CITAZIONE (Icarius @ 1/7/2008, 13:24)
Il popolo ha visto solo scomparire la possibilità di partecipare al governo.
Di contro però i privileggi e i vantaggi sono molto superiori.
Non ci vedo, sinceramente, un lato negativo in tutto questo.
Parto da quest'ultima. E ti dico... rimango nell'ambito delle opinioni, esulando per un momento dal plot del Guttler.
Davvero, nel massimo rispetto possibile, quel "solo" è agghiacciante. Centinaia di persone hanno compiuto sacrifici molto grandi per avere il diritto di dire la loro. Qualunque privilegio o vantaggio, nella prospettiva di non poter avere una voce in capitolo su ciò che ci riguarda direttamente, è davvero ben poca cosa. Credo davvero che non possa esistere nessun vantaggio superiore a prendere scelte sulla propria vita. Una volta tolto questo, tutto il resto sono solo contentini. E, tra parentesi, il grande valore delle vecchie serie è stato appunto quello del sacrificio per la libertà.
CITAZIONE
Allora, quando si parla delle basi della cultura occidentale, storicamente e filosoficamente si intende il periodo in cui queste basi sono state prima gettate e poi consolidate. Quindi si intende un arco di tempo che va dall'antichità (dove il periodo della Grecia classica ne è il momento fondamentale) al medioevo (con il Cristianesimo e la filosofia Scolastica). Il rinascimento è invece un periodo in cui tornano a dominare gli aspetti classici latini e greci.
L'illuminismo e la rivoluzione Francese sono avvenimenti epocali che però sono successivi.
Hanno pesantemento influenzato il pensiero contemporaneo, ma non sono fatti risalire all'origine della nostra civiltà occidentale.
L'aspetto religioso, sia nell'antichità, sia nel medioevo, nella cultura occidentale ha sempre avuto un ruolo primario.
L'uomo visto in totale e costante contatto con il divino. Basti leggere i testi su cui universalmente si basa l'occidente europeo (l'Iliade, l'Odissea, l'Eneide, la Divina Commedia).
Qui invece ritorno al Guttler. E' vero tutto ciò che dici, ma è vero anche che la storia del Guttler è ambientata in un futuro che - per forza di cose - è stato influenzato anche da quanto è successo dopo. Il Giappone ha una base storica e culturale di samurai, shogunati e via dicendo. Ma per quanto ne riprendano molti temi, le serie robotiche non ignorano tutto quello che è successo dopo. Quello che non mi convince è che - per quanto siano verissime tutte le basi che citi - la cultura occidentale è mutevole e, ora come ora, non si adatterebbe allo scenario che dipingi. L'Occidente, a livello di puro immaginario collettivo (che in una storia del genere è poi per me la cosa più importante) è la parte del mondo che invece ha subìto un boost di evoluzioni economico-sociali proprio a discapito della spiritualità.
Anche perché, ti dico, se se ne fa un discorso di religione e non di credere-in-generale, la problematica maggiore da gestire narrativamente è quella degli atei terrestri. Non si può ignorarli perchè sono (siamo? naaah, io mi professo più agnostico
) tanti. Ma come li gestisci? dai loro torto assoluto? Potresti farlo se ci fosse una manifestazione oggettiva di Dio.
Perchè, occhio... qui parliamo non della bontà del credere, ma della bontà di credere in un dio, che è già molto più circoscritto.
Così come stanno le cose tutto resta sul piano delle opinioni. Chi non condivide una certa idea, quella della religiosità, a livello di personaggi non può che essere tagliato fuori. E, trattandosi di una scelta molto intima e personale, giudico questo un po' sgradevole.
CITAZIONE
Poi si può discutere (ed io sono il primo a farlo) sulla bontà o meno della storia del Guttler. Però pregherei tutti di leggere attentamente tutto il materiale, prima di esprimere qualsiasi opinione.
Possibile che ogni tanto mi lascio indietro qualcosa. Ditemi cosa e ci metto una pezza!