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AMON 114'S FICTION GALLERY

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amon114
view post Posted on 5/2/2010, 14:28     +1   +1   -1




Capitolo 15

Io sono Koji Kabuto , e questo è Mazinger Z

Tetsuya si girò di scatto in direzione dell'addetto radar- Accendi i monitor Ishimori.Ora dovrebbe essere possibile collegarci con la visuale del Great. Voglio capire cosa sta succedendo laggiù-
- Subito Tetsuya- rispose prontamente il vecchio collaboratore di Kenzo Kabuto.
La visuale che apparve sul monitor era molto sfocata.
- Prova a regolare l'intensità Ishimori,e cerca di mettere a fuoco su quel punto,mi sembra di vedere qualcosa.-
Il tecnico sistemo il più possibile la qualità dell'immagine. Nel punto indicato da Tetsuya s' intravedeva quella che sembrava ormai poco più di una carcassa di un robot.
- Credo che sia lo Zeta- Disse Ischimori rivolto a Tetsuya.
- Avvicina ancora un pò l'immagine -
Man mano che l'immagine veniva ingrandita le paure di Tetsuya s'ingrandivano con essa,poi la conferma.La carcassa era propio quella di mazinger z .Il Robot era stato tranciato a metà dal super razzo conficcato di punta nel suolo..
- Koji, Koji. per l'amor di Dio Koji, rispondi.-
- Prova a contattare Shiro , -
- Ok ci provo -

Nella cabina di pilotaggio del Great,Shiro riprese i sensi.
- Ishimori. Cosa è successo. Dov'è Koji?-
- Guarda nel monitor-
- Oh no! Mazinger Z è distrutto! Koji. Fratello.Nooooooooooo-
- Fermati Shiro!Il super Razzo ha diviso in due Mazinger appena vicino al reattore fotonico,pochi centimetri e lo Z sarebbre esploso.Ora però Shiro devi stare molto attento a non far accadere quello che la fortuna a impedito che accadesse.-
- Ma io non..-
- Stai calmo ragazzo,so che per te è difficile,ma la vita di tuo fratello è nelle tue mani,un tuo gesto avventato potrebbe far esplodere il reattore.Ora calmati,fai un bel respiro e attienti scrupolosamente alle mie istruzioni. Ok?-
- Va bene Ishimori. Ti ascolto-
- Devi avvicinati e cercatre di estrarre il pilder dallo Z, mi raccomando,cosa molto importante non toccare i comandi del super razzo,un minmo movimento del razzo potrebbe causare l'esplosione.
La possente mano del Great afferrò il pilder dalla testa dello z.il piede,l'altra mano ferma sul collo per evitare movimenti bruschi.
- Adesso Shiro. Tira-
Shiro chiuse gli occhi e tirò la leva, la mano del Great tirò con forza sdradicando il pilder dalla testa dello Z.
- Ce l'ho fatta. Ishimori ce l'ho fatta. - Shiro esultò.
-Presto Shiro torna subito alla fortezza, Koji ha bisogno di cure.-
- Subito -
Intanto anche Boss e Jun si erano ripresi .
Il Great mazinger, Venus e Groizer X emersero dall'acqua.Pochi secondi dopo una violenta esplosione scosse il fondo del mare,il reattore dello Z esplose decretando così la fine di quello che era stato per così tanti anni il difensore dell'umanità. Adesso il capolavoro del grande Juzo Kabuto, il robot che aveva sconfitto il dottor Hell,quello stesso robot che aveva dato un contributo fondamentale alla sconfitta di mikene, non esisteva più. Mazinger z era andato completamente distrutto.
All'interno del Jet pilder dagli occhi di uno svenuto Koji Kabuto fuoriuscirono lacrime di dolore. Nonostante lo stato d'icoscenza,la fine di Mazinger Z venne percepita dal cuore e dall'anima del giovane.

- Avrei dovuto impedirlo. Maledizione. Mazinger Z è andato distrutto,l'unica eredità lasciata da mio nonno è andata distrutta,e tutto per colpa mia.-
- Non auto flagellarti Shiro.La cosa importante è che sei riuscito a salvare Koji.Anche a me dispiace tanto per la fine dello Z,ma dobbiamo pensare a nostro fratello adesso.Devi tornare il più presto possibile,ogni minuto in più potrebbe essere fatale. Hai fatto tutto il possibile,ma talvolta gli eventi ci travolgono, e per quanto ci si possa sforzare non ci è permesso contrastarli.Dobbiamo cedere al destino.-
Tetsuya ha ragione. Koji ,fratello mio,io non permetterò che tu muoia come Mazinger.Te lo prometto. Avanti Great Mazinger a tutta velocità.'

L'Hangar della fortezza delle scenze si aprì, lasciando entrare il Great con in mano il Jet pilder,Il Groizer X ,Venus e la trivella spaziale.
Una volta atterrata,Sayaka corse verso il pilder. Una squadra d'infermieri stava posizionando Koji su di una barella,il volto del ragazzo era completamente sporco di sangue.
- Koji,amore mio.ti prego, ti prego non...-
Gli infermieri trasportarono la barella dentro l'ascenore.Sayaka cadde in ginocchio .
La ragazza si sentì toccare dolcemente la spalla,- Non preoccuparti ce la farà- Sayaka alzò lo sguardo e vide Il volto di Jun in un espressione di rassicurante dolcezza .- Koji ne ha passate di peggio,ha la pelle dura. ,vedrai che riuscirà a cavarsela anche questa volta.-
- Oh Jun- Sayaka si rialzò in piedi e lasciò scivolare completamente nel calore dell'abbraccio dell'amica.

Nell'ascensore , Shiro ossevava attentamente il volto insanguinato del fratello,era la prima volta che lo vedeva così indifeso,così vunnerabile. Si rese conto, e realizzò di quanto suo fratello avesse sofferto in tutti quegli anni di guerra. Prima Hell, poi Mikene,poi ancora gli alieni di vega, lo avevano strappato da un adolescenza mai vissuta appieno.Nonostante il sacrificio e la sofferenza della guerra, suo fratello aveva sempre mantenuto quello spirito gioioso e vitale che sin da piccolo lo aveva sempre contraddistinto. La sofferenza per la perdita dei genitori, quella successiva del nonno, poi di nuovo quella di un padre appena ritrovato e subito strappato,tutto questo,avevano piegato ma mai distrutto l'animo dolce ed altruista di suo fratello.Si rese conto di quanto lui invece fosse statro fortunato,rispetto a suo fratello maggiore. a lui il destino aveva risparmiato molte sofferenze. Troppo piccolo per rendersi conto del dolore della perdita dei genitori,. Certo anche lui aveva sofferto moltissimo per la scomparsa del nonno,ma a differenza di suo fratello ,lui aveva ancora un punto di riferimento su cui appoggiarsi,suo fratello Koji appunto.Il destino gli aveva risparmiato di partecipare a tre guerre sanguinose,la sua giovane età glile aveva fatte vivere quasi come un gioco,poche volte si era veramente reso conto dell'atrocità e la violenza che la guerre avevano causato ai suoi fratelli. Certo anche lui aveva sofferto,come nel caso della seconda scomparsa del padre,ma anche in questo caso lui,a differenza di suo fratello aveva avuto più tempo,molto più tempo a disposizione da passare con il genitore,un anno intero per godere del suo affetto,pochi giorni invece per il povero Koji.
'Hai sofferto tanto fratellone,ma ora sono cresciuto e sono pronto ad alleggerire il tuo peso.Combatterò io al tuo posto,fratello mio,e tu ti godrai il tuo meritato riposo.Sono pronto ad assumermi la responsabilità che per troppi anni anni e gravata solo sulle tue spalle,ora tocca a me portare il tuo fardello.Sono fiero di essere tuo fratello e spero di essere alla tua altezza. Guarisci Koji e guardami affrontare le mi responsabiltà. Guarisci Koji, e ti prometto che ti renderò fiero di me. Guarisci Koji.'Una lacrima solcò il volto del più giovane dei fratelli Kabuto.


Kenzo Kabuto era appena ritornato dall'ospedale.Era stanco morto,lo stress di quella giornata lo aveva messo adura prova, ma ora finalmente era a casa,tutto era andato per il verso giusto.I medici avevano dovuto fare un cesario,ma poi tutto si era risolto per il meglio,e sia Tsubasa,sia il bambino stavano bene,il piccolo in particolar modo a detta dei medici godeva di ottima salute.Mentre percorreva il corridoio per andare in camera da letto vide una luce fuoriuscire dalla fessura della porta dello studio di suo padre,afferrò la maniglia ed aprì.
- Ancora sveglio a quest'ora Papà?-
- Ciao Kenzo.Com'è andata,tutto ok spero?-
- Si Padre,sei diventato nonno per la seconda volta di uno splendido maschietto.-
- Wow!Come sta Tsubasa?-
- Bene. Hanno dovuto farle un cesario, ma l'intervento non ha avuto complicazioni. Sia Tsubasa che il piccolo Shiro stanno benissimo. Koji è a Letto.?-
- Si è bastato leggergli questo libro per farlo addormentare.-
- Che libro ?Dai qua fa vedere.-Kenzo prese in mano il libro,.Era un edizione giapponese intitolata,Miti Dei ed Eroi dell'antica Grecia.
- Ci credo che il piccolo si è addormentato. Ti sembra un libro da leggere ad un bambino?Povero piccolo.-
- La storia della creazione è molto interessante,e poi tu lo sapevi che Zeus,Ade,e Poseidone erano parte di un unica entità. Crono?-
- Veramente per quello che ne sò Ade ,Zeus e Poseidone erano i figli di Crono.Poi Zeus guidò una ribellione e spodestò il padre,diventando il re degli dei dell'olimpo.Almeno così ,i sembra di ricordare.-
- Questa è la storia classica,quella che conoscono tutti. In questo libro ho trovato una versione alternativa. Qui viene raccontato che Crono,essere composto da pura energia venne scisso in tre tipipologie di energia, Quellan positiva,Zeus,quella negativa,Ade e quella neutra,Poseidon, Poi queste tre forme di energia presero forme solide creando così i tre grandi dei.-
- Un po come la composizione dell'atomo?-
- Qualcosa del genere-
- Poi viene narrata una guerra divina tra Zeus ed Ade,dove alla fine dello scontro entrambi gli Dei persero la forma solida,lo scontro finale tra queste due divinità si svolse sul nostro pianeta.I due dei si eguagliavano in quanto a forza e alla fine entrambi esplosero.In questo libro si dice che fu quello scontro a generare l'era glaciale.-
- Interessante!Non conoscevo queta versione,ma da dove viene questo libro?-
Juzo guardò il figlio un po imbarazzato- L'ho rubato-
-Rubato?Dove?.-
- A Bados. Questo libro fa parte della biblioteca personale di Morphulos.-
- Nooo. Povero archeologo,pensa a quanto sarà incazzato adesso.-
- Bè a me serviva qualcosa da leggere durante il viaggio e a Bados gli unici libri non scientifici si trovavano nella biblioteca di Morphulos,quindi..-
- Papà !-
- Sono fatto cosi. Ti prometto che una volta tornato a Bados lo restituirò -
- Va bene, va bene.-Lo sguardo di Kenzo poi si soffermò su un fascicolo propio accanto al libro di Morphulos.
- Cos'è quello ?-
- Cosa?- Ah si quello.- Juzo prese in mano una cartellina e vi posò con cura i fogli del fascicolo. Sulla cartellina vi era scritto ,progetto Iron Z,robot ad energia Fotoatomica.
- Vedi Kenzo, g razie alla scoperta del tuo amico Yumi,mi è venuta una grande idea.Ricostruirò qui in Giappone il robot che abbiamo lasciato su bados.-
- L'Energer ?-
- Si Kenzo,proprio quello,ma qusto sarà estremamente più potente grazie all'utizzo del nuovo reattore fotonico.In più ho trovato il modo di trattare il Japanium facendone una lega resistentissima,cento volte più ressistente dell'acciaio.Questo robot sarà il più potente mai realizzato,alimentato con l'energia più potente mai scoperta,e rivestito dalla lega più resistente al mondo,il suo nome sarà Iron Z,la fortezza d'acciaio.-
- Bellissima idea padre,se lo vorrai collaborerò con te. -
- Accetto con piacere il tuo aiuto-
- Solo una cosa però-
- Dimmi-
- Gli cambieremo il nome. Iron Z fa schifo!- disse sorridente.
- Allora che ne dici di Zeus Alpha?-
- No pensavo a qualcosa di più mistico, che ne dici di Majin,il robot che dona la forza di un dio,e quella di un demone-
- Majin?!Mi piace Majin, Majin go .Ci sono.Mazinger Z.Si chiamerà Mazinger Z,la fortezza d'acciaio-
- Bello!,Questo si che è un nome che mi piace.- sorrise un soddisfatto Kenzo.

