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Parlo per opinione personale ma non ci ho mai visto mancanza di pathos: sono un climax, un qualcosa di ricorrente, come la sequenza di agganciamento/trasformazione. Un modo di risparmiare soldi riempiendo il minutaggio, certo, ma se ben fatti, riescono a diventare un elemento celeberrimo. Lo schema tokusatsu poi è praticamente presente in ogni opera animata robotica nagaiana che spesso prendiamo in esame. Anche opere più anomale (in senso più che buono) come Jeeg, non ne sono esenti. Parlando di Jeeg ha dalla sua una varietà estrema di mosse, tecniche, componenti ma è qualcosa che va a scemare soprattutto nella seconda parte della serie con l'introduzione dei nuovi set di componenti. Quasi scompaiono gli scontri serrati a colpi di mosse di wrestling per far spazio ai componenti, purtroppo. Idem per il cambio di trasformazione pre-Jeeg, ulteriore rimando agli eroi mascherati dei tokusatsu. Le leggi di mercato sopravanzano ogni cosa purtroppo. Ma vengono fuori anche genialate come Antares/Panzeroid, che continua a farmi amare i robot centauri. Per fortuna la seconda parte ci porta anche Flora, il che non è davvero poco. All'Eiken facevano di necessità virtù, alla Sunrise erano più mestieranti con prodotti ben studiati per agire come una macchina ben oliata, pur con un meccanismo ripetitivo. Ma allo stesso tempo hanno tirato fuori perle come Daimos, che eccelle in lotte e storia. Abbiamo anche qui un attacco finale ma le varianti non mancano. Coem giustamente ha illustrato Gotan X è davvero una questione soggettiva.
Edited by GaMa7 - 24/10/2020, 00:27 |