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Traduzioni - sezione commenti

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nanohana68
view post Posted on 12/2/2017, 17:17     +1   -1




Parliamo un po' di San Valentino... personalmente ho sempre avuto una sana allergia a questa festa, anche da adolescente. Il tuo racconto però è spassosissimo ed ha un fondo di verità: certe volte noi donne siamo un po' incontentabili e pretendere in regalo un week-end presso una spa mi sembra veramente un po' troppo. La protagonista subisce la giusta punizione, che ha il sapore del contrappasso dantesco!
 
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view post Posted on 13/2/2017, 08:01     +1   -1
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Ma povero Martin: la moglie non apprezza i suoi sforzi creativi e si accontenterebbe di una cosa materiale? Ingrata!!!
Ha ragione Nanohana: a volte noi donne siamo assurde!
Per anni a San Valentino ho nascosto dei piccoli pacchetti di cioccolatini negli zainetti e nei cappucci dei ragazzi e nelle tasche di mio marito, solo per il gusto di immaginare i volti stupiti perché per un altro anno non si erano accorti del dono.

Grazie Delari, veramente divertente!!! :wub: :wub:
 
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view post Posted on 17/2/2017, 10:13     +1   -1
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Grand Pez di Girella

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Grazie dei commenti... storiella un po' cattiva, come al solito... :innocent.gif:

Si vede che a San Valentino spesso emergono i lati negativi di un rapporto: nonostante gli anni Marlene sembra non avere mai capito che suo marito non è proprio il tipo romantico e che è meglio non chiedergli di cambiare, altrimenti risultano solo pasticci, ahem, imbarazzanti.
 
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view post Posted on 11/3/2017, 14:00     +1   -1
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Che bella questa favola.
La bellezza sta dentro di noi, negli occhi con cui guardiamo quel che ci circonda, che a volte hanno il dono di vedere oltre la nuda, conforme realtà.
E se ci crediamo davvero, i nostri sogni possono avverarsi, chi se ne importa se i "paesani" possono vederli, apprezzarli, condividerli, l'importante è non lasciarsi convincere che lo sguardo della mediocrità sia quello con cui conviene guardare al mondo.
:thx:
 
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nanohana68
view post Posted on 13/3/2017, 21:30     +1   -1




Una favola bellissima e delicata: la nostra casa è il castello in cui viviamo con il nostro principe; il mondo che è fuori non conta, l'importante è che quando chiudiamo la porta sentiamo di aver costruito qualcosa di speciale con la persona che amiamo, qualcosa che solo noi possiamo vedere.

Giorgio ha una semplicità d'animo e una sensibilità che gli permettono di parlare con gli alberi e l'acqua, ma anche di guardare dentro la sua principessa e di vedere il buono e il bello che i suoi gretti paesani non possono neanche immaginare. E' veramente una bella morale, brava Delari, hai scelto una piccola storia piena di poesia.
 
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view post Posted on 14/3/2017, 11:24     +1   -1
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Giorgio è uno dei pochi adulti che ha ancora vivo il bambino che è stato.
Triste chi non ha sogni perché è un vecchio dentro a prescindere dalla sua età anagrafica.

:thx: :thx:
 
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view post Posted on 16/3/2017, 10:43     +1   -1
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Grand Pez di Girella

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Grazie, ragazze :wub:

Eh sì, Giorgio il Sognatore è sempre stata una delle mie figure preferite. Personalmente ho sempre interpretato questa favola come un'allegoria al matrimonio (cioè, come dovrebbe essere un matrimonio, se è felice).
 
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nanohana68
view post Posted on 9/5/2017, 15:15     +1   -1




Delari, ma è veramente così alienante Monaco? Francamente stento a crederlo, della Germania ho visto solo Berlino e l'ho adorata: si respira cultura, c'è efficienza, ma anche tanta possibilità di divertirsi... ricordo delle buonissime cenette nel Nikolai Viertel - spero di averlo scritto bene. :)
 
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view post Posted on 9/5/2017, 19:20     +1   -1
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Pluripregiudicato per Girellate

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Non so se le immagini proposte dall'autore dell'articolo rispecchiano uno scenario oggettivo della città di Monaco, sicuramente il suo stato d'animo non mi sembra affatto apatico, come invece appare lo scenario descritto.
Beh i soldi non fanno la felicità su questo non ci sono dubbi.
Forse questo cittadino di Monaco "invidia" un po' la spensieratezza e le scene pittoresche che ha trovato in altre città ad esempio Roma che se avesse la metà dell' ordine che mi sembra di capire ci sia a Monaco ,conservando però la sua originalità, sarebbe veramente la Roma caput mundi millantata nei secoli.
La sua comunque mi sembra una critica costruttiva e attenta nei confronti della sua città che sicuramente ama.