Sayaka era inginochiata davanti all'altare della piccola capella della fortezza. - Ti supplico Signore non lasciare che muoia-
Erano ormai due ore che il suo amato Koji era sotto i ferri,e Sayaka non era ancora riuscita a parlare con nessuno del personale medico,sapeva solo che dalla prima analisi fatta dal dottor Yamato le condizioni di Koji erano molto gravi. Il dottore aveva riscontrato un grosso ematoma alla testa, ed un profondo taglio appena sotto la scapola sinistra così il ragazzo era stato operato d'urgenza.Nella cappella Sayaka era sola, Jun era uscita insieme a Boss in ricognizione alla ricerca di Million Alpha.Il robot era scomparso nel nulla,nessuno lo aveva più visto. Tetsuya aveva mandato Jun e Boss a cercare le ragazze con la speranza che non si verificasse la stessa tragica sorte capitata a Masaki Godas comparso un mese prima subito dopo lo scontro con il mostro di mikene,da allora del giovane pilota e del Baion gamma non si avevano avuto più notizie.

Shiro camminava avanti e indietro lungo il corridoio dove era la sala operatoria,nonostante i tentativi di Ishimori e della psicologa della base,la dottoressa Soma, il ragazzo non riusciva a contenere la preoccupazione.Camminava avanti ed indietro come un osssesso,prendendo a calci e pugni le pareti del corridoio
. La scritta luminosa sopra la porta della sala cambiò colore,da rossa a verde,segno che l'operazione era finalmente finita. La porta si aprì e un sudatissimo dottor Yamato usci dalla sala operatoria.
- Dottore come sta?- Shiro afferrò il povero chirurgo per il bavero.
- Calmati Shiro- Lo ammonì Ishimori - Lascia parlare il dottore.-
- Capisco la tua preoccupazione Kabuto,ma cerca di rimanere calmo. L'intervento è riuscito,ma tuo fratello ha perso molto sangue,ha bisogno di una trasfusione.-
- Allora cosa apettiamo. Dottore prenda il mio sangue.-
- Non basta la parentela,deve essere compatibile il gruppo sanguigno-
- Sono compatibili dottore- S'ìntromise Ishimori. - Già una volta c'è stata una trasfusione tra i due,anche se a parti invertite-
- Ah già - disse Shiro - Quella volta. -
- Fù il primo attacco in massa del popolo di Mikene.-
- Ricordo quel giorno.-



Nella sala controllo della Fortezza,Tetsuya Tsuruji aveva gli ochhi fissi sullo schermo televisivo. Le immagini del terlegionale mostravano un mostro di Mikene,lo stesso di un mese prima,che seminanava distruzione nel centro di Tokyo. La cosa più inquietante era però che il mostro stava trascinando un inerme Million Alpha,stringendo la testa del robot in una mano,
Tetsuya aveva provato a mettersi in contatto con le due ragazze a bordo del Million,ma senza risultato.
Jun e Boss sarebbero arrivati a momenti sul posto, ma Tetsuya era molto preoccupato. Quel mostro aveva dimostrato un mese prima di essere un osso molto duro,e con lo Z distrutto,e con Shiro impegnato con la trasfusione,sarebbe stata molto dura per Venus e Groizer X affrontarlo.
- Devo uscire con il Great Mazinger-
- Cosa?- Ishimori lo guardò stupito - Non saresti in grado di pilotarlo,nelle tue condizioni sarebbe un suicidio.-
- Non posso permettere che Jun e Boss rischino la vita mentre io me ne sto qui con le mani in mano.-
- Aspetta Tetsuya,guardiamo prima come si sviluppano gli eventi. Dai fiducia a Jun.-
In quello stesso momento Venus Ace e Groizer X giunsero a Tokyo,pronti a dare Battaglia.

Edited by amon114 - 1/3/2010, 11:29

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amon114
view post Posted on 13/2/2010, 18:01     +1   +1   -1




La leggenda del principe guerriero
Dubbi

Sotto la visiera di quell’elmo da guerriero,che a detta di tanti ,ricordava gli antichi elmi dei cavalieri medievali,gli occhi del giovane principe si inumidirono per l’emozione. Dalla postazione di pilotaggio di quella invincibile macchina bellica,che per tutti i popoli della galassia era ormai diventata il simbolo della rivalsa,s’intravedeva il brillare della stella di Fleed,intorno alla quale orbitava il pianeta omonimo. Le mani del giovane principe stringevano con forza i comandi,il suo corpo era divenuto rigido’Finalmente… finalmente sono a casa’ pensava;ma la gioia,quella immensa gioia per il ritorno non aveva il dolce sapore che Duke aveva tanto immaginato durante quel lungo ed estenuante viaggio.Qualcosa turbava quella gioia,una strana paura sporcava l’animo di colui ,che ormai per tutta la galassia era il messia,il liberatore,l’invincibile guerriero che aveva liberato la galassia dall’oppressione. Quante tappe aveva fatto durante il viaggio,su quanti pianeti era atterrato. Su ognuno di questi aveva avuto un accoglienza degna dell’eroe che era diventato,ora lo chiamavano messia,ora liberatore.Aveva quasi perso il conto di quanti sovrani gli avevano offerto la mano delle loro figlie. Duke Fleed,il principe guerriero ,adorato ed acclamato da tutta la galassia,ora aveva paura di tornare a casa.
Quanti anni erano passati da quando, solo e spaventato,il giovane erede al trono era scappato dalla sua patria.Doveva sottrarre l’arma più potente di Fleed dalle mani dei veghiani,non doveva permettere che Grendizer,il frutto della più avanzata tecnologia fleediana,divenisse l’arma più potente a disposizione di un crudele e malvagio sovrano. Era scappato Duke Fleed,era scappato.
Per anni,tutti quegli anni di guerra e sofferenza,aveva portato nel cuore il rimorso per non essere riuscito a salvare il proprio pianeta.Battaglia dopo battaglia,vittoria dopo vittoria,il suo unico pensiero era stato quello d’impedire che la Terra, sua nuova patria, subisse lo stesso tragico destino della sua terra natale, ‘ Questa volta ve lo impedirò’ pensava in ogni battaglia. Poi un giorno l’incontro con la dolce e sfortunata Rubina,quell’anima pura contaminata dagli orrori della guerra, quell’angelo che si era sacrificato per portare un messaggio,un messaggio di speranza ’Fleed stà tornando alla vita’.
Furono quelle parole,quella consapevolezza che non tutto era perduto a dargli la forza per l’attacco finale. Doveva vincere Duke,doveva annientare Vega e tornare su Fleed. Ricostruire il suo pianeta era suo dovere,era l’eredità lasciatagli dai suoi avi.Ma ne sarebbe stato all’altezza? Sarebbe riuscito lui,giovane ed inesperto principe, a riuscire in quell’impresa?Aveva paura .Duke Fleed aveva paura.
Quanto avrebbe voluto avere vicini tutti i suoi affetti.Umon,quell’uomo che per così tanti anni aveva chiamato padre,lo stesso saggio e compassionevole uomo che tante volte lo aveva consigliato e confortato.Quanto avrebbe dato ora per sentire la sua voce,quanto avrebbe dato ora per ascoltare i suoi consigli. Koji,il migliore amico che abbia mai avuto,cocciuto e testardo,ma leale e coraggioso,più volte aveva dimostrato che avrebbe dato la vita per i valori dell’amicizia,quel ragazzo, come lui per anni aveva vissuto gli orrori di molte guerre,che gli avevano causato insopportabili perdite,non aveva mai perso quello spirito gioioso e gioviale che aveva fatto innamorare sua sorella.Quanto avrebbe dato per averlo accanto,sicuramente il suo spirito giocoso ed impulsivo gli avrebbe spazzato via tutti i fantasmi e tutti i dubbi che lo attanagliavano. Hikaru, la dolce e cara Hikaru,il vero ed unico amore della sua vita.I pensieri di Duke si bloccarono mentre una lacrima solcò il suo viso. ‘Oh Hikaru,mia cara Hikaru.’
Grendizer entrò nell’atmosfera di Fleed.Il giovane principe era tornato a casa, ma chi avrebbe trovato al suo arrivo?
Un popolo felice di acclamare il suo principe guerriero,oppure una popolazione delusa dalla sua fuga?
Sarebbe stato accolto come un messia o come un traditore.
In quello stesso momento Maria Grace Fleed aprì gli occhi.
- Ti sei svegliata -
- Ho percepito una sensazione negativa- rispose preoccupata la ragazza.
- Non ci pensare. Guarda. Questo è Fleed-
La ragazza spalancò gli occhi,sotto di lei un’immenso deserto rosso,non vi era anima viva. Il segnalatore di radiazione vegatron inziò ad emettere un bip.

