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troppa gente che non si rende conto della gravità della situazione, semplicemente perchè il problema non la tocca.e che non si preoccupa abbastanza, che non è cosciente della situazione.
Quando la massa viene martellata con notizie che non é in grado di gestire perché terribili, quando si butta in pasto notizie indigeste e per un certo senso incredibili a gente non preparata (le file di camion militari con salme in uscita da Bergamo, il campo dove si bruciano corpi umani all'aria a Nuova Dheli, le fosse comuni, gli effetti collaterali dei vaccini...), che si tratti di sensazionalismo, di compiacimento nel dare notizie tragiche o di fake costruite e manipolate ad arte, si ottiene l'effetto opposto ed é così dall'inizio. Quando il troppo é troppo, le persone cominciano a non credere, a non più ascoltare e a non più seguire le notizie e quindi le indicazioni di buon senso.
In uno degli ospedali Covid della mia regione, lo psicologo di guerra (guarda che figura é stata presa in considerazione proprio per gestire stati da stress estremi e post-traumatici) che si occupava sia del personale sanitario che dei pazienti nella prima ondata (quella che ci ha sorpresi tutti con la sua violenza e novità), al fine di ottenere aderenza alle (poche) cure e non veder crollare il personale sanitario, ha imposto, in accordo con la direzione medica, di non più seguire i TG, notizie, internet ecc...
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Vaccini che per il momento, sono solo un rimedio temporaneo per cercare di arginare la pandemia, in quanto non coprono sempre e in assoluto, non coprono le varianti peggiori, devono essere ripetuti circa ogni 6 mesi...., e che non ci sono mai per tutti e subito...., e che ogni tanto danno problemi collaterali non indifferenti e addirittura qualche decesso.....
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Mi spiace contraddirti ma i vaccini sono IL rimedio. Il solo ed unico che ora abbiamo contro il Covid e che forse avremo per sempre. Questo discorso vale per il Covid ma come per tutti i vaccini già esistenti, ed é grazie anche ai vaccini se in 100 anni la popolazione mondiale é quadruplicata.
Per l'HIV in quarant'anni non si é mai riusciti a trovare un vaccino. Fortunatamente si é sviluppata una terapia capace di garantire una vita normale a chi ne é affetto. Per il vaiolo, dopo anni ed anni di obbligatorietà al vaccino, si é riusciti invece a farlo sparire dalla faccia della Terra. Per il Covid si sono trovati vaccini capaci di impedire nel 95%dei casi lo sviluppo di una malattia grave potenzialmente mortale e gli studi dimostrano che impediscono anche la trasmissione e quindi bloccano la catena dei contagi: non era da dare per scontato che si riuscisse ad avere un'arma così efficace (a titolo informativo il vaccino dell'influenza protegge dallo sviluppo della malattia in percentuale in maniera molto ma molto più bassa).
Forse sfugge il fatto che il vaccino non impedisce di venire a contatto con il patogeno. Il contagio avviene inevitabilmente (ecco perché si può risultare positivi al tampone anche da vaccinati). Il vaccino pre-allerta/istruisce il sistema immunitario a riconoscere il patogeno prima che inizi a replicarsi nel corpoumano. Questa reazione immunitaria può avvenire senza che il contagiato se ne randa conto oppure può provocare un malessere passeggero, febbre o addirittura si sviluppa la malattia stessa che si vuole,evitare, ma questa sarà limitata e non dannosa (fatta eccezione per quei rari casi di malattia statisticamente inevitabili). Per il covid la questione immunitaria é ancora più importante perché non é il virus in sé che uccide e provoca quadri gravi, bensì la reazione immunitaria eccessiva dell'ospite favorita da certi fattori di rischio legati all'età e non solo. Il vaccino in questo caso "guida" la reazione immunitaria consuma precisione chirurgica del tipo "vai e uccidi senza far danno"...!
