CITAZIONE (Susanoo @ 18/12/2023, 13:47)
Salve,
visto che possiedo il manga di Daitarn 3 (e anche quello di Zambot 3) vi posso dire che il manga è carino, ma graficamente non è un granché, disegnato da Yuu Okazaki.
Pubblicato sulla Bouken ou da luglio 1978 ad aprile 1979 (quasi in concomitanza con l'anime)
Si tratta di un solo volume in 10 capitoli, Banjo è indicato come investigatore privato (allo stesso modo dei romanzi).
Il manga a grandi linee è fedele, ma molto semplificato. Alcune cose sono differenti:
- nel manga sono adattati solo alcuni episodi con diversi cambiamenti e semplificazioni
- Koros muore in combattimento con la sua astronave e il Daitarn 3
- Soltanto Banjo va su Marte per il combattimento finale
- Alla fine la sagoma di Banjo si vede alla finestra e Garrison non sale sull'autobus quando tutti vanno via.
Il manga è considerevolmente diverso dall'anime. È proprio una storia parallela.
Come tutte le opere derivate ne riconosciamo chiaramente l'archetipo e cioè l'anime del Daitarn: ma è evidente che la storia è diversa.
Il fatto che koros muoia in circostanze diverse dall'anime cambia parecchio l'architettura della trama.
Mi stupisce che in dettaglio così importante sia stato sottaciuto.
Se cambi dettagli così importanti, cambi anche il ruolo di ciascun personaggio.
L'errore consiste nel discutere del manga facendo riferimento all'anime e viceversa, mentre le opere vanno discusse distintamente.
Un esempio potrebbe essere la divina commedia e il tesoretto: ci sono dei punti in comune, addirittura i primi versi della commedia sono quasi sovrapponibili a quelli del tesoretto, però sono opere diverse.
Nel manga potrebbero essere possibili alternative alla identificazione dei personaggi principali ( koros, don zauser e banjo) poiché cambiano in parte i ruoli reciproci.
Forse l'abitudine a considerare il manga modello di realizzazione dell'anime lascia supporre che nel caso di Daitarn questo ( il manga) possa essere d'aiuto per comprendere meglio la trama dell'anime: non è così.