Edited by kojimaniaca - 13/2/2010, 18:21
 
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amon114
view post Posted on 18/2/2010, 16:45     +1   +1   -1




2 ( Duke Fleed :la leggenda del principe guerriero)

Rimorsi


- Sono ore che viaggiamo.Non c’è niente da fare Daysuke. Fleed è un pianeta morto.-
Duke Fleed non rispose,il suo sguardo fisso in avanti,senza una meta,nessun luogo preciso,solo la speranza spasmodica che quel maledetto aggeggio smettesse di suonare.
Maria tornò a sedersi con accovacciata con i piedi sul sedile e le braccia avvolte attorno alle ginocchia. In fondo al suo cuore era quasi contenta. Quel luogo,quel pianeta a lei sconosciuto,quello sperduto deserto,non era la sua patria,o meglio lo era,ma lei non lo sentiva tale.Maria Grace Fleed,principessa reale del pianeta Fleed si sentiva solo e soltanto Maria,una terrestre, come Koji,come il suo adorato Koji. Ora che avevano scoperto che Fleed non era tornato alla vita come aveva detto Rubina,sarebbero dovuti ritornare sulla terra,e questo la rendeva felice,avrebbe riabbracciato il suo amato,avrebbe visto rivisto i suoi amici,Dambei,Goro,Hikaru,il Professore;era felice Maria,sapeva che non avrebbe dovuto,ma era felice.
Lo sguardo imperterrito di suo fratello aveva qualcosa di innaturale,non lo aveva mai visto così,per la prima volta da quando lo aveva ritrovato ,suo fratello Duke,che lei si ostinava a chiamare col nome terrestre di Daisuke, dava la sensazione di non avere in mano la situazione. Aveva paura Daisuke,e questo Maria lo percepiva chiaramente.
- Cosa è che ti spaventa tanto Daisuke?-
- Non sono spaventato,sono solo preoccupato.Spero che più avanti troveremo…-
- Troveremo cosa?- lo interruppe Maria.- Guarda che Rubina ti aveva solo detto che le radiazioni si stavano attenuando,non che fossero scomparse del tutto. Cosa speri di trovare Daisuke? Cosa? Dei superstiti? Non lo vedi che qui c’è solo deserto? Non lo vedi?-
- Zitta- Urlò Duke.
Maria alzò lo sguardo e guardò negli occhi suo fratello – Daisuke torniamo indietro. Non c’è nulla qui. Fleed è morto.- la sua voce era dolce,implorante.
- No non lo è !- rispose secco
- Daisuke ! Basta! Ora basta!- questa il tono della ragazza si fece aggressivo.- Fleed è morto! E’ Morto! E non è colpa di nessuno. Non possiamo farci nulla-
- Non è morto ! Non è morto! NON E’ MORTO ! CAPITO!-
Maria guardò il fratello,il volto paonazzo,gli occhi sgranati,non sembrava lui.
- Cosa ti succede?- la ragazza gli sfiorò dolcemente la mano che il fratello teneva sulla leva.
- Se Fleed è morto è colpa mia è solo colpa mia.- Daisuke ora stava piangendo.
- No Daisuke non è colpa tua.- Gli rispose Maria . La ragazza si sentiva il cuore in frantumi nel vedere il suo saggio e forte fratello in quello stato. – Tu con il tuo coraggio hai salvato la galassia,l’hai liberata dalla tirannia.Come puoi sentirti in colpa?Di cosa poi. Non eri su Fleed quando è stato distrutto,non puoi farci nulla.-
- Hai ragione Maria. Io non c’ero,ed è proprio questo il punto.Io ero il principe,avrei dovuto lottare,restare e lottare per la mia patria. Invece sono scappato via,scappato via come un codardo. –
- Basta Daisuke! Tu non sei un codardo,questo lo sai,ed ora lo sanno tutti gli abitanti della galassia. Tu sei un eroe.Tu sei Duke Fleed il principe guerriero.
In quello stesso istante l’abitacolo del Grendizer tremò. Daisuke fece fare una virata al robot. Di fronte a lui una enorme catena montuosa. In una di queste montagne,da un caverna scavata nella roccia,Duke Fleed vide un lanciamissili puntato nella sua direzione.
Un sorriso comparse sul volto del ragazzo. Duke Fleed non era mai stato così felice d’incontrare un nemico in tutta la sua vita.
- A quanto pare Fleed non è completamente disabitato.-
 
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amon114
view post Posted on 19/2/2010, 19:31     +1   +1   -1




3( la leggenda del principe guerriero)

Speranza


Grendizer sfrecciava a tutta velocità in direzione della catena montuosa,verso il lanciamissili che non smetteva di sparare i suoi proiettili. Duke Fleed muoveva con decisione la cloche,ma non diminuiva la velocità. Molti dei missili venivano evitati ma alcuni prendevano in pieno lo spacer,facendo sobbalzare l’abitacolo di pilotaggio.
- Daisuke!? Vuoi farci distruggere?E’ questo che vuoi?- urlava Maria.
Il fratello non le rispose,era troppo concentrato,troppo eccitato. Doveva avvicinarsi. Doveva capire.
- Questi missili non sono pericolosi per il Grendizer,non riusciranno mai a scalfire la sua corazza. Stai tranquilla Maria,ed allacciati la cintura.-
La ragazza sbuffò poi premette il pulsante accanto al sedile,azionando cosi due cinghie incrociate che le tenevano il busto ben saldo al sedile. Maria Grace Fleed palesemente scocciata guardava suo fratello,il corpo teso,snello,le mani ben salde sui comandi e l’espressione sicura e concentrata.Quello si era suo fratello,fiero e forte come sulla terra,durante le battaglie contro Vega. La ragazza poi posò gli occhi sul suo sguardo,una nuova luce brillava dagli occhi del fratello,era la speranza.Quella disperata speranza dettata da un bisogno,il vitale bisogno di un’altra occasione,il vitale bisogno di redimersi,il vitale bisogno di trovare la qualcuno su Fleed.
Grendizer era ormai giunto a poca distanza dalla montagna e quindi da lanciamissili,con una virata improvvisa,il disco volante,s’impennò volando verso il cielo,costeggiando in verticale la montagna.
- Cosa facciamo Daisuke?-
- Voglio attraversare la catena montuosa,se c’è un lanciamissili ci deve essere per forza qualcuno che lo comanda.-
- Potrebbe essersi azionato tramite dei sensori o roba del genere?-
- No !- rispose secco Daisuke.Non poteva essere,non doveva essere così.
- Va bè!-
- Maria ! Guarda-
Maria sgranò gli occhi,non aveva mai visto uno spettacolo del genere. Una infinita distesa di montagne che sembrava non avere fine,un’immensa catena montuosa che si andava man mano innalzando,e nelle vette più alte Maria vide ciò che non si sarebbe mai aspettata di vedere in quel pianeta arido e secco,la neve.
Duke Fleed continuava ad andare avanti con la speranza nel cuore,pian piano,quello che sulla terra chiamavano sole,e che qui aveva lo stesso nome del pianeta, si andava a nascondere dietro le montagne. Il tramonto,il primo tramonto da quando era tornato.
Finalmente erano giunti alla fine della catena montuosa,ma dietro di essa il vuoto più assoluto,una coltre di nuvole copriva la visuale,e Daisuke spinse Grendizer giù in picchiata.
Il cuore di Duke battè all’impazzata,una sana,calda e dolce e emozione sciolse la tensione accumulata in tutto il suo corpo,il rilevatore di Vegatron aveva smesso di suonare
Il robot continuava a scendere,Daisuke calcolò di aver percorso in discesa la distanza pari a tre volte quella della montagna,ma ancora nulla,il vuoto. Improvvisamente una miriade di lanciamissili fuoriuscirono dalla parete di quel dirupo,tutti puntati verso di lui. In fondo al dirupo s’iniziava ad intravedere quella che sembrava una città sotterranea. Grendizer rallentò portandosi con il disco parallelo al suolo ed iniziò la fase di atterraggio.
I lanciamissili spararono,e Grendizer venne colpito da centinaia di proiettili.
 
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amon114
view post Posted on 20/2/2010, 17:40     +1   +1   -1




4 ( La leggenda del principe guerriero )

Menzogne!

Una goccia d’acqua provocata dalla condensa cadde dal soffitto roccioso colpendolo sul naso. Duke Fleed aprì gli occhi. Il principe di Fleed aveva un gran mal di testa,si sentiva confuso ,ricordava solo di aver sbattuto la testa contro la cloche dopo che una valanga di missili avevano colpito Grendizer. Il luogo in cui si era risvegliato era buio e umido.Duke si toccò la fronte e si accorse di non avere il casco;una vistosa fasciatura gli avvolgeva la testa,il movimento del braccio provocò un suono di anelli metallici, qualcuno doveva averlo medicato ed incatenato ,ma chi?...e soprattutto, dove si trovava?.. Poi ebbe un sussulto
- Maria!- i suoi occhi si erano abituati al buio,e in quella che sembrava una caverna,non vi era traccia di sua sorella.
- C’è qualcuno qui?- urlò.
Non ottenne nessuna risposta. La caverna era molto silenziosa,si sentiva solo il suono delle gocce di condensa…Splash…Splash…
- Ehi voi!Chiunque voi siate. Dove avete portato mia sorella. Qualcuno mi risponda!-
- Zitto straniero…straniero…niero…niero!- una voce seguita da un eco si diffuse nella caverna.
- Siamo noi qui che facciamo le domande! –
- Dove avete portato mia sorella- urlò di nuovo Duke tentando di alzarsi.
- La ragazza sta bene. – rispose la voce
- Perché mi avete incatenato? – urlò di nuovo
- Basta straniero ! Ti ho detto che siamo noi a fare le domande.tu stai buono e zitto,non ti faremo alcun male per adesso.- ordinò la voce – Ed ora rispondi. Chi sei ?Da dove vieni?.-
Duke Fleed non sapeva cosa fare,non aveva idea di chi fosse l’uomo con cui stava parlando,se gli avesse rivelato la propria identità,e questi fosse stato un nemico l’avrebbero ucciso,e soprattutto avrebbero ucciso Maria. Decise così di rimanere anonimo,almeno per il momento.
- Mi chiamo Daisuke. Daisuke Umon!-
- Che strano nome;e dimmi. Da quale pianeta provieni ,Daisuke Umon?- chiese la voce con un tono sarcastico.
- Sono un terrestre !- mentì
- Un terrestre?- ora il tono della misteriosa voce era stridulo, quasi spaventato.- Devo avvertire il governatore. Devo subito avvertire il governatore… un terrestre..un…no non è possibile.-
Un’ allontanarsi di passi frettolosi ,invase la caverna,fino a poi sparire del tutto.
- Dove vai ?Torna qui Chi siete? Dove mi trovo? Torna qui!- urlò disperato Duke.


