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Votes taken by pianetaazzurro

view post Posted: 19/11/2014, 00:15     +1Goldrake episodio 25 - NAIDA! - Recensioni / Series Overview
...ma non avete un discorso meno deprimente da fare? Io ho una suocera di 90 anni che mi cucina da Dio, va in macchina, non prende farmaci, cura gli anziani (quelli di 70 anni per intenderci... ehm), si cambia tre volte al giorno e ...

spero di carpirne al più presto il segreto

Qui comunque non mi sembra girino vecchi!!

Notte!!
view post Posted: 31/10/2014, 00:50     +1Puntata 73 : un'anticipazione di finale - Goldrake Saga
Affrontare questo capitolo e di conseguenza il successivo è più facile a dirsi che a farsi: tanti spunti che restano senza risoluzione, modi di agire inspiegabili e sorprendenti, il tutto per giungere ad una conclusione scontata e già intuibile alla fine del cap 72… perché mai introdurre così tanti nuovi elementi per poi non svilupparli e anzi, concluderli alla bella e meglio con una partenza dalla Terra dell’eroe che ha più il sapore di una fuga verso l’ignoto piuttosto che la volontà di portare a termine un progetto!
Per facilitarmi la comprensione preferisco concentrarmi su di un personaggio alla volta dato che sono numerosi i momenti in cui i protagonisti spiccano per la loro individualità a discapito dell’interazione fra di loro.

Duke/Actarus:
lo lasciamo a fine cap. 72 con due immagini a forte impatto emozionale che bene lo descrivono: da un lato preso da una disperazione infinita per l’impossibilità di trovare serenità ed essere compreso nel suo dolore, e dall’altro rassegnato al suo ineluttabile destino di combattente ma con nuove speranze e progetti nel cuore (la chiave per vincere la guerra, la salvezza della Terra, la rinascita di Fleed, e forse anche tempi migliori per amare).
Lo ritroviamo al centro spaziale intento concretamente ad analizzare la prossima e ultima mossa del Team Goldrake per sconfiggere definitivamente Vega. Fin qui niente di anormale. Anche il fugace pensiero a Rubina appare piuttosto distaccato, quasi il sacrificio di lei rappresentasse unicamente il mezzo che consentirà la vittoria. Distaccato per non soffrire o per indifferenza? Direi che la verità sta nel mezzo, ma in ogni caso, per chi avesse ancora dubbi sull’eventuale amore di Duke per Rubina, in questo caso appare lampante che non c’è in lui la disperazione di un innamorato che ha appena perduto la sua amata… neppure un minimo pensiero al fatto che forse sarebbero giunti a quello stesso punto della guerra senza necessariamente perdere Rubina (almeno un pensiero del genere avrebbe lasciato sottintendere un po’più di coinvolgimento emotivo da parte sua).

In seguito vediamo un Duke insonne, passeggiare nel bosco assorto nei suoi pensieri nonché preoccupato ( a giusta ragione teme lo scatenarsi di un Vega che non ha più niente da perdere, ora che non ha neppure più sua figlia e che le sue forze sono allo stremo ) : è il Duke dei primi tempi, quando ancora non aveva compiuto quel lungo percorso di rinascita che abbiamo visto fino alla fine del cap.72. È un Duke che si abbandona ad immagini simbolo del suo amore per la Terra che lo inducono a cedere alla tentazione dell’irrazionalità: benché non manifesta, la sua intenzione suicidale è latente ed intuibile proprio per questo comportamento che ricalca vecchi schemi (il fatto stesso di ritornare dopo tanto tempo alla fattoria ad effettuare quelle attività che tanto lo hanno aiutato a ritrovare un equilibrio seppur fragile , e di fare quel bel discorso a Mizar ma che sa tanto di consegna del testimone, piuttosto che di convinzione a voler continuare tutti assieme come finora…!). Poi le sue intenzioni diventano manifeste: a costo della propria vita partirà da solo per la missione suicida finale: il suo sacrificio almeno non sarà inutile perché è sicuro che agendo in questo modo si porterà nella tomba anche l’odiato Vega!

