L'orca assassina, 1977La compagna dell'orca è stata colpita a morte e lui la spinge verso riva.
www.youtube.com/watch?v=VyXc5IQbi0YFino ad oggi mi chiedo perché gli spettatori insistono a chiamare questo film un "B movie" o una brutta copia di
Lo squalo. Le orche non sono monogame, non meditano vendetta, non si comportano come esseri umani ecc., è vero, ma si tratta di una storia profondamente simbolica, non c'entra il realismo. Il tema del film è il lutto, e non ci sono né buoni e cattivi né vincitori e sconfitti. I due protagonisti, entrambi sia cacciatori che prede, sono legati l'uno all'altro da un destino comune, la morte della compagna e del nascituro. Il capitano rivive la sua esperienza di orrore e l'incapacità di proteggere le persone a cui tiene, finché finalmente decide di affrontare la sua nemesi - il mare, e il mostro che incarna rimpianto e castigo. Il finale è ambientato tra i ghiacci dell'Artico, riportando all'ultimo girone dell'inferno.
L'orca è per me, in questa storia, un simbolo di dolore e lutto non accettati e mai guariti, che infine portano a rifiutare a causare ulteriori drammi finché la morte vi pone fine. Nonostante le scene chiaramente "gore", tipiche per i "monster movies", è una cosa del tutto diversa. La colonna sonora di Ennio Morricone ci trasporta in un mondo freddo, profondamente triste, melancolico, senza speranza. Uno dei film più strazianti che io ricordi, ma che ci insegna anche a rispettare la natura; gli animali, sì, ma anche i nostri propri sentimenti, inclusi quelli profondi e negativi, come il lutto, la tristezza, l'ineluttabilità.
Film sconsigliabile agli animi sensibili.