In una stanza grigia che sembrava quella di un laboratorio,un uomo in camice osservava da vicino il viso di quella ragazza svenuta sul letto.
- Non sembra una Veghiana !- disse,rivolto ad un altro uomo seduto su una sedia poco più in là.
- No . Ed è anche molto carina.- rispose sorridento
- Yader,non pensarci nemmeno.!- lo riproverò l’uomo in camice.
- Dai Dogar. Solo una sbirciatina.- implorò l’altro con un sorriso sadico.
- Non pensarci nemmeno. Se ti azzardi a toccarla ti denuncio alla corte militare.-
- Che palle! Io non voglio abusare di questa bella straniera. Voglio solo guardare com’è fatta.-
La porta della stanza sia aprì e i due uomini saltarono sull’attenti.
- Ben venuto capitano Golob!-
- Riposo ! – rispose l’uomo.
- Come và con la straniera?Sta bene?-
- Sta benissimo ,Capitano,è solo svenuta.!-
- Bene .Quando si sveglia chiamatemi. Intesi?-
- Agli ordini Capitano!- risposero contemporaneamente i due.
- Come stanno i soldati Tuof, e Galy?.- chiese il capitano.
- Mi dispiace, non siamo riusciti a salvarli.La scarica elettrica che li ha travolti era troppo forte. –
- Peccato erano ottimi soldati-
Le parole del capitano Golob avevano un tono secco,duro,non glie né fregava nulla della morte dei due soldati. Lo sapeva benissimo Dogar.
- Mi dispiace davvero capitano. – rispose Dogar con sincera afflizione,come per contrastare il falso rammarico del capitano.
- Hanno dato la vita per la causa. Non sono morti invano!-
- Già – rispose secco Dogar chinando il capo’ la causa’ pensò ‘’vaffanculo tu e la causa. Intanto due ragazzi sono morti, perché tu gli hai ordinato di salire a bordo di quel robot sconosciuto. Se mi avessi fatto fare le mie indagini come avevo chiesto,Tuof e Galy sarebbero ancora vivi.Brutto figlio di puttana.’’
Il capitano lasciò la stanza, Dogar si lasciò cadere sullo sgabello sbuffando,socchiuse gli occhi ed imprecò a bassa voce. Intanto Yader scoprì lentamente il lenzuolo in cui era avvolta la straniera,approfittando che l’altro era di spalle.
- Cosa è questo? – urlò
Dogar si girò di scatto e vide il collega con le mani infilate sotto la tuta della ragazza,all’altezza del seno.
- Brutto pervertito che non sei altro. Togli le manacce luride…-
- Asp.. Cos’è questo?- nel dirlo tirò fuori le mani da sotto la tuta della ragazza. Un ciondolo penzolava tra le dita del perverso dottore.
- Dobbiamo chiamare il Capitano! –
- No!Aspetta – Rispose secco Dogar. Il dottore strappò dalle mani il ciondolo dalle mani del suo perverso collega,e lo osservò attentamente. Aveva già visto quel ciondolo; ma dove?

 
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amon114
view post Posted on 25/2/2010, 17:30     +1   +1   -1




5 La leggenda del pricipe guerriero

La Maledizione!


Maria Grace Fleed aprì gli occhi,non riusciva a capire dove si trovava e cosa le era successo,una luce intensa la stava abbagliando.Maria fece per coprirsi gli occhi con la mano,ma niente da fare,era legata.
- Ti sei svegliata finalmente? –
- Oh !- la voce la fece sobbalzare. Maria si dimenò tra le cinghie che la legavano al lettino.
- Non preoccuparti,non ti faremo nulla. Abbiamo solo bisogno di farti alcune analisi,poi ti lasceremo andare.-
- Lasciatemi andare subito! – Gridò Maria continuando dimenarsi.
- Stai calma altrimenti gli aghi ti si spezzeranno nel braccio.-
Maria abbassò lo sguardo e vide una serie di tre aghi conficcati nel suo braccio destro,due di questi erano collegati quelle che sembravano flebo,uno invece era stato lasciato scollegato.

- Cosa sono queste cose? Chi siete voi e cosa volete da me? Daisukeeeeeeeee! Dov’è mio fratello.Daisukeeeeeeee!-
- Quindi l’uomo che era con te è tuo fratello… e dimmi,chi siete voi e da dove venite?.-
- Lasciami stare. Non ti dirò nulla. Voglio prima sapere dov’è mio fratello.- Gli urlò Maria.
- Basta! Questa stupida ragazzina urla troppo per i miei gusti ,Dogar. – interruppe un ‘altra voce.
- Mi piaceva di più quando dormiva. Addormentiamola di nuovo,non sta a noi fare le domande. Dovevamo solo assicurarci che non era infetta,e l’abbiamo fatto.Sono ore che siamo qui . Basta ora! Addormentiamola e torniamocene a casa. Rimandiamo tutto a domani.Sono stanco.-
- Basta di piagnucolare Yader. Se vuoi andartene fai pure. Io rimarrò qui.Tu vai pure.-
- Ah..Ah! Vuoi farti la pollastrella ! Vecchio volpone di un dottorino..Ti piacerebbe che ti lasciassi solo con lei eh! –
- Zitto ! Maledetto stupido .Io non sono un pervertito come te.Come osi fare certe insinuazioni.Non dimenticare che discendo da una delle più nobili famiglie di Fleed.-
- Calmo…Calmo mio caro conte dei miei stivali. Ma sii! Se vuoi farti la pollastrella fai pure mio caro aristocratico del cazzo. Io me ne torno a casa.- rispose seccato Yader,poi aggiunse
- Ah! Signor conte. Io se fossi in te non starei tanto a vantarti del tuo rango. Lo sai come la pensa il governatore rispetto a queste cose.Ciao- uscì sbattendo la porta.
- Vaff! – Dogar sapeva che lo Yader aveva ragione. Il governatore nutriva un odio profondo per tutti gli aristocratici,li riteneva responsabili della guerra con vega. Diceva sempre che se non fosse stato per la loro ingenuità,Fleed non sarebbe mai stata conquistata dagli invasori,era tutta colpa del Re e di quei rammolliti dei nobili che nella speranza di un trattato li avevano accolti a braccia aperte spianandogli così la strada per l’invasione.Quegli ingenui avevano consegnato Fleed a gli invasori servendolo su un piatto d’argento.
- Singh Singh!-
Il pianto di Maria risvegliò Dogar dai suoi pensieri.

- Non piangere. Puoi fidarti di me. Credimi.-
- Tu saresti un conte.?-
- Hai sentito? Bhe lascia stare questa storia. Non ci sono più nobili su fleed.Siamo tutti uguali,siamo solo e soltanto dei superstiti,i superstiti di un mondo che non c’è più. Yadar ha ragione non ha senso ricordare il proprio rango.-
- La tua voce… Sento un velo di tristezza.- gli disse dolcemente Maria.
- Come si potrebbe non essere tristi su questo pianeta morto.-
- Ma ?Come morto?- chiese la ragazza
- Basta ragazzina. Le domande le faccio io.Da dove vieni.? –
- Vengo dalla Terra.-
- La Terra? Com’è possibile?La terra è stata distrutta. Sono secoli che non esiste più ormai.-
- La Terra distrutta?Ma cosa dici ? E’ impossibile io …-
- Fa parte della storia di Fleed. Tutti qui lo sanno. Tutti su fleed sanno della distruzione del pianeta Terra,e della maledizione.-
- La maledizione? Quale maledizione?-

Duke Fleed si alzò in ginocchio e sputò un grumo di sangue,le ferite alla schiena gli procuravano un gran bruciore,e quella maledetta frusta continuava a sferzare. Nessun urlo di dolore,nessun lamento,nessun gemito fuoriusciva dalla sua bocca. Lui resisteva,era la sua punizione,la giusta punizione per aver tradito il suo popolo,ad ogni colpo subito,Duke sentiva un sospiro di sollievo,viveva quel dolore,quella umiliazione, come un atto di purificazione. Stava espiando la sua colpa,non doveva lamentarsi,non ne aveva il diritto. Non era più il principino spaventato che anni prima era scappato,adesso era un uomo,anzi un guerriero,Duke Fleed,il principe guerriero. Il Boia continuava ad alzare la frusta e a colpire senza sosta,una goccia di sudore gli cascò sul labbro.Si sentiva stanco,molto stanco,era passata più di un ora da quando avevano iniziato a torturare il prigioniero. Qualsiasi altro uomo avrebbe gridato di dolore,avrebbe implorato pietà ,ma quell’uomo niente,nessun gemito,nessun lamento, sembrava immune al dolore,con quello sguardo fiero,fisso al suolo. Il torturatore diede uno sguardo dietro di se,il capitano Golob restò impassibile,l’uomo capì che doveva continuare e sollevò di nuovo la frusta.

Il capitano non riusciva a credere ai suoi occhi. Allora quell’antica profezia era vera.! Aveva sempre pensato che fosse solo frutto di una leggenda,che mai sarebbe arrivato alcun guerriero terrestre a vendicarsi di Fleed.Ora ecco,davanti ai suoi occhi un uomo , era apparso con quel mezzo spaventoso,rimasto incolume al bombardamento dei missili, e dichiarava di provenire dalla terra .La profezia si stava forse avverando?
No ! Lui non l’avrebbe mai permesso,nessuno avrebbe mai distrutto Fleed,o quel poco che ne rimaneva;quell’uomo l’indomani sarebbe morto,sarebbe stato giustiziato. ‘ Non esiste nessuna profezia,nessuna maledizione’ pensò ,poi rivolse uno sguardo al torturatore e gli fece segno di smettere. L’uomo con la frusta trasse un sospiro e si mise a sedere,esausto ed ansimante.
Duke Fleed cadde disteso al suolo e perse i sensi.
 