Ma Duke chi sei? Sei irriconoscibile! Si tratta unicamente di uno spirito di sacrificio elevato all’ennesima potenza oppure stai talmente male che della vita non te ne importa più niente, e quindi tanto vale farla finita in questa maniera! Se pensi al suicidio come unica via per risolvere la guerra, in primo luogo devi essere più che certo che il tuo sacrificio sarà decisivo, altrimenti se morirai senza sconfiggere Vega non farai proprio gli interessi della Terra…Tu stesso hai sempre cercato di dissuadere i tuoi nemici a non compiere questo atto estremo proprio in nome dell’inutilità dello stesso: Naida, Marcus, Fritz…tanto per citarne alcuni. In te questi gesti hanno lasciato incredulità, rabbia e profonda tristezza, che ti hanno condotto ad una solitudine incolmabile… e ora tu vuoi agire nello stesso modo…! Poco prima gioivi per la presunta rinascita di Fleed e il tuo desiderio di tornarci si è fatto ancor più vivo: eppure ora non senti più il peso di quella responsabilità, non risenti più quella forza che credevi di avere per ripartire alla volta di casa, e ne fai testamento ad una ragazzina immatura che non si rende minimamente conto delle implicazioni del suo ruolo e delle responsabilità di cui la stai, suo malgrado, caricando. L’amicizia e la lealtà con Alcor, dove sono finite? Lui, per fortuna, per questa volta si mostrerà molto più ragionevole di te, ma pensi che riuscirà a sostenere quel ruolo che gli stai affidando (protettore della Terra nonché di tua sorella e, anche, di Fleed…se non sbaglio prendi molto sul serio le parole di Alcor quando dice di voler raggiungere tua sorella su Fleed…)? E Venusia… quel bellissimo discorso che le fai correndo a cavallo, soli voi due nella bellezza della natura, cos’è? Una dichiarazione d’amore (finalmente)? L’ammissione di un rimpianto che hai più verso te stesso per non averla saputa amare come avrebbe meritato? L’invito a rifarsi una vita senza di te?

Vediamo un Duke vecchio stampo, sopraffatto dalle emozioni che offuscano la sua lucidità, con un atteggiamento volto solo alla distruzione: di sé stesso, dei suoi sentimenti e dei suoi legami con la Terra, di Vega. La morte, l’annullamento di tutto, l’oblio. Un Duke crepuscolare come mai lo abbiamo visto, in preda alla disperazione e alla solitudine, incapace di sostenere un ruolo divenuto troppo ingombrante anche per lui che già si è spinto oltre ogni umana sopportazione. Un Duke “umano” allo stremo delle forze. Gli autori ci vogliono far piangere, non ci sarà, perché non può esserci, lieto fine. Goldrake è una tragedia con la T maiuscola, e come tale deve finire. Ci daranno l’accontentino che Duke non morirà grazie all’umana provvidenza (Alcor che intuirà i suoi intenti e che lo convincerà a desistere dal metterli in atto) che gli riscalderà, almeno per un attimo, quel cuore indurito da troppa tristezza, ma Duke partirà per l’infinito, e sarà come morire (non dimentichiamo che sono i bambini i primi destinatari dell’anime,… già i temi abbordati sono pesanti, se in più l’eroe muore davanti ai loro occhi…!!!). Messaggi? Tanti, dal più semplice, che tutto ha un prezzo, che il prezzo della guerra è sempre troppo alto, che il destino ha sempre in mente un disegno che a noi sfugge…

a voi la palla…

(…continua…) :innocent.gif: :hate-wall.gif:

Edited by pianetaazzurro - 31/10/2014, 06:59
view post Posted: 14/10/2014, 21:54     +1Episodio #49: Duke Fleed... - Goldrake Saga
Riprendo questo discussione sperando di non “rigirare il coltello nella piaga” dato l’evolversi degli ultimi scambi di battuta. Se proprio devo effettuare una scelta tra le due opzioni fornite da questo sondaggio, voto 2, ossia “ligio al dovere”, e qui mi trovo d’accordo con quanto scritto nei post precedenti da Shooting, Aster, Delari ecc. Non condivido, come del resto altri utenti, il “processo” che viene fatto al comportamento di Actarus su Fleed che sarebbe diverso da quello dell’Actarus sulla Terra dove appare più maturo, perché preso dai sensi di colpa, ecc…, e non sono per nulla d’accordo sulla sua presunta inaffidabilità (di qui le disquisizioni sul suo comportamento con Rubina e Naida, e delle conseguenze catastrofiche generate da questo). In linea di massima ho molto apprezzato il lavoro di Gerdha/Joe e mi trovo anche abbastanza d’accordo con questo procedere, pur non sposandone tutte le conclusioni. Un punto forte di questo lavoro è sicuramente l’analisi basata sull’evidenza e il fatto di aver avuto accesso anche ai dialoghi originali giapponesi. Questo è un procedere scientifico inconfutabile, ma non significa automaticamente giungere a delle conclusioni corrette, forse il più vicine possibile alla realtà si, ma non alla certezza assoluta. Ed è proprio in questo margine interpretativo che situo il mio punto di vista: in tutti gli scambi di opinione letti finora, non ho letto un accenno al fatto che l’immagine dell’abbandono di Maria nel fuoco a favore di Goldrake da parte di Actarus, potesse essere frutto di un’elaborazione a posteriori di una percezione errata dell’evento da parte di una persona ( Actarus) sottoposta ad uno stress bellico. Ritengo che gli autori abbiano volutamente presentato la storia di Actarus come quella di un reduce di guerra (e che per di più è costretto a ritornarci) che, dal momento in cui lo conosciamo, soffre di un disturbo da stress postraumatico : su Fleed vediamo un ragazzo ragionevole e di natura ipersensibile, cresciuto ed educato per essere un giorno Re, ma non ancora pronto per tale ruolo perché giovanissimo (come qualcuno ha detto, gli insegnamenti rivolti all’altruismo su di lui devono aver trovato terreno fertile); scoppia un genocidio e il giovane cerca di fare il possibile per salvare il suo popolo sovraccaricandosi di responsabilità impossibili (ovviamente non ci riesce e da qui i suoi rimorsi), ma è coinvolto in una guerra impari dove non poteva non soccombere (non è morto ma è stato creduto tale, testuali parole del nonno di Maria nella stessa puntata, e alla fine per il suo pianeta era come se lo fosse in quanto dire morto o disperso nello spazio suona più o meno uguale… poi la fantasia lo ha portato da noi…). Quindi sulla Terra ce lo ritroviamo in uno stato pico-patologico dal quale cerca di riemergere, e ci riesce anche abbastanza bene, ma gli incubi lo perseguitano come pure i pensieri ed i ricordi deliranti che tipicamente popolano il vissuto di coloro che sono affetti da questo disturbo, che sostanzialmente appartiene alla sfera depressiva più grave, non priva di rievocazioni deliranti, illusioni e sensi di colpa. Non escludo quindi che la scena inserita dagli autori che rievoca la separazione fra i due fratelli durante l’attacco su Fleed voglia rappresentare una elaborazione distorta da parte di Actarus di un vissuto traumatico accaduto molto tempo prima. Infatti quando sulla Terra si ritrova di fronte la sorella che credeva morta, rivede sé stesso che crede di sentire la voce della sorellina (come per dire che allora era vero che l’aveva sentita, ma non credeva potesse essere vero), e in quel momento immagina quindi la scena successiva di lei che cade tra le fiamme mentre lui, che al momento della rievocazione sente sensi di colpa pesanti come macigni, corre verso quello che era il suo intento fin da subito, ossia riprendersi Goldrake perché unica arma di resistenza a Vega e perché sarebbe stato peggio se fosse stato in mano di quest’ultimo. In poche immagini abbiamo due momenti che si avvicendano: la prima scena che rievoca un Actarus che sta fra le fiamme sul punto di correre a salvare Goldrake ( ed è quello che accadde su Fleed) e subito dopo la scena che lui pensa possa essere accaduta al fine di poter giustificare il fatto che sua sorella è in vita ed è li davanti a lui in carne ed ossa! Chiaramente non può fare a meno di rivivere questa scena senza inserire i sensi di colpa che da sempre lo attanagliano, quasi a ricordare a se stesso le proprie scemate responsabilità e rincarare la dose di colpevolezza e indegnità.

Un altro tema che viene trattato in questa puntata è quella della morte di tutta la popolazione di Fleed: è il nonno di Maria che lo dice (“…poiché sono morti tutti”), a conferma che quanto credeva e aveva appurato Actarus era vero e non frutto di una conclusione affrettata per fuggirsene a gambe levate dal pianeta. In quella situazione cosa doveva fare? E del resto anche altri fleediani, avutane l’opportunità avranno fatto sicuramente lo stesso (infatti così è stato per il nonno di Maria con la piccola). Di qui i probabili intenti manipolatori delle dichiarazioni di Naida nel cap 25, anche lei di sicuro alterata psicologicamente almeno quanto Actarus nonché condizionata da Vega, quando gli comunica che erano stati abbandonati da un traditore e che non erano morti tutti. Probabilmente era vero che qualcuno era rimasto ancora in vita, lei per prima, ma la convinzione che fosse tutto finito non era stata per nulla sbagliata da parte di Actarus. Per cui è Naida che volutamente dipinge ad Actarus un quadro poco aderente alla realtà, scatenando in lui la reazione che conosciamo proprio facendo leva sulla sua ipersensibilità, caratteristica che lei conosceva bene in virtù della loro passata relazione. E lui le crede proprio perché vive in questo stato da stress postraumatico che non gli consente un’analisi lucida di quanto avvenuto in passato. Il personaggio di Naida appare subito “instabile” psicologicamente, mentre il nonno di Maria no, per cui le sue affermazioni sono più plausibili e veritiere di quelle di Naida.