Sono curiosa, quest'anno per lavoro farò una breve trasferta in Germania
può essere una buona occasione per fare un'esperienza al contrario rispetto all'autore.
Delari ma tu vivi a Monaco?
Bello! Grazie


 
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view post Posted on 10/5/2017, 06:46     +1   -1
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Piccola borghesia ricca, arida e arrogante...
Condivido tutto, del resto anche della dorata Svizzera potresti dire la stessa e identica cosa, e in più mi vien da aggiungere che è cara come il fuoco, in modo amorale...

Almeno so che non siamo gli unici!
 
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view post Posted on 10/5/2017, 15:24     +1   -1
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Ci ha messo Roma come esempio?
Ok a mio parere per giudicare una città ci devi vivere più di qualche settimana.
A Monaco sono stata... parecchi anni fa e non la ricordo così ma è vero anche che ci sono stata per forse due giorni da turista.
Anche a Roma ci sono vie "morte" che nei giorni di chiusura dei negozi non vedi un essere umano per ore, allora prendi i mezzi pubblici e... preghi che passino prima che finisca il tuo libro di mille pagine o che ti cresca l'erba intorno e vai in centro dove... c'è fin troppo casino! Per colpa delle amministrazioni comunali (TUTTE!) il caos regna sovrano e la città è sporca. Anche i turisti che a casa loro sono inappuntabili come arrivano qui si sentono autorizzati a fare come gli pare, quando gli pare, quanto gli pare.
Sportelli dei cittadini? Che roba è?
Prova ad entrare in una ASL e... prega di uscirne in giornata senza dover tornare. Mesi per un'analisi per non parlare delle visite specialistiche che fai prima a morire che ad avere una diagnosi.
Insomma, penso che ogni città abbia le sue piccole grandi pecche. Più ci vivi e più te ne rendi conto. È vero però che a Roma di gente ce né tantissima e locali anche troppi, è una città molto viva ma poco vivibile.
 
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view post Posted on 20/5/2017, 16:10     +1   -1
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Grazie ragazze :wub:

@ tigermay
CITAZIONE
La sua comunque mi sembra una critica costruttiva e attenta nei confronti della sua città che sicuramente ama.

Sembra anche a me. Comunque anch'io vivo a Laim ed è vero che trovare un bel locale qui è quasi impossibile; o sono minuscoli o brutti o tutt'e due.

@ calatea
CITAZIONE
Insomma, penso che ogni città abbia le sue piccole grandi pecche. Più ci vivi e più te ne rendi conto. È vero però che a Roma di gente ce né tantissima e locali anche troppi, è una città molto viva ma poco vivibile.

Parlando di Roma, mio marito mi ha detto una volta che secondo lui è un grandissimo problema gestire qualsiasi città quando ha oltrepassato un determinato numero di abitanti. Quasi tutte le metropoli di questa terra, per quanto ne so, sono rinomate per essere caotiche... :via:

@ nanohana
CITAZIONE
si respira cultura, c'è efficienza, ma anche tanta possibilità di divertirsi... ricordo delle buonissime cenette nel Nikolai Viertel - spero di averlo scritto bene.

Sì, hai scritto bene, ma a me Berlino francamente non è mai piaciuta, l'ho trovata fredda e si respirava ancora aria di guerra.

L'autore non tiene in conto, purtroppo, il fatto che la città essendo benestante è invasa di persone che cercano lavoro (in particolare dopo la crisi economica del 2008), di migranti (non ne parliamo), e che questo alimenta l'usura e l'ingordigia. Gli affitti salgono sempre di più, molti negozi tradizionali chiudono perché non riescono più a pagare l'affitto, e al loro posto arrivano negozi di catene che si trovano dovunque nel mondo, distruggendo l'originalità.
Inoltre, chi fa costruire qui un nuovo edificio lo fa perché rende, e non gli importa se la costruzione è orrenda perché il proprietario vive da tutta un'altra parte, o si fa la villa sul lago di Starnberg o di Tegern, dove non deve vedere questi scempi.