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amon114
view post Posted on 27/2/2010, 13:37     +1   +1   -1




6 ( Duke Fleed : La leggenda del principe guerriero)

Discendenza

( 1° parte)


Maria guardava con occhi sorpresi il volto scuro del giovane scienziato.C’era una luce buona in quello sguardo,se lo sentiva.Da quel punto di vista non si era mai sbagliata.Era sicura.Poteva fidarsi.
- Dogar…è questo il tuo nome giusto?- l’uomo annui senza parlare.Maria continuò
- Ti prego slegami,dobbiamo andare a cercare mio fratello.-
L’uomo abbasso lo sguardo greve – E’ troppo tardi. Credo che ormai sia già morto!-
Maria ebbe un sussulto – Come morto?- non riusciva a crederci,non poteva essere,suo fratello…’Daisuke…no,non era vero. Daisuke era ancora vivo,lo sentiva.
- No lo è. Non ancora.Io lo so.-
- Tuo fratello è il terrestre della profezia. Tutti qui sanno che un uomo venuto dalla terra distruggerà fleed. Non lo lasceranno in vita. Il governatore non permetterà che il distruttore di Fleed resti in vita. -
- Sciocchezze! Daisuke non potrebbe mai diventare il distruttore di Fleed. Mai! Daisuke ama Fleed,almeno quanto voi,forse di più. Daisuke darebbe la vita per questo pianeta,per il suo adorato pianeta.-
- Ma cosa dici ragazza voi…-
- Noi non siamo terrestri,Dogar. –
Lo scienziato ammutoli,non sapeva come mai,ma credeva a quella ragazza. Una sensazione di fiducia,di fiducia incondizionata,lo spingeva a crederle. S’infilò la mano nella tasca del camice e tirò fuori quel ciondolo,se fece penzolare davanti agli occhi,poi cominciò a sciogliere le cinghie che legavano la ragazza al lettino.
Duke Fleed,non sentiva più alcun dolore,era come se la sua mente ed il suo corpo si fossero scissi completamente,non poteva muoversi,ma la sua mente era lucida e vigile. Si ricordò di aver sentito una volta suo padre parlare di questo potere,uno dei tanti in possesso dei discendenti della famiglia reale. Questo potere consisteva nella capacità di annullare uno dei sensi, trasferirne l’energia ad un altro dei cinque aumentandone le capacità. Duke non era mai riuscito fino ad allora a sviluppare quel potere,non aveva il talento naturale di sua sorella Maria,ma in quel caso l’istinto di sopravvivenza e l’energia emanata dal suo pianeta natale gli avevano permesso di annullare completamente il tatto,a beneficio di un’altro senso,permettendo così di annullare la percezione del dolore.
Duke sentiva delle voci in lontananza,due uomini stavano parlando,solo un lieve bisbiglio giungeva alle sue orecchie,i due dovevano essere dall’altra parte della spessa caverna.Duke provò a concentrarsi,trasferendo cos’ completamente l’energia nell’ udito.
- Non dobbiamo permettere che si venga a sapere.-
- Si Signor governatore.-
- Capitano.-
- Si Signore –
- Questo ciondolo potrebbe mettere a repentaglio il futuro del nostro governo.Nessuno dovrà sapere della sua esistenza. Capito?-
- Non si preoccupi Signore,lo distruggerò immediatamente.-
- No! Dovrai solo nasconderlo.Potrebbe tornarci utile per ottenere la resa definitiva dei nobili.-
- Come Signore? Scusi ma non capisco.-
- Ci sono ancora molti sostenitori della famiglia reale qui su fleed,nonostante la mia campagna contro di essa e contro i nobili,ci sono ancora molti fleediani fedeli alla famiglia reale.-
- La discendenza divina…-
- Già.-
- Molti su fleed,credono che solo i membri della famiglia reale abbiano diritto di governare su Fleed… Proprio per quella maledetta credenza religiosa.-
- Lei non crede alla discendenza divina. Vero governatore?-
- Come potrei. ! Un semidio non sarebbe scappato da fleed. Io non permetterò che tutti i miei sforzi saranno serviti per consegnare Fleed ad un vigliacco. Sono io che ho guidato la resistenza. Io che ho cacciato gli invasori veghiani. Io ho costruito questa città scavata nelle montagne che ci permette di sopravvivere su di un pianeta radioattivo. Io sono l’unico degno di governare Fleed.-
- Si calmi Governatore. Qualcuno potrebbe sentirci. –
- Domani,quel maledetto vigliacco morirà, e sarà il suo stesso popolo ad ucciderlo,proprio come si concerne ad un traditore. La tua scelta di spacciarti per un terrestre è stata una pessima idea Duke Fleed . Ah Ah Ah Ah –
- Cosa ne facciamo della ragazza?-
- Già… la ragazza…Uccidetela. Subito!-

Duke fleed ebbe un sussulto.
- NO MARIAAAAAAAAAAAAAAAA-

Edited by amon114 - 1/3/2010, 11:32

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amon114
view post Posted on 7/3/2010, 14:52     +1   +1   -1




Discendenza

2°Parte

Maria correva con tutte le sue forze attraverso quei cunicoli e quelle caverne,dietro di lei Dogar faticava a tenere il passo. Quelle caverne erano buie ed umide,ogni tanto sulle pareti apparivano delle porte di legno,Dogar le aveva detto che si trattava delle abitazioni ,le aveva spiegato poi,sempre con affanno che quella città sotterranea era composta da corridoi fatti a spirale,scavati nelle montagne,e che questi finivano nella grande piazza della luce,l’unico punto della città dove si riusciva a vedere il cielo,la stessa piazza dove era precipitata insieme al fratello.Dogar le aveva detto che Grendizer era in quella piazza,essendo questo l’unico luogo sufficientemente grande da contenere l’enorme robot. Maria si fermò di colpo, Dogar la raggiunse e si piegò poggiando le mani sulle ginocchia. Affannava vistosamente.
- Dobbiamo fermarci. Passeremo qui la notte. – Disse con fatica indicando una porta alla sua destra.
- Dobbiamo prima liberare Daisuke. Forza Dogar,non può mancare molto.- Rispose la ragazza.
- No. Siamo da tutt’altra parte. Salveremo il principe,te lo giuro,ma non stanotte.- Detto questo infilò la chiave nelle porta e l’aprì. Maria rimase immobile,il volto teso e stizzito.
- Stupido! Perché mi hai fatto prendere la strada opposta.?La cella dove si trova mio fratello era vicino al laboratorio da dove siamo scappati.Dimmi la verità. Perche?-
Dogar fece capolino da dietro la porta.- Non urlare,potrebbero scoprirci. Entra e ti spiegherò tutto.-
Maria entrò.

- Eravamo vicini alla cella è vero,ma non avremmo potuto fare nulla per liberarlo.L’unica cosa che avremmo ottenuto è quello di farci catturare.-
- Ma allora ?-
- Tranquilla . Ho detto che liberemo il principe,non preoccuparti ho un piano.-
- Un piano?Che piano?Dimmelo.-
- Adesso dormi,domani sarà una giornata faticosa.-
Maria incrociò le braccia,era furiosa,non accettava la sufficienza con cui quell’uomo affrontava la situazione. La vita di suo fratello era in pericolo,come poteva dormire.La ragazza guardava quel giovane scienziato seduto di fronte a lei,in quello che sembrava un magazzino di attrezzi edili. L’uomo aveva gli occhi arrossati,era sudato e continuava ancora ad ansimare,anche se in maniera meno vistosa,i capelli inzuppati di sudore,le mani piccole e delicate,erano sporche di terriccio.Maria non riusciva a capirne il motivo ma si fidava ciecamente di quell’uomo,d’altronde l’aveva liberata.

- Dogar.-
- Dimmi principessa.-
- Cosa è successo a Fleed in questi anni? Quali sono stati gli eventi che hanno portato il pianeta a questo.-
- Ma che domande,la guerra. Quella maledetta guerra,che ha distrutto tutto,che ha contaminato tutto. Sai,la guerra su fleed è durata molti anni,per tutto il tempo ci sono stati focolai di resistenza. Eravamo un popolo conquistato,ma non ci siamo mai sottomessi ai veghiani. Dopo anni di rivolte,tutti gruppi rivoluzionari si unirono sotto la guida di Sigfrid Tferul,l’attuale governatore,un ex galeotto che prima della guerra era stato condannato all’ergastolo per l’omicidio di un nobile.-
- Quindi adesso siete governati da un omicida.Com’è potuto succedere questo?-
- Te l’ho detto.Eravamo oppressi dagl’invasori , e lui ci ha liberati.-
- Liberati?-
- Si . Dopo anni di lotte,l’esercito di Vega si stava assottigliando,la fiducia nei fleediani saliva e la causa rivoluzionaria accoglieva sempre più proseliti,soprattutto dopo la grande migrazione.-
- Cosa?-
- Fù circa tre anni fa. L’esercito della resistenza combatteva assiduamente,ma non aveva armi adeguate contro l’esercito veghiano,soprattutto,gli enormi stormi di minidischi rappresentavano un nemico micidiale per i ribelli. Poi un giorno,il grosso dell’esercito di minidischi lasciò il pianeta. Da qualche parte nella galassia qualcuno stava dando del filo da torcere all’esercito imperiale,e tutte le armate furono riunite per sconfiggere questo potente nemico. –
‘Grandizer’ pensò Maria. Dogar continuò nel suo racconto.
- Questo indebolimento delle truppe imperiali presenti sul pianeta permisero alla resistenza di guadagnare terreno,poi la svolta definitiva. Sigfrid insieme ad altri ribelli,come l’attuale Capitano Golob,riuscirono ad introdursi in una delle navi madri rimaste,e riuscirono ad impadronirsene.Con il supporto di quell’incredibile macchina bellica,la liberazione di Fleed fu un gioco da ragazzi,ma il disastro era alle porte.-
- Che disastro?.-
- La guerra era giunta quasi alla fine quando gli ultimi Veghiani rimasti,fecero esplodere contemporaneamente,in un gesto folle e crudele,tutte le centrali di produzione di Vegatron,iniziò così la contaminazione che poi ci ha portati a vivere rintanati come topi.-
- Ma allora Fleed non fù distrutto sette anni fa come pensava Daisuke.?Vega non distrusse completamente il pianeta. Lo Occupò.Fleed è stato contaminato in un secondo momento..-
- Si Principessa,è passato poco più di un anno da quel disastro.-
- Poco più di un anno? Allora la povera Rubina non ci aveva mentito.-

Edited by amon114 - 7/3/2010, 18:27
 
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amon114
view post Posted on 11/3/2010, 17:13     +1   +1   -1




