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| Ho visto entrambi i capitoli.
Il primo capitolo mi e'piaciuto, devo dire che è meno inquietante rispetto alla miniserie del 1990(il mostruoso pagliaccio interpretato da Tim Curry incuteva più timore rispetto a quello del suo collega Bill Skarsgaard) ma dal punto di vista tecnico gli è superiore, molto più cupo e sofisticato.
E’ un film che spaventa a suo modo ma non come ci si immagina vedendo un film horror ma più che altro guardando la realtà che descrive questo film, una realtà di famiglie disagiate, bullismo, razzismo e di genitori pedofili in una provincia americana dove tutto viene nascosto sotto il tappeto dell’indifferenza , dell’ipocrisia e del perbenismo.
L’attenzione dello spettatore più che sul pagliaccio si posa sui sette ragazzi protagonisti con i quali la vita non è stata benevola intenti a combattere contro un’entità demoniaca con le loro uniche armi a disposizione(amore, amicizia, lealtà e nobiltà d’animo) riscattandosi così da un’esistenza misera.
Il regista Muschetti è molto abile nel mescolare la matrice horror con il percorso di crescita individuale dei ragazzi, condendoli anche con un pizzico di humor. Molto bella anche l’antitesi tra la spensieratezza e la solarità dell’estate e la cupezza dei luoghi frequentati dai ragazzi metafora delle paure recondite e dei soprusi che subiscono ogni giorno.
Alla fine un buon film horror ma soprattutto un ottimo film di formazione.
Il secondo capitolo invece per me una ciofeca, la caratterizzazione dei personaggi è buona ma è la sola nota positiva per me, per il resto ha una durata estenuante(due ore e quarantacinque minuti), scene degne di nota che si contano sulle dita di una mano(e come ho scritto sopra stiamo parlando di un film di quasi tre ore), continui flashback messi a caso, scene senza un senso logico e una storia resa volutamente esasperante.
Non crea tensione, non fa paura, innervosisce e basta per me e non solo per la sua interminabile durata.
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