Kotetsu Build Jeeg commenti

Qui potete postare i vostri commenti alla storia che si trova qui
https://gonagai.forumfree.it/?t=77118593#lastpost

Grazie sono contento che ti sia piaciuto ad una prima lettura.
Il robot protagonista lo avrei immaginato simile a questo
https://gonagai.forumfree.it/?t=75631690
mi piacerebbe se quando hai tempo e voglia provassi a farne un disegno

Per la storia c'è un discreto intrico di riferimenti : uno è alle serie anime moderne in cui i personaggi si scontrano in duelli di carte, robottini, automobiline ecc.. (Yugioh, B Daman, LBX ecc..), il secondo è alla linea di giocattoli magnetici dei micronauti che proprio a Jeeg erano ispirati come struttura e ce ne erano di diversi modelli, il terzo invece è alla serie giapponese Transformer Masterforce dove degli umani attraverso delle tecno tute si potevano trasformare nelle teste dei robot (in modo simile a Jeeg) e pilotarli.

Su consiglio di Shooting Star, adesso che ho postato i primi episodi dando un'idea di insieme al lettore, rallento un pochino la pubblicazione dei capitoli successivi, in modo da non mettere troppa carne al fuoco.

Grazie!!
Poi quando lo abbiamo definito bene qui potresti postare la versione definitiva sul thread della fanfiction. Anche se chiuso i moderatori dovrebbero potervi accedere

Ciao Gotan X!

Hai fatto bene ad accogliere il suggerimento di Shooting. Credo che un ritmo di pubblicazione più “umano” possa aiutare il lettore a tenerti dietro ed, eventualmente, a mettere insieme le idee, nel caso abbia voglia di commentare.

Purtroppo di Jeeg ho ricordi vaghissimi. Quello che mi ha colpito di più nei primi cinque episodi della tua fan fiction sono le scene ambientate nella vita quotidiana dei due bambini, a casa di Kamui, a scuola, le baruffe tra lui e Mika. Sono simpatiche e divertenti. La domanda d’obbligo, per me che non ho punti di riferimento nella serie originale, è: ma le hai inventate tutte tu? In questo caso, complimenti! O forse le hai “rilette” a modo tuo? I protagonisti dell’anime erano giovani adulti, non bambini, quindi di sicuro qui c’è un tuo primo, notevole, cambiamento. In ogni caso, mi hanno fatto molto sorridere!

Seconda cosa, mi sono piaciuti mooolto i due “camei” di sapore “Goldrake”: il sogno della madre di Kamui che si vede “Rubina” e l’apparizione di Danbei in veste di samurai, come nell’ep. 28, quello in cui compare per la prima volta Zuril. Non siamo proprio al cross over, ma è una strizzata d’occhio che ho molto gradito!

Infine, un’osservazione sul modo di scrivere. Spero che tu la prenda per quello che è, cioè una mia opinione assolutamente personale, anzi, più che un’opinione, una sensazione, quindi qualcosa di ancora più soggettivo e relativo di un’opinione. La sensazione che ho provato leggendo è che la scelta di scrivere “tipo sceneggiatura” mortifichi un po’ le idee e la vivacità del racconto. Ad esempio, proprio le scene di cui ti parlavo sopra, che pure ho molto apprezzato, secondo me avrebbero ancora maggiore risalto con una resa, diciamo così, “tradizionale” dei dialoghi e delle situazioni. Forse questo tipo di esposizione ti richiederebbe più tempo, più cura, ma credo che renderebbe molto meglio ragione del contenuto. La mia impressione, leggendo, è che il racconto fluisca un po’ meccanicamente, come dalle labbra di un volto di pietra, impassibile, impenetrabile, alla fine monotono. Insomma, lì dove un “botta e risposta” azzeccato provocherebbe una bella risata, un’esposizione esclusivamente “narrativa” riesce a strappare magari un sorriso; lì dove l’ansia o la paura in una battaglia potrebbero attanagliare il lettore, se i protagonisti potessero, almeno un pochino, prendere la parola, invece l’occhio scivola senza sussulti sulla distesa liscia di una lista di azioni e momenti… Io ti incoraggerei a tentare questa strada: come lettore ne sarei molto più attratta e appagata e magari pure trascinata a “farmi una cultura” su Jeeg ! Rispetto la tua scelta di autore, ma non posso dire che soddisfi pienamente i miei gusti. Non è una pura questione di forma. Credo che non basti pensare una cosa, bisogna anche dirla. E il come la si dice non è indifferente. Ma tutto questo, è solamente e strettamente secondo me, of course !

