione in versi di imprese straordinarie compiute da eroi.

Il termine eroe, come, giustamente riportato da Daisuke, ha un evidente legame con il termine latino servo nel significato che viene fondamentalmente mantenuto nei vari verbi italiani serbare ( con trasformazione della v in b), preservare, conservare. Entrambe le forme si possono ricondurre ad un'unica radice indoeuropea che presentava una s iniziale e una v intervocalica che in greco tendono a cadere , per cui abbiamo il termine attestato (σ)ήρ(F)ως.

Gli eroi , in origine, erano semidei, figli un mortale e di una divinità ( Achille, ad esempio, figlio di Peleo, un mortale, e di Teti, divinità del mare, o Enea, figlio di Anchise e di Afrodite), che occupano un gradino intermedio tra gli abitanti del cielo e della terra. Sono personaggi straordinari e capaci di grandi imprese, ma le loro passioni, i loro sentimenti e il loro modo di agire sono simili a quelli degli uomini. Alcuni di loro compiono gesta titaniche imposte loro da divinità malvage o invidiose, come Ercole che deve compier sette fatiche, e talvolta in queste loro imprese vengono in aiuto degli uomini ( ne consegue l'idea di eroi come protettori). Di qui al considerare eroi esseri semplicemente mortali ma coraggiosi, valorosi e provvisti di eccezionali doti fisiche, morali o intellettive (Ettore, Odisseo, Aiace) il passo è breve.
Eroi semidei ed eroi umani vivono e combattono fianco a fianco, accomunati dalla sorte mortale cui nessuno, sia pure il figlio di Zeus Sarpedonte, può sfuggire.

Segue parte seconda...purtroppo non posso rispondere in maniera continuativa...

Edited by Eliodora - 15/1/2015, 19:28
 
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