Go Nagai Net

L'assurdità ha raggiunto un nuovo livello...

« Older   Newer »
  Share  
view post Posted on 28/1/2016, 17:50     +1   -1
Avatar

Ducaconte della Girella

Group:
Pilota Girellaro
Posts:
6,825
Reputation:
+1,307
Location:
Decapod 10

Status:


Non lo so, mi chiedi troppo. Non sono uno studioso (e neanche un appassionato) della materia, non conosco tutti i Papi della Storia.
Come quasi tutti in Italia (purtroppo) sono stato avviato da piccolo al Cattolicesimo, devo dire che anche allora non è che sentissi questo grande interesse, trovavo tutto piuttosto noioso, però non avevo scelta. Poi, crescendo ho incominciato a farmi delle domande e, ragionando, mi sono reso conto che quello che mi avevano raccontato non tornava per niente.
Negli anni ho avuto innumerevoli conversazioni con cattolici, evangelici, testimoni di Geova, alla fine si giungeva sempre a un punto in cui mi sentivo dire la frase: Eh, ma tu ti fai troppe domande! Mi sono reso conto che avevano ragione, se vuoi credere non devi farti domande. Nel momento in cui cominci a chiedere "perché?" crolla tutto, non si scappa.
 
Top
view post Posted on 28/1/2016, 18:15     +1   -1
Avatar

Grand Pez di Girella

Group:
Mod Minor
Posts:
7,387
Reputation:
+1,046
Location:
Baviera

Status:


@ Joso e Doc
Grazie - mi accorgo che siete due persone molto intelligenti e colte, quindi per favore cercate di essere anche saggi. (Visto che si parlava anche di Star Trek: "Logic is the beginning of wisdom, not its end.")

P.S.
Se il signor Rouhani venisse invitato in Germania la prossima volta, quasi quasi proporrei di invitarlo durante la bella stagione a fare un giretto nel Giardino Inglese di Monaco, o nei campi dell'Isar - c'è l'usanza di fare il bagno nudi... (Beninteso: la regola non ufficiale è che a Monaco non è segno di cattive maniere farsi un bagno nudi, ma lo è fissare o abbordare qualcuno che lo fa.)

O magari la nostra cancelliera potrebbe invitarlo all'opera di Bayreuth e mettersi quel bel vestito da sera blu con la scollatura, che a suo tempo fece sgranare tanto d'occhi a Sarkozy... :innocent.gif:
 
Top
view post Posted on 29/1/2016, 02:53     +1   -1
Avatar

Associato a Girello-delinquere

Group:
Pilotessa Girellara
Posts:
1,367
Reputation:
+126

Status:


Mi sembra che questo topic abbia preso varie direzioni. Il tema era il classico sassolino nello stagno, che produce tanti cerchi sulla superficie, che in un attimo arrivano lontano.

Il primo cerchio era: “Visita di Rouhani a Roma, il caso delle statue nascoste”, che doveva essere il centro del topic, invece, com’è come non è, è quasi subito scivolato ai margini. Be’, su questo mi pare che abbiamo concluso con una certa sicurezza che non è bene insolentire gli ospiti, anzi è consigliabile usare cortesia. Al conoscente vegetariano e rockettaro non imporrò bistecca a cena, accompagnata da “Per Elisa”. A me piace la bistecca e “Per Elisa”, a lui no; sarà cortese da parte mia tenerne conto, se ho voglia di continuare un rapporto con lui. Ma non poteva starsene a casa sua? Il conoscente forse sì, ma credo che Rouhani sia stato invitato; mi risulta che le visite di stato non siano iniziative unilaterali e personali. Comunque, lui a casa ci torna. A gestire un paese di 80 milioni di abitanti che si dibatte da anni tra timide spinte riformiste e aggressivo conservatorismo nazional-religioso (è diverso dalla religione, basta lo Zingarelli per assicurarsene). A sostenere di aver avuto ragione a fare un accordo storico sul nucleare, con quello che fino a ieri il suo governo chiamava il “Grande Satana”. E come fa a sostenerlo, a casa sua? Qualche risultato lo dovrà portare in termini di uscita dall’isolamento, vantaggi economici, rinnovata immagine internazionale… Già, l’immagine. Ve li immaginate Rouhani e Matteo Renzi stringersi la mano sotto un bel paio di tette marmoree? Certo, molti maschi italici vedrebbero solo quelle (in quanto simbolo del Bello, ci mancherebbe!); credo, però, che il contadino medio iraniano non la prenderebbe molto bene. E non è uno solo, sono tanti. E votano! E noi che vogliamo fare? Dargli una spintarella in più verso l’aggressivo conservatorismo ecc. ecc. o verso il timido riformismo? Credo che l’ufficio del cerimoniale di palazzo Chigi abbia preso una decisione saggia. Non sempre le decisioni sagge vengono apprezzate. Non per questo diventano sciocche…

Poi c’è un altro cerchio, che si è subito propagato; lo chiamerei: “Di tutto un po’, ovvero quello che mi passa per la testa quando il capo/collega/moglie/marito/amministratore di condominio/vicino di casa/ecc. mi pesta i piedi”. Ragazzi, se il vicino del piano di sopra lascia il cane sul balcone e quello la fa sul mio bucato steso, non è colpa del Papa e nemmeno della Religione. Credo io, eh? Scusate, ma l’impressione che ho leggendo alcuni post è vagamente questa. Capisco che ormai c’è rimasto ben poco con cui prendercela: “governo ladro” è una patetica invettiva da nonnette, però, per favore, non sparate sulla Croce Rossa (ecco, giust’appunto, un’altra istituzione che resiste, magari un po’ di colpa di qualcosa è pure sua…).

Infine, il terzo cerchio, quello che si è allargato a dismisura. Lo intitolerei: “La Grande Discussione, ovvero cosa ne penso di Religione, Stato e Società”. Vorrei anch’io dire la mia. Mettetevi comodi, sarà lunga. Innanzitutto: perché accozzare questioni eterogenee, come il finanziamento delle scuole e la definizione di diritti e doveri nelle convivenze diverse da quelle coniugali, con questioni di vita e di morte, nel vero senso dei termini, come l’aborto e l’eutanasia? Qual’è il nesso reale tra tali disparate questioni? Ad esse vedrei meglio associata, piuttosto, una riflessione sulla pena capitale; anche questa è questione di vita o di morte, nel vero senso della parola. Perché ignorarla? A quale Autorità dobbiamo la certezza che si tratti di questioni incomparabili? Che i primi due costituiscano un progresso e la terza un regresso? Mi piacerebbe conoscere almeno il nome di questa Autorità, se devo credere irrazionalmente a tutto quel che dice.
Ragionando in modo razionale, mi pare che tutte e tre le pratiche portino alla morte di qualcuno; in vari luoghi, non ovunque, la morte avviene al termine di una procedura normata dalla legge.

Bene. La legge deve tutelare la mia libera scelta, la scelta di fare come voglio. Poniamo che io sia il destinatario ultimo di queste pratiche. Può succedere, no? In questo caso, mi pare che le legislazioni su aborto, eutanasia, pena capitale attualmente vigenti nei paesi dove queste pratiche hanno corso non tutelino la mia libertà di scelta. La scelta che mi lasciano è quella di quanto in fretta morire. Ma esaminiamo le singole situazioni dal punto di vista della tutela che io riceverei, in questo momento della mia vita.
Io e l’aborto: sono fuori pericolo, ho superato l’età embrionale da parecchio tempo.
Io e l’eutanasia: sono ad alto rischio; ultraquarantenne, se tutto va come da andamento demografico italiano medio, dovrei arrivare alla vecchiaia, anche molto avanzata; età notoriamente soggetta all’indebolimento ed alla malattia, anche in modo estremo.
Io e la pena capitale: sembrerei abbastanza garantita, essendo nata nell’unico continente che l’ha abolita quasi totalmente; rimane uno staterello semidittatoriale, che ogni tanto fa la voce grossa, anche con questo sistema. Però, ad esempio, mi potrebbe capitare di fare turismo un po’ lontano da casa e di essere pescata con un po’ di roba in tasca… Vai a spiegare “modica quantità, uso personale”… Ci sono vaste zone del mondo dove per detenzione e spaccio di stupefacenti è prevista la pena capitale.

