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| Che dirti,Devil Jack: è un manga che va decisamente contestualizzato. Un manga pubblicato negli anni '60 per un pubblico infantile,che però -visti i contenuti all'epoca "puriginosi" - ottenne anche l'attenzione degli adulti . Oggi che siamo abituati a tutto è chiaro che bisogna leggerlo con un occhio differente,magari cercando di immedesimarsi nell'adulto giapponese di quei tempi. Io sto leggendo il secondo volume e come comicità siamo a livelli del primo (cioè molto leggera e,appunto,infantile) ,con qualche idea che strappa il sorriso. In fondo sono episodi auto conclusivi dove succedono più o meno sempre le stesse cose: i maestri perversi che pensano unicamente al proprio tornaconto e gli studenti che cercano la vendetta all'ennesima beffa degli insegnanti.
Sicuramente si ride di più in Kekko Kamen,ma d'altronde quello era rivolto a un pubblico più maturo (beh,insomma...ragazzi delle superiori,presumo!!) ,è logico che il Maestro abbia "osato" di più.
Di Harenchi Gakuen è lecito apprezzare il tratto pulito,le idee semplici,le solite simpatiche comparsate di Nagai e dei suoi assistenti e,infine,i vari riferimenti alla cultura nipponica sparsi qua e là. Al di là di tutto continuo a trovarlo un acquisto fondamentale per i fan nagaiani d.o.c.
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