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"DC - Universe", News, film, cartoons, fumetti e tanto altro...

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view post Posted on 16/11/2018, 19:41     +1   -1
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Io SONO la Girella

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Dick Sprang

riddler


Attivo tra gli anni Quaranta e Cinquanta, Dick Sprang era uno dei tanti artisti ombra di Kane. Prima di firmare con la DC, si era fatto le ossa su strisce come Lone Ranger e Agente segreto X-9. Sprang possedeva una linea chiara e un senso del design che lo collocò tra i maggiori artisti di Batman del periodo. Era anche uno studioso attento del mezzo, tanto che si mise ad analizzare come i bambini leggevano i fumetti e sperimentò soluzioni grafiche che, nelle sue intenzioni, avrebbero dovuto creare un senso di tensione e fluidità tale da tenere gli occhi dei lettori ben piantati sulla pagina.

A causa delle pressioni esercitate dalla caccia alle streghe fumettistica incitata dallo psichiatra Fredric Wertham, le sue storie si situano nel periodo solare del personaggio, dove i piani dei criminali coinvolgono spesso oggettistica abnorme e situazioni bizzarre. Tra i suoi lasciti, il design della batmobile degli anni Cinquanta e la co-creazione dell’Enigmista, leggibile in Batman Arkham 7: L’Enigmista o Classici del fumetto 16 (Bur).
 
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Carmine Infantino

batmaninfantino


Nel 1964 Julius Schwartz ereditò da Jack Schiff la gestione del parco testate di Ala d’Acciaio e traghettò il personaggio verso lidi più oscuri. Schwartz dovette lottare contro la popolarità dello show con Adam West, molto più sopra le righe rispetto ai fumetti e capace di influenzare le storie disegnate.

Schwartz mise Batman nelle mani di Infantino, che già aveva dettato la linea estetica della DC, con il ripensamento di Flash, la cui nuova incarnazione nel 1956 segnò l’inizio della Silver Age. Il suo stile era talmente divergente dal passato che fu il primo a firmarsi con il proprio nome, invece che nascondersi sotto quello di Kane. A lui si deve l’ovale giallo e la resa più atletica del personaggio. Il New Look, come venne soprannominato, spopolò tra fumetti e adattamenti ed è, a oggi, il più celebre tra i costumi del cavaliere oscuro. Non pago, Infantino impreziosirà una miriade di testate DC con le sue copertine piene di soluzioni grafiche originali. Prendete a esempio la copertina di Detective Comics # 332 e guardate come il gioco di inquadrature catapulta il lettore dentro lo spazio fino alla cella in cui è rinchiuso Joker e ne attanaglia l’occhio.

Il New Look debuttò su Detective Comics # 327 (e, nello stesso mese, World’s Finest # 141), insieme al nuovo corso narrativo impostato da John Broome: le storie si ancorano al terreno, il focus è ora sulle capacità investigative di Batman e meno sulla china sci-fi fatta di alieni e magie percorsa fino ad allora. La RW ha stampato la storia pochi mesi fa nel volume DC Comics Story 11.
 
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Neal Adams


batmanc6


A partire dal 1969, quando ormai la presa dello show televisivo si era allentata, Batman abbandonò i toni camp e tornò alle origini, con storie cupe e taglienti. È sempre Schwartz a coinvolgere Dennis O’Neil e Neal Adams. I due esordiscono su Detective Comics # 395 (ma faranno la spola tra quella serie e Batman) con Il segreto delle tombe e già si nota l’impronta dinamica di Adams, futuro creatore di personaggi come Man-Bat e Ra’s al Ghul.

Con il suo stile agile e strutturato, Adams ridefinirà l’aspetto di molti personaggi, tra cui Joker. Il disegnatore gli allunga la mascella, lo slancia nel fisico e lo rende un cattivo dal profilo inquietante. A tal proposito vale la pena rileggersi La vendetta in cinque atti del Joker!, in Classici del fumetto 16 (Bur) o DC Comics Story 8. Pubblicata su Batman # 251, segna il ritorno di Joker dopo quattro anni di assenza. Con un nuovo aspetto e un nuovo modus operandi, il redivivo maniaco omicida è fuggito dal suo contenimento e medita di far fuori una volta per tutte la sua nemesi. La reinvenzione del personaggio avrà talmente successo che negli anni Settanta la DC gli dedica perfino una testata tutta sua.

Adams influenzerà la resa del personaggio fino agli anni Ottanta, decennio in cui tiene banco il Batman realistico di Jim Aparo (Una morte in famiglia, Knightfall) tanto debitore della lezione di Adams.
 