Bene. Ma io non sono un’isola. Vivo in una comunità umana, lo Stato italiano, regolata da leggi. E la legge, è ovvio, ha un impatto enorme sulla vita dei soggetti di cui si occupa. L’impatto è tanto più forte quanto più i soggetti sono deboli, privi di risorse proprie per far fronte alle situazioni della vita. Una buona legge deve quindi tutelare in primis quelli che non hanno altra forza, se non la legge stessa. Esaminiamo, dunque, il rapporto dello Stato italiano e delle sue leggi con queste tre pratiche. Sempre dal mio punto di vista, quello del livello di tutela della mia libertà di scelta, di me che sono il destinatario ultimo di quelle pratiche.

Stato italiano e aborto: esiste una legge, da quasi trentotto anni. In tutto questo tempo c’è stato modo di studiare l’impatto di questa legge, di produrre statistiche attendibili; però, di me, destinatario ultimo, e di tutti gli altri non si sa nulla, si è persa per sempre l’occasione di sapere chi e che cosa sarei diventato. Magari avrei ingrossato la statistica della scolarità, dell’occupazione, del PIL, dell’andamento demografico, invece ingrosso quella dei morti. Qualcosa in più si sa sulla mia mamma e sulle altre; loro non hanno perso la vita, però hanno perso qualcosa che ci si avvicina molto, hanno perso un figlio; nei casi più drammatici anche più di uno. Le statistiche dicono che per la stragrande maggioranza sono donne in seria difficoltà: sole, disoccupate o sottopagate, o in nero; nel Sud più che nel Centro-Nord; nelle periferie; insomma, nei buchi neri sociali e assistenziali; negli ultimi anni, più immigrate che italiane… Nella legge in questione è iscritta anche la tutela di queste donne, e di conseguenza anche la mia; l’obbligo di mettere in atto tutte le possibili misure di protezione economica, sociale, sanitaria, per evitare che io debba morire. Mi risulta – statistiche alla mano – che questa parte della legge sia tutt'ora ampiamente disattesa. Forse per qualcuno ha funzionato. Io, comunque, sono morto.

Stato italiano e eutanasia: non esiste una legge. Di conseguenza, non ci sono statistiche attendibili. Ci sono solo esperienze. Per esempio, entriamo in un grande istituto per anziani non autosufficienti: la durata media della vita dei residenti a volte si conta in settimane. Si muore perché non c’è abbastanza personale per darti un bicchiere d’acqua. Non è un lager, è il livello di assistenza che lo Stato italiano prevede per i suoi cittadini non autosufficienti. E costa, costa tanto. I costruttori e i gestori di strutture convenzionate con lo Stato guadagnano bene. Per non parlare di quelli che spennano la gallina privatamente. Come dicevo, sono a forte rischio. Non vorrei che quando diventerò non autosufficiente io, qualcuno pensi di risparmiare, di risolvere il problema mettendomi in mano gli strumenti di legge per togliermi di torno da me stessa. In quel momento, potrei non avere più la forza e la lucidità necessarie per oppormi. Voglio che la legge dello Stato tuteli la mia vita. Non voglio che singoli casi mediatizzati fino alla strumentalizzazione mi facciano vivere, quando avrò ottant’anni, in un paese dove basta un certificato del medico di base per autorizzare qualcuno ad ammazzarmi, magari dicendo pure che lo fa per il mio bene. Non è Buchenwald, è realtà attuale in diversi paesi europei.

Stato italiano e pena capitale: la legge la vieta, in qualsiasi caso e circostanza. In questo caso, la legge mi tutela. E io, che sto in un braccio della morte in Texas, in una segreta in Iran, in un campo di lavoro in Cina? Grazie a questa legge, anche io ho qualche speranza più di ieri. Il governo italiano, in collaborazione con espressioni serie della società civile di convinzioni laiche - Amnesty International, Nessuno Tocchi Caino - e di provata fede cristiana - Comunità di Sant’Egidio - è capofila in sede ONU e di rapporti bilaterali del movimento che dal 1994 a oggi ha portato i paesi che hanno abolito la pena di morte da poco più di 100 a 140 e tra i 58 paesi mantenitori, ha ottenuto che 22 si siano espressi nel 2014 a favore di una moratoria delle esecuzioni, in attesa di cambiare la legislazione. Una lotta seria, tenace, che sta portando risultati. L’esatto contrario di un appiattimento sulle posizioni degli Stati Uniti, dell’Iran e della Cina.

Come mai, proprio l’Italia? E be’, noi qui c’abbiamo il Vaticano, che come tutti sanno, è parente stretto della Spectre. Sicuramente c’entra la sua influenza occulta. O forse, semplicemente, c’entra un po’ di cristianesimo. Che è una visione del mondo, oltre che, per chi vuole, una fede. Con buona pace di chi lo paragona a Cappuccetto Rosso o agli Argonauti. E da cui è nata anche l’idea dell’intangibilità della persona umana, della sua ragione e dei suoi diritti, cuore dell’Umanesimo e dell’Illuminismo. Con buona pace di chi li vede contrapposti.

Scusa Joso, anche io, come Aster in altri campi, critico quello che mi piace. Ho ammirato sinceramente, leggendo, la logica e la pacatezza delle tue argomentazioni. Solo su un punto non ti seguo: sei d’accordo con l’IGV e l’eutanasia per quanto riguarda te stesso. L’eutanasia: puoi giurarci da qui all’eternità? Non hai mai cambiato idea su nulla, da quando sei nato fino a oggi? O piuttosto le diverse fasi e situazioni della vita ti hanno dato anche punti di vista diversi, con il tempo? Perché, ora che siamo forti, caricare un’arma che ci potrà essere rivolta contro, quando, deboli, non saremo più in grado di disinnescarla? Perché questo è il risultato di una legge dello Stato, a distanza di decenni: un fenomeno di massa, che esercita sull’individuo pressioni gigantesche. Ti seguo ancor meno sul tuo accordo con l’IGV per quanto riguarda te stesso. Sapendoti adulto, vivo e vegeto, escludo che tu possa averla subita; sapendoti uomo, escludo che tu possa mai avere deciso di sottoportici; praticamente non so altro di te, quindi non posso escludere che tu conosca delle donne che ci sono passate. Posso dire per certo, che alcune ne conosco io. E sono drammi, drammi veri. Dubito che chiunque possa affermare onestamente di essere d’accordo per se stesso a vivere drammi simili. Però bisogna identificarcisi seriamente, non lasciare che siano argomenti d’accademia…
 
Top
view post Posted on 29/1/2016, 09:27     +1   -1
Avatar

Comm.Grand.Pres. della Girella

Group:
Super Mod
Posts:
5,792
Reputation:
+325
Location:
lost in the stars

Status:


Post fiume, provo a dire la mia in modo un po' più conciso, soprattutto perché tra poco devo andare al lavoro...
CITAZIONE (Annushka18 @ 29/1/2016, 02:53) 
Mi sembra che questo topic abbia preso varie direzioni. Il tema era il classico sassolino nello stagno, che produce tanti cerchi sulla superficie, che in un attimo arrivano lontano.

