[COL] La collezione di Cloud76, Videogiochi e Anime

Puoi dirlo forte! Purtroppo, anche la versione C64 (dico purtroppo perché è probabilmente il più brutto gioco di tutti i tempi: ogni volta che tiravi un pugno a vuoto perdevi energia!! Ma si può?!?)


Ahi voglia! Me lo ricordo eccome, un grande! Neanche due mesi fa la suddetta Associazione Airons ha ristampato il numero speciale di Zzap! uscito nel 2002, l'ho preso volentieri anche perché contiene articoli scritti proprio da BDB. Un ritorno al passato che è ritornato anche nel presente!


Come no, ricordo! Il Galla scriveva anche gli editoriali nell'ultima fase di Zzap! in edicola prima che fosse ridotto a inserto all'interno di TGM. USA TODAY la trasmettevano su Italia7 o su Italia1? Ne tengo poca memoria perché mi capitava raramente di sgamarla, forse perché non riuscivo a ricevere Italia7 da casa mia. Gallarini qualche anno dopo condusse anche "Il muro", un programma di musica live su Odeon... Per qualche motivo lo si vedeva spesso in tv, poi è come scomparso. Chissà cosa combina oggi.



Personalmente no. Della Jackson ho numeri di SUPERVIC & C64, ma si parla proprio di preistoria. Ho anche annate incomplete di Commodore Computer Club della Systems Editoriale. Pagine e pagine di listati in basic e linguaggio macchina. Ma all'epoca avevo solo il VIC-20 e senza espansioni di memoria ci combinavi ben poco...



Oh yes! C'avevo pure un mini-cabinato portatile di Miss Pacman! (ce l'ho ancora) Chiaramente, tutto elettronico tipo Game & Watch, niente bitmap...


Ovviamente! Ma ti dirò, 30 anni fa stressai mia mamma per tutta una vacanza affinché me ne comprasse uno. 60.000 lire costavano, non esattamente una cifretta. Scelsi Ritorno al Futuro. Dopo due giorni volevo già gettarlo dalla finestra... La pubblicità, soprattutto nella mente di un dodicenne, è dannatamente illusoria. Con quelle 60 carte mi sarei potuto fare due settimane in sala giochi a tutte le ore, piuttosto.... E mi sarei divertito di più!



Cacchio! Ce ne ho uno scatolone di quelle cassette da edicola! Su Special Program c'era anche l'annuncio che se gli spedivi un gioco originale ti avrebbero anche pagato un milione (di lire), chissà se c'era verità o se ti avessero fregato (erano pirati di professione...). Io credo di essere stato uno degli ultimi in tutta Italia ad aver continuato PER ANNI a cercare cassette negli anfratti delle edicole del circondario... L'ultima, te lo giuro, la trovai nel 1997!!! Ed era un gioco di scacchi, per cui lo lasciai lì... (in quei casi però erano le cassette della Edigamma, la concorrenza. L'editore degli SPECIAL PROGRAM chiuse baracca alla fine del '92, quando cioè la Commodore chiuse definitivamente la produzione del C64).

E pure al mio paese c'era il negozio che vendeva cassette e dischetti copiati (5 mila a tape, 10 a disco) ,anche per Amiga. Il bello è che tutti compravano le copie, ma nessuno considerava i meravigliosi giochi originali che rimasero esposti in vetrina a prender polvere fino alla chiusura dell'attività, alla fine dei '90... Ogni tanto compravo qualcosa, ma avevano prezzi da furto e i gestori mai una volta hanno pensato di abbassarli pur di poterli sbolognare. No, piuttosto se li sono tenuti lì anche quando non interessavano più a nessuno. Chi li capisce è bravo...