A me Monaco piace (e non è proprio vero che nei parchi non puoi giocare, mercoledì sera eravamo al Giardino Inglese ed era gremito di gente che giocava a calcio ecc.!) È vero però che dopo una determinata ora i marciapiedi si alzano, per così dire. Monaco è un conglomerato di villaggi, se giri un po' in quasi tutti i quartieri trovi ancora il vecchio centro e strade dove ti sembra di essere in campagna. Per questo la città, centro incluso, non ha quell'urbanità di cui godono Londra, Roma o altre. A mio marito piace perché dice che a vivere in mezzo al caos diventerebbe matto; e anch'io devo dire che mi piace la tranquillità e che non mi disturba se per conoscere un bel posto dove andare me lo deve consigliare qualcuno perché è "segreto" appunto perché non ci vadano tutti. :innocent.gif:

Alla prossima!
 
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view post Posted on 30/5/2017, 11:06     +1   -1
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Ciao Delari... sai quante lettere così ho già scritto ai giornali ma non le ho mai spedite? Quante volte ho discusso con chi la pensa come me, e sono tanti ma mai abbastanza, di questa freddezza e arroganza della Miettel-Europa, dominata dalla Germania e a cui la Svizzera si ispira?

Io viaggio abbastanza, vivo a contatto con la gente e le ascolto. Ho anche molti immigrati fra miei pazienti, e tutti, dico tutti, si lamentando della povertà dei sentimenti che c'é qui da noi, della freddezza con cui si viene trattati, del fatto che si é considerati numeri che devono rendere al massimo fino alla pensione, poi meglio che che si muoia al più presto perché il pensionato comincia a costare... quante cose avrei da dire!! Siamo considerati "vacche da mungere" da cui si pretende tanto latte ma a cui si da poco da bere... tutto costa e tutti sono preoccupati di guadagnare abbastanza e di non perdere il posto di lavoro per un giorno di malattia... normale che i nervi cedano e che ci si senta stressati. Normale incattivirsi e guardare l'altro come un "nemico". Quando vivere in un paese virtuoso costa così tanto, e non solo economicamente, ma anche di sacrifici personali, si diventa aridi, arrabbiati, rugosi, intolleranti, e... malati. Non hai idea del male di vivere che c'é in questi paesi, delle manifestazioni fisiche di un malessere interiore che non trova altri sbocchi se non quello della fisicità. Del resto guai a dire che "stai male" nell'animo... "con tutto quello che hai, di che ti lamenti?"

Manca la vicinanza, la voglia di stare con l'altro, mancano sostanzialmente l'amore per la vita e il rispetto peri prossimo... però, nei paesi virtuosi ci sono soldi... tutto ha un prezzo, quello del sorriso in primo luogo, poi dietro tutto il resto...
 
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view post Posted on 30/5/2017, 12:33     +1   -1
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Grand Pez di Girella

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Argh, ho appena visto che avevo postato l'articolo nella sezione commenti, che figura... Rimedio subito.

@ pianetaazzurro:
Già, e c'è chi li mitizza questi posti. Credo che Svizzera e Germania siano due paesi rispettivamente due popoli con una mentalità che va molto bene con il capitalismo, per cui da quando esiste l'era industriale vanno piuttosto bene. Considerando quant'anima e umanità bisogna sacrificare, però, non è bello proprio per niente. :via:
 
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view post Posted on 30/5/2017, 13:34     +1   -1
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Che tristezza. Purtroppo non è un atteggiamento solo dei tedeschi: ricordo che mio figlio era solito salutare tutti per strada, un particolare giorno salutò tre persone di fila che non lo hanno ricambiato una lo ha pure guardato male... non lo ha più fatto. Un'altra volta in un negozio al centro nel periodo di Natale c'era una vetrina aperta con un trenino esposto, la commessa mi viene a cercare per chiedermi di riprendermi mia figlia che giocava col trenino... gli è andata bene che non era il maschietto sennò la vetrina non c'era più. Poi mi dicono perché amo IKEA: nessuno mi ha mai detto di togliere i miei figli da dentro gli armadi, nessuno si è mai lamentato se correvano o stavano in piedi sui carrelli. Non so come fa la gente! Non riesco a non guardare un bimbo senza sorridere o interagire se lo desidera, non riesco a fregarmene se ne vedo uno in giro da solo, almeno mi assicuro che ci sia un genitore nelle vicinanze, e se un bimbo cade come cavolo si fa a non rialzarlo da terra e non consolarlo! Penso che non sia un gran segni di civiltà, piuttosto di involuzione.

Ripeto: che tristezza!!!
 
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233 replies since 23/11/2015, 18:27   2231 views
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