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Daitarn 3 - Pareri, considerazioni e altro...

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view post Posted on 11/9/2020, 15:14     +1   -1
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Professore della Girella

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X come la vedo io no.
Rimango sempre d più del mio parere.
C sono delle esagerazioni talmente grandi che scadono nel comico involontario sennò.
 
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view post Posted on 11/9/2020, 17:30     +1   -1
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Ill.mo Fil. della Girella

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Eppure ricordo vagamente (scusate ma non rivedo la serie da eoni) un episodio in cui Banjo redarguisce duramente Toppy, che aveva messo a repentaglio la propria vita convinto che un suo eventuale sacrificio sarebbe stato necessario alla causa. Credo fosse una situazione in cui Toppy aveva provato a pilotare il Daitarn in assenza di Banjo,il quale lo rimprovera dicendo qualcosa tipo "Stupido!! Una macchina la si ricostruisce tutte le volte che vuoi,ma una vita umana non te la restituisce nessuno".
Sono uscite come queste che mi hanno sempre fatto pensare a Banjo completamente umano. Però in effetti contraddicono gli atteggiamenti citati più sopra, come nell'episodio di Kidogawa.
Si vede che sono due casi completamente distinti... in effetti Toppy,privo di esperienza di guida, avrebbe rischiato la vita inutilmente.
 
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view post Posted on 11/9/2020, 17:57     +1   +1   -1
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Fratello di Trinità e Bambino

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Allora Toppy in una occasione prende Daitarn senza permesso mentre in un altra viene addestrato alla guida di questo (è una puntata con molte scene riciclate in cui si vede in azione il Dai tank e viene introdotto il concetto di Daitarn prodotti in serie non trasformabili).
Non ricordo esattamente il rimprovero di Banjo a Toppy, ma ricordo più volte espresso il concetto della vita umana che non può essere restituita al contrario delle macchine che possono essere ricostruite (ricordo l'episodio del neonato in pericolo e il comandante cattivo di turno che dice che la scienza meganoide è in grado di creare migliaia di bambini "artificiali").
Effettivamente comunque alla base c'è un concetto diverso : un conto è rischiare la vita inutilmente ai comandi di un robot che non si sa pilotare, un conto invece è l'abnegazione alla causa che spinge gli assistenti di Banjo anche al sacrificio pur di non essere usati come ostaggi.
Resta in me la convinzione di un Banjo totalmente organico e la cui forza è frutto di allenamento, ma resta anche un'impressione di una certa arbitrarietà e contraddittorietà nel valutare il valore della vita : un meganoide non è una macchina ma un essere umano trasformato in cyborg che una volta morto non può essere ricostruito. Credo che questo concetto sia molto chiaro a Banjo, ma in qualche modo "finga" di non vederlo reputando i meganoidi alla stregua di oggetti disumani e malefici.
Quello che fa strano è che i meganoidi stessi attuano questa politica con i loro sottoposti : proibiscono l'amore e utilizzano i soldati come pezzi di ricambio (tranne in rarissimi casi).
Credo che sia indicativo del "conflitto interiore" di Banjo il come questo combatta l'utopia meganoide però in un certo senso la applichi anche lui trattando i nemici come individui che hanno perso la propria umanità e quindi il loro diritto ad essere reputati tali.
In altre serie invece a fare la differenza tra buoni e cattivi è anche come gli eroi trattano i prigionieri, risparmiano i nemici e fanno loro conoscere l'esistenza di una realtà diversa da quella assolutista e marziale a cui sono abituati (senza arrivare all'esempio estremo del pacifismo della principessa Aurora di Starzinger anche in Getter Ryo risparmia la vita ad un capitano dinosauro che sta per precipitare in un vulcano, instillando in lui dubbi di coscienza).
Credo che una cosa che manchi in Banjo sia proprio il dubbio (almeno esternato e riconosciuto) ed è una cosa trasmessa anche al suo team che per certi versi assume i connotati di un "esercito"(nonostante l'apparenza ridanciana e sgangherata della "combriccola"), pronto tanto all'estremo sacrificio quanto all'eliminazione senza esitazioni del nemico
 
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view post Posted on 11/9/2020, 18:07     +1   -1
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È normale che la metà umana d Banjo si comporti come tale in certe determinate situazioni,come è normale che la metà meganoide esca fuori in altre
 