Discendenza

3° Parte

Dogar non riusciva a prendere sonno,aver raccontato le vicende degli ultimi anni lo aveva scosso profondamente. Ricordava ancora nitidamente il primo giorno di guerra,quel tremendo frastuono che avvolse la capitale,poi milioni di esplosioni che subito dopo si susseguirono in una tremenda raffica di bombardamenti. Fuori nelle strade,solo urla strazianti,odore di sangue e di morte,in pochi minuti,la maestosa capitale di Fleed,distrutta. Tutt’intorno solo cadaveri e macerie,ma lui Dogar Thor-id ultimo discendente del casato dei Thor-id ,era sopravvissuto,l’intera civiltà fleediana era stata spazzata via,ma lui era sopravvissuto. Ricordava ancora nitidamente il suo stato d’animo,la sua folle corsa verso il laboratorio scientifico,la speranza,quella folle e disperata speranza di trovare suo padre vivo,poi quella tremenda visione,il laboratorio distrutto.’Un arma invincibile’ aveva detto,una macchina bellica potente ed indistruttibile che avrebbe garantito la pace in tutto l’universo,ma dov’era adesso quest’incredibile arma? Scavando tra le macerie,trovò il corpo senza vita del padre,il camice bianco da scienziato coperto di sangue,il viso irriconoscibile sotto la poltiglia di sangue misto a polvere e detriti…’Dov’è la tua arma invincibile padre,dov’è il tuo grande robot orgoglio della tua vita?’ in quel momento aveva alzato gli occhi al cielo un grosso disco inseguito da uno stormo di minidischi stava lasciando l’atmosfera di Fleed.
Ora dopo anni,finalmente lo aveva trovato,l’invincibile macchina bellica costruita da suo padre. Grendizer,il distruttore dell’impero,il nemico potentissimo al quale persino il potentissimo impero di vega aveva dovuto piegarsi. Quel principe di cui per tutti gli anni della resistenza aveva sentito parlare,ora era su Fleed.Quello che l’intero popolo considerava un codardo,un traditore,ora era tornato. Colui che avrebbe potuto evitare quel massacro,colui che grazie alla perfetta macchina da guerra costruita da suo padre avrebbe potuto salvare il pianeta,era tornato,il principe che con il suo gesto li aveva condannati,ora era tornato.Il giorno dopo sarebbe stato giustiziato,forse quel codardo meritava quella fine,
Poi i suoi occhi si spostarono su Maria. La giovane e bella principessa addormentata accanto a lui,quel dolce viso con lineamenti ancora fanciulleschi,si fermò a guardare il ritmo regolare del respiro,quella ragazza gli dava una sensazione di pace,di serenità,sensazioni che non provava da anni ormai.Nel guardarla,l’odio che lo divorava si placò,si avvicinò ‘quant’era bella’…Un sospiro…
Avrebbe comunque salvato suo fratello,lo avrebbe fatto per lei,per quello splendido candido fiore che gli dormiva accanto.




Un violentissimo colpo gli colpì la schiena,le mani legate non furono in grado di parare la caduta,e Duke cadde a peso morto picchiando la testa,la vistosa fasciatura sulla fronte s’impregnò di sangue,Duke alzò gli occhi e guardò in faccia il suo aguzzino. Un uomo rude con una folta barba e gli occhi rossi,lo guardava con espressione compiaciuta…
- Terrestre..Eh? Ti farò vedere io,maledetto alieno di merda,manca poco ormai al patibolo,e non credere che accasciarti ogni momento ti serva ad allungarti la vita.Muoviti bastardo-
Gli urlò colpendolo con un calcio all’addome. Erano in cinque a ‘scortarlo’verso il patibolo ma quello con la barba sembrava godere tantissimo nell’infierire su di lui. I suoi poteri di e.s.p gli avevano permesso di annullare il tatto e quindi di escludere la sensazione di dolore,ma l’umiliazione,quella non poteva essere esclusa dalla mente di Duke,quella mai. Per percorso attraverso quei corridoi scavati nella roccia era stato percosso e sbeffeggiato,ora in fondo s’intravedeva una luce in fondo,finalmente erano giunti alla Piazza della Luce,e lì in quel posto si sarebbe compiuto il suo destino…A Duke non importava di morire,viveva la sua condanna come la giusta punizione per il proprio tradimento,ma era profondamente preoccupato di sua sorella.Cosa le avrebbe fatto quella gente impregnata di odio,che atroci sofferenze avrebbe dovuto sopportare? Non era giusto,Maria era innocente,Maria non c’entrava niente…Lui aveva tradito Fleed e solo lui doveva pagare…Giusero alla piazza.Un enorme spazio aperto,in mezzo alle pareti della montagna. Questa piazza era costituita quasi esclusivamente da serre,fatta eccezione di pedane d’atterraggio per i pochi mezzi volanti,su una di queste pedane c’era Grendizer. Duke guardò il suo potentissimo disco robot,quella fredda possente macchina da guerra,compagna di mille battaglie,ora era lì davanti ai suoi occhi,ed era inutile…Nel mezzo della piazza Duke notò un enorme scalinata,ed alla fine di essa una statua enorme,all’interno di quello che sembrava un tempio… La statua rappresentava una divinità che Duke non conosceva,ad primo sguardo gli sembrava una sorta di arpia,con tanto di ali sulla testa,aveva vistosi artigli sulle mani e sui piedi,e due rosse sul petto,staccate…Non riusciva a capire ma quella statua gli ricordava qualcosa,ma cosa?
 
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amon114
view post Posted on 13/3/2010, 18:54     +1   +1   -1





Discendenza

4°Parte

Maria stingeva i denti,spintonando le persone intorno,la piazza era gremita di persone,tutte li pronte a godere la loro giornata di sangue ,era incredibile quanto quelle persone avessero sete di sangue,non ne avevano abbastanza?non era bastato tutto il sangue versato negli anni della guerra con Vega?Se questa era la gente di Fleed,lei si vergognava di esserne la principessa. Guardò Dogar,con uno sguardo più chiaro di mille parole’Cos’aspettiamo ad intervenire’.Dogar abbassò lo sguardo,s’infilò la mano nella tasca del camice e tirò fuori il medaglione,facendoglielo dondolare davanti ,poi con un cenno del capo indicò Grendizer…- Dobbiamo cercare di avvicinarci,senza dare nell’occhio,poi saliremo su Grendizer.- le sussurrò
Maria rimase immobile,con gli occhi sgaranati.- Come sai di ..?-
Dogar le tappò la bocca con la mano e avvicinandosi alla ragazza le sussurrò- Conosco molto più di quanto pensi di Grendizer.Più tardi quando tutto questo sarà finito ti spiegherò.Ti meraviglierai moltissimo,mia bella principessa- L’uomo si staccò,il suo volto era raggiante,sorridente,e per la prima volta Maria si rese conto che era anche molto bello.
- Seguimi.! – Dogar s’inoltrò nel mare di folla in direzione di Grendizer.

Mancavano ormai solo pochi scalini alla cima del tempio, e Duke Fleed era devastato,i suoi poteri stavano pian piano esaurendosi, e cominciava ad accusare tremende ed improvvise fitte di dolore.I cinque aguzzini,continuavano a spingerlo,e quello con la barba e gli occhi rossi,che Duke aveva scoperto chiamarsi Yader,non perdeva occasione di colpirlo. Ora finalmente erano giunti in cima,Duke cadde stremato al suolo,proprio ai piedi dell’enorme statua.Ormai i poteri e.s.p si erano totalmente esauriti,e il povero Principe accusava delle lancinanti fitte su tutto il corpo,poi uno mano lo afferrò con forza strattonandolo per i capelli,il suo volto tumefatto girato a pochi centimetri da quello di quell’accanito aguzzino.Il volto di quell’uomo era orribile,sfigurato dall’odio e dalla perversione,dalla sua bocca viscida e bavosa fuoriuscivano ingiurie e minacce,miste a sputi,che Duke non riusciva nemmeno a capire bene…poi una parola…quella si la distinse perfettamente…’La tua sorellina’… Fu un attimo,in un impeto di forza che egli stesso non sapeva di avere,Duke Fleed,si liberò dalle corde che gli bloccavano le mani,e con una violenza immane afferrò,l’uomo per il collo.Subito gli altri gli si scagliarono addosso,ma la furia di Duke Fleed era inarrestabile,afferrò la testa del barbuto tra le mani,lo guardò negli occhi,quegli occhi viscidi e perversi,dai quali ora traspariva solo terrore,poi gli sussurrò
- Non toccherai mai mia sorella- girò con forza,uno scrocchio,il collo del perverso Yader,si spezzò.
Una forte fitta alla testa,la visione di un uomo con in mano un grosso spadone,Duke Fleed perse i sensi.
La folla urlava agitatissima,era appena stata testimone dell’immensa forza del ‘demone ‘terrestre,poi le urla di paura si trasformarono in urla di acclamazione,una navetta volante era atterrata accanto al tempio,da essa uscirono il Governatore Sigfrid,scortato dal capitano Golob,dietro di loro una misteriosa figura incappucciata vestita di nero.Il perfido Governatore,si avvicinò al corpo inerme di Duke,e con il piede lo fece rotolare a faccia in su,poi rivolto alla folla alzò le braccia al cielo.
- Nessuno distruggerà Fleed. Io Sigfrid Tferul l’ho già impedito una volta,e lo farò di nuovo,nessuna leggenda,nessuna maledizione potrà impedirmelo.- la folla esultò
La strana figura incappucciata prese poi la parola,aveva in mano un bastone con una fiamma sulla punta,che alzò verso il cielo.

- Figli di Fleed.Da quando il vostro dio codardo e i suoi discendenti della famiglia reale vi hanno abbandonati,la dea della luce vi ha protetti,mandandovi un salvatore,Sigfrid Tferul,il prescelto della dea della luce qui nel suo tempio,compierà l’ultimo atto della sua missione.Ucciderà il terrestre,annullando di fatto la maledizione che da secoli incombe sul nostro popolo,maledizione causata dalla scelleratezza del Dio delle tenebre e dalla sua discendenza.I nobili ed il loro Dio hanno finito di causare disgrazie sul nostro popolo,la famiglia reale non esiste più,ed ora il prescelto della dea regnerà su di noi…Viva la dea della luce,viva Sigfrid Tferul,nuovo re di Fleed.- La fiammella sul bastone aumentò d’intensità. La folla era in visibilio…

Maria e Dogar correvano disperatamente verso la loro meta,facendosi spazio tra la folla.Maria aveva assistito alla furia del fratello e per un attimo aveva sperato che tutto cambiasse,che Daisuke,ancora una volta sarebbe riuscito a risolvere la situazione’Che stupida,come avrebbe potuto’ toccava a lei salvarlo,toccava a lei risolvere tutto questa volta…Aveva assistito all’investitura del nuovo re,ma non le importava nulla,voleva solo salvare suo fratello.Avrebbero preso Grendizer e sarebbero tornati sulla terra,che questa gente se ne vada al diavolo,questi pazzi sanguinari non erano il suo popolo,questo maledetto pineta non era la sua patria.Poi la sua attenzione si spostò su Dogar,su quell’uomo che stava rischiando la vita,per lei e suo fratello,non tutti erano malvagi,non tutti avevano sete di sangue…
 
