CITAZIONE (Delari @ 22/9/2023, 11:07)
D'accordo, siccome riguardo ai film abbiamo già un mucchio di thread, ne apro uno nuovo per perdere l'abitudine.
Mi conosco bene - sono impressionabile - per cui ho deciso qualche tempo fa che c'è una lista infinita di film che non mi voglio sorbire davvero
mai, non importa quanto siano osannati. Per la più parte si tratta del genere horror, a me fanno venire gli incubi, ma ce ne sono anche altri. Anche il genere "action" non è il mio, sebbene non lo detesti se fatto bene. Non sarà giusto giudicare senza avere guardato, ma la vita è troppo breve secondo me.
Comincio con:
- Lo squalo (già non amo molto nuotare in mare aperto...)
- Alien (visto qualche fotogramma, grazie no)
- La mosca (idem)
- Shining (idem)
- La vita è bella (propaganda per gli americani in guisa italiana?)
- Tutti pazzi per Mary (il pessimo gusto non mi fa ridere)
- Un pesce di nome Wanda (idem come sopra)
E voi? C'è qualche film di cui avete sentito parlare tanto ma che avete deciso di non guardare mai?
Caspita, se c'è un film che ho visto ma davvero avrei voluto NON averlo fatto è "La mosca"
lo trovo straziante, perché fa leva su un sentimento di orrore e di pena che sarebbe meglio risparmiarsi!
Concordo pure sui film del filone catastrofico-allarmistico come "Lo squalo".
Aggiungo i film di Dario Argento, perché stando a quei pochi che ho visto (non ne ricordo nemmeno il titolo, forse robetta come phenomena o chissà che altro) le immagini d'impatto vengono proposte a mo' di torta in faccia, quasi in stile pubblicitario, e la cosa mi irrita, dopo avermi inutilmente impressionata. Dunque, dopo la mezza delusione dell'unico suo film che mi poteva piacere, ovvero Profondo Rosso, so che non voglio vederne affatto di altri suoi lavori.
(Mi spiace che non ti piaccia Shining perché è uno dei miei film preferiti ^^ )
Riguardo il pessimo gusto, non riesco a seguire un film che sia dipinto su una tela intessuta di parolacce (in italiano mai più di tre o quattro. le solite) e di provocazioni fini a sé stesse. Faccio un esempio: in Full Metal Jacket, la prima parte con l'addestratore Hartman era tutto un tombino scoppiato di turpitudine - ma in quel contesto serviva, perché si assisteva alla distruzione della personalità del soldato Lawrence "palla di lardo", per cui per me è ok. Ma in un film di un attore che mi piace come Clint Eastwood, invece, "Gunny", non riesco ad andare oltre 15 minuti di sproloquio, perché mi suona solo superfluo. Come è possibile ciò? Boh, forse la differenza di regia, ovvero il modo diverso di raccontare una cosa fondamentalmente simile.
Ultimamente la mia selezione è un po' più semplice: evito tutti i film più recenti del 1960, salvo eccezioni
perché trovo che fino al '50 era ancora intatta una certa sincerità nel mettere in scena una storia.
e - ultimo ma non meno importante - i doppiaggi recenti. Li
d e t e s t o, mi fanno realizzare i danni che fa una classe politica che non si pone un obiettivo di piena occupazione, ove questi troverebbero facilmente altra occupazione più confacente alle loro qualità, anziché impestare ogni benedetto film con le loro vocette stridule e la recitazione da doposcuola.