OSPITI A SORPRESA - parte 2
Poco più tardi, all’arrivo degli Tsurugi, l’allegro siparietto si ripeté. Più precisamente, Jun accolse con entusiasmo il ritorno sulla Terra della famiglia regale di Fleed e si precipitò subito a salutare calorosamente Actarus e Venusia, seguita da un Tetsuya decisamente più composto. Per lui le visite terrestri del regale pilota di Goldrake da erano sempre preludio di strani eventi. Dal canto suo, Aiko si era limitata ad un timido saluto generale per dirigersi immediatamente verso l’angolo del salone dove Lisa parlottava con un altissimo ragazzo di spalle.
- Ehilà! – esordì, facendo appello a tutta la sicurezza che aveva: - che si dice?
- Ehi, Aiko, benarrivata, vi aspettavamo! – la accolse una Lisa decisamente molto più formale (e paonazza) del solito. Colta in contropiede, Aiko si affrettò a giustificarsi:
- Ehm, è vero, abbiamo fatto un po’ tardi… - balbettò, grattandosi la nuca imbarazzata: - ma sono uscita ad allenarmi con mio padre e abbiamo perso la cognizione… - il suo sguardo d’improvviso incrociò quello del giovane principe di Fleed ed uno strano nugolo di farfalle prese a svolazzarle nello stomaco: - … del tempo.
Da dove veniva quel tipo? Con quei lunghi capelli ondulati e quegli occhi di un intenso colore del cielo, poteva solo essere…
- Lui è un extraterrestre – si sbrigò ad annunciare Lisa, accorgendosi con un po’ di fastidio del sorriso ammaliatore con cui il giovane stava replicando all’espressione imbambolata dell’amica. – È il principe del pianeta Fleed!
- Mi chiamo Ryusuke – salutò lui, porgendole la mano.
- Ryusuke… - ripeté incantata la ragazza, stringendogliela con fare in certo. In realtà pensava fosse un angelo, ma in effetti anche che venisse da un altro pianeta le sembrava perfettamente plausibile. Intanto, qualcosa aveva suscitato l’ilarità dell’angelo di un altro pianeta:
- Sì, quello è il mio nome…ma mi piacerebbe conoscere anche il tuo! – commentò giovialmente. Nel rendersi conto che aveva fatto una gaffe, Aiko sgranò gli occhi, ritirando impulsivamente la mano.
- Si chiama Aiko… - si intromise Lisa, giungendo in soccorso della sua impacciata amica: - ed in genere è molto più loquace! – aggiunse poi sottovoce. Un silenzio imbarazzato piombò tra i tre adolescenti, mentre, dall’altra parte della sala, Koji stappava la seconda bottiglia di spumante. Era evidente che stesse tentando di affogare un “certo dispiacere” nell’alcol.
- Un altro brindisi ai nostri amici venuti dallo spazio! – proclamò, con voce vagamente strascicata, calice in una mano e bottiglia nell’altra.
- Ma a che bicchiere sta? – si informò discretamente Tetsuya avvicinandosi ad Actarus.
- Credo al terzo… - rispose l’altro, rivolgendo a Koji un’occhiata perplessa. L’ingresso in sala delle tre donne con pietanze al seguito fu a dir poco provvidenziale. Accorgendosi della piega che la situazione stava prendendo, Sayaka si materializzò fulmineamente accanto al marito e gli sfilò la bottiglia, incurante delle sue proteste.
- Cerca di arrivare almeno al tacchino, prima di ubriacarti! – lo rimbeccò seccata.
- Ma che ubriaco – ribatté lui stizzito – sto solo celebrando il ritorno del mio caro amico dallo spazio!
- Ma piantala, sembra che tu stia parlando di ET! – concluse trascinandolo verso il tavolo, mentre Jun si rivolgeva scherzosa ai ragazzi:
- Ehi voi tre, avete finito di complottare? Il pranzo è pronto!
Actarus e Tetsuya si scambiarono uno sguardo dubbioso, prima di incamminarsi al seguito di Koji e Sayaka.
- In effetti per un attimo mi è sembrato di sentir parlare Rigel! – commentò il fleediano, soffocando una risata.
Nonostante l’entusiasmo e il piacere di essersi ritrovati, l’atmosfera a tavola era decisamente strana. Koji continuava a tenere viva la discussione, tra un bicchiere e un altro, sotto lo sguardo al limite dell’esasperazione di Sayaka e davanti ai sorrisi più o meno imbarazzati degli altri commensali. Imbarazzata era anche l’aria che si respirava tra Lisa, Aiko e l’affascinante Ryusuke, che si sforzava educatamente di portare avanti la conversazione con le due ragazzine, piombate d’improvviso in uno strano mutismo.