Vero. Ed è una delle cose che rendono passare di qui interessante, IMHO :).

CITAZIONE
Il primo cerchio era: “Visita di Rouhani a Roma, il caso delle statue nascoste”, che doveva essere il centro del topic... . Be’, su questo mi pare che abbiamo concluso con una certa sicurezza che non è bene insolentire gli ospiti, anzi è consigliabile usare cortesia.... Ve li immaginate Rouhani e Matteo Renzi stringersi la mano sotto un bel paio di tette marmoree? Certo, molti maschi italici vedrebbero solo quelle (in quanto simbolo del Bello, ci mancherebbe!); credo, però, che il contadino medio iraniano non la prenderebbe molto bene. E non è uno solo, sono tanti. E votano! E noi che vogliamo fare? Dargli una spintarella in più verso l’aggressivo conservatorismo ecc. ecc. o verso il timido riformismo? Credo che l’ufficio del cerimoniale di palazzo Chigi abbia preso una decisione saggia. Non sempre le decisioni sagge vengono apprezzate. Non per questo diventano sciocche…

Ma infatti. Di sicuro non era il caso di farsi fotografare sotto le rotondità della Venere Capitolina. Ma tra nasconderla, inscatolando qualcosa che era già lì e sottolineandone in certo senso la presenza, e non riprenderla cedo che ce ne passi.

CITAZIONE
Poi c’è un altro cerchio, che si è subito propagato; lo chiamerei: “Di tutto un po’, ovvero quello che mi passa per la testa quando il capo/collega/moglie/marito/amministratore di condominio/vicino di casa/ecc. mi pesta i piedi”. Ragazzi, se il vicino del piano di sopra lascia il cane sul balcone e quello la fa sul mio bucato steso, non è colpa del Papa e nemmeno della Religione. Credo io, eh? Scusate, ma l’impressione che ho leggendo alcuni post è vagamente questa. Capisco che ormai c’è rimasto ben poco con cui prendercela: “governo ladro” è una patetica invettiva da nonnette, però, per favore, non sparate sulla Croce Rossa (ecco, giust’appunto, un’altra istituzione che resiste, magari un po’ di colpa di qualcosa è pure sua…).

Certo, la colpa è sempre "loro". Temo che lo scontro di religioni (in realtà di potere) in atto in parte del mondo sia un'ottima scusa per dare il via a intolleranze di vario tipo: da quella contro i musulmani arretrati in quanto tali - ma l'Iran non è esattamente una nazione del terzo mondo - a quella contro la Chiesa in sé, e quindi contro la religione oppio dei popoli.
Il problema in realtà qui era il fatto che qualcuno, in uno stato che si dichiara laico e sui cui ha comunque influenza il cattolicesimo, abbia deciso di nascondere, per far piacere a un politico - non un capo religioso - di una repubblica islamica, alcune immagini a proprio parere (non del politico straniero, a quanto sembra) scandalose. Un eccesso di zelo che è andato a colpire alcune delle cose per cui si viene in Italia e a Roma: l'arte greca e romana. Sono d'accordo con Calatea quando dice che dà l'impressione di voler sottolineare quanto attenti noi siamo agli ospiti. Glissare sarebbe stato meglio.

CITAZIONE
perché accozzare questioni eterogenee, come il finanziamento delle scuole e la definizione di diritti e doveri nelle convivenze diverse da quelle coniugali, con questioni di vita e di morte, nel vero senso dei termini, come l’aborto e l’eutanasia? Qual’è il nesso reale tra tali disparate questioni? Ad esse vedrei meglio associata, piuttosto, una riflessione sulla pena capitale; anche questa è questione di vita o di morte, nel vero senso della parola. Perché ignorarla? A quale Autorità dobbiamo la certezza che si tratti di questioni incomparabili? Che i primi due costituiscano un progresso e la terza un regresso? Mi piacerebbe conoscere almeno il nome di questa Autorità, se devo credere irrazionalmente a tutto quel che dice.

Perché tutti sono esempi, di genere e di impatto diverso, dell'influenza che la religione cattolica, anche attraverso la Chiesa, ha sullo stato. Se ricordi un altro dibattito acceso di qualche tempo fa, quello sulla legge 40 sulla fecondazione assistita, si arrivò a parlare, mentendo consapevolmente, di eugenetica, ed a prefigurare un futuro popolato solo di biondi con occhi azzurri, pur di vietare la selezione degli embrioni sani, ovvero quelli che non potavano malattie genetiche: con l'assurdità che, una volta impiantati e attecchiti, i feti malati potevano poi essere abortiti legalmente, a rischio degli eventuali gemelli sani presenti nel ventre materno. Ed a fare questo era soprattutto un politico cattolico delle mie parti... i miei rapporti con la Chiesa non sono stati mai molto facili, ma in quel periodo evitavo decisamente di andare a messa, non mi piaceva uscirne con la voglia di litigare.


CITAZIONE
Bene. Ma io non sono un’isola. Vivo in una comunità umana, lo Stato italiano, regolata da leggi. E la legge, è ovvio, ha un impatto enorme sulla vita dei soggetti di cui si occupa. L’impatto è tanto più forte quanto più i soggetti sono deboli, privi di risorse proprie per far fronte alle situazioni della vita. Una buona legge deve quindi tutelare in primis quelli che non hanno altra forza, se non la legge stessa. Esaminiamo, dunque, il rapporto dello Stato italiano e delle sue leggi con queste tre pratiche. Sempre dal mio punto di vista, quello del livello di tutela della mia libertà di scelta, di me che sono il destinatario ultimo di quelle pratiche.

Stato italiano e aborto: esiste una legge, da quasi trentotto anni. In tutto questo tempo c’è stato modo di studiare l’impatto di questa legge, di produrre statistiche attendibili; però, di me, destinatario ultimo, e di tutti gli altri non si sa nulla, si è persa per sempre l’occasione di sapere chi e che cosa sarei diventato. Magari avrei ingrossato la statistica della scolarità, dell’occupazione, del PIL, dell’andamento demografico, invece ingrosso quella dei morti. Qualcosa in più si sa sulla mia mamma e sulle altre; loro non hanno perso la vita, però hanno perso qualcosa che ci si avvicina molto, hanno perso un figlio; nei casi più drammatici anche più di uno. Le statistiche dicono che per la stragrande maggioranza sono donne in seria difficoltà: sole, disoccupate o sottopagate, o in nero; nel Sud più che nel Centro-Nord; nelle periferie; insomma, nei buchi neri sociali e assistenziali; negli ultimi anni, più immigrate che italiane… Nella legge in questione è iscritta anche la tutela di queste donne, e di conseguenza anche la mia; l’obbligo di mettere in atto tutte le possibili misure di protezione economica, sociale, sanitaria, per evitare che io debba morire. Mi risulta – statistiche alla mano – che questa parte della legge sia tutt'ora ampiamente disattesa. Forse per qualcuno ha funzionato. Io, comunque, sono morto.