Infine a difesa di un comportamento corretto di Actarus su Fleed fino all’ultimo, e quindi del fatto che fosse una persona responsabile che in realtà probabilmente nulla aveva fatto di sconveniente per provocare l’attacco di Vega (ma non è quello che Actarus pensa ovviamente, e su cui si può benissimo discutere: vedi analisi di Gerdha sulle presunte tresche amorose del giovanissimo principe) vengono in soccorso ancora una volta le parole del nonno di Maria in punto di morte: “… ho visto Goldrake: l’uomo che ha difeso Fleed… il difensore della stella Fleed…Goldrake è il nostro difensore”. Queste parole ricalcano quelle di Naida nel cap 25: tutti conoscevano il ruolo di Goldrake e del valore di chi lo pilotava, ossia il principe di Fleed, e, a differenza di Naida (alterata) nel ricordo del nonno c’è riconoscenza per quello che Goldrake/Il principe ha cercato di fare per il suo pianeta… non a caso nella scena successiva crede che, dato per scontato che il principe fosse stato ucciso pure lui, Goldrake fosse finito in mano a Vega, di qui l’invito fatto a Maria di riscattarsi in nome delle vittime di Fleed.
Poi il perché di questa venerazione per “Goldrake” sono solo supposizioni: forse era stato creato ad immagine e somiglianza di una divinità a cui i fleediani facevano capo, proprio per la necessità di dotarsi di un mezzo difensivo che ricalcasse i poteri attribuiti a questa divinità preesistente…e poi forse la famiglia reale era detentrice anche del potere religioso del pianeta, un po’ come accade in Inghilterra dove la Regina è capo di stato nonché della chiesa anglicana e i suoi figli devono formarsi nell’arte della guerra (IMHO!!! Ma poi è di relativa importanza!)

Resto dunque dell’idea che molte rievocazioni di eventi Fleediani sono rappresentate come la “realtà “di Actarus, cioè quella che lui crede essere vera ma che forse non lo è: lui elabora il suo passato, tragico, in base alle proprie risorse psichiche che dipendono dal bagaglio culturale e dal contesto sociale, ossia del ruolo che aveva in quel momento… di qui è facile immaginare che assumendosi il peso delle responsabilità di un principe ereditario /Re e non essendo riuscito a salvare il suo pianeta, si senta terribilmente in colpa e riviva certi episodi sotto forma delirante e illusoria.
view post Posted: 6/10/2014, 21:54     +1Actarus ARF! e non solo (ex Actarus il lercio) - Goldrake Saga
... Vi sbagliate ; Actarus è autocatalitico.... !! Oppure, semplicemente esausto dalla giornata, si è sdraiato un attimo sul letto dopo una bella doccia e dopo aver messo la divisa pulita (ecco perché sembra sempre la stessa... in realtà ne ha tante uguali... ehm soprassediamo allo stile ma vabbè, siamo negli anni '70 !).. pronto per la cena o che so altro, ma a quel punto, Morfeo giunge e lo accoglie fra le sue braccia e lui s'addormenta senza neppure spegnere la luce... è evidente che in quella scena non aveva previsto di addormentarsi!
Perché se la scena fosse cosi come la vediamo, ossia che si è messo a letto con gli abiti da stalla, sarebbe anche poco ecologico dormire con le luci accese...( vabbè che anche Il suo Robot ha bisogno di tonnellate di energia ma non si capisce bene che tecnologia usi per ottenerla, quindi si potrebbe pensare che su Fleed il problema dell'approvvigionamento energetico e di tutti i problemi ad esso legati non esistesse)... Non cercate difetti ove non ce ne sono!!!! :innocent.gif: :dito:
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