Quindi sentir dire "ho fatto il vaccino ma mi sono ammalato lo stesso" é normale. L'importante é non ammalarsi gravemente da necessitare d'ospedale o addirittura da morirne. Questo vale per diverse infezioni per le quali esiste un vaccino e quindi é prevedibile che valga anche per il covid.
Se poi in futuro si svilupperanno farmaci diretti che limitano la malattia (un antivirale mirato), tanto meglio per il malcapitato che ne avrà bisogno, ma il vaccino resterà per molto tempo il modo per ridurre la circolazione del virus e la sua malattia (l'alternativa é fare come ora, limitarci in tutto); per un po' vaccino e limitazioni andranno su vie parallele ma si spera che presto quella del vaccino diventerà poi una via parallela a quella della ritrovata libertà di vivere.
Il vaccino non copre le varianti peggiori e va ripetuto ogni 6 mesi: non c'é niente di confermato, sono solo ipotesi, le peggiori ipotesi date in pasto a chi non ha le competenze per capire certe cose. Le varianti peggiori ... non significa niente. Sono varianti che hanno un vantaggio evolutivo per il virus, ma la reazione del corpo umano sarà sempre quella, con un 10% dei contagiati che sviluppa una malattia grave potenzialmente mortale. Ma come siamo in grado di rilevare subito l'insorgenza di una nuova variante, come vediamo che é diversa da altre già note? Con il sequenziamento dei geni, e qui entra in gioco l' mRNA che ne é la matrice: si tratta dello stesso mRNA che metteremo nel vaccino...abbiamo quindi la scienza dalla nostra parte: muta il virus e si adegua il vaccino. Finora però i vaccini reggono. Poi forse quelli attuali su una variante nuova non proteggeranno al 95% ma al 70-80... in attesa di diventare più performanti entro breve.
Chiedetevi quante varianti di influenza ci sono nel vaccino annuale... non una ma da tre a quattro. Perché? Perché i virus mutano, é prerogativa del loro genoma imperfetto e primitivo (e più li si lascia andare e più si replicano velocemente e commettendo sbagli... casualmente uno sbaglio conferirà loro un vantaggio...)
Va ripetuto (il vaccino) ogni 6 mesi? E chi lo sa. È un'ipotesi. Ora vediamo che l'immunità acquisita con la malattia dura almeno 6 mesi ma anche di più. Solitamente un'immunità acquisita con vaccino é più forte, per cui verosimilmente durerà di più. Prudenzialmente per ora si parla di 6 mesi...
Poi bisogna vedere che tipo di immunità vogliamo ottenere: gli anticorpi certamente, ma non sono i soli. Se i linfociti memoria sono stimolati a dovere la nostra immunità vacinale potrebbe durare molto di più, ma questo sarà solo il tempo a dirlo... siamo solo agli inizi.
Quanto agli effetti collaterali: fanno parte di un rischio calcolato, di certo sono di gran lunga minori rispetto alla malattia da covid.
Le trombosi cerebrali provocate in concomitanza dei vaccini vettoriali però sono un problema serio: non tutti possono riceverlo, sebbene per adesso ci sia una correlazione temporale ma non ancora una correlazione reale confermata. La prudenza quindi s'impone.
Ma anche in tal caso l'informazione manipolatoria dei media, che gettano in pasto a tutti notizie non doverosamente filtrate, la fa da padrona; basta infatti pensare che le trombosi cerebrali indotte da pillola anticoncezionale sono molto ma molto più frequenti, ma nessuno ne parla e ciò accade da decenni e decenni...eppure é raro, almeno nei paesi occidentali, trovare una donna che non abbia mai assunto una pillola anticoncezionale...
Bye!
I no vax sono figli della nostra epoca (ma chi va contro corrente c'é sempre stato): i principi che reggono la libertà che tutti in questo momento ci rendiamo conto di aver perso hanno degli effetti secondari/collaterali come tutto ... é il TAO della vita