Personalmente, sono contraria all'aborto, nel senso che io - credo - non vi ricorrerei mai: ma ci sono persone e situazioni per cui questo appare il male minore, e non mi riferisco ai problemi di salute del feto e della madre. Faccio fatica a credere che ci siano donne che che considerano l'aborto un metodo anticoncezionale come un altro: ma di certo ce ne sono che gettano il neonato nel cassonetto, e un tempo c'era chi giungeva a rischiare la vita, o a impedirsi future gravidanze, pur di terminare quella in corso. Dal punto di vista dell'embrione, non credo finire in un cassonetto sia una prospettiva così desiderabile. Sarebbe fondamentale una corretta educazione ed assistenza per impedire che ciò accada, e questa è una mancata applicazione della legge: che deve aiutare i soggetti deboli, appunto, che in questo caso possono anche essere le donne in gravidanza e le madri con figli piccoli che non sanno come mantenere. La legge regolamenta l'IVG, non la rende obbligatoria: chi non vuole, anche se ha gravi problemi di salute, anche se il feto è irrimediabilmente malformato, può portare a termine la gravidanza. E sono d'accordo che il feto è l'elemento debole: ma - mi sbaglierò di sicuro - a volte una madre che sceglie di portare a termine una gravidanza che la ucciderà fa una scelta encomiabile sotto un certo punto di vista, ma spesso lascia altri figli orfani ed un marito vedovo. Non uccide, ma crea immenso dolore. Non sono scelte facili, sono decisioni drammatiche in ogni caso.
CITAZIONE
Stato italiano e eutanasia: non esiste una legge. ...Voglio che la legge dello Stato tuteli la mia vita. Non voglio che singoli casi mediatizzati fino alla strumentalizzazione mi facciano vivere, quando avrò ottant’anni, in un paese dove basta un certificato del medico di base per autorizzare qualcuno ad ammazzarmi, magari dicendo pure che lo fa per il mio bene. Non è Buchenwald, è realtà attuale in diversi paesi europei.

Verissimo. Quello che è necessario è una legge che mi tuteli da questa eventualità, e che mi permetta, se voglio, di por termine alle mie sofferenze senza causarne di ulteriori, a me stessa e a chi mi aiuta; e che mi permetta di cambiare idea finché sono in tempo. E servono strutture che mi permettano di passare i miei ultimi giorni in modo dignitoso senza desiderare di morire: problema serio, questo in una nazione sempre più anziana e con sempre minori fondi da dedicare all'assistenza. Mi sembra che questi sue punti non siano in contrapposizione.
CITAZIONE
Stato italiano e pena capitale: la legge la vieta, in qualsiasi caso e circostanza. In questo caso, la legge mi tutela. E io, che sto in un braccio della morte in Texas, in una segreta in Iran, in un campo di lavoro in Cina? Grazie a questa legge, anche io ho qualche speranza più di ieri. Il governo italiano, in collaborazione con espressioni serie della società civile di convinzioni laiche - Amnesty International, Nessuno Tocchi Caino - e di provata fede cristiana - Comunità di Sant’Egidio - è capofila in sede ONU e di rapporti bilaterali del movimento che dal 1994 a oggi ha portato i paesi che hanno abolito la pena di morte da poco più di 100 a 140 e tra i 58 paesi mantenitori, ha ottenuto che 22 si siano espressi nel 2014 a favore di una moratoria delle esecuzioni, in attesa di cambiare la legislazione. Una lotta seria, tenace, che sta portando risultati. L’esatto contrario di un appiattimento sulle posizioni degli Stati Uniti, dell’Iran e della Cina.

Come mai, proprio l’Italia? E be’, noi qui c’abbiamo il Vaticano, che come tutti sanno, è parente stretto della Spectre. Sicuramente c’entra la sua influenza occulta. O forse, semplicemente, c’entra un po’ di cristianesimo. Che è una visione del mondo, oltre che, per chi vuole, una fede. Con buona pace di chi lo paragona a Cappuccetto Rosso o agli Argonauti. E da cui è nata anche l’idea dell’intangibilità della persona umana, della sua ragione e dei suoi diritti, cuore dell’Umanesimo e dell’Illuminismo. Con buona pace di chi li vede contrapposti.

Posso timidamente far notare che gli Stati Uniti, in cui il presidente conclude i suoi discorsi con God bless America e dove sulle banconote c'è scritto In God We Trust, la pena di morte c'è ed è applicata? In Vaticano è stata abolita a inizio millennio, ma almeno non era applicata da tempo. Non è una questione di cristianesimo, mi sa, piuttosto di mentalità europea, basata anche sul cristianesimo ma non solo.

Ce ne sarebbe ancora, da dire, ma scuola inizia alle 10 oggi, mi tocca spegnere. A dopo spero, se la discussione continua così :)
 
Top
view post Posted on 29/1/2016, 10:06     +1   -1
Avatar

srotolatore di girelle

Group:
Super Mod
Posts:
2,838
Reputation:
+15
Location:
padova / venezia

Status:


erieccomi qui, con una montagna di discorsi e tanta voglia di girare in questo forum che, grazie all'intelligenza ed alla simpatia di tutti noi che partecipiamo tranquilli e civili a questa bellissima conversazione ad ampio spettro, risulta un faro in giornata piatte per la possibilità di confronto intellettuale che spesso non è scontata in rete. Grazie Doc, grazie Delari, grazie Annushka, grazie s_s. Ad ognuno di voi un grazie specifico per tanti motivi diversi, ma che in fondo diventano uno solo: siete persone intelligenti con cui parlare è un piacere, e quetso è impagabile. [non che ci sia bisogno di dirlo, ma grazie anche a tutti gli altri che sono intervenuti e per ora mancano, l'ordine è solo quello degli ultimi post e nulla più].

@Doc: non mi reputo un esperto nemmeno io, ma ho la mia opinione in merito. Non mi permetterò quindi di giudicare la tua, se mai deciderai di esprimerla. Non sono d'accordo con chi ti dice che ti fai troppe domande: sono le domande a generare il sapere, non il cacciare la testa nella sabbia ed imparare a memoria alcune regolette. Ed ogni religione è nata proprio per rispondere a qualche domanda, dal "che cosa è fa cadere l'acqua dal cielo" a "cosa succede dopo la morte." Ogni domanda che trova una risposta genera nuove domande, si chiama ricerca ed è uno dei migliori lati della specie umana.

@Delari: di nuovo grazie a te, e buon divertimento se arriva anche da voi il caro R.

@Annushka: discorso fiume, cerco di dare qualche risposta in ordine sparso alla lunga lista di domande che poni e mi poni. Prima però i complimenti per la tua analisi, veramente interessante e piacevole.
Sull'eutanasia ho precisato che devo essere io volontariamente a scegliere nel momento e nella situazione, ed in quel caso deve essere permessa. Non ho detto di essere a favore a prescindere di un'eutanasia per me, per fortuna non mi è ancora capitato di dover scegliere e spero che non capiti mai, ma penso che se fossi impedito a scegliere in quanto non più in grado di ragionare o di comunicare preferirei andarmene, anzichè diventare un soprammobile professionista. Altre situazioni sono da valutare quando ti ci trovi, direi.
Sull'aborto, io ho precisato di essere a favore del fatto che esista una legge che lo consente e non all'atto in sè, proprio perchè è un tema così delicato che diventa per forza una scelta personale. Sono maschio e quindi non adatto biologicamente ad una gravidanza, ma ho conoscituo donne che hanno fatto entrambe le scelte, e non mi permetto di giudicare nessuna delle due casistiche. Il tuo porre la cosa nell'ottica del bambino è da un lato sacrosanto, ma purtroppo non è possibile dare voce al loro pensiero. Legalmente esistono delle totali assurdità e ti cito un caso semplice: la medicina dice che molte malattie degenerative di origine genetica possono essere diagnosticate con un test del DNA e prima si comincia la terapia, più l'insorgere della malattia viene rimandato ed il decorso rallentato. In Italia un genitore non può sottoporre il figlio minore al test del DNA che consenta di verificare la presenza della malattia, pur in casi di familiarità nota. Solo un maggiorenne può sottoporsi volontariamente al test, quindi prima dei 18 anni non si potrà sapere se è necessaria la terapia, perdendo così magari anni di vita sana per una stortura legale. Quindi non sempre la legge è sensata, men che meno giusta, ma qui apro un nuovo percorso di discussione. In sunto sull'IVG dico che la mia coscienza mi impedirebbe di praticarla o di incoraggiarla, ma non posso usare la mia coscienza come voce per gli altri. Tra i tanti casi che conosco in un senso e nell'altro, mi viene in mente la moglie di un collaboratore di mio padre, che non ha voluto interrompere la gravidanza o sottoporsi a terapie che potevano danneggiare il nascituro quando in gravidanza le hanno diagnosticato un cancro al seno. Il risultato, ampiamente atteso, è di aver dato i natali ad un orfano di madre. Non mi sento in grado di dire se ha fatto bene o male.
Pena di morte, ultimo argomento entrato in campo: sono contrario senza se e senza ma, ma sono contrario anche al buonismo dell'attuale sistema italiano che garantisce la certezza della non pena. Un sistema giuridico sensato deve essere in grado di comminare punizioni eque, ma anche di rimediare ai propri errori (che possono sempre capitare) e credo che molte cose siano difficili da riparare, la morte di un individuo in primis. Sicuramente anche molti altri stati commettono errori in un senso o nell'altro e siamo molto lontani da un mondo perfetto, possiamo solo impegnarci tutti per migliorarlo.
@s_s: poco da dire: per qualche strano motivo mi trovo molto d'accordo con quel che scrivi ;)
 
