CITAZIONE (geminisaint @ 23/10/2010, 20:26)
Lavaggio del cervello?
Quando sento queste cose mi cascano le braccia!
La verità è che si fa fatica, e i giovanotti non la vogliono fare.
Esempio: negli ultimi periodi(ahime oramai un ricordo), in cui la mia aziednda andava bene, e quindi assumeva, non riuscì a trovare operai, e dire che, il lavoro li al tempo, non era ne pesante ne sottopagato, semplicemente, c'era da far andare le mani, c'era da fare i turni, anche la notte, e nessuno voleva farlo.
Ti cascheranno anche le braccia ma ti sei mai chiesto come mai nel nostro paese c'è la coda per far lettere e non si trova un matematico o uno scienziato?
Siamo così biologicamente diversi da altri paesi dove questo problema non c'è e magari la istruzione già alle elementari lascia più spazio alle scienze?
Quanto agli scansafatiche ci sono e sono tanti.
Ma fai un esperimento: dì di essere laureato in lettere e vai a proporti in una piccola azienda artigiana come installatore di infissi.
E preparati un cuscino sulle chiappe.
PErché ti prenderanno a calci: non sono disposti a insegnarti anche se vorresti imparare: non c'è tempo per insegnare bisogna correre. Mi hanno pure detto che in alcune professioni (fabbbro) ci sono meccanismi corporativi per cui non si entra se non si è inseriti. Non parliamo poi del milione di certificazioni diplomini ottenibili solo in anni di studio che bloccano l'accesso a certi mestieri.
Quando ero giovane io per fare la maestra bastava il diploma, ora serve una laurea.
E dire che la mia maestra diplomata era eccezionale (aveva anche portato i viveri ai partigiani da ragazza) e invece le maestre laureate magari litigavano in classe di fronte ai bimbi quando c'era la maestra multipla.
Servono guidatori di tram e metrò a Milano e ci si lamenta sempre che non se ne trova, ma per prendere la patente D bisogna fare un corso che ti costa meno fare uno stage alla NASA per guidare lo Shuttle.
Quanto ai corsi di formazione con cui potresti riconvertirti è mirabile un esempio che ho visto anni fa.
Alcune case di produzione di macchine da stampa hanno fatto un corso destinato a tecnici della manutenzione: avevano tutti il posto assicurato.
Io avrei partecipato ma mi hanno detto "Eh no, è per ragazzi neodiplomati"
Quindi, al di là di me, con tanti disoccupati 30enni che sanno che è importante guadagnarsi la pagnotta magari perché hanno famiglia e si sarebbero straimpegnati hanno pensato di preferire dei giovani senza esperienza di lavoro.
Risultato: alcuni degli studenti hanno abbandonato il corso e quindi alcune case dopo aver finanziato il corso hanno dovuto cercare sul mercato le persone che a loro servivano.
CITAZIONE (isotta72 @ 24/10/2010, 09:56)
CITAZIONE (geminisaint @ 24/10/2010, 09:32)
Tralasciando chi, purtroppo, chi non può permettersi di andare a fare la facoltà che vuole per ragioni di costi
Anche questo, oggi, per fortuna, sta cambiando.
Ci sono sempre state borse di studio che riducevano in maniera drastica le tasse di iscrizione ( io ne ho sempre
Purtroppo sappiamo bene che se un ragazzo magari bravo, magari che studia in un settore dove c'è bisogno (energetico) e troverebbe lavoro all'istante ha entrambi i genitori disoccupati il punto non è ridurre le spese di iscrizione ma dare qualcosa che riduca le spese di mantenimento.
Credo che da questo punto di vista qui in Italia siamo al Paleolitico.
Anche professori universitari (che quando dicono questo dimostrano secondo me di essere ignoranti) dicono che negli USA vanno all'università solo i ricchi.
Si dimenticano di dire che c'è da decenni un sistema di borse di studio per cui un paese delle campagne che ha bisogno di un medico paga l'università a chi nella sua zona vuole diventarlo e mentre i nostri calciatori negli anni 70-80 parlavano come Altobelli quelli più bravi negli sport negli USA venivano presi dai ghetti e mandati in università dove seppure si era più clementi con loro perché giocavano nella squadra del college e la facevano vincere qualcosina la imparavano, qualcosina che magari li aiutava a trovare lavoro finita la carriera (ricordiamo invece cosa è successo a un campione del mondo come Di Bartolomei...).
E potrei andare avanti sulle oltre 200 euro al mese per un letto che si pagano in nero a Milano magari per fare mezz'ora di tram quando negli USA si sta in un campus a pochi metri dall'aula di lezione.