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Frank Miller


millerbatman


Il ritorno del cavaliere oscuro di Frank Miller presenta un Batman messo su tavola in maniera così radicale che parlarne in questa sede sarebbe un tentativo fallito di catturare il fulmine nella bottiglia. Qui c’è un articolo di otto pagine sul Nostro, e qui un bel pezzo in cui se ne analizzano le soluzioni compositive. Vi lascio alle parole del saggio Pappademas:

NESSUN ALTRO FUMETTO SUPEREROISTICO MODERNO, ALAN MOORE E IL SUO POP-ESCATOLOGICO WATCHMEN A PARTE, HA INFLUENZATO IL GENERE COSÌ PROFONDAMENTE. L’INTERO PROCESSO DI REALIZZAZIONE DI FUMETTI ‘MODERNI’ NEGLI ANNI SUCCESSIVI È STATO QUELLO DI AFFERMARE O NEGARE LE IMPLICAZIONI DI QUESTE DUE STORIE – QUELLO CHE DICONO SUL SUPEREROE COME IDEA E IL CARICO DI IDEOLOGICA DA GUERRA FREDDA CHE QUELL’IDEA CONTIENE, SUL RAPPORTO PSICOLOGICO TRA EROI E NEMESI, SULLE FANTASIE VIOLENTE, SULLA NOSTALGIA COME LUOGO DI RIFUGIO, SUI VIGILANTI, SU MONDO CHE PLASMEREBBERO UN SUPERMAN O UN BATMAN SE ESISTESSERO VERAMENTE. […] NEGLI ANNI A VENIRE, OGNI SCRIBACCHINO (E PIÙ DI QUALCHE GENIO) DEI FUMETTI HA IN PRATICA RICALCATO QUELLE IDEE FINO ALLA NAUSEA.
 
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David Mazzucchelli

batmanyearonefb


Quello disegnato da David Mazzucchelli in Batman: Anno uno è il Batman meno supereroistico dai tempi di Batman # 48, The 1,000 Secrets of the Batcave (di Bill Finger e Ira Schnapp), in cui passò un intero numero a illustrare le cianografie della bat-caverna.

Mazzucchelli disegna il fumetto anti-supereroistico per eccellenza. Per prima cosa, rifiuta il modello Kirbyiano per cui in ogni vignetta il lettore riesce a immagazzinare al primo sguardo tutte le informazioni necessarie, le immagini di Mazzucchelli vanno metabolizzate e riviste. Questo, unito a una composizione in prevalenza a quarti delle tavole, invece che a terzi (e anche quando lo fa, in realtà divide gli spazi per quattro perché spesso una striscia occupa metà della pagina, lasciando il restante alle altre due), rallenta le azioni e modifica i tempi di lettura spesso sincopati di un fumetto supereroistico. Inoltre, quando si presenta un momento d’azione, una sequenza succosa dal punto di vista cinetico, il disegnatore punta lo sguardo dalla direzione meno enfatica e più sbrigativa, lasciando scorrere il tempo più lentamente solo per descrivere con perizie le conseguenze di quel gesto (un calcio a un pilastro o il lancio di una bomba stanno in una vignetta, la caduta del palazzo o l’entrata in scena dopo che si è dissipato il fumo riempiono una mezza pagina).

Bello vedere come Anno uno abbia lasciato segni nel futuribile Batman: Anno 100 di Paul Pope, a cui è bastata quest’opera (più un manciata di raccontini magici, tra cui il Batman berlinese) per ridefinire l’aspetto dell’Uomo Pipistrello, ancorandolo però allo stesso concetto di eroe realistico di Mazzucchelli. Il suo Batman è un bolso coi labbroni, il costume grinzoso, ai piedi stivali pesanti e un nugolo di lacci, cappuccio largo e le orecchie pendule e storte come nel serial degli anni Quaranta con Lewis Wilson. Anche le pose nelle copertine sono tutto meno che eroistiche: è ritratto di sbieco, impreparato all’assalto o addirittura inghiottito dalle sue stesse ginocchia. Qui Andrea Queirolo ne ha tracciato un profilo esaustivo.
 
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Tim Sale


lungohalloweenfb



Negli anni Novanta Batman è segnato da due tendenze rappresentative opposte: da una parte la dimensione fisica dei film e dell’iperrealismo alla Alex Ross, dall’altra l’estrema stilizzazione di Norm Breyfogle, Kelley Jones e Tim Sale.

