@josomeda
Purtroppo fare queste discussioni su un forum, in forma scritta, è per me estremamente pesante.
Cerco di risponderti brevemente, poi chiudo qui.
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A rischio di sembrare stupido: cioè? mi traduci quanto vale, per favore?
Credo sia assurdo pretendere una quantificazione di questo tipo. Comunque, nella mia vita ha valore nullo, la religione non influenza in nessuna maniera o misura quello che sono, quello che penso, quello che faccio. Il fatto di essere circondato da persone che si dicono religiose, quello sì che influenza la mia vita.
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Gradirei per favore che evitassi certe generalizzazioni, quindi ti dico che io non rispondo delle azioni e dei pensieri altrui, ma pur essendo cattolico difendo il diritto alla IVG, all'eutanasia (propria, difficile valutare per altri se sia o meno il momento e lascerei il compito ai medici che possano capire le speranze di ripresa di un paziente e non ai familiari), al matrimonio CIVILE per i gay, alla libertà di pensiero ed espressione, alla presenza di scuole laiche e di uno stato laico. Non trovo giusto invece che chi si professa ateo decida che non posso mandare i miei figli in una istituzione che insegna anche i precetti della mia religione con pari diritti rispetto ad una scuola pubblica e con la considerazione che anche questo è un servizio o altre cose del genere
Di questo non posso che rallegrarmi, lo dico seriamente, ma il "cattolico medio" mi sembra abbastanza lontano da queste posizioni. La prossima volta che sei in chiesa prova a fare un sondaggio su quesi temi. Oppure accendi la tv, molto probabilmente ci troverai un prete, ascolta quello che dice e confrontalo con quello che hai scritto tu.
Riguardo le scuole cattoliche, io penso che tu possa mandare i tuoi figli dove vuoi. Di sicuro lo Stato Italiano non dovrebbe dare un Euro per le scuole cattoliche (anzi, se la Chiesa cominciasse a pagare
tutte le tasse e a non prendersi 1 miliardo e spiccioli di Euro all'anno con l'8x1000 sarebbe cosa apprezzata).
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per il diritto...
Diritto=Legge, la Legge è dello Stato e lo Stato è laico. Quello che hai descritto si applica a una società antica. Per fortuna, almeno nella parte del mondo in cui viviamo, abbiamo superato da un pezzo quella fase. In altre parti, a quanto pare, no. E la cosa sembra ci stia creando qualche problema.
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Penso che "Non uccidere", "non rubare", "non dire falsa testimonianza" siano comunque delle regole utili
Utili senz'altro*, ma se per sapere che non devi uccidere hai bisogno che qualcuno te lo faccia leggere su un "libro sacro", qualcosa non torna.
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(e fanno parte anche del nostro sistema legale, non a caso)
Già. Fortuna che si sono fermati e non hanno incluso anche "Non desiderare la donna d'altri" o "Non commettere atti impuri".
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che "ama il prossimo tuo come te stesso" sia una spinta fondamentale verso il vivere civile
Nessuno ama il prossimo quanto se stesso. Chi è il prossimo? Io sono il tuo prossimo, mi ami quanto ami te stesso? Sei Sicuro? Sicuro sicuro?
Il vivere civile è: cerca, per quanto possibile, di rispettare gli altri e spera che gli altri rispettino te.
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"Non uccidire" si trasforma in "Non uccidere, ma se...." ha già perso il suo valore guida
(*)Dipende da cosa c'è dopo il "se", farne una regola generale sarebbe bello, in un mondo ideale. Purtroppo non viviamo in un mondo ideale e il rischio sarebbe
questo.
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ultima aggiunta: l'attuale Papa
Che ha elaborato l'interessante analogia dell'insulto alla mamma/vignette...
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ha esplicitamente detto che non si considera l'autorità demandata a giudicare gli omosessuali che non feriscono altre persone
Uhm... quindi? Dovrei ringraziarlo per aver ribadito l'ovvio?
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si è preso la responsabilità di giudicare e condannare i pedofili all'interno della Chiesa
Ma condannare in che senso? Una generica presa di posizione? Ci mancherebbe altro! Poi? Voglio dire, c'è uno dico uno solo, tra questi religiosi "pieni di affetto" che sia in carcere? A me non risulta, ma magari sono poco informato.
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e si è limitato a dire che per la Chiesa la famiglia resta quella formata da uomo, donna ed eventuali figli ma ha anche parlato dell'importanza di non negare diritti a nessuno
A parte che ho sempre trovato particolarmente curioso il continuo bisogno di esternare su temi sui quali, per definizione, non hanno (gli uomini di chiesa) esperienza diretta (famiglia, sesso, ...), anche qui mi pare un ribadire l'ovvio: non neghiamo diritti a nessuno. Be' grazie del consiglio.