Daltanious - Mirai Robo Daltanius

Allora la faccenda dei biodroidi è complessa.
Stando ai sottotitoli fedeli, il termine usato è esclusivamente clone. Talvolta viene usato come termine dispregiativo "bioricambi".
La vecchia edizione di Daltanious non censurava l'elemento della clonazione, ma in qualche modo cercava di ammorbidire l'argomento giocando un po' sull'equivoco partendo già dal nome biodroide.
Ad esempio dopo la destituzione Kloppen dovrebbe essere destinato al "magazzino dei robot umanoidi" e io avevo sempre pensato che volessero degradarlo ad un lavoro di bassa manovalanza, invece in originale lo vogliono destinare proprio al magazzino degli organi, cioè lasciarlo li in attesa che serva qualche parte di lui da prelevare e trapiantare.
Il concetto espresso in maniera più diretta appare parecchio crudo

Ci sarebbe poi da fare una considerazione ulteriore a riguardo :
1 L'imperatore cattivo Dolmen è un clone fuggito al proprio destino che vuole vendicarsi della dinastia degli Elios. Però, sebbene si faccia portavoce della sofferenza dei cloni, nel suo impero i cloni sono usati e discriminati abbondantemente, quindi la sua sembra più un'ossessione personale mascherata da rivalsa sociale (un po' in stile meganoide).

2 Kloppen si sacrifica assolvendo il compito per cui è stato creato : fornisce i propri organi per salvare il padre di Kento.
Certo lo fa volontariamente, certo avrebbe dovuto morire lo stesso perché ex malvagio di prima categoria però il fatto che in qualche modo il suo grande gesto si traduca nella funzione per cui sono stati creati i cloni rende il suo sacrificio "ironicamente" convenzionale.
Che significa tutto questo per gli autori : uno scivolone narrativo o un messaggio preciso?

Sicuramente è molto emblematico l'atteggiamento anche di Kento (è una cosa di cui parla anche Jacopo Nacci nel suo libro "Guida ai Super Robot") : lui rifiuta fin dall'inizio il proprio status di principe desiderando di vivere come un comune terrestre e nello stesso tempo rifiuta la discriminazione a cui sono sottoposti i cloni/biodroidi : non rifiuta suo padre ne si scoraggia quando pensa di essere lui il figlio del clone.
A fine serie le due cose rifiutate da Kento, nobile discendenza e nemici che usano cloni, si rivelano essere molto simili (anche gli antenati sfruttavano e discriminavano i cloni), lui, non essendosi mai compromesso con nessuno dei due, attribuisce un significato molto importante al suo stile di vita e di autodeterminazione.
Anche il padre di Kento (essendo fuggito da Elios da piccolo) non è sporcato dagli usi e costumi della corrotta aristocrazia e quindi, una volta apprese le disumanità dei suoi antenati, può creare un nuovo regime politico più giusto e equo

Questo mi ricorda molto Koros e i meganoidi

Banjo e Kento secondo me sono diametralmente opposti proprio per la presa di posizione che hanno nei confronti del "male".
Se Banjo combatte per la sua crociata di cui è un accanito sostenitore e percepisce i meganoidi come tutt'altro da se, non riuscendo a capire quanto sia umana la radice della malvagità che li ha generati, Kento rifiuta sempre gli ideologismi di schieramento che gli vengono imposti (combattere per restaurare l'antico impero, diventarne l'erede al trono) e considera sempre Kloppen come un essere umano, battendosi sempre per il prossimo "concreto" quello che ha davanti e va protetto, non per un'idea astratta di umanità.
Infatti il finale di Daltanious è aperto verso il domani poiché Kento e suo padre, consci della malvagità dei loro antenati, si adoperano per costruire una realtà più giusta e equa che non porti alla nascita di un nuovo Dolmen (che di suo poi, motivazioni o meno, è cattivo e andava combattuto)

Anche a me la fine di Kloppen piace e mi sembra appropriata al personaggio.
Quello che poteva sembrare uno scivolone potevano essere le dichiarazioni finali di Dolmen e la sua natura di clone rispetto a quello che si era visto dell'impero nelle puntate precedenti (che aveva addirittura un deposito di cloni a cui asportare gli organi)