- E quindi qual buon vento vi riporta da queste parti della galassia? – la buttò lì ad un certo punto Tetsuya ostentando una certa nonchalance, ma curiosissimo, in realtà, di sapere se fosse il caso di scaldare di nuovo i motori del Grande Mazinga. Del resto tutte le recenti visite dei reali fleediani erano coincise con nuovi o presunti attacchi nemici. Actarus e Venusia si scambiarono un’occhiata complice.
- Beh veramente… - esordì il re con l’intenzione di lasciare alla consorte l’onore di condividere la lieta notizia.
- Il fatto è che mio fratello sta per sposarsi… - concluse lei con un sorriso affettuoso.
- Davvero??? – fu l’immediato coro che fece seguito alla notizia. Venusia annuì e proseguì:
- Esatto, e così Actarus ed io abbiamo pensato di trasferirci per qualche anno sulla Terra, in modo da stare un po’ vicini a mio padre e al dottor Procton, se dovessero avere bisogno…del resto non potevo lasciare tutto sulle spalle di Mizar…
- Per qualche anno hai detto? Ma è una notizia fantastica! – convenne Sayaka con tono festante.
- In questo modo Ryusuke potrà frequentare la scuola in Giappone! – aggiunse una lungimirante Jun, rivolgendo un sorriso compiaciuto al ragazzo. In quel momento, i cervelli un po’ annebbiati dall’ormone di Lisa e Aiko processarono la notizia e si scambiarono un lungo ed eloquente sguardo, che di fatto dava ufficialmente inizio alla caccia aperta all’ignaro principino.
- Sì, l’idea è quella… - confermò Actarus annuendo in direzione del figlio, ma fu bruscamente interrotto da Koji:
- Ma quindi lascerete la gestione del governo di Fleed a Maria?
- Esatto – annuì sorridente Actarus - del resto abbiamo regnato insieme per anni e con i viaggi e le comunicazioni tra galassie in rapido sviluppo sono certo che riusciremo a gestire il tutto anche nel prossimo futuro.
- Capisco – sospirò Koji con un’espressione malinconica che non sfuggì alla moglie: - bene, sono certo che Fleed sarà in ottime mani.
Quelle parole furono seguite da un nuovo, improvviso silenzio al quale Tetsuya si apprestò immediatamente a mettere fine:
- In questo caso ci vuole un altro brindisi! – esclamò alzandosi in piedi e levando il calice:
- Sì, amici, salute! – gli fece eco il fratellastro, cercando di ritrovare l’entusiasmo, quando fu distratto da un “ahia!” proveniente dalla figlia in piedi accanto a lui. Gli sguardi dei commensali cercarono ed immediatamente trovarono l’origine del trambusto e si ritrovarono davanti un quadretto decisamente surreale: mano destra sul collo di una bottiglia e mano sinistra che si massaggiava la tempia dolente, così se ne stavano sia Lisa che Aiko, immobili a lanciarsi occhiate di sfida.
- Va tutto bene, ragazze? – s’interessò un po’ preoccupato il padrone di casa:
- Certo, papà – rispose la figlia con tono stizzito: - stavo solo cercando di raggiungere il vino per riempire il bicchiere del nostro ospite! – concluse poi fulminando con gli occhi Aiko, la quale, per nulla intimidita, replicò:
- Non capisco che bisogno ci sia! La bottiglia è qui davanti a me e stavo appunto per versarglielo io, il vino!
- G… grazie ragazze… - balbettò la regale pietra dello scandalo, tra il lusingato e l’intimorito. Davanti a cotanto siparietto, Jun e Venusia soffocarono a stento una risata, Koji e Actarus sbatterono gli occhi esterrefatti, mentre Tetsuya e Sayaka rivolsero uno sguardo inorridito alle figlie.
- Non ci posso credere… - bisbigliò disperata la padrona di casa, portandosi una mano sulla fronte.
- Mi sa che qualcuno si è preso una bella cotta qui! – commentò divertita Jun, evidentemente non sulla stessa lunghezza d’onda dell’amica. Sayaka si lasciò andare ad un esasperato sospiro e ribatté sarcastica:
- E certo, ci mancava che un altro membro della mia famiglia finisse in un triangolo amoroso per colpa di un Fleed!!!
Il pranzo si concluse in un’atmosfera decisamente più rilassata e divertita: come da copione, gli adolescenti erano stati i primi ad alzarsi e a ritirarsi nella stanza di Lisa, mentre gli uomini si intrattenevano giovialmente in chiacchiere, fingendo di non accorgersi delle operose consorti che si apprestavano a riordinare la tavola.