Top
view post Posted on 29/1/2016, 11:05     +1   -1
Avatar

Grand Pez di Girella

Group:
Mod Minor
Posts:
7,387
Reputation:
+1,046
Location:
Baviera

Status:


Dunque, ragazzi, intanto grazie per i vostri post e questo interessante scambio di opinioni. Vediamo ora cosa mi hanno fatto passare per la testa...

Tornando al tema “Rouhani”, penso ormai che questo comportamente sia stato scortese verso di lui, perché schermando le statue lo Stato Italiano gli ha dato a intendere che lo ritengono una persona intollerante - forse è vero, ma non è né bello né utile rinfacciarglielo. Sarebbe stato molto più semplice chiedergli gentilmente (o magari chiederlo a un ambasciatore, o al suo segretario) se desidera fare un giro per il Museo; che ci sono anche alcune statue raffiguranti persone nude e che se preferisce non vederle perché potrebbe scandalizzarsi, allora si sceglie un’altro itinerario o un’altra location e non se ne parla più.
Inoltre non si tratta di cose oscene - non mi risulta che queste statue raffigurino per esempio due persone che si accoppiano, o roba del genere. L’approccio di questo genere di arte è estetico. E a parte quello non credo che Rouhani sia un’incolto: sapeva benissimo in che posto è andato in visita e saprà qualcosa della nostra cultura, quindi doveva aspettarselo, e se temeva di scandalizzarsi troppo era meglio non venire affatto. Anche schermando le statue all’interno, non si può escludere che veda qualche statua raffigurante un dio greco agli esterni, mentre fa un giro per la città.

Per quanto riguarda questioni etiche come aborto o eutanasia: ritengo giusto che le leggi in merito siano severe, perché si tratta di cose molto spiacevoli (rispettivamente sono spiacevoli le circostanze che possono spingere l'individuo a una tale decisione), e liberalizzarle completamente argomentando “è una scelta puramente personale” sarebbe deleterio perché sarebbe come accettarle moralmente.
Riguardo all’aborto ci sono naturalmente eccezioni: una donna che conosco fu costretta ad abortire per gravi motivi di salute, e ne ha molto sofferto. Sia intellettualmente che emotivamente non la condannerei mai, si è trattata di una disgrazia.
Comunque, una donna dovrebbe stare molto attenta al suo corpo per evitare gravidanze indesiderate o pericolose. Se tutte potessero abortire con facilità solo per liberarsi dell’evidenza di una notte di gaudio, dove finiremmo? E’ sbagliato richiedere un’atteggiamento responsabile?
Riguardo all’eutanasia: se uno uccide la sua vecchia zia e dice “Ah, ma lei lo voleva, è stata eutanasia”, mentre in verità vuole ereditare perché sa che la vecchia signora è ricca e lo ha nominato suo erede in quanto non aveva figli? Anche qui ci sono certamente eccezioni, ma è un’altro tema molto delicato.
In generale, sono cose che se possibile è meglio evitare, per questo ritengo che la severità e i dubbi in merito siano comprensibili.

Riguardo alle diverse religioni che esistono a questo mondo... Il mio approccio è che a questo mondo non c’è nulla di perfetto; noi esseri umani siamo imperfetti, e dunque è imperfetto tutto ciò che facciamo, pensiamo e via dicendo.
Io sono cresciuta con la fede cattolica e vi sono tornata dopo alcune brutte esperienze con quella “protestante” (anche con quella cattolica ne ho fatte ma ce ne erano anche molte positive). Questa è una mia scelta; per questo non spengo il mio cervello, vado a messa tutti i giorni e credo a tutto ciò che mi dice il prete. Desidero fare parte di una comunità religiosa e quella cattolica mi va bene; questo non mi rende cieca per i suoi difetti. Rimane il fatto che non li posso cambiare, posso solo cambiare me stessa.

Lo stesso vale per qualsiasi altro campo: vedi il matrimonio. A me piace essere sposata perché desidero il conforto di una casa. Mio marito è un’ottima persona, ma di certo non è perfetto. E allora, cosa dovrei fare - abbandonarlo?
Se uno ama il suo paese ma vede che tante cose vanno male, deve farsi eremita?
Se uno soffre forte delusioni per via dell’altro sesso, è una soluzione dire “Questo prova che le donne sono tutte esseri schifosi che vogliono solo sfruttare i maschi”? Non dovrei essere io a chiedermi perché mi interessano proprio le disoneste, superficiali, egoiste e non mi attraggono le donne buone e ragionevoli?
Insomma, non dovremmo essere noi ad accettare che questo mondo non è perfetto e non lo sarà mai, dare il nostro meglio e non dimenticare mai di guardare noi stessi prima di cercare altrove la colpa per i nostri problemi?
Lo stesso vale per me e la mia scelta di definirmi cattolica. Non è una scelta puramente razionale, è anche dettata dai miei sentimenti, dal fatto che essendo umana sono a) un'essere sociale e b) sono sottoposta a bisogni emotivi che devo tentare di bilanciare con il buonsenso; e secondo me chi si ritiene “puro cervello” e nega di avere dei sentimenti ed esigenze personali, o che può affrontarli da solo, si crede molto furbo ma, scusate, secondo me è un ingenuo.

Per finire, ci tengo a dire che queste sono scelte del tutto personali. Non è bello opprimere (o provare a farlo) la coscienza altrui con presunta “religiosità”; ma altrettanto non trovo bello dire o dare a intendere che chi ha fede è automaticamente uno stupido che mette la testa nella sabbia e non vuole vedere tutti gli sbagli che fa la Chiesa.

IMHO, ovviamente.

