| Leggo una certa confusione, facciamo un po' d'ordine, dunque ... In primis, la coppia esordì nel cinema con compensi piuttosto modesti (ma ricordiamoci che anche solo "un milone", nel 1960, era tutto tranne che modesto. Un operaio ci metteva mesi, a mettere da parte un milione di lire) e una volta raggiunto il successo, cioè abbastanza velocemente (basti ricordare che nel 1964 girarono tipo 12 film di fila, forse anche di più... E quasi tutti da protagonisti!) rinegoziarono i cachet in parti più consistenti. Mai però a livelli dei grandi della commedia (Tognazzi ecc), che in confronto guadagnavano molto di più facendo molti film in meno. Questo a causa di Franco, che sostanzialmente si adattò al "modello Totò", cioè accettare tutto a compensi bassi per permettere al produttore di guadagnare e farsi richiamare successivamente. Vale la pena sottolineare che tra i due era Ingrassia, come dire, "quello che teneva i conti": era lui a negoziare i contratti ed era lui ad amministrare i compensi (che si spartivano sempre in parti uguali, anche quando magari presenziava uno solo di loro a qualche manifestazione pubblica o partecipazione televisiva). Ovviamente Ciccio si lamentò dei mancati guadagni (dichiarò qualcosa tipo "Se avessimo fatto come Buzzanca, che da solo guadagna tre volte noi con un solo film..." e appunto Lando era uno che sapeva scegliere, non si buttava via. Piuttosto faceva la fame) ma si adeguò per mantenere l'armonia di coppia.
Veniamo al dunque: questo approccio li rese ricchi? Beh ... diciamola tutta, ASSOLUTAMENTE SI'. Perché anche se guadagnavano meno di altri attori, lavoravano molto di più. Quando spari fuori dieci film all'anno e sei sulla cresta dell'onda per così tanto tempo, vi pare che sarebbero rimasti alla canna del gas?! Ma nemmeno per sogno!! Il fatto è che loro si sono sempre accontentati di poco, ecco. E' questo il segreto per vivere bene e mantenere un costante successo: avere sempre bisogno, avere sempre voglia di fare, non fermarsi mai, mantenere un obiettivo comune.
E una volta raggiunto il successo, il loro obiettivo comune è stato quello di aiutare tutto il loro parentado. Ci sono dichiarazioni sia di Giampiero che di Massimo Benenato che non lasciano dubbi in proposito: i rispettivi padri comprarono ville a tutti e ne fecero costruire parecchie, che poi nemmeno usavano. Giampiero ha dichiarato (solamente l'anno scorso, eh!) che lui nemmeno si ricorda quante proprietà avessero all'epoca e non sa chi attualmente le occupi. La stessa casa a Mentana, vicino Roma, dove fu girato l'Esorciccio era semplicemente "una" casa di campagna di Ciccio, ma non era l'unica. Investì nel mattone, e contemporaneamente diede un tetto e occupazione a parecchi parenti che faceva trasferire dalla Sicilia a Roma.
Idem Franco, che si trasferì ai Parioli e ci portò la madre da Palermo (salvo poi riportarla indietro perché lei, poverina, non riusciva ad ambientarsi e soffrì subito di nostalgia per la Trinacria), così come fece trasferire molti parenti suoi. Il bar che aprì a Roma era uno sfizio, e serviva per far lavorare alcuni famigliari. Non hanno mai avuto problemi economici, nemmeno Ciccio nonostante le ruberie del suo amministratore. E' vero (stando a varie dichiarazioni di chi lo conosceva) che lui era un po' parsimonioso, e in più è vero che è stato un caratterino non facile, ma entrambi furono molto generosi. Aiutarono colleghi sfortunati chiamandoli sempre per particine nei loro film (i vari Andronico, Terzo, Leone, ecc).
Quanto hanno detto a Goonie è vero riguardo Franchi: era di una generosità inesauribile. Come Totò. Francesca Romana Coluzzi (attrice purtroppo venuta a mancare da parecchio) ricordò che un giorno Franco venne a trovarla nel suo studio, lei per hobby faceva la pittrice. Lui le comprò due quadri, ma lei aveva chiesto 50mila lire a quadro, Franchi gliene diede 500mila!! Capito l'andazzo? Da qui la smania per accettare qualsiasi offerta: era benestante, ma aveva sempre bisogno. Tuttavia, non hanno mai toccato il fondo. Credo anzi che tutte le loro proprietà non rimaste occupate dai famigliari siano state vendute solo dopo la morte di entrambi (ormai era un impero che i figli non avrebbero potuto permettersi di mantenere).
Che dire poi dell'aneddoto leggendario sui cannoli che non si facevano mai mancare su ogni set? Parliamo di cannoli che venivano FATTI SPEDIRE DALLA SICILIA (almeno, così ho sempre inteso io) e i set stavano quasi sempre tutti a Roma! Tutti i giorni di lavorazione arrivavano cannoli per tutta la troupe... Fate voi il conto, in base ai film prodotti nei loro anni d'oro!!
Insomma, andate tranquilli che Franco e Ciccio hanno vissuto bene, una volta raggiunto il successo. Non sarebbe stato possibile altrimenti, parliamo di una coppia che garantiva il 10% degli incassi del cinema italiano per tutto un decennio (diciamo 1962-72). E dieci anni dopo, quando vennero corteggiati da Fininvest, Berlusconi pur di averli li ricoprì d'oro, per così dire. E loro ammisero poi che la qualità di ciò che fecero in tv negli anni '80 aveva davvero toccato il fondo ("cose brutte ne abbiamo fatte") ma, ciò nonostante, "ci pagavano". Il che sottintende che erano pagati bene. Molto bene.
Al prossimo post ritornerò sull'Esorciccio!
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