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amon114
view post Posted on 15/3/2010, 18:14     +1   +1   -1




Capitolo 7

La Dea della luce

Un tremendo fragore,scintillii di metalli che battevano fra di loro,urla di giubilo,danze sacrileghe.Dogar non riusciva a crederci,dov’era finito il pacifico ed evoluto popolo di fleed?Dov’era finita la cultura e la civiltà del popolo più avanzato della galassia.Nella sua lunga corsa verso il Grendizer,aveva incontrato solo volti ebeti,che sembravano in uno stato di trance,persone con occhi inespressivi,pronte ad esultare ad ogni frase ed incitamento del Governatore e del Sacerdote .
Dogar era sconvolto,non si era mai accorto in questi anni di quello che era successo alla sua gente.
Avevano trovato quel posto qualche anno prima,per la posizione strategica e per le difese naturali ne avevano fatto la base dei ribelli durante la guerra. Ricordava ancora il giorno in cui si era trasferito con gli altri in quell’avamposto,e soprattutto ricordava nitidamente la sensazione provata alla vista di quell’enorme statua. Nessuno aveva mai visto quella figura prima di allora, nessun libro,nessuna tradizione orale aveva mai fatto cenno ad una creatura del genere. Una notte uno dei ribelli,un certo Balder,radunò tutti nella piazza;disse di aver avuto una visione.In questa visione,la statua gli aveva parlato.Disse che questa rappresentava la dea della luce,figlia dell’antica divinità che un tempo regnava su fleed prima che il dio delle tenebre la scacciasse con l’inganno, concedendo così il glorioso popolo di fleed nelle mani della sua indegna e usurpatrice discendenza. La dea aveva detto che la guerra con Vega era la punizione inflitta dalla divinità della luce al popolo di fleed per aver abbandonato la vecchia via,e che la vendetta finale della luce si sarebbe compiuta per mano di un alieno,un terrestre,unico superstite di un pianeta distrutto dal dio delle tenebre.Questo invincibile guerriero sarebbe giunto su fleed consumare la sua vendetta sui discendenti del malvagio dio delle tenebre ,distruttore del suo pianeta . La dea aveva però promesso di aiutare il popolo,avrebbe indicato fra loro un prescelto,un uomo ,che in nome della luce avrebbe vinto la guerra e annullato la maledizione,un uomo forte e sacro,il prescelto della dea,Sigfrid Tferul. Da quel giorno,l’uomo che era già leader dei ribelli,acquistò un potere incontrastato,quelle poche fazioni che non ne condividevano le idee e i metodi,si piegarono o vennero annientate,Sigfrid Tferul era diventato a tutti gli effetti il dittatore incontrastato di Fleed,ed ora con quell’ultimo atto ,la sconfitta del terrestre,la profezia si sarebbe avverata del tutto e Sigfrid Tferul avrebbe ottenuto ormai l’unica cosa che gli mancava,la legittimità,sarebbe diventato il re,il re di fleed.

Dogar non aveva mai creduto a tutto questo.Considerava la leggenda e tutto il resto,solo menzogne ben architettate per ottenere il potere assoluto.Il sogno di Balder e la questione della leggenda erano venuti nel momento di minima popolarità del capo ribelle,che non veniva visto di buon occhio,sia per le sue origini di galeotto,che per i metodi troppo crudeli . Sigfrid non tollerava le sconfitte,e a coloro che tornavano da una missione fallita ordinava di schiantarsi in un gesto suicida contro le basi veghiane.Questo alla lunga aveva portato dei malumori e fazioni contrarie al dittatore stavano iniziando a studiare un piano per rovesciarlo. la storia della dea e del prescelto era avvenuta nel momento più propizio.le fazioni contrarie dovettero sciogliersi ,dopo quell’astuto marchingegno non avrebbero più potuto fare alcunché su un uomo che ormai era considerato da tutto il popolo,il protetto della dea. Dogar quando aveva saputo dell’arrivo di Duke,che si era dichiarato un terrestre,aveva vacillato,ma poi quando Maria gli aveva raccontato tutto, era tornato alla sua idea. Sigfrid Tferul,e Balder erano degl’impostori , avevano trasformato il glorioso ed evoluto popolo di fleed,in gente folle e sanguinaria schiava di una falsa superstizione.Lui li avrebbe fermati,avrebbe liberato il suo popolo da quegl’impostori,e lo avrebbe fatto a costo della vita.
I pensieri di Dogar correvano veloci e quasi non si accorse di essere ormai arrivato a destinazione. Grendizer era lì davanti a lui.Il medaglione iniziò a brillare,e il portellone del disco si aprì,un sorriso compiaciuto apparve sul volto di Dogar’ Padre eccomi,libererò fleed con la tua creazione,grazie padre’ ,si girò a cercare Maria.Due soldati la stavano bloccando al suolo
- Mariaaaaaaaaaaaaaaa-
- Dogar! Non pensare a me.Salva mio fratello. Mantieni la promessa. Salva mio fratello.Dogaaaaaaaaaaar.-
L’uomo rimase immobile,non poteva abbandonarla,altri soldati correvano nella sua direzione,se l’avessero catturato non ci sarebbe più stata alcuna speranza di liberare fleed dalla tirannia,ma non poteva abbandonarla,non poteva. Dogar corse in direzione di Maria,e dietro di lui il portellone di Grendizer si chiuse.Si avventò contro le guardie nel disperato tentativo di salvare la principessa,e riuscì ad avere la meglio sui due soldati che la stavano immobilizzando.
- Ci andremo insieme a salvare tuo fratello- gli sussurrò con dolcezza.
Maria guardò quell’uomo,il suo viso in un espressione dolce e raggiante,sentì un tuffo al cuore,che subito dopo iniziò a battere più veloce.
- Si- rispose con un filo di foce.
Improvvisamente il suono cupo di un colpo di pistola,un fiotto di sangue uscì fuori dalla bocca del giovane. Maria sgranò gli occhi in un espressione di dolore.

- Dogar !Noooooooooooooo-
 
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amon114
view post Posted on 16/3/2010, 13:02     +1   +1   -1




Capitolo 7

La dea della luce

2°Parte

Nelle orecchie le urla della folla inferocita, negli occhi un carosello di immagini agghiaccianti: le sue mani sporche del sangue di Dogar, quella statua infernale, il fratello steso a terra sul patibolo, circondato dai carnefici, Grendizer, che campeggiava sopra di loro, immobile, il medaglione che ancora stretto nella mano di Dogar pulsava in continuazione.
Tutto vorticava freneticamente davanti ai suoi occhi, il panico e la nausea si stavano impossessando di lei, paralizzandola.
Dogar si accorse che la stava perdendo.
Con uno sforzo enorme si mise a sedere e la prese per le spalle, scrollandola
“Maria..”.
Gli occhi della ragazza traboccavano disperazione, non reagiva.
La colpì con uno schiaffo, e si accasciò su di lei, esausto, il viso appoggiato al suo petto.
Proprio in quel momento i boati della folla cominciarono ad attenuarsi, i rumori assordanti vennero sostituiti dal battito ritmico e rassicurante del cuore di Maria..
Ricordi lontani di voci di bambini affiorarono alla sua memoria, immagini sfocate, un lungo corridoio luminoso, il soffitto alto, sorretto da colonne candide, l’ingresso di un giardino, il tepore dei raggi del sole, una mano grande, forte, che stringeva la sua.
Suo padre, era suo padre che lo accompagnava nel Palazzo Reale.
“Vieni, ti presento una nuova amica”
Una bimba, alta più o meno quanto lui, che gli correva incontro, gli occhi vivaci, i lunghi capelli dalle sfumature ramate.
L’aveva preso per mano, tirandolo verso lo stagno, suo padre poco distante, fermo a parlare con un altro uomo dall’aria solenne, e con un ragazzo, alto e magro, dai lunghi capelli castani.
Si lasciò cullare dalle dolci sensazioni che quei ricordi gli trasmettevano, attorno non c’era più nulla, si sentiva leggero.

Duke venne afferrato per i capelli, le guardie lo misero in ginocchio.
La testa pulsava, vide trascinare via il cadavere del suo aguzzino, gli occhi spalancati, ormai vuoti, lo fissavano, e lui provava solo rabbia e disprezzo.
Qualcuno gli sollevò il viso perché guardasse verso l’uomo incappucciato, immobile di fronte a lui, il braccio alzato che stringeva la lama di luce. La folla era in delirio.
Il sacerdote abbassò la lama, sfiorandogli la gola.
Aveva paura di morire, per la prima volta in vita sua temeva la morte oltre ogni immaginazione.
Aveva paura perché avrebbe lasciato Maria , indifesa, in balia di quei mostri.

Maria si sentì afferrare per le braccia, Dogar scivolò via dal suo petto, accasciandosi a terra.
La trascinavano lontano, la folla apriva un varco al suo passaggio, inveendo contro di lei.
Tutto d’un tratto sentì un calore fortissimo inondarle il petto, un’energia incredibile sgorgare da dentro e pervaderle il corpo.
Le guardie mollarono la presa, guardandosi attonite le mani ustionate, Maria rimase sospesa nell’aria, avvolta da una sfera di luce accecante.
Dogar riprese coscienza, lo sguardo attirato da quel bagliore insostenibile: vide le guardie dissolversi nel nulla, come se quel calore feroce le avesse fatte sublimare in un istante, si riparò gli occhi con l’avambraccio, e distinse al centro della sfera di luce la sagoma di Maria, la sua espressione vuota, gli occhi inondati anch’essi da quella luce bianca ed intensa.

Un silenzio improvviso, irreale, calò nella piazza.

Duke aveva o sguardo fisso sul sacerdote, che ora era immobile, gli occhi sbarrati, la lama di luce era rotolata a terra, lontano. La folla ammutolita osservava in preda all’orrore l’enorme statua che campeggiava sopra di lui. Duke girò lo sguardo e vide con stupore che la statua aveva preso vita, si muoveva lentamente.

Dogar riacquistò improvvisamente lucidità, non sentiva più dolore, riprese il controllo di se stesso. Il colpo lo aveva passato da parte a parte ma sul suo petto non c’era più alcun segno.
Si alzò, cominciò a correre come un pazzo facendosi largo tra la folla impietrita, con un balzo saltò sul patibolo e afferrò Duke, alzando con un braccio il medaglione.

“Grendizeeer!” ruggì con quanto fiato aveva in gola. Gli occhi del robot si illuminarono, lo spacer si sollevò e con un guizzo fù sopra ai due ragazzi. In un secondo erano entrambi nell’abitacolo.