Sì, i famosi trainer che venivano applicati dai crackers di tutta Europa. Avevo contatti con un italiano del gruppo F4CG. Coi collezionisti italiani feci una collezione enorme a suon di scambi, negli anni '90. Il difficile, ma anche il bello della faccenda, era riuscire a trovare dischetti 5 1/4" vergini a bassa densità ancora in buono stato. Ma 'scavando' si trovavano, eccome. Fu invece piuttosto doloroso telefonare a contatti attivi fino a qualche anno prima, e che al momento che rispondevano e io chiedevo se potessero spedirmi una lista questi replicavano indispettiti di lasciarli in pace, di non chiamarli più. Che male avevo fatto?! Poi capii: erano cambiate le leggi, la pacchia era finita e tutti o quasi avevano ricevuto visitine dai caramba o dalla GdF. La sola menzione della parola "Commodore 64" provocava in costoro una reazione amarissima. O hanno pagato multe salate, o sono finiti in galera. Io ero solito rifornirmi presso una "azienda" a conduzione famigliare con sede in provincia di Firenze. Persone fantastiche, prezzi vantaggiosi, facevano pure speciali offerte che includevano gadget in regalo (un meraviglioso joypad a forma di manubrio, ce l'ho ancora!) e nel '96 si misero persino a distribuire i prodotti della americana CMD (gli incredibili hard disk, la Super CPU che aumentava la velocità del C64 a 20Mhz e altre primizie fino a quel momento impensabili, seppur costosissime. Cose che ancora oggi mi mangio le mani per non averle prese, ma non me le potevo permettere). .


Già! Fu la grande intuizione che fece la fortuna di quelle console, distribuirle come se fossero giocattoli, così si trovavano ovunque. C'era pure Zenga!! E ricordo anche un programma su Italia1, forse lo stesso Non è la Rai che a un certo punto venne co-condotto da Bonolis. Nei momenti promozionali appariva un tizio travestito da Sonic (!!) e Bonolis partiva col pippone sul Megadrive!! Ma le console trovavano spazio anche nei programmi per famiglia, a Buona Domenica cercavo di chiamare ogni settimana (MAI presa la linea...) quando la Mondaini/Sbirulino faceva un concorso telefonico in diretta coi Megadrive come premio.... E anche in tempi successivi c'è stato un programma Rai (credo Game Kart) in cui era possibile vincere il MD2 telefonando e rispondendo a una domanda.

Mi pare che ai tempi successivi della Playstation non ci fosse più tutto 'sto fervore "promozionale", non ricordo la stessa mole di concorsi televisivi, forse perché in quel caso non c'era più di mezzo Giochi Preziosi. E pensare che la PSX all'inizio (1994, quand'era solo import) non se la filava quasi nessuno... Tempo un paio d'anni e cominciò a vendere come il pane.... Ragazzi, sembrano passati secoli da allora!!!

Nel mio caso confermo


Prima Odeon, poi Italia 7
Io lo guardavo principalmente per i videogiochi, che erano alla fine del programma e duravano nulla.
Sul tubo trovate varie puntate della sezione giochi.

Mi piaceva anche la parte sul cinema, che in epoca pre- internet , ti faceva vedere i trailer di film che in italia avremmo visto solo tra molti mesi ( tipo quello delle Turtles )


Un mio amico aveva quello di Double Dragon, e mi pare fosse divertente.
Ma anche tu Rick, che ti vai a prendere i tie-in, che sono quasi sempre giochi spazzatura.


Ah, figura mitologica presente ovunque.
ANche da me ce ne era uno che faceva copie dei giochi Amiga e co. e venivano pure da molti paesi vicini a rifornirsi.
Finita l' epoca AMiga, non hanno venduto più una mazza e hanno chiuso .
Se avessero resistito ancora un pò, avrebbero goduto dell' epoca Playstation.


E' andata così : fino al 1990 o 91 copiare giochi cambiandogli il nome o qualche riga di codice, era legale in Italia.
Questo rese per anni il nostro Paese il Terzo Mondo dell' informatica ancora oggi.
Poi, su pressione della Leader ( il maggior distributore di giochi per computer dell' epoca ) si fecero le leggi sulla pirateria, e tutte le riviste da edicola sparirono.
Uno di questi editori, la Logica 2000, si convertì agli anime, e grazie a loro vedemmo in italiano i film di Cobra, Golgo 13, e le versioni integrali dei primi film di Lupin,
Ma questa è un altra storia....