A parte questo, se davvero vogliamo continuare a discutere di questo difficile argomento, forse sarebbe meglio aprire un’altro thread. :via:
 
Top
Maldie71
view post Posted on 29/1/2016, 12:17     +1   -1




Concordo con Sgarbi! Video
 
Top
view post Posted on 29/1/2016, 12:23     +1   -1
Avatar

Grand Pez di Girella

Group:
Mod Minor
Posts:
7,387
Reputation:
+1,046
Location:
Baviera

Status:


Giusto. Magari Rouhani avrebbe anche voluto vederle quelle statue, alcune sono famose per la loro bellezza: e invece le hanno coperte. Per paura di fare una figuraccia, l'hanno fatta davvero... :hate-wall.gif:
 
Top
view post Posted on 29/1/2016, 14:44     +1   -1
Avatar

Professore della Girella

Group:
Pilotessa Girellara
Posts:
3,814
Reputation:
+93
Location:
Regio Insubrica, zona dei tre Laghi

Status:


Ecco lo Sgarbi che mi piace, non quello che ama solo le luci della ribalta, ma lo storico dell'arte che sta sopra le parti. Ho giornalmente a che fare con musulmani. Ci sono quelli che osservano, con i quali é più facile "entrare in conflitto" culturale , ma non tutti sono uguali. Tanti sono come noi, liberi, solo che pregano Maometto e noi Gesù Cristo...Ho incontrato musulmani dediti all'alcool e alle donne né più né meno che non musulmani. La loro cultura ha sempre preso in considerazione il nudo. Purtroppo c'é anche una visione distorta ed oscurantista che usa dei precetti religiosi di dubbia provenienza per sottomettere un popolo mantenuto nell'ignoranza... questo é il problema attuale.

Tornando alle statue: ossequiosi lecca***. Bastava non portarlo li se si temeva una "reazione scandalizzata"... Di posti e luoghi stupendi ma neutrali Roma ne é piena!!!

Per quel che concerne IVG, tecniche di procreazione assistita, eutanasia attiva, e pena di morte... non ho il tempo materiale per cimentarmi ora in questa discussione, ma dico che troppo spesso il giornalismo ama far sensazione e certe prese di posizione (legge, politiche) vengono messe in atto da gente (spesso il popolo con il diritto di referendum) non debitamente preparata e informata, spesso incosciente dei danni che fa imponendo certe leggi intrise di dottrina, senza aver mai vissuto di persona drammi come quelli succitati e per i quali non ci sarà mai una soluzione perfetta...
 
Top
view post Posted on 29/1/2016, 15:27     +1   -1
Avatar

Ducaconte della Girella

Group:
Pilota Girellaro
Posts:
6,825
Reputation:
+1,307
Location:
Decapod 10

Status:


@Annushka
Per quello che mi riguarda faccio mie le risposte che già ti hanno dato shooting_star e josomeda.
Solo un paio di note: che l'Italia sia capofila della campagna per l'abolizione della pena di morte credo sia dovuto molto di più al fatto che qui abbiamo i tanto disprezzati e derisi Radicali piuttosto che all'influenza della religione. Una lettura qui potrebbe forse interessarti.
Aborto: come per eutanasia, droga, prostituzione... non è mica la legge che ha creato il fenomeno, esisteva anche prima, era solamente nascosto nella clandestinità, con tutte le conseguenze che ciò comportava.
CITAZIONE
...cristianesimo. Che è una visione del mondo, oltre che, per chi vuole, una fede

Tralasciando l'aspetto "fede" mi potresti tratteggiare per punti fondamentali (pochi, possibilmente) in cosa consiste questa "visione del mondo" discendente dal Cristianesimo?

@josomeda
La mia opinione rispetto al Papa attuale e se sia più o meno aperto al dialogo di altri?
Non lo so, può essere, ma non è il punto.
E' come se tu mi chiedessi:"Non pensi che il Re attuale sia molto più liberale di quelli precedenti?"
"Non lo so, può essere. Ma io sono repubblicano, è proprio la monarchia come istituzione che non mi piace".
Adesso spero di non essere insultato come già successomi su questo stesso forum per aver detto che il Papa veste come un Re e ha il potere di un Faraone ;)
 
Top
view post Posted on 29/1/2016, 15:38     +1   -1
Avatar

srotolatore di girelle

Group:
Super Mod
Posts:
2,838
Reputation:
+15
Location:
padova / venezia

Status:


@doc: per quanto riguarda l'abbigliamento ed i poteri del Papa, è a tutti gli effetti un capo di stato, e di fatto esiste sia la Chiesa come istituzione religiosa che lo Stato Pontificio, di cui il Papa è un sovrano assoluto in carica per elezione. Il suo abbigliamento riflette semplicemente il suo ruolo previsto da un cerimoniale, ben lontano da me l'idea di insultarti per aver osservato questo fatto. Può essere ridicolo secondo qualcuno quanto lo sono per me le parrucche che vedi nei tribunali del Regno Unito.
Mi permetto di rispondere anche alla domanda che hai posto ad Annushka, contando che poi ne arrivi anche una sua che sono altrettanto curioso di conoscere.
La visione del mondo generata dai principi cristiani è che ogni essere umano debba impegnarsi al massimo per perseguire il Bene e contrastare il Male, partendo dalla definizione base di "se non vuoi che qualcuno lo faccia a te, allora è Male e non farlo ad altri" e da quel "ama il prossimo tuo come te stesso" che è, secondo il Vangelo, il comandamento nuovo e più importante portato da Cristo, in netto contrasto con l'antico "occhio per occhio e dente per dente". Tu hai affermato che nessuno può amare gli altri quanto se stesso, ed hai ragione: quello è l'ideale da raggiungere e la base per interagire con le altre persone. Il resto discende da questo, fondamentalmente.
 
Top
view post Posted on 29/1/2016, 17:29     +1   -1
Avatar

Grand Pez di Girella

Group:
Pilota Girellaro
Posts:
7,591
Reputation:
+309
Location:
NEAPOLIS

Status:


Non riuscirò mai a mettermi al passo con quanto avete scritto finora... ma, tornando in topic, vi propongo questo: http://www.corriere.it/esteri/16_gennaio_2...6b4fde305.shtml
 
Web  Top
view post Posted on 30/1/2016, 09:45     +1   -1
Avatar

Associato a Girello-delinquere

Group:
Pilotessa Girellara
Posts:
1,367
Reputation:
+126

Status:


CITAZIONE (Dr. Zoidberg @ 29/1/2016, 15:27)
Per quello che mi riguarda faccio mie le risposte che già ti hanno dato shooting_star e josomeda.

Da cima a fondo? Sicuro di averle lette bene?
CITAZIONE (Dr. Zoidberg @ 29/1/2016, 15:27)
CITAZIONE
...cristianesimo. Che è una visione del mondo, oltre che, per chi vuole, una fede

Tralasciando l'aspetto "fede" mi potresti tratteggiare per punti fondamentali (pochi, possibilmente) in cosa consiste questa "visione del mondo" discendente dal Cristianesimo?

Subito: 1) centralità dell’uomo rispetto a qualsiasi principio astratto; 2) pari dignità e intangibilità di tutti gli esseri umani senza nessuna specifica di età, sesso, etnia, stato di salute, posizione sociale, condizione economica, lingua, religione; 3) identificazione universale dell'uomo con il suo simile: la sofferenza dell'altro riguarda anche me, l'ingiustizia subita dall'altro, chiede che anche io lotti per cancellarla.

