Daitarn 3 - Pareri, considerazioni e altro...

Credo che anche col doppiaggio originale sia lecito chiedersi chi sia koros per banjo, tanto è vero che la domanda se lei fosse la madre viene da molto lontano, cioè dal primo doppiaggio dove c'è un clamoroso "hai avuto quel che ti meritavi maledetta!".
Sicuramente questo ha inciso molto sul giudizio nei confronti di koros che invece va onestamente rivisitato.
Innanzitutto è certo il suo desiderio di colonizzare lo spazio e quindi di continuare il sogno di Sozo che voleva che l'uomo potesse viaggiare verso frontiere sconfinate.
Altra cosa che riabilita quasi del tutto koros è che lei dalla puntata 18 ( la famosa puntata di Minamoto) non permette più rapimenti di massa ( con l'eccezione della puntata di Radik che è un personaggio molto singolare che blandisce non poco la regina) e Mazzony che però agisce per proprio conto e vorrebbe anche lei estromettere Koros ( non al livello di Zenoia, ma insomma Mazzony prova risentimento verso Koros).
Infatti koros progetta meganoidi che non abbiano bisogno della materia prima umana a partire dal modello prime.
In pratica Koros vuole prendere una strada che in qualche modo sia scevra dalla matrice umana.
Oppure, vediamo uomini che scelgono liberamente di diventare meganoidi. Kidogawa è un esempio lampante, lui diventa meganoide per essere simile a Banjo.
Questo strano agrodolce è quasi un'iperbole perché per essere come Banjo bisogna trasformarsi in un superuomo ( questa è una simbologia molto forte che oltre ad altri elementi mi fa pensare a un Banjo meganoide).
Ma tornando agli esperti finora incontrati e giustamente nominati, senza nulla togliere alla loro preparazione, è possibile riconoscere che probabilmente gli siano sfuggiti dei dettagli della trama.
Nell'intervista di Tomino e nel roman album non c'è nessun elemento che possa escludere che koros sia la madre di banjo e che questi sia un meganoide.
Addirittura ( ma l'ho già detto) Tomino lascia intendere che koros potrebbe persino essere ancora viva.
Un personaggio così amato da Tomino ( come shaa, ma questo l'ho già detto ) non può essere del tutto cattivo.
E infatti si prova commozione nel vedere la sua mano protentersi verso il suo amato in punto di morte.
Sarebbe opportuno confrontarsi con coloro che hanno avuto un contatto diretto con Tomino.
Resta il problema che se una trama è praticamente sovrapponibile ad una altra storia nota, occorre poi spiegare perché e dove le due storie divergono.
Io per esempio ho pensato a Edipo proprio dal finale malinconico con Garrison che chiama Daitarn sotto la pioggia e a ritroso, come in un puzzle, mi sono trovato tutti gli elementi che accomunano la storia di Edipo a quella di Banjo. Spiace che nessuno ci abbia pensato prima, quasi tutti si sono fermati al complesso di Edipo ( che però è molto differente dal mito greco).
Ma vediamo Banjo uccidere il padre e a ritroso la sua fuga da Marte ( la sua patria) che sono elementi precipuamente ripresi dalla storia di Edipo.
Non credo che la cosa sia casuale perché è notorio che gli autori giapponesi si siano ispirati consistentemente alla mitologia greca ( Mazinga è un esempio lampante) per non parlare dei cavalieri dello zodiaco.
L'ipse dixit serve poco in una discussione di ampio respiro, anzi sarebbe meglio esserne completamente scevri e vedere le cose per come appaiono. Io non riesco proprio a vedere in Koros una amante perché nel cartone si vedono due persone, due reali, troppo uniti l'uno per l'altra. Sozo ha rimorso per il figlio, possibile che non ne abbia per la signora haran?
La spiegazione più semplice è che i due coniugi abbiano cambiato la propria natura per un ideale poi travalicato nel significato più profondo. È questa la loro colpa essenziale. Banjo violando la sacralità genitoriale si scopre molto più piccolo di quanto credesse e rimpiange i propri errori e si dispera ( quando un eroe suda e si morde le labbra vuol dire che l'ha combinata molto grossa).
Ma la scena chiave della sigla iniziale è lapalissiana: Banjo rincorre disperato Koros e don zauker non Sozo e signora haran. Perché? Perché i suoi genitori, creduti morti ( da umani) ora sono morti davvero ( da meganoidi) per mano del figlio (adorato ).
Io avrei chiesto a Tomino proprio tutto ciò che ho esposto sic et simpliciter.
Per me Banjo è un moderno Edipo e la filosofia che si cela dietro questo esposto è molto profonda. Una vera tragedia greca.
Altre letture, interessanti e vagliate in profondità fin ora non offrono lo stesso pathos. È Tomino stesso a dire che i suoi eroi finiscono in tragedia. Quindi mi sento di sposare questa trama eroica che pone traccia sul mito greco di Edipo, con tutte le conseguenze e considerazioni che trovano in effetti riscontro nello svolgersi delle puntate. Soprattutto spiega perfettamente il finale ( che poi è uno dei punti più discussi).
Daitarn sparisce nel nulla, esattamente come Edipo. E noi lo chiamiamo a gran voce per l'ultima volta nelle parole di Garrison (un Teseo col mantello espresso magistralmente).
Cmq, questa è la mia personale visione del cartone, che non esclude altre letture. Ho solo cercato di spiegare la ratio del mio ragionamento.

www.serateotaku.it/daitarn.html
Qui è possibile trovare tutti gli errori e le curiosità dell'anime. In effetti la bimba menzionata dovrebbe essere un personaggio di Zambot.