| Sbaglio o c'erano anche "chiari" (credo) riferimenti a Star Wars? (nel senso che i personaggi sono stati...ispirati/scopiazzati secondo il corrente gusto del filone inaugurato dal film di Lucas) Mi chiedo se si possa far convivere tutti gli elementi da cui è nata la serie di pupazzetti (vabbé....modellini....anzi no,chiamiamoli col giusto nome: giocattoli!) senza incappare nel plagio (plagio che già c'è,e si salva solo perché il committente era il medesimo che aveva realizzato Jeeg) . Oltretutto ne verrebbe fuori un'americanata d.o.c., quindi nel mio caso credo ne sarei schifato a prescindere. A me i micronauti (scoperti per forza di cose "dopo" - sono classe '80,io!) piacevano a causa del fattore-somiglianza Jeeg. Se mi togli quello,sai che me ne può importare di tutto il resto...
Non parliamo poi degli Shogun Warriors - io avevo Goldrake,ma perché era Goldrake! Al di là delle allora ignote ragioni di marketing per cui questi personaggi avevano fatto il giro del mondo per poter essere commercializzati in modo differente - 'shogun warriors' letto oggi,rappresenta un cliché - quei prodotti in Italia venivano venduti da traino al cartone trasmesso in Rai,mica a causa dei fumetti americani. Magari il discorso è diverso per i Micronauti,commercializzati da noi prima che venisse importato Jeeg e creando quindi un corto circuito temporale (confermate,voi che c'eravate prima di me?) .
I giapponesi hanno certamente avuto un peso a dir poco essenziale nel sedimentare un immaginario fantastico nella mente dei bambini di fine '70 ma soprattutto primi '80. Perché dico 'soprattutto' ? Perché io ci sono 'nato',con quei robot e tutto quello venuto prima,che fosse di matrice italiana o americana,per me non esisteva. E anche nel momento in cui i robottoni sono scomparsi dai palinsesti mainstream,il ricordo è rimasto e continua a rimanere. Di conseguenza,oggi non potrei accettare questi personaggi al di fuori del loro contesto culturale e storico: Jeeg,Mazinga,Goldrake-Grendizer sono giapponesi al 100%,benché abbiano qualche influenza esterofila - gli spaghetti western,per esempio- ma restano saldamenti collocati nella loro terra d'origine. Se me li riproponi in un contesto differente li snaturi. Per quale motivo dovrei accettare di vederli eventualmente edulcorati o trasformati in un contesto americano,magari da fumetto Marvel,quando la reale provenienza ha già una sua dignità,forza e impatto saldati da radici culturali notevolmente attecchite in quasi 50 anni di storia?
Non so,a me queste proposte fanno -non dico 'paura',dico... - ribrezzo . Rilanciare un brand vecchio come il cucco perché non si hanno più idee,e rilanciarlo dovendolo adeguare ai gusti del pubblico mainstream di oggi. Hanno già fatto quasi tutto,quindi non dovrei esserne stupito,eppure siamo ancora qui a parlarne. Non so cosa potrei aspettarmi,ma il dubbio sull'eventuale delusione è dietro l'angolo.
Cosa ne pensate voi? Vi piacerebbe davvero vedere un eventuale film sui Micronauti o sugli shogun warriors (questi ultimi sarebbero nient'altro che una rilettura commerciale per lanciare negli USA i jumbo e la novità è durata il tempo di uno sputo) ? Ancora una volta torna il rischio di potersi vedere qualcosa che per ragioni di marketing o di diritti potrebbe essere completamente epurata dallo spirito originale ,propinandoci "altro" che dovremmo accettare per forza di cose, perché i giapponesi non hanno altrettanta forza economica per poter competere .
Mi domando,è proprio necessario?
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