CITAZIONE (Dr. Zoidberg @ 29/1/2016, 15:27)
Aborto: come per eutanasia, droga, prostituzione... non è mica la legge che ha creato il fenomeno

Tu lo dici. Non io. Da parte mia, ho letto con attenzione i contributi informativi che mi hai proposto. Devo dire, non ho trovato nulla di cui non fossi già al corrente; ma fa sempre piacere approfondire documentati articoli di Wikipedia; anche farsi delle domande a partire da essi. Ad esempio, in quello sulle conseguenze degli aborti eseguiti in condizioni di rischio, apprendo che “il 97% degli aborti non sicuri eseguiti ogni anno avviene nei paesi in via di sviluppo e che le morti dovute ad aborti non sicuri rappresentano circa il 13% di tutte le morti materne”. Poco più giù, un dato simile: “Le complicanze degli aborti a rischio rappresentano circa un ottavo delle morti materne in tutto il mondo”. Sconfino nell’arbitrio se deduco che l’87% e i sette ottavi delle morti materne in tutto il mondo sono dovute a cause diverse dagli aborti non sicuri e loro complicanze? Dico qualcosa di nuovo, se ricordo che nei paesi poveri queste cause diverse sono la carenza o inesistenza di adeguata assistenza sanitaria generalizzata? Ecco, ora esprimo un’opinione personale: questo mi pare un esempio di ipocrisia, puntare il dito sul 13% di donne che muoiono di aborto e passare oltre l’87% di donne che muoiono di parto; bisogna occuparsi della tutela della salute materno infantile e dell’autodeterminazione della donna per il 100% del problema. Torniamo in Italia. Lo Stato laico è una conquista e noi tutti lo dobbiamo costruire. Spesso, però, il problema è lo Stato fariseo. Come, ad esempio, quello che contrappone strumentalmente l’interesse della madre a quello del bambino. La 194/78 ha certo ridotto drasticamente la piaga dell’aborto clandestino (anche se non direi “cancellato”, perché le sacche di marginalità e di invisibilità in cui tante donne vivono, si rinnovano continuamente), ma dopo trentotto anni di applicazione zoppa, ci possiamo chiedere che cosa migliorare? O pensiamo di aver raggiunto il nirvana della tutela della salute materno-infantile e dell’autodeterminazione della donna? A giudicare dai dati di realtà, non mi pare.

CITAZIONE (shooting_star @ 29/1/2016, 09:27)
Faccio fatica a credere che ci siano donne che che considerano l'aborto un metodo anticoncezionale come un altro:

Credici; ad esempio, nei paesi ex-sovietici. Ne parlo un po' più giù.
CITAZIONE (shooting_star @ 29/1/2016, 09:27)
ma di certo ce ne sono che gettano il neonato nel cassonetto, e un tempo c'era chi giungeva a rischiare la vita, o a impedirsi future gravidanze, pur di terminare quella in corso. Dal punto di vista dell'embrione, non credo finire in un cassonetto sia una prospettiva così desiderabile. Sarebbe fondamentale una corretta educazione ed assistenza per impedire che ciò accada, e questa è una mancata applicazione della legge: che deve aiutare i soggetti deboli, appunto, che in questo caso possono anche essere le donne in gravidanza e le madri con figli piccoli che non sanno come mantenere. La legge regolamenta l'IVG, non la rende obbligatoria: chi non vuole, anche se ha gravi problemi di salute, anche se il feto è irrimediabilmente malformato, può portare a termine la gravidanza. E sono d'accordo che il feto è l'elemento debole: ma - mi sbaglierò di sicuro - a volte una madre che sceglie di portare a termine una gravidanza che la ucciderà fa una scelta encomiabile sotto un certo punto di vista, ma spesso lascia altri figli orfani ed un marito vedovo. Non uccide, ma crea immenso dolore. Non sono scelte facili, sono decisioni drammatiche in ogni caso.

Certamente. Probabilmente, lascia anche un immenso patrimonio di forza e di fiducia nelle infinite risorse dello spirito. Ma, come dici, sono decisioni drammatiche e personalissime. Concordo su quanto dici sopra. Solo, con una sottolineatura su questo: la legge regolamenta l'IVG, non la rende obbligatoria. E' naturale, diversamente sarebbe uno scenario orwelliano. Eppure, non è così irreale, soprattutto in società dove il cristianesimo non è mai stato radicato, o è stato a lungo, violentemente sradicato. In Cina: la legge sull'obbligo del figlio unico ha prodotto aborto selettivo in base al sesso, infanticidio delle bambine e, a distanza di trentacinque anni dall’entrata in vigore, squilibrio abnorme tra contingente maschile e femminile della popolazione e crisi del welfare familiare (l’unico esistente da quelle parti); è recente la raccomandazione-direttiva del Partito Comunista Cinese di prendersi cura dei propri genitori anziani; per suscitare un intervento di questo tipo, evidentemente, l’abbandono è diventato un fenomeno di massa; il figlio unico, più maschio che femmina, non ce la fa più. In Ucraina: aborto e parto seguono due percorsi anche fisicamente separati, fin da quando si mette piede per la prima volta al consultorio. E’ testimonianza diretta di una mia cara amica, incinta del terzo figlio; era stata indirizzata in automatico dal portiere della locale “asl” all’ambulatorio aborti. Ha dovuto faticare non poco, sembrando parecchio originale, a spiegare al medico che, nonostante fosse il terzo figlio, lei voleva partorire. Alla faccia della libertà di scelta. Anche in Ucraina, come in Italia, l’aborto non è obbligatorio; però settant’anni di uso indiscriminato hanno prodotto un conformismo e una pressione sociale in questo senso, a tutt’oggi molto radicati.

E veniamo a Mastro Titta: l’ultimo boia dello Stato pontificio. Eh sì, perché l’ultima condanna a morte in quello Stato, scomparso dalla storia una centocinquantina di anni fa, fu eseguita nel 1870. L’attuale successore di quello Stato, lo Stato della Città del Vaticano, comparso dopo una discontinuità di circa sessant’anni, ha abolito totalmente la pena capitale dalla sua legge fondamentale nel 2001. In Italia, l’ultima esecuzione capitale è avvenuta nel 1947; l’abolizione totale nel 2007. In Francia: ultima esecuzione nel 1977 (!), abolizione totale nel 2007. I dati vanno comparati, sennò non significano niente. E’ il metodo scientifico. Be’, niente male il confronto fra la patria dell’Illuminismo e quella dell’oscurantismo, no?
CITAZIONE (Dr. Zoidberg @ 29/1/2016, 15:27)
che l'Italia sia capofila della campagna per l'abolizione della pena di morte credo sia dovuto molto di più al fatto che qui abbiamo i tanto disprezzati e derisi Radicali piuttosto che all'influenza della religione.

Hanno fatto tutto da soli? E chi so’, Mandrake? Tra l’altro: Amnesty International è iscritta in blocco ai Radicali Italiani? Rasségnati: i radicali hanno lavorato in sinergia con i cristiani, con il governo italiano e con molti altri. Se ti interessa, vedi qui: https://it.wikipedia.org/wiki/Moratoria_un...a_pena_di_morte

CITAZIONE (shooting_star @ 29/1/2016, 09:27)
Posso timidamente far notare che gli Stati Uniti, in cui il presidente conclude i suoi discorsi con God bless America e dove sulle banconote c'è scritto In God We Trust, la pena di morte c'è ed è applicata? In Vaticano è stata abolita a inizio millennio, ma almeno non era applicata da tempo. Non è una questione di cristianesimo, mi sa, piuttosto di mentalità europea, basata anche sul cristianesimo ma non solo.