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view post Posted on 15/9/2020, 10:14     +1   -1
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Io credo che lo stato di meganoide sia in qualche modo una disposizione psicologica che contraddistinge l'uomo post moderno e la sua alienazione e che gli autori rappresentano con la metafora del cyborg, creatura per eccellenza frutto della tecnica, contaminata e invasa nel proprio corpo da questo, e facendo in modo che ad aderire a questa condizione siano proprio gli esseri umani più ossessionati dal successo o i delusi e gli sconfitti dalla società.
La condizione di "ibridismo" di Banjo (al di la se sia mezzo cyborg o no e perché riesca a piegare le sbarre) è proprio questo farsi campione dei veri valori dell'umanità dimenticati dalla società artificiale e alienante di oggi e nello stesso tempo fare di questa missione a propria volta la sua ossessione alienante
 
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view post Posted on 15/9/2020, 11:03     +1   +1   -1
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Comm.Grand.Pres. della Girella

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CITAZIONE (Riccardue @ 11/9/2020, 18:30) 
Eppure ricordo vagamente (scusate ma non rivedo la serie da eoni) un episodio in cui Banjo redarguisce duramente Toppy, che aveva messo a repentaglio la propria vita convinto che un suo eventuale sacrificio sarebbe stato necessario alla causa. Credo fosse una situazione in cui Toppy aveva provato a pilotare il Daitarn in assenza di Banjo,il quale lo rimprovera dicendo qualcosa tipo "Stupido!! Una macchina la si ricostruisce tutte le volte che vuoi,ma una vita umana non te la restituisce nessuno".
Sono uscite come queste che mi hanno sempre fatto pensare a Banjo completamente umano. Però in effetti contraddicono gli atteggiamenti citati più sopra, come nell'episodio di Kidogawa.
Si vede che sono due casi completamente distinti... in effetti Toppy,privo di esperienza di guida, avrebbe rischiato la vita inutilmente.

La questione, per come la intendo io, è che la vita umana sia troppo preziosa per essere messa a repentaglio in quel modo: Toppy è ancora un ragazzino,non intuisce il pericolo, la guerra o un combattimento sono cose serie.
Benjo non lo rimprovera tanto per aver guidato il Daitan senza permesso,che comunque non avrebbe avuto.
Lo rimprovera perchè così ha messo in pericolo sè stesso.
Solo un pilota ben addestrato e convinto delle proprie azioni può andare all'attacco:deve essere consapevole inoltre che potrà anche non uscirne vincitore.

Benjo ha ben presente questo principio:la vita umana è importantissima e non essere gettata via inutilmente.
E' questo che rimprovererà sempre ai meganoidi,quelli che son convinti di essere superiori in virtù dei loro poteri acquisiti.

Un fatto analogo l'ho riscontrato anche nella prima serie di Capitan Harlock,che ho finito di vedere in questi giorni.
Harlock ha una personalità diversa da Benjo,eppure entrambi hanno a cuore le sorti della Terra, o meglio degli abitanti.
nella saga di Harlock si rimarca il fatto che anche fra i terrestri vi è un distinguo:non tutti son disposti a combattere ,manca loro l'orgoglio di esseri umani.
Le mazioniane li disprezzano sia per questo motivo sia perchè li ritengono una razza inferiore:li considerano schiavi e basta.
E' una visione che non si discosta molto da quella meganoide.

Vi è una differenza però sostanziale tra la Regina Raflesia e Koros:Raflesia non è una pazzoide come Koros, vuole sì riconquistare il proprio pianeta d'orgine,ossia la Terra, conserva sempre un piccolissimo spiraglio d'umanità che alla fine la farà desistere dal suo piano d'invasione.
E' ciò che è sempre mancato in Koros.
 
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view post Posted on 15/9/2020, 11:09     +1   -1
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Daitarn e il logorio della vita moderna insomma.
Una parabola s/f
 
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view post Posted on 15/9/2020, 11:36     +1   -1
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Daitarn per certi versi potrebbe considerarsi una sorta di "parabola" pessimista sull'uomo (post) moderno.
Questa è una cosa che può avere in comune con Capitan Harlock che, disgustato dalla pigrizia e dall'opportunismo degli abitanti della Terra, decide di lasciarla e di diventare un pirata seguendo dei principi che sono solamente suoi.
C'è però una grande differenza in Daitarn il male è generato dalla Terra stessa ma Banjo non se ne avvede trincerandosi dietro il suo "status" di umano e combattendo in nome dei principi umani contro i disumani meganoidi (che però sono tali per una tecnologia generata interamente dall'uomo, per decisioni e pulsioni che sono tipicamente umane ecc..).
Harlock si rende conto dei due mali che si trova di fronte : l'ipocrisia dei governanti terrestri e le Mazzoniane, ritenendo maggiormente meritevoli di rispetto le seconde. E' una visione anch'essa cupa dell'umanità che però nell'anime trova una spiraglio di speranza (la piccola Mayu, il valore di Kirita, l'esistenza di un'umanità per cui vale la pena combattere) mentre nel manga è destinata ad una condanna totale.
Harlock è un auto esiliato, Banjo vive nella società, usufruisce dei vantaggi di quella società (è ricco, famoso, ammirato) e ne vede il marciume solo nei meganoidi che ne sono un prodotto (questo si vede bene in Kidogawa e altri che nutrono proprio il complesso di inadeguatezza a quegli standard di successo che Banjo incarna).
A mio parere se Harlock rappresenta l' eroe radicale e anarchico, Banjo rappresenta il campione di una faccia delle facce della medaglia
 