Fu invece una scelta disgraziata da parte di Sega e Nintendo, che vennero ghettizzate come costosi giocattoli per bambini.
La Sony invece riuscì a sfondare da noi proprio perché trattò la PSX come uno strumento "adulto" e "fico" che rese da noi i videogiochi popolari come non mai: non più roba per nerd sfigati o bambinoni troppo cresciuti, ma roba che tutti dovevano avere.
Scommetto che anche molti tuoi amici che ebbero la PSX, Rick, non avevano mai posseduto prima una console.

Edited by Zio Sam - 5/7/2022, 19:42

C'è sempre una spiegazione per tutto: in quel caso, quell'anno al mare vidi al cinema Ritorno al Futuro 3. Quindi la scelta del tie-in, se non suggerita, era praticamente 'obbligata'. (Che poi, a ben vedere, il Gig Tiger in questione era più che altro incentrato sulla serie a cartoni, che credo arrivò in Italia un annetto dopo).

Tie-in o no, in ogni caso puoi girarli come vuoi ma sempre schifezze erano, i Tiger. Non che non mi fossi divertito, ma erano a malapena un pelo più variegati dei giurassici Game & Watch (e cloni vari). Qualsiasi titolo avessi scelto non sarebbe potuto durare più di una manciata di ore. Alla fin della fiera aveva avuto ragione mia mamma, era meglio evitare. Mio fratello minore, facendosi regalare un Super Liquidator, quella vacanza al mare si era divertito assai di più.

(Poi mio papà ha cominciato a usarlo per irrigare le viti con l'acquavite, ma quella è un'altra storia... )

Comunque non era poi brutto ... Si attraversavano varie epoche con la DeLorean facendo zig zag tra ostacoli vari. E l'effetto del fulmine che spara la macchina nel tempo non era nemmeno brutto. Con poche soluzioni di fortuna avevano creato un giochino a cui in fin dei conti non mancava niente.

Tranne la longevità.... purtroppo.

In effetti non l'avevo mai pensata sotto quel punto di vista. Ma erano tempi successivi, il mercato dal '94 in poi era "pronto" al cambiamento.
In ogni modo non è del tutto esatto, MD e SNES si trovavano tranquillamente negli stessi negozi specializzati che avrebbero poi venduto anche la Play e tutte le altre console di generazione successiva ai 16 bit. Le pubblicità non era ghettizzazioni, anzi: da un lato davano una grossa spinta alla diffusione delle console, facendole arrivare in tutte le case; dall'altro, contribuivano a tenere vivo l'interesse presso chi già seguiva quel mondo.

E sì, parte dei miei amici non possedeva una console prima della PSX, ma non per i motivi che citi: semplicemente, il concetto che passava in Italia in quei primi anni '90 era "Ma sei scemo a comprarti una console? Vabbé che mio padre ha speso 3 milioni per il 386, ma posso copiare centinaia di giochi a costo zero! Te sei un pirla che spenderai 3 milioni per comprarti dieci cartucce!". Così la pensavano TUTTI... Poi però si convinsero proprio a causa della pubblicità, e se nel natale '92 optai per un Master System era perché - oltre al fatto che i giochi costavano meno del MD - a quel punto ce l'avevano in molti. Nel giro di un paio d'anni feci una marea di scambi, ho giocato a un sacco di roba (pur se per pochi giorni a titolo, perché erano tutti prestiti).

Gli stessi che ragionavano come sopra, qualche anno dopo comprarono tutti la PSX. Ma SOLO perché era girata voce che con la modifica potevano masterizzare i giochi. Se la Play fosse andata a cartucce come il Nintendo64 stai sicuro che non avrebbe avuto lo stesso successo (almeno, non in Italia....). Sarebbe continuata ad essere vista come un giocattolone costoso. I tamarri la compravano solo per i giochi di calcio o Tekken, non erano certo degli appassionati esperti che conoscevano tutti i titoli in uscita...

Io continuo a ricordare quello di Double Dragon molto divertente , per essere uno scacciapensieri... poi è chiaro, non era mica un Game Boy .
Io i giochi tratti dai film li ho sempre evitati come la peste , tranne Batman Return della Konami per SNES.
Ma era un gioco giapponese, capisci a me ....