- Venusia, Jun, lasciate stare i piatti – invitava intanto una cerimoniosa Sayaka, cercando invano di attirare l’attenzione del marito: - ci pensa Koji ad aiutarmi con la lavastoviglie!
Sentendosi chiamare in causa, il malcapitato pensò di giocare d’anticipo e iniziò a massaggiarsi lo stomaco con aria contrita:
- Accidenti, credo di aver mangiato troppo – iniziò a lamentarsi, puntando il divano: - forse è il caso che mi sdrai un pochino! – Capendo l’antifona, la moglie si limitò a sospirare:
- Guarda che se ti sdrai ti risale tutto su! – sentenziò, per poi dirigersi sconfitta in cucina con la sua pila di piatti.
- So io quello che ti ci vuole per digerire! – annunciò Tetsuya, prendendo la palla al balzo per tirare fuori l’invitante bottiglia di brandy che aveva portato in regalo al fratellastro.
- Tetsuya! – lo richiamò immediatamente Jun - ma dico, ti sembra il caso proprio ora?
- Vuoi dargli il colpo di grazia? – rincarò Venusia, strizzando l’occhio a Koji. Fu Actarus, come al solito, a rimettere gli amici sulla retta via:
- Direi che è meglio prendersi una pausa dagli alcolici, per ora – esordì, poggiando affettuosamente una mano sulla spalla dell’amico: - Potremmo sempre farci una partita a carte! Saranno secoli che non gioco!
- Buona idea! – avallò prontamente Koji, poi concluse, rivolgendo un ironico sorrisetto al fratellastro: - conosco qualcuno che aspetta una rivincita a poker da almeno tre Natali! – punto sul vivo, Tetsuya si limitò a replicare con un’occhiataccia. In effetti c’era una questione che lo preoccupava di più in quel momento:
- Ehi Jun – fece con fare circospetto, avvicinandosi alla moglie: - hai visto Aiko?
- È in camera di Lisa con Ryusuke… - replicò innocentemente lei, continuando a raccogliere piatti dalla tavola. Il marito deglutì rumorosamente.
- È in camera… - balbettò, poi si schiarì la voce, cercando di recuperare un contegno: - a fare cosa? – Jun gli lanciò un’occhiata di sfuggita:
- Presumo a fare quello che fanno i ragazzi alla loro età…
Non sapendo bene se sentirsi più rassicurato o minacciato da cotanta affermazione, Tetsuya decise di optare per un approccio più neutro, e proseguì:
- E cos’è che fanno i ragazzi alla loro età?
Jun interruppe quello che stava facendo, per fermarsi incuriosita a studiare l’espressione del marito.
- Dove vuoi andare a parare? – gli chiese, diretta. Tetsuya non si scompose minimamente, ma continuò, schiarendosi di nuovo la voce:
- Beh io… cioè, noi alla sua età… - mentre incespicava alla ricerca di una risposta, Jun lo guardava sempre più divertita: - Ecco io non ho la più pallida idea di cosa facciano i ragazzi alla sua età! – sbottò alla fine, cercando di mantenere il tono al di sotto delle voci di Koji e Actarus: - però direi che sia il caso di controllare che la situazione non prenda una piega pericolosa…
Dopo aver assistito ad occhi sgranati a tale “sfuriata”, Jun non poté più contenersi e gli sbottò a ridere in faccia.
- Mi fa piacere che tu trovi la cosa divertente! – sentenziò un piccatissimo Tetsuya, incrociando le braccia.
- E dai, Tetsuya, ma cosa vuoi che facciano? – lo canzonò Jun: - la conosci nostra figlia, no? Al massimo lei e Lisa si metteranno a bisticciare e finiranno per darsi un’altra testata come poco fa a tavola! – e, al pensiero, scoppiò di nuovo a ridere divertita.
- Sarà, ma io di quel fleediano non mi fido per niente! – chiosò un seccato pilota del Great, decisamente a corto di argomentazioni valide. Jun scosse la testa, guardandolo con tenerezza:
- Che sciocco! hai detto la stessa cosa anche la prima volta che hai conosciuto Actarus, ti ricordi? E comunque non ti fidi di Aiko? – Punto sul vivo, Tetsuya serrò le labbra e abbassò lo sguardo. Jun fece per raccogliere una nuova pila di piatti e per avviarsi in cucina, non prima di concludere, per tranquillizzare il sospettoso marito: - facciamo così: tu va’ ad accertarti che Koji non svuoti anche quella bottiglia di brandy e io tra un po’ vado a portare una cioccolata calda ai ragazzi… così, per sicurezza! - e, detto ciò, si allontanò strizzandogli l’occhio.