Quest’ultimo ha lasciato il segno, sempre in coppia con Jeph Loeb, su Il lungo Halloween e Vittoria oscura, sull’antologica Legends of the Dark Knight e poi sugli speciali di Halloween. Il Batman di Sale è un eroe statuario, il cui mantello è ora un cumulo di stracci al vento, quasi fosse la personificazione della morte, ora un’ariosa appendice del suo costume che ravviva la tavola. Si fanno notare anche il suo Bruce Wayne, compassato uomo anni Quaranta alla Robert Mitchum, e la sua capacità di differenziare le fisionomie dei personaggi.

Criticato per il suo design d’impatto ma fin troppo grottesco, Sale va ammirato nelle grandi pagine de Il lungo Halloween, in particolare nel quinto capitolo, San Valentino, dove troviamo nell’ordine: scazzottate, Selina Kyle e scazzottate con Selina Kyle e Poison Ivy (ma poi volete mettere la Poison Ivy di Sale con quella post-New 52?).
 
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Jim Lee


batmansupermanjimlee

batmansupermanjimlee

Uno potrebbe pensare che questo tappetto sudcoreano non abbia avuto grandi avventure nel corso della sua esistenza. E invece la vita larger than life di Lee sembra un riflesso dei suoi disegni patinati. La sua famiglia si trasferisce in America quando Jim è ancora piccolo (il padre è medico e all’epoca la carenza di dottori spinge molti laureati da altri paesi a trasferirsi lì). Passa l’adolescenza a Saint Louis (Missouri), poi studia medicina, lavora in un ospedale di Amburgo, e alla fine capisce di voler soltanto disegnare gli X-Men. I suoi numeri sulla testata mutante, in coppia con Chris Claremont, sono a oggi i fumetti più venduti nella storia del mezzo. Negli anni Novanta fonda, nell’ambito dell’Image Comics, la WildStorm, la vende nel 1998 e passa alla DC Comics, dove è nominato co-editore nel 2010.

Lee ha avuto a che fare con Bruce Wayne nelle serie Batman: Black & White (la storia breve Diventare il pipistrello, scritta da Warren Ellis, che è un po’ il corrispettivo di Michael Bay che fa un film tranquillo e viene fuori questa roba qua), Batman: Hush, All Star Batman & Robin e Justice League; ha anche revisionato l’aspetto delle tre icone DC e, volente o nolente, il suo Batman si è imposto come il Batman degli anni Duemila. Dico ‘nolente’ perché molti professionisti si sono espressi a sfavore del coreano. Barry Windsor-Smith disse in un’intervista su The Comics Journal che «Non c’è alcun investimento emotivo nei suoi lavori. Certo, sa disegnare, ha delle abilità tecniche, ma non penso che gli sia mai passato in testa che i fumetti siano un mezzo per esprimersi intimamente.»

Se dovete recuperare qualcosa andate sicuri e convinti su Batman: Hush (pubblicato in Italia in una miriade di formati, pure in versione unwrapped, con le sole matite), una stupidata buona per i suoi momenti zarri, tipo Superman comandato da Poison Ivy contro Batman con un anello di Kryptonite, con tanto di siparietto comico con Krypto il supercane, o Harley Quinn attrice del Pagliacci di Leoncavallo. L’alto e il basso non sono mai stati così vicini.
 
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view post Posted on 16/11/2018, 19:53     +1   -1
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Greg Capullo

batman


batman

Greg Capullo si fa conoscere nei primi anni Novanta per le gestioni sulle marvelliane Quasar e X-Force. Todd McFarlane, che nel frattempo era andato a fondare l’Image Comics insieme a un manipolo di altri artisti, lo assolda per Spawn, di cui Capullo disegna più di cento numeri.

Ma Greg Capullo è soprattutto l’uomo scelto dalla dirigenza DC per rilanciare Batman dopo il reset de The New 52. In coppia con Scott Snyder, Capullo è al timone della testata dal 2011 e ne ha curato quasi tutte le uscite. È indubbio che sia il nome più legato al personaggio da anni a questa parte, dopo periodi in cui le serie cambiavano artisti ogni due-tre archi narrativi (a memoria, solo Tony Daniel può vantare un corpus di numeri grande abbastanza da poterci rivaleggiare).