Grazie dei commenti e dell'analisi.
Veniamo ai punti nel dettaglio

1 La pubblicazione con tempi più dilatati è meno stancante anche per me e sicuramente mi da più respiro. Come ho anche spiegato a Shooting Star, la fretta nel postare più capitoli era dovuta alla particolare situazione di God Mazinger, che avevamo pubblicato in forma incompleta da un'altra parte ed era pronto al 80 per 100 ma incompleto e da definire, nonché visibile sul web nella sua stesura provvisoria.
Pubblicarlo integralmente e in tempi brevi quindi è stata una "necessità" per non disorientare il pubblico e indirizzarlo da subito sull'edizione riveduta e corretta.
Nel caso di Kotetsu Bulid Jeeg, si tratta di una storia del tutto inedita, motivo per cui (una volta postati i primi episodi e data al lettore l'impostazione secondo cui si svolgerà la serie), posso diradare i tempi di pubblicazione e soprattutto creazione 8perchè i prossimi capitoli li devo proprio ancora elaborare)

2 I personaggi della storia sono originali e non hanno nulla a che vedere con quelli della serie tv da cui sono stati ripresi (per ora) solo i cattivi, il professore e il Machine Father. La storia è volutamente rielaborata secondo dei canoni moderni e un'atmosfera più quotidiana e commedica (per i buoni). Kamui e Mika sono inventati (anche se ispirati e in parte ripresi a due personaggi di anime esistenti.. ma magari poco noti ai più) così come il loro rapporto anche se sono presenti forti citazioni da più parti.
Ad es. oltre a quelle di Goldrake su Rubina e Dambei (che poi è un personaggio ricorrente dei manga di Nagai, spesso riutilizzato in contesti e serie diverse), la madre di Kamui si chiama Akemi e il suo nome e carattere sono un chiaro riferimento al personaggio di Maison Ikkou, l'inquilina "disinibita". E' presente anche una parodia di Mazinga Z e Aphrodite A e i missili pettorali (che in episodio servono a Mazinga proprio come propulsori per volare) e il ooro legame/ispirazione con i missili trivella di Jeeg (cosa presente e parodizzata anche nella nuova serie Shin Jeeg)

3 Sulla questione dello stile di narrazione a "sceneggiatura", considerando poi che è esposto come un'opinione soggettiva, non posso che darti ragione.
Purtroppo, come dice Fantozzi, l'Italiano è una lingua difficile e riuscire a esporre qualcosa in modo chiaro e diretto è molto difficile e non tutti hanno le stesse capacità nella scrittura. Sicuramente il mio stile è meno bello di quello di tanti scrittori (ad esempio Aster o lo stesso Saotome Mondo) però cerco nel mio piccolo di essere espressivo e di farlo nella forma che a me risulta più congeniale (cosa che sono contento di essere riuscito ad ottenere visto che l'atmosfera, le citazioni, il messaggio che volevo dare è stato recepito).
Mi sono reso poi conto che scrivendo su un argomento che gradisco, meno per dovere di compilazione e più per piacere di esposizione, la mia scrittura è più scorrevole e il risultato mi gratifica maggiormente.
Questa fanfiction su Jeeg, con il suo umorismo, i suoi personaggi bambini e le situazioni che vi scaturiscono, mi ispira a trasmettergli maggiore vitalità e come dici tu a dare anima alle diverse situazioni pur mantenendo uno stile di scrittura molto "agita" e stile sceneggiatura.
Si può notare ad esempio come la narrazione si soffermi e il ritmo cambi in alcuni momenti più espressivi. La finalità è quella di dare una panoramica allo spettatore di quello che sta accadendo.
Comunque mi posso sempre migliorare

Disegno bellissimo!! Hai la possibilità di fare una versione più grande del robot?

In un prossimo futuro anche Zuril potrebbe fare la sua apparizione...