Vero, vero. Solitamente i tie in gestiti dai giappi rullavano abbestia. Ricordo vagamente anche un Batman Return per Atari Linx (!!) che era un piccolo bijou.
Io comunque ero di bocca buona e qualche titolo sul C64 (Darkman, il mitico Ghostbusters, Batman ovviamente, Hudson Hawk, Terminator 2 e pochi altri) lo avevo apprezzato. Molti trovavano i tie-in poco gradevoli perché spesso erano minestroni di generi (il livello platform, quello sparatutto, quello che guidi la macchina, il puzzle, ecc) ma secondo me era proprio quello il bello. Almeno c'era parecchia varietà.

Gesù! Da qualche parte ho anche una pila di giochi del Mega CD "a cartoni animati", tipo Dragon's Lair (incluso! Pure quello ho). Ricorderai che all'epoca era quella "l'innovazione" su cui tentavano di vendere tale upgrade... E niente, c'erano questi giochi che praticamente erano film di animazione dove bisognava seguire la scena e al momento giusto fare la scelta con movimenti di joypad o premendo un tasto, e se perdevi quella frazione di secondo (spesso saltava perché il lettore stava ancora caricando, mandandomi in bestia) dovevi ricominciare da capo.

Ebbene, ricordo che nel mucchio c'era un gioco (non ricordo il titolo...) in cui la protagonista era una ragazzina clone sputata di Lamu, cambiavano giusto i capelli (blu invece che verdi) e il costume non era leopardato. La sua caratteristica era che viaggiava in varie epoche/livelli e poteva invocare il "Time Stop!", fermando il tempo per qualche secondo, in cui era possibile compiere le scelte da fare (scappare da un cattivone/affrontarlo nel modo giusto/whatever...). Era super giapponesissimo e con una colonna sonora indimenticabile, ma il gioco - come tutti quelli del genere - faceva ovviamente pietà, eppure per un certo periodo mi prese un casino. Ce n'era anche un altro di guida, coi cattivi che parevano "tirati giù" da Ken il guerriero (i soliti punkabbestia palestrati). Non so, per quanto "brutti" e poco giocabili, questo genere aveva il suo fascino...

Eccolo! Era Road Blaster!! Manco mi ricordavo più....

K non la leggevo... neanche videogiochi.
Stefano Gallarini lo guardavo quando capitava e quando il canale si prendeva ... simpatico.
Le pubblicità li ricordo eccome, è per quello che Sonic e il megadrive mi facevano sbavare seppur grandicello. L'estetica della console per me era pazzesca. Poi c'era uno spazio dedicato anche su BIM BUM BAM...
I negozi dei giocattoli erano strapieni di videogame. Ma ricordiamoci che esistevano anche negozi di soli videogame. Nella mia città 3 i più famosi (uno chiuso dalla finanza dopo pochi anni perchè solo con le copie pirata di Donkey Kong dello Snes, si comprò un'Harley Davidson messa in bella mostra fuori dal negozio! E secondo voci che giravano, anche un appartamento).
Gli altri due erano strapieni di 8-16 bit, che li affittavano 10 mila lire una settimana.


Gli scacciapensieri ne avevo qualcuno. Non saprei dire se il Game&Watch: un ragazzino che doveva prendere palloni di calcio che scendevano o qualcosa del genere; poi uno con gli ombrelli, non ricordo più.
I gig tiger mai posseduti, i miei compagni si e parecchi. Avevo però il WaterGame!!

Le riviste, cassette e quant'altro li vedevo in edicola ma non era ancora il mio mondo. Come detto prima i videogiochi per me erano in sala giochi. Quando capitava giocavo ogni tanto da qualche amico o cugino. E' col megadrive (ed ero grande) che iniziai con le console casalinghe.
Dreamcast Arena ce l'ho, figurati...anche di Gamesmaster ho parecchi numeri e l'apprezzavo...

Alla fine dei conti, a voi, mancano le riviste o no?
Molti dicono che è passato. Che oggi non avrebbero motivo di esistere perchè le news ecc.ecc. le solite menate ...
Le riviste non erano fatte di sole news ma di recensioni e altro. E oggi, con la quantità di giochi, soprattutto indie, che escono, potevano essere un buon intrattenimento. La carta per me non ha eguali. Comunque, l'attesa che c'era mensilmente, l'arrivo in edicola e vedere il nuovo numero. La rilassatezza del dopo pranzo spaparanzato nel divano a leggerla col d.j time in sottofondo ... che nostalgia.

