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| Ossignore, non ho voglia di partecipare alla polemica, ma c'è chi è giunto a negare l'esistenza della malattia. Posso ricordare che uno dei problemi maggiori è stato il dover riservare le terapie intensive ai malati gravi, in maggioranza non vaccinati, e che l'accesso alle cure mediche è stato molto rallentato per l'emergenza, con strascichi in termini di prevenzione che stiamo pagando ora? È noto che in ospedale ci si beccano facilmente infezioni varie, era il caso di aggiungerne una facendo finta che non si corressero rischi? C'è differenza tra chi non si è vaccinato (per motivi validi o imho meno validi, ma non è di questo che voglio parlare) e chi ha detto che la malattia era un'invenzione e ha contribuito alla sua diffusione sbattendosene delle misure sanitarie. Non facciamo di tutte le erbe un fascio.
Poi, riguardo al maggior tempo libero durante il lockdown, da insegnante in dad che correggeva ogni singolo compito presentato sono stata al computer la maggior parte dei giorni dalle otto di mattina fino a notte fonda, con pause solo per fare la fila al supermercato e per una camminata intorno alla casa per non impazzire... rilassante, nemmeno un po'. Probabilmente, però, necessario.
Credo che questo sarà il mio ultimo intervento, non posso disiscrivermi dagli aggiornamenti perché potrei dover moderare ma spero non ce ne sia bisogno.
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