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view post Posted on 15/9/2020, 11:42     +1   -1
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Aggiungo solamente a favore della serie d Daitarn un po' più d brio.
Mancante Totalmente in Harlock che infatti ho visto interamente una sola volta in vita mia.
Un parallelismo che c sta cmq anche se con le dovute sfumature come hai giustamente sottolineato.
 
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view post Posted on 15/9/2020, 11:47     +1   -1
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Il brio di Daitarn rende più simpatica e godibile la serie, ma ha anche la finalità molto seria di mostrare la condizione tragicomica e spesso impietosa dell'umanità. I Meganoidi sono uno specchio e un prodotto dell'umanità, Banjo è a sua volta uno specchio e un prodotto dei meganoidi e dell'umanità di cui questi sono il prodotto.
C'è una circolarità che lascia un sapore amaro. Le parole retoriche di Banjo servono anche a dissimulare, adottando un cliché canonico, una vuotezza molto tragica.
Harlock con la sua malinconia sembra dare una speranza in più : in un luogo (fisico o psicologico) esiste il vero valore e un ideale per cui valga la pena battersi
 
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view post Posted on 15/9/2020, 16:27     +1   -1
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Si,ma io parlavo proprio d ritmo a livello d montaggio.
X me tutti gli anime(Danguard escluso) d Matsumoto hanno il freno a mano tirato.
Galaxy Express nn si regge.
Ma anche Star Blazers nn riesco più a vederlo.
Si va meglio con La regina dei 1000 anni.
Daitarn ha più piani d lettura
Comico o comico involontario
Bisognerebbe capire cosa c'è sotto🤷‍♂️
Ripeto è una cosa che mi ha sempre girato in testa.
Ma sti sceneggiatori c stanno a prendere x i fondelli???
 
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view post Posted on 15/9/2020, 16:35     +1   -1
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A mio parere Daitarn ha un'ironia voluta e delle esagerazioni costruite dall'autore un po' per autoparodiare il genere un po' per fare un gioco di citazioni a scatole cinesi.
In Daitarn esiste sempre l'effetto "palcoscenico" (non a caso diversi comandanti meganoidi fanno parte del mondo dello spettacolo e la serie si apre con un concorso di bellezza) e i personaggi danno più volte l'impressione di stare interpretando un ruolo ed esserne "meta teatralmente" coscienti ironizzando su questo
 
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view post Posted on 15/9/2020, 16:54     +1   -1
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Ok
Ma le esagerazioni incriminate sono nelle puntate serie xò.
Vedi lo strangolamento d Don Z. a Banjo e altri voli pindarici simili.
Quindi la comicità voluta ok passi piaccia o meno.
Milena che ubriaca il Daitarn su tutte(il punto più basso della serie) o altre facezie varie.
Le altre fanno molto ma molto riflettere.
 
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view post Posted on 15/9/2020, 17:10     +1   +1   -1
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Il punto credo che sia, esagerazioni non volute a parte, che in Daitarn ogni cosa assume un connotato proprio che poi può essere sfruttato o messo in discussione per colpire noi pubblico che siamo abituati a percepirlo in un determinato modo.
Può essere così tanto che appaiano onomatopee da fumetto in una serie dotata di sonoro quanto che le battute serie e rituali che i personaggi recitano vengano citate o parodiate (emblematico il fatto che tutti, in un modo nell'altro, sappiano pilotare Daitarn e pronuncino le sue frasi tipiche), quanto che ciò che è spettacolo per noi pubblico lo diventi incautamente anche per i personaggi che ne sono coinvolti (es. i soldati meganoidi che scommettono sullo show di Banjo che tenta di spezzare le catene. Curiosamente è una prova degna di Houdinì e l'idolo di Banjo da bambino era proprio un prestigiatore. Altro ammiccamento allo spettacolo nello spettacolo).
Banjo che si libera dalla presa di Don Zauker e questo che si stupisce della sua forza e si chiede se sia un meganode può avere una doppia lettura : da un lato quella seria di Don Zauker che esce dal coma, che non sa cosa è accaduto intorno a lui e si stupisce della forza del suo nemico che lui ricordava come un bambino, dall'altra quella meta teatrale di un Don Zauker che diventa spettatore e che si fa le stesse domande che ci facciamo anche noi : come può un umano dare una simile prova di forza?
 