E dei giochini elettronici? Quello del calcio quanto l'ho desiderato! Poi c'era il tennis mi pare. La battaglia navale. Quello del volante con la TV!
La Tomy era diabolica!!!
Tricky Traps era come un videogame, e queste cosucce mi facevano impazzire. Pensate che non potei comprare Kongman perchè costava tanto all'epoca e l'ho recuperato inscatolato anni fa, per far giocare i miei nipoti!!! Erano delle genialate...

Grazie per avermi ricordato il titolo del gioco, io chissà dove l'ho messo. Non li tiro fuori da anni...

Riguardando le foto della tua collezione, Cloud76, che ci dici riguardo la PS2 dorata in edizione limitata? Snocciolaci qualche dato e un pò di storia spicciola riguardo quel tuo acquisto!

Ma come faceva a ricordarti Lamù ?
A me sembrava la copia spudorata di una una delle Dirty Pair

Era una questione di immagine: anche se ci mettevi Zenga e Calà, se vendi una console col marchio Giochi preziosi e la vendi nei reparti giocattoli, la spacci come qualcosa per bambini.
E gli "adulti" non comprano le cose per bambini, perché si vergognano.
come accaduto per anni con i fumetti e i cartoni, e chi li guardava era un pirla.




La pirateria ha aiutato, ma anche senza la PSX avrebbe venduto lo stesso e a gente che dei videogame fino a quel momento fregava zero.
Vedi la PS2, che anche senza pirateria, vendette un botto.... tutto stà nel far sembrare un oggetto qualcosa di trendy che DEVI avere.
Il resto non conta.


Ma davvero anche in italia erano diffusi quei sistemi che ti copiavano la cartuccia su floppy ?
Ma funzionavano, poi ?
Mi immagino mettere un gioco da 16 megabit su 20 dischetti, a farti venire la tendinite furia di cambiare floppy.

...no no, mi riferivo alle copie snes su cartuccia. La pirateria degli anni 80 sui giochi floppy non metto bocca, perchè non la conoscevo...

I tempi della PS2 erano ancora più maturi, a quel punto la gente 'sapeva già', c'era stato un mostruoso consolidamento di mercato per cui non era più necessario scomodare calciatori e pubblicità.

Ma dieci anni prima non era così, e quella pubblicità ha aiutato molto a far conoscere prodotti che in fin dei conti erano assolutamente nuovi per l'epoca. Si fossero trovate le console solo nei negozi di giocattoli capirei ... ma il fatto è che venivano venduti nei negozi specializzati, e non solo.
Per anni uno dei punti di riferimento a Lecco, Lombardia, è stato un negozio che in principio era solamente libreria. Fiutato l'affare, metà della sede venne dedicata a dischetti, cassette e cartucce. C'era tanta di quella roba che ci voleva un pomeriggio per vedere tutto.

Non credo sarebbe stato possibile se non ci fossero state quelle pubblicità a fare da traino ai prodotti Sega. Erano altri tempi e serviva un distributore con una marcia in più. Non essendoci distributori ufficiali di console Sega(al massimo c'era la Leader che trattava solo software, e un altro distributore di cui al momento mi sfugge il nome) GP cascava a pennello, così come la Mattel aveva già distribuito Nintendo con successo.

A ben vedere, senza quella spinta pubblicitaria nemmeno il Tiger sarebbe riuscito ad emergere. Ed era distribuito dalla Gig, che faceva giocattoli. Ma onestamente non ho mai considerato il Tiger un giocattolo, pur rientrando nella fascia di età puberale adeguata per piazzarlo.

p.s. Non rivedevo Time Gal da millenni, a me la tipa è sempre parsa la brutta copia di Lamu, che te devo dì. Forse perché non ho mai visto Dirty Pair. Semmai ho visto Dirty Twins, ma quella era tutt'altra cosa...

Cloud76: grazie per la spiegazione, quella PS2 si direbbe proprio un gran bell'oggetto da collezione!