La lunga saga della Corte dei Gufi (Batman 1 e seguenti) è il modo migliore per fare la conoscenza di Capullo, le cui scelte sono spesso radicali: il suo Batman è un monolite nero, un pezzo di ghisa senza una piega, il cappuccio un elmetto dal naso talmente appuntito da poter essere usato come rasoio, mentre Bruce Wayne ha sembianze di un giovane gagliardo con un mento che fa provincia. Capullo è anche responsabile del nuovo Joker, uno schizzoide che nella sua prima apparizione nel nuovo corso DC si tiene attaccata la faccia con la pinzatrice e ha per dita delle falangi sottili come fogli di carta (vedere qui)... www.tcj.com/uploads/2014/02/batman172-650x499.jpg



www.fumettologica.it/2015/06/batman-10-disegnatori/
 
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view post Posted on 17/11/2018, 19:22     +1   -1
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RW Lion: le uscite del 17 novembre 2018


www.mangaforever.net/557642/rw-lio...7-novembre-2018

AQUAMAN DI PETER DAVID Vol. 1
(contiene Aquaman: Time and Tide 1-4, Aquaman 0-8)
di Peter David, Marty Egeland, Brad Vancata, Kirk Jarvinen, Marty Egeland, Brad Vancata
16,5×25,2, B, col., 320 pp
€ 25,95

Per DC Essential, la collana delle saghe essenziali per i fan nell’universo DC COMICS, finalmente debutta l’epico viaggio epico che ha portato Arthur Curry a diventare il mitico supereroe che conosciamo come Aquaman. In grado di respirare aria e acqua, il Re dei sette mari ha combattuto la malvagità dalle profondità più profonde degli oceani fino ai limiti esterni della galassia. Dal suo abbandono su una scogliera alla sua educazione da un delfino al suo primo incontro con gli abitanti di superficie, questo volume rievoca l’origine e l’ascensione di Aquaman narrata da uno degli autori più prolifici del fumetto americano.



WONDER WOMAN 42
(contiene Wonder Woman #41, Trinity #16-17, Supersons #12)
di J. Robinson, R. Williams, P. J. Tomasi, . Gleason, S. Segovia, V. Ken Marion, P. Zircher, T. Kirkham
16,8×25,6, S, 72 pp, col.
€ 3,95

Inizia “Amazzoni attaccate”, la nuova saga di James Robinson che tirerà le fila di quanto imbastito in questi mesi. Quando Darkseid inizierà a muovere le proprie pedine a chi potrà rivolgersi Diana? Inoltre Batman, Superman e Wonder Woman, dopo aver affrontato Deadshot, dovranno affrontare un portale decisamente pericoloso. In appendice il gran finale di “Super Figli del Domani”!


 
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Batman Library
Batman Thrillkiller
(contiene Batman: Thrillkiller)
di Howard Chaykin, Dan Brereton
16,8×25,6, B.+Al., 128 pp, col.
€ 12,95






Siamo nel 1962, e l’annoiata ereditiera Barbara Gordon incontra Dick Grayson, acrobata del circo. La scintilla che scatta porta alla decisione di diventare gli avventurieri mascherati Batgirl e Robin. Quando la famiglia di Dick viene massacrata, il gioco diventa serio, e coinvolge anche il detective Bruce Wayne. Un Elseword eccezionale, violento e cupo che non mancherà di sconvolgervi!

GIOVANI TITANI DI GEOFF JOHNS N.2
(contiene Teen Titans 13-26, 29, Teen Titans Legion Special 1)
di Geoff Johns, Ivan Reis, Mike McKone, Tom Grummett, Matthew Clarke
16,8×25,7, C, 368 pp, col.
€ 25,00




Notte più profonda
(contiene R.E.B.E.L.S. 7-11, Annual 1)
di Tony Bedard, Andy Clarke, Claude St. Aubin, Scott Hanna
16,8×25,7, B, 144 pp, col.
€ 16,95




Omega
(contiene Justice League of America 49-53, Starman/Congorilla 1)
di James Robinson, Mark Bagley
16,8×25,7, B, 192 pp, col.
€ 15,95


 
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HELLBLAZER DI PETER MILLIGAN N.5
(contiene Hellblazer 271-275)
di Peter Milligan, Giuseppe Camuncoli
16,8×25,7, B, 136 pp, col.
€ 12,95





https://www.mangaforever.net/557642/rw-lio...7-novembre-2018
 
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Titans: la nuova Batmobile in tutto il suo splendore nell’ultima immagine dello show DC


9foO1E8sliKN2dvtMOEwwQgynlW


http://www.bestmovie.it/bestserial/titans-...show-dc/666465/
 
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DC Comics: annunciato un nuovo crossover tra Batman e Flash!


https://www.badcomics.it/2018/11/dc-comics...e-flash/224754/

 
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ZACK SNYDER RINGRAZIA I FAN PER IL DESIDERIO DELLA SNYDER CUT DI JUSTICE LEAUGE


https://cinema.everyeye.it/notizie/zack-sn...uge-352323.html
 
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