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view post Posted on 15/9/2020, 20:24     +1   -1
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Cercando in rete delle informazioni su Banjo e sulle ipotesi sulla sua natura mi sono imbattuto in questo sito www.thelostanime.com/il-finale-di-...su-haran-banjo/ dove ho trovato questa esposizione sul finale della serie e il paragone tra i due doppiaggi
CITAZIONE
Nella prima edizione Banjo sembra un eroe che vuole salvare la Terra dall'invasione dei meganoidi di Marte. Nella seconda edizione invece escono le sue ragioni egoistiche : i meganoidi non hanno in mente di conquistare la Terra e si difendono soltanto dagli attacchi di Haran Banjo che vuole distruggerli. Loro infatti sono una stirpe di androidi creata da suo padre Haran Sozo. Banjo odia profondamente il padre perchè ha lasciato la madre. Sua madre e suo fratello sono stati poi uccisi dai meganoidi. In quest'ottica capiamo meglio anche il finale di Daitarn 3 che nel primo doppiaggio non ha molto senso

Si tratta di argomenti su cui si è abbondantemente discusso su queste pagine ma, vedendolo esposto così mi è parso più evidente l'impatto che la nuova edizione può avere su alcuni telespettatori specialmente a caldo della visione di una versione dei fatti così stravolta rispetto a come era conosciuta.
Innanzitutto appare chiaro che il finale di Daitarn, già con il vecchio doppiaggio, appariva ermetico a molti (niente adattamento semplice i buoni vincono i cattivi) e appare tutt'ora tale nonostante le ritraduzioni (nuovi sottotitoli compresi).
C'è poi da dire che questo sito da una versione dei fatti eccessivamente anti-Banjo e che non corrisponde alla mia interpretazione : si attribuisce ai meganoidi la volontà di vivere in pace e il difendersi da ipotetici attacchi di Banjo desideroso di distruggerli.
A mio parere le cose non stanno esattamente così : Koros afferma che se i meganoidi avessero la forza necessaria porterebbe la propria stirpe su pianeti lontani dalla Terra mettendo fine agli stermini tra loro e gli umani. Ma Banjo non glie lo permetterà.
La conclusione della frase (Banjo che lo permetterà) non è per forza rivolto alla volontà di Koros di mettere fine alla guerra, ma piuttosto alla prima parte del discorso : raggiungere la forza necessaria per colonizzare altri pianeti. Questo dovrebbe essere il fine ultimo dei meganoidi progettati dal padre di Banjo proprio per essere una nuova stirpe di esseri umani in grado di colonizzare lo spazio.
A tale scopo i meganoidi rapiscono gli umani per farne dei soldati, ma anche reclutano scienziati, elaborano invenzioni che possano essere utili alla colonizzazione (sezionare un pianeta in più parti per ottenere maggiore spazio per l'allevamento dei cyborg, dispositivi antigravitazionali, studio dell'energia solare ecc..).
I meganoidi non sono una stirpe pacifica, semplicemente il loro scopo ultimo non è la conquista della Terra. Banjo non intraprende una guerra privata, ne li attacca per primo dato che anche l'esercito si vede impegnato nello scontro con le Macchine della Morte (l'episodio dell'ammiraglio Magellan) e l'Interpol indaga su di loro.
La motivazione della drammaticità della serie e delle sue zone d'ombra non sta in un colpo di scena finale che contraddice quello che si è affermato fino ad allora (il buono è cattivo), ma nella disanima amara e spesso impietosa sulla natura umana, sulla la mancanza di valori nella società moderna e sulla alienazione dell'individuo uomo sempre più solo nel proprio mondo e nelle proprie illusioni (che siano ambizione degli arrivisti o fuga dalla realtà dei vinti).
Da qui Banjo non è un guerrafondaio che attacca una razza altrimenti pacifica, ma una vittima dei deliri di onnipotenza del padre e della razza eletta da lui creata che rivolge la propria rabbia interiore nel combatterli, forte di difendere una causa giusta e vera a cui fa continuamente riferimento. Il problema è che però anche lui forse è alienato nel suo mondo

Edited by GOTAN X - 15/9/2020, 21:42
 
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