Bisognerebbe sapere che ne pensa Dio e la vedo difficile, per credenti e non credenti. L’appropriazione di Dio da parte dello Stato è un classico di tutti i tempi; a seconda delle situazioni, oscilla tra ridicolo ed estrema pericolosità. Anche in Germania negli anni Trenta, il capo dello Stato diceva che Dio era con loro. Molti lo dicono anche oggi. Mi permetto di dubitare.
Hai ragione! Gli Stati Uniti mantenitori della pena di morte sono un problema a livello planetario e una grandissima contraddizione con lo sbandierato cristianesimo (ma parlerei, piuttosto, di un modo di atteggiare il discorso pubblico) e la sbandierata democrazia. E’ risaputo che la pena di morte vi è applicata in modo altamente discriminatorio. La giustificazione degli altri paesi mantenitori è scontata: venite a dare lezioni a noi? Guardate un po’ gli Stati Uniti… Certo, allora noi invitiamo a guardare all’Europa, come a un modello alternativo. Radici cristiane dell’Europa sì/no/non solo? Argh! Magari ne parliamo un’altra volta…

Ancora Shooting@, sull'eugenetica: concordo nel fastidio per un termine viziato da anacronismo (appartiene a un contesto storico concluso) e dall’abuso polemico cui tu accennavi. Mi rimane la domanda, seria, non polemica, di come definire una decisione tra vita e morte che ha come discriminante il corredo cromosomico.

Joso@, telegrafica: tre anni fa ci è morto un prozio di 101 anni. Anche se da tanto tempo malato e confuso, non era un soprammobile. Ha tenuto insieme la famiglia nello sforzo bello di farlo vivere e vivere amato. Diventi un soprammobile, se intorno a te rimangono solo i mobili. Diversamente, si rimane uomini, in qualsiasi condizione. Il nodo vero è solitudine/accompagnamento. Ripeto, stiamo attenti a non creare le premesse di una pressione sociale che renda prassi la solitudine e eccentricità l’accompagnamento. E poi, secondo me, rimane valido che quello che pensiamo oggi, domani può cambiare.

Ultimo flash: il Papa Re. DZ@, perché dovrei insultarti? Piuttosto, mi lasci un po’ perplessa. Un bel po’. Immagino che l’ultima volta che hai visto il Papa Re, poi sei tornato a casa in velocipede, o forse hai preso l’omnibus; e che, una volta a casa, tu abbia ascoltato un’incisione con il grammofono. A proposito: glielo hai scattato un dagherrotipo? Se sì, ti prego, mandamelo per ferrovia; sai, la diligenza non è affidabile: ultimamente le stazioni di posta sono cadute un po’ in disuso…

Ultimissimo flash: il Papa Faraone. In questo caso, devo essere sincera, mi hai strappato una risata schietta. Non l’avevo mai sentito: cos’è, un animale da cortile?
Grazie del buon umore e di tutti i chiarimenti che ti farà piacere darmi. Magari, mi alleghi un link di Wikipedia: zoologia/ornitologia/pollicoltura...
 
Top
view post Posted on 30/1/2016, 15:33     +1   -1
Avatar

Grand Pez di Girella

Group:
Mod Minor
Posts:
7,387
Reputation:
+1,046
Location:
Baviera

Status:


Prima che (forse) continuiamo a discutere, vorrei aggiungere due sole cose:

Chiunque è libero di credere o non credere come vuole, ma non mi piace l'idea di aggredire l'intera ideologia e comunità di una determinata religione, anche se i membri di questa spesso fanno - o in passato hanno fatto - del male: scusate ma è un'offesa. Sarebbe come dirmi che sono una criminale rispettivamente che appoggio una banda di criminali perché non sono uscita dalla Chiesa.
La Chiesa è come una famiglia, e gli sciocchi, prepotenti ecc. esistono dappertutto: nessuno mi obbliga a frequentare proprio quelli quando ci sono nella comunità tante altre persone che fanno del bene, o almeno danno il loro meglio.

@ Dr Zoidberg
QUOTE
Eh, ma tu ti fai troppe domande! Mi sono reso conto che avevano ragione, se vuoi credere non devi farti domande. Nel momento in cui cominci a chiedere "perché?" crolla tutto, non si scappa.

Sarebbe interessante sapere di quali domande si tratta... Ri-domanda: perché bisogna avere una spiegazione a tutto?
- Se un bambino continuasse a farmi domande riguardo a una cosa, andando sempre più nei dettagli, alla fine credo che anch'io gli direi "perché è così e basta!", semplicemente perché sarei stufa di queste sempiterne domande.
- Se voglio posso scoprire perché il cielo è azzurro, ma non per questo diventerà viola. Bisogna anche saper accettare.
- Anch'io ho sempre fatto un mucchio di domande in vita mia - e ora preferirei non avere trovato le risposte. O meglio, il prezzo che ho pagato per capire è stato tanto alto che forse sarebbe stato meglio rimanere beatamente ignorante.

Anch'io ho attraversato la fase "sono troppo intelligente per queste cose, ormai lo so che è solo un mucchio di c****"; ma mi è passata. Una dottrina così antica come quella della religione Cristiana deve per forza contenere anche qualcosa di buono, altrimenti non sarebbe sopravvissuta così a lungo e non si sarebbe così ampliata.

A parte questo, la stragrande maggioranza degli esseri umani appartiene a qualche comunità religiosa e / o dichiara di credere in determinate cose, quindi il desiderio di allacciarci a qualcosa di più grande di noi deve essere innato e chi crede lo fa anche se deve accettare che non riuscirà mai a capire o spiegare tutto quello che è implicato.

Concordo, comunque, che nessuna comunità, religiosa e non, dovrebbe esercitare pressione sulle persone solo a proprio vantaggio; i disgraziati che ad esempio dicono "devi fare questo e non fare quell'altro altrimenti finisci all'inferno" solo per il gusto di fare paura all'altro e di sentirsi superiore a lui ci sono ovunque, e bisogna evitarli. Alla fin fine, la vita è mia, la coscienza è la mia, il ragionamento è mio e le responsabilità devo prenderle io: sarebbe troppo comodo dire "Siamo tutti vittime e se non ci fosse mai stato questo Cristianesimo da m**** staremmo tutti meglio"!

Sempre IMHO...
 
Top
view post Posted on 30/1/2016, 15:53     +1   -1
Avatar

Comm.Grand.Pres. della Girella

Group:
Super Mod
Posts:
5,645
Reputation:
+688
Location:
Roma

Status:


Per stemperare i toni.
Delari:
CITAZIONE
Se un bambino continuasse a farmi domande riguardo a una cosa, andando sempre più nei dettagli, alla fine credo che anch'io gli direi "perché è così e basta!", semplicemente perché sarei stufa di queste sempiterne domande.

Io un figlio così ce l'ho. Faccio qualche esempio.
3 anni:
D: mamma, perché Gesù è morto?
R: gli uomini non gli hanno creduto e lo hanno ucciso.
-mamma, dimmi chi sono che prendo il fucile e li ammazzo...
5 anni:
D: mamma, perché è morto Gesù?
R: (memore dell'episodio precedente) doveva aprire le porte del Paradiso e solo lui aveva le chiavi.
-Mamma... non poteva tirargliele le chiavi?
Sempre a 5 anni.
D: zia, dov'è Gesù?
R: in Cielo e ci guarda la lassù.
D: Zia... ma se noi siamo dentro, e non siamo fuori, Lui come ci vede?
Ho un figlio agnostico e ne sono fiera!
Poi siamo passati a: come si vedono gli atomi? (cinque anni) Perché i pianeti non cadono e non di scontrano? (sei anni) Cosa sono i fulmini e non rispondermi che sono delle luci nel cielo che non sono un bambino. (sei anni)
Per fortuna siamo dotati di pazienza.
L'ultima di qualche sera fa: che le devo studiare a fare le funzioni che non mi servono a niente?
Qui io getto la spugna: per me è più facile la teoria dei quanti, il marito si è profuso in esempi poi ha spedito il figlio dalla collega prof di matematica perché non ne poteva più. :D
Chi lo vuole lo affitto!
 
Top
69 replies since 27/1/2016, 00:21   915 views
  Share