E veniamo a "Anche la cyborg pazienza ha un limite".
CITAZIONE
Un Grande Mazinga semi-distrutto, monco e senz’ali, si strascinava passo dopo passo nelle prime luci della sera. Col braccio rimasto teneva tenacemente sollevato quel che restava di Venus, la quale a sua volta gli stava saldamente aggrappata con l’unico arto disponibile.
Inizio perfetto: il dipinto a parole della scena madre nell'episodio (che per atmosfera sembra addirittura tratto da un
frame di Mazinkaiser!)
CITAZIONE
Se da una parte il quasi toccante quadretto dei due robot stretti l’uno all’altra che rientravano alla base dopo una vittoria in extremis lo aveva quasi intenerito, il constatare dal vivo le condizioni dei suddetti robot gli provocò un improvviso tsunami di collera che gli si propagò inarrestabile tra i circuiti.
Suvvia, Kenzo! In fondo, una toppa in più o in meno ai tuoi due "micidiali e costosi prodotti della robotica", cosa vuoi che sia??
...
Macché, niente da fare: il Dottore è restato talmente scottato da quella giornata di "vacanza" che i suoi nervi sintetici impiegheranno un bel po' a ridistendersi, mi sa.
D'altra parte, il titolo dell'episodio in oggetto parla molto chiaro, purtroppo: niente riposo per i nostri eroi, anche se Jun, al solo ricordo del "piacevole spettacolo che era il suo partner in costume da bagno" (
), nonostante tutto pare proprio non volersi rassegnare (E come darle torto??
).
CITAZIONE
Ed eccoli lì, i due reduci dalla battaglia, pesti come acini d’uva il giorno della vendemmia e con le facce umiliate e colpevoli di chi è pronto alla fustigazione.
Ed è esattamente così che anche nell'
anime i due alla fine appaiono (Sai Micchi che tutte le volte che li rivedo in quel finale, non posso che sentirmi nei loro panni, porelli, e immancabilmente provo una tale vergogna per loro!
).
CITAZIONE
“Vi vedo abbronzati!”
Eh però, Kenzo, questo significa girare il dito nella piaga, sparare sulla croce rossa, accidenti!
Soprattutto a Jun non puoi fare una battutaccia del genere, ché poi si rischia una ricaduta nel complesso razziale, insomma!
CITAZIONE
“Di… di quanti giorni parliamo?” s’azzardò a chiedere ancora il giovane pilota.
Mi fa morire qui il Tets, che all'inizio balbettando dà proprio l'impressione di identificarsi con la propria macchina, e poi non si trattiene dal chiedere lumi circa il tempo per cui dovrà fare a meno della sua "copertina di Linus". Che tenero!
Mentre per questa che segue, menzione d'onore:
CITAZIONE
“Papà?” la voce di Shiro lo fece sobbalzare. Possibile che fosse ancora lì? In genere si attaccava alle calcagna di Tetsuya tutte le volte che il “fratellone” rientrava da una battaglia. Pareva che il poveraccio non fosse nemmeno padrone di farsi una doccia senza averlo come spettatore…
Per fortuna che il Tetsy verso il fratellino dimostra sempre la pazienza d'un santo
. Per contro invece, in questa ff si svelano i pensieri reconditi di papà Kenzo:
CITAZIONE
“Sono già pronto!” esclamò trionfante: “posso accompagnarti a controllare le condizioni del Grande Mazinga?” L’esausto scienziato fu percosso da un brivido. Già si prefigurava una raffica di domande inutili a cui rispondere, mentre con i suoi collaboratori cercava di affrontare e risolvere complesse problematiche di meccanica robotica. Ciò avrebbe reso le operazioni di diagnosi e riparazione ancora più lunghe e gravose. No, si disse, serviva una soluzione, una piccola ed innocente via di fuga.
CITAZIONE
“Dimmi un po’, Jun” cominciò Kenzo... c’è un motivo particolare per cui mi vorresti, anzi ci vorresti, lontani dalla Fortezza, dopo tutto quello che è successo oggi?” ... “C’è per caso qualcosa che devo sapere?”
Kenzo, Kenzo, ma perché fare e farsi domande le cui risposte è preferibile non conoscere?