Allora, ti rifaccio i complimenti per i personaggi che hai inventato, le situazioni in cui li metti, l'atmosfera di fondo. Tutto molto indovinato! La pestifera, ricca (ma sola) ragazzina-boss mi piace moltissimo e anche i suoi "duetti" con il protagonista, povero, semplice, ma "di cuore", tutto preso dalla passione per i combattimenti fra robottini componibili, che a causa di essa si ritrova catapultato in una serie di mega-avventure da mozzare il fiato! Mi piace come hai trasfuso un certo "armamentario" di caratteri tipici degli anime con personaggi adulti nel mondo dei bambini, con le sue logiche e situazioni proprie, tipo incontri/scontri a scuola fra maschi e femmine, fra "bulli" e "vittime"...
Riguardo alle citazioni, purtroppo (per me )non conosco praticamente altri anime, oltre Goldrake, quindi ho potuto apprezzare solo quelle che potevo riconoscere. Sì, sapevo che la "maschera" di Danbei attraversa parecchie opere di Nagai; mi pare di aver capito che ritorna come immagine, come figura, non esattamente come personaggio, giusto? Mi puoi dire qualche cosa in più su questo? Comunque, complimenti all'operazione molto "nagaiana" di intessere la tua trama di riferimenti tratti da vari "cassetti" del grande "guardaroba" del maestro!


Ma certo! E quelle che riporto dalla tua risposta precedente sono ottime premesse! Sai, magari, a volte, uno si mette dei limiti da solo e invece si potrebbero anche tentare strade nuove. C'è veramente tanta "stoffa"! Idee, fantasia, tensione a comunicare qualche cosa, e poi piacere di scrivere, gratificazione nel farlo (Noo! Scrivere per dovere! Che brutto! Non qui!!! ). Vitalità e anima ci sono. Vedrai: pian piano, se desidererai, riuscirai a trasmetterle in modi ancora più espressivi di quello che per ora vedi possibile.
Una cosa che personalmente mi aiuta molto a migliorare nello scrivere è leggere. Leggere gli altri, un po' di tutto, con libertà, dal piccolo all'infinito! Dalle fan fiction degli altri autori del forum a... non so: vedi tu, da Omero a Eco (e anche prima e dopo !) va tutto bene.
E a proposito di strade nuove, o poco frequentate, almeno negli ultimi tempi, voglio fare i complimenti anche a te, qui, per il lavoro a quattro mani che avete cominciato con Gigi. E' un'idea che mi piace moltissimo e mi aiuta anche a seguire meglio il racconto, dandomi delle immagini a cui aggrapparmi. Amo essere "presa per mano" e le immagini che Gigi elabora sulla base delle tue indicazioni sono una bella "mano tesa" al tuo lettore.

Grazie mi fa molto piacere.
Lo stile di sceneggiatura secondo me ha dei pregi e dei difetti.
Il pregio è quello di essere una forma di scrittura con cui mi sento a mio agio e che è adatta a rendere la velocità del racconto e la panoramica di insieme.
Il difetto, come dice Annushka è che l'esposizione molto serrata e diretta, può sembrare anche monotona e un po' meccanica.
Io cercherei (anzi sto già più o meno cercando) di mediare le due vie : un racconto a sceneggiature serrato e panoramico quando deve esserlo che però nei momenti in cui ci si deve soffermare sui particolari (descrizioni fisiche, dialoghi particolari ecc..) amplia nei dettagli risultando così più esauriente (comunque molto aiuta lo scrivere su un argomento "piacevole")

Riguardo alle gag e alle botte in testa c'è una curiosità : Mika utilizza il classico batacchio esterno delle campane giapponesi (il tronco legato alla corda) questo è un riferimento alla campana di bronzo che dovrebbe essere la fonte dei poteri di Jeeg.
Qui gli Yamatai già dispongono della gigantesca campana demoniaca da cui traggono il loro potere, però potrebbe esistere anche qualcos'altro che non è nelle loro mani...


Allora Dambei è un personaggio ricorrente nei manga di Nagai (così come anche tanti altri).
Figura sempre con ruolo attivo, non sono camei, ma ruoli di pari importanza a quelli di Rigel e una delle sue apparizioni più famose e longeve è stata in Cutie Honey (gli oav sono editi anche in Italia ed era stato fatto doppiare alla sua voce classica Armando Bandini), ma credo che le sue origini risalgano ad un manga chiamato Abashiri Ikka.

Ok!!
Per me vanno benissimo così! Ci sono i particolari "meccanici" derivanti dalle tute dei 5 samurai, però direi che è un inconveniente minore.
Ottimo lavoro (poi se vuoi perfezionarli con altre idee si fanno sempre in tempo a correggere)