Intanto, un paio di stanze più in là, la situazione tra i tre adolescenti era temporaneamente ancora sotto controllo: Ryusuke aveva temuto il peggio quando aveva innocentemente chiesto alle ragazze quale robot fosse più forte tra il Grande Mazinga e Mazinga Z, ma aveva stroncato sul nascere l’infuocato dibattito tirando fuori il suo tablet personale che proiettava ologrammi.
- Che dite, volete vedere qualche immagine del mio pianeta? – chiese cordialmente, facendo partire una sequenza di fotografie mozzafiato di paesaggi che lasciarono le ragazze a bocca aperta.
- E così è lì che sei cresciuto? – chiese Aiko, allungando la mano, quasi a voler toccare l’acqua delle cascate che aveva preso vita di fronte a lei.
- Esatto!
- Sarebbe bellissimo vedere Fleed un giorno… - continuò Lisa, rivolgendo un sorriso sdolcinato al ragazzo.
- Certo, magari la prossima volta che ci ritorno mi potreste accompagnare!
- Dici davvero? – continuò la ragazza saltando in piedi per l’entusiasmo: - ho sempre sognato di viaggiare nello spazio…
- Ma quando mai! – la canzonò sarcastica Aiko, guadagnandosi una nuova occhiataccia da Lisa:
- Da sempre! Del resto, mio padre è un ingegnere aereospaziale, nel caso non te lo ricordassi…
- E questo che c’entra? – mentre Ryusuke constatava scoraggiato che la tensione nella stanza stava di nuovo risalendo, il provvidenziale tablet prese a vibrare e a proiettare l’icona della chiamata in arrivo.
- Scusatemi un secondo! – esclamò il giovane d’un fiato, precipitandosi fulmineo fuori dalla stanza seguito due paia d’occhietti esterrefatti e un po’ delusi.
- Ma dove va…? – fece Lisa, l’espressione imbronciata e preoccupata di chi presagisce un’incombente delusione. Le due si guardarono con orrore, esternando all’unisono la matrice della loro ansia:
- Sarà la ragazza???
- Aiko sprofondò pesantemente sul letto accanto a lei, e commentò con un sorrisetto:
- Certo che solo noi potevamo pensare che uno come lui fosse libero… - Lisa soffocò una risata e continuò, annuendo:
- Te lo immagini? Un principe, per giunta! – entrambe scoppiarono a ridere, mettendo la parola fine alla loro temporanea rivalità:
- Come no? Aspettava proprio due imbranate come noi! - e mentre con ritrovata complicità le due ridevano e si beffavano dei loro goffi tentativi di seduzione di un principe extraterrestre, videro il giovane sfrecciare davanti alla porta della cameretta in direzione del salone al grido di:
- Padre, padre!
Un po’ allarmate, Jun, Venusia e Sayaka interruppero il loro tè per raggiungere gli uomini in salone, proprio mentre il campanello suonava a sorpresa.
- Aspettavi qualcuno? – chiese Tetsuya, vagamente allertato. Koji scosse il capo e si alzò in piedi, cercando di ignorare la testa che gli girava, annebbiata da litri di alcol. D’istinto, Actarus e Tetsuya si scambiarono un’occhiata complice e lo seguirono, per tenere la situazione sotto controllo ed intervenire nel caso fosse servito. Certo non era mai capitato che i nemici usassero loro la cortesia di suonare alla porta il giorno di Natale per annunciare imminenti attacchi, ma in fondo la prudenza non era mai troppa.
Lo spettacolo che la povera Maria si trovò davanti quando la porta di casa Kabuto le fu spalancata fu abbastanza singolare. Un Koji evidentemente ubriaco che la guardava come se facesse fatica a metterla a fuoco era spalleggiato da Tetsuya e Actarus in palese modalità “pronti all’attacco”. Alle loro spalle, Venusia parlottava col figlio per capire cosa stesse succedendo mentre Jun e Sayaka, ancora col tè in mano, si sporgevano per cercare di avere una visuale della situazione.
- Sorpresa!! – salutò la spumeggiante nuova reggente di Fleed, balzando prontamente con le braccia al collo del suo flirt di gioventù, che a momenti cadde rovinosamente a terra.
- Chi… chi è? – esalò Sayaka, mentre, data la visuale coperta, cercava nello sguardo di Jun conferma di quello che temeva. Per tutta risposta, l’amica le sfilò prontamente la tazza di tè dalle mani, sicura che, trascorso lo shock di quel Natale pieno di visite inaspettate, Sayaka l’avrebbe ringraziata per averle almeno salvato il costoso servizio di porcellana cinese.
FINE
Per ricordare all'autrice che gli "special natalizi" andrebbero pubblicati prima di Natale, e per ogni altra considerazione:
https://gonagai.forumfree.it/?t=76810056&st=165#lastpostEdited by MicchiUzuki - 27/12/2020, 20:03