“Maria! Dov’ è mia sorella..”sibilò Duke, steso a terra semicosciente.
“Non lo so! Non la vedo più, è sparita, maledizione.
Aiutami!
Ho bisogno di te, riprenditi, dannazione! Non so come si manovra questo affare” gridò Dogar.
Duke si sollevò da terra e si mise faticosamente a sedere sul seggiolino posteriore, ma la vista era sfocata, si sforzò di dare le istruzioni indispensabili.
Dogar incrociò sopra al tempio per cercare di individuare Maria, ma non ce n’era traccia, lei e la sfera di luce erano scomparse.
Quello che videro fece accapponare loro la pelle: la statua della dea della luce aveva triplicato le sue dimensioni, si muoveva lentamente, alzando le braccia verso il cielo.
La stessa luce abbagliante che aveva avvolto Maria uscì dalle ali spalancate sopra la testa della Dea, dai cui artigli esplose una pioggia di mille lampi che si scagliarono tra la folla, dissolvendo corpi all’istante.

“Oh mio Dio”, mormorò Dogar.
“ Dobbiamo fermarla!” Intimò Duke con un filo di voce.
 
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amon114
view post Posted on 29/3/2010, 18:31     +1   +1   -1




Capitolo 8

Potere

Grendizer non riusciva nemmeno ad avvicinarsi,l’energia sprigionata dagli artigli della dea era immensamente potente ed il robot con il suo a occasionale pilota non erano in grado di contrastarla
.Dogar non sopportava la vista di quello straziante spettacolo,corpi carbonizzati,strutture distrutte,l’ultimo baluardo di quello che un tempo era Fleed stava per crollare definitivamente,e lui non poteva evitarlo. Grendizer in modalità manuale rendeva dieci volte meno rispetto al suo potenziale,e la dea sembrava essere un avversario temibile. Dogar si girò verso Duke con un espressione interrogativa,ma il malridotto principe non era in grado di fare nulla.
“ Cosa devo fare Duke. Quell’energia è troppo potente non riesco ad avvicinarmi.Cosa faccio? Aiutami Duke”
Il principe di Fleed provò a sollevare lo sguardo verso il suo alleato,le tremende ferite lo avevano molto debilitato e gli faceva fatica anche parlare.Si sforzò e guardò nel monitor di bordo “ Usa il Raggio anti gravità” Disse con uno sforzo,indicandogli la leva da tirare.
Dogar eseguì gli ordini e tirò la leva indicata da Duke.Dal petto di Grendizer uscì un raggio multicolore che colpì in pieno il petto della dea facendola sbattere contro la parete di roccia.
“ Bene l’ho immobilizzata. Devo riuscire a tenerla immobilizzata il tempo necessario per far evacuare la piazza della luce”
La Dea si agitava schiacciata dal raggio e dalla parete.Dai suoi occhi bianchi fuoriuscì un raggio giallastro che colpì in pieno Grendizer sbalzandolo all’indietro. La dea liberatasi dal raggio agitò le lunghe ali sulla testa dandosi uno slancio verso l’alto,poi caricò un immensa quantità d’energia tra gli artigli.Una moltitudine di scariche investirono il Robot pilotato da Dogar.
Nell’abitacolo il calore si stava facendo insopportabile,Dogar cercava in tutti i mezzi di fare qualcosa azionando i comandi per il movimento del robot al fine di divincolarsi da quella pioggia di fulmini,ma senza risultato.Grendizer sembrava non rispondere ai comandi.

Il giovane era ormai in preda al panico e muoveva leve a casaccio,la situazione era disperata. D’improvviso si sentì toccare la spalla,si girò di scatto terrorizzato.Duke Fleed era in piedi con la mano destra si teneva con fatica allo schienale,il volto pallido ed insanguinato,le mani tremanti,ma negli occhi una ferrea determinazione. Dogar non parlò neanche,si slacciò la cintura e fece posto al Principe. Duke si sedette con fatica ai posti di comando. In quello stesso istante gli occhi di Grendizer emisero un potente bagliore. “ Tuono Spaziale” Dalle corna del robot una potente scarica elettrica fuoriuscì opponendosi alla pioggia di fulmini emessi dagli artigli i due raggi si annullarono a vicenda . “ Alabarda Spaziale” i due boomerang posti sulle spalle del robot schizzarono verso il cielo unendosi poi tra loro tramite un asta formando quella che forse era una della più potenti armi di Grendizer. La dea emise un feroce grido simile a quello di un aquila prima dell’attacco,e partì in picchiata con gli artigli spiegati verso Duke ed il suo robot.

L’alabarda roteava in alto in direzione della Dea che scendeva in picchiata;Questa con un riflesso questa riuscì ad evitarla ,e cadde sul Grendizer scaraventandolo al suolo.Gli artigli anteriori afferrarono il collo del Robot,e con sorpresa di Duke,penetrarono facilmente nella robustissima lega di Gren. Dal petto di Grendizer uscì di nuovo il raggio multicolore che allontanò il nemico, liberando così il robot dalla presa. Era un osso duro,molto duro. Duke mise il moto il sistema di monitoraggio nel tentativo di trovare un punto debole del nemico,lo schermo si accese mostrando la Dea in tutta la sua interezza,poi un sistema di mirini rossi ne scannerizzarono il corpo,un punto sulla fronte della Dea,proprio in mezzo alle ali inizio a lampeggiare;il sistema aveva trovato un punto debole. Duke Fleed azionò lo zoom sul punto indicato dal computer.
“ Oh No! Non è possibile.Maria”gridò.Anche Dogar scattò a guardare il monitor
Come incastrata tra uno strato di roccia semitrasparente,il corpo di Maria con le braccia spalancate e la testa bassa,con lo sguardo verso terra.
“ Oh no! Ha catturato Maria.” Si allarmò Dogar.
“ No,è lei che guida la statua”
In quello stesso istante Maria alzò gli occhi bianchi verso Grendizer,l’espessione piena di furore,la Dea partì in picchiata per un nuovo attacco.
 
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amon114
view post Posted on 10/4/2010, 14:38     +1   +1   -1




Parte 2°

“ Come facciamo ad attaccarla senza correre il rischio di far del male a Maria” Uno spaventato Dogar si rivolse ad un Duke Fleed teso e sempre più pallido.

Intanto con uno scatto felino la Dea si era di nuovo fiondata su Grendizer,di nuovo l’uso del Raggio antigravità aveva impedito al feroce attacco di portare grossi danni al robot..
“ Dobbiamo cercare di stare a distanza . Ora cercherò di allontanarmi il più possibile dalla piazza.Spero solo che mi segua”
Dogar guardava il suo principe con ammirazione e stupore,era pallido provato,la vistosa ferita alla testa versava ancora sangue,ma lui,l’indomito e valoroso guerriero che aveva annientato Vega,era determinato e calmo ,anche in una situazione come disperata come quella riusciva ad infondere fiducia.Che magnifico re sarebbe stato…
Dogar ripensò a tutti gli anni trascorsi nelle caverne di Fleed a condividere con i pochi superstiti il sogno di liberazione,a tutti coloro che in quegli anni erano morti per la resistenza.Pensò soprattutto al suo odio.Quell’odio profondo nei confronti di quel principe che aveva visto solo una volta da ragazzo.Quel maledetto principe che con la sua fuga li aveva condannati tutti.
Quel viziato e codardo ragazzino che sopraffatto dalla paura aveva privato Fledd della sua unica arma di difesa..Stupido e viziato codardo..
Questo aveva pensato per anni di quel principe che ora davanti ai suoi occhi mostrava coraggio,forza e determinazione.
Lo stesso uomo ora, stava rischiando la vita per salvare coloro che avevano tentato di ucciderlo. Dogar abbassò lo sguardo,si vergognava di se stesso.Lo avrebbe aiutato,avrebbe aiutato quel valoroso guerriero.Quell’uomo era il suo principe.Il principe di cui tutta Fleed aveva bisogno.
In quello stesso istante Grendizer fece un balzo verso l’alto e si unì allo Spacer.

Duke era intento a guardare lo schermo del radar.Un punto luminoso si dirigeva verso Grendizer, era la Dea. La prima parte del piano era riuscita.

“ Questo è il posto ideale. Sgancerò Grendizer,ma tu resterai sullo Spacer. “
“ Cosa devo fare poi . Duke?”
“ Niente. Devi solo salvarti Dogar. Se dovessi morire tu scappa, scappa il più lontano possibile da qui. Se il piano riesce devi salvare Maria“
“ Ma Duke ! Tu… Maria ? Io….Come?Farò di tutto per salvarla … Farò di tutto”
“ Grazie amico. Grazie!”

Grendizer si staccò dal disco e atterrò sul suolo deserto,il campo di battaglia scelto da Duke. Il robot era in piedi,aspettava il suo nemico impugnando l’alabarda…..” Un colpo secco…un solo colpo… Maria…Ti salverò…Maria”

La Dea si fiondò in picchiata direttamente addosso al robot…
“ Adesso “ Urlò Duke come per darsi la carica. La punta dell’alabarda colpì la congiunzione delle ali ,nello stesso punto dove si trovava Maria…
Un contraccolpo tremendo fece tremare l’intero Grendizer, che cadde rovinosamente la suolo.L’alabarda schizzò lontana.
La Dea era rimasta illesa,ed era in piedi di fronte ad un inerme Grendizer.
Gli occhi di Maria pieni di odio, sul suo volto un espressione di perversa soddisfazione… Un’enorme massa di energia si accumulò tra gli artigli della Dea,sette sfere si illuminarono sul corpo di quella creatura inquietante.
Un urlo disumano…” MUORI! HADEEEEEEEEEES!”
Grendizer immobile ed impotente stava per essere travolto da tutta quella massa di energia. Duke abbassò lo sguardo e si preparò alla fine.


Edited by amon114 - 10/4/2010, 16:09
 
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amon114
view post Posted on 13/4/2010, 13:41     +1   +1   -1





Capitolo 8

3° Parte

Lo spacer volava in tondo come un rapace che ronza sulla preda.
Un inerme Grendizer sdraiato al terra.La Dea pronta a sferrare il colpo di grazia
Dogar osservava la scena pietrificato, non sapeva che fare. Grendizer stava per essere distrutto,il principe stava per essere ucciso…No,non poteva permetterlo:il suo popolo aveva bisogno di quell’uomo,ma come poteva salvarlo senza far del male a Maria?Si sentiva la testa scoppiare,un gran calore avvolse il suo corpo, i suoi occhi rossi divennero incandescenti: i suoi E s p si stavano risvegliando.Aveva quasi dimenticato quella sensazione,Quel calore. L’ultima volta che i suoi poteri si erano risvegliati aveva quasi otto anni, sua madre era morta da poco e la sua angoscia,la sua disperazione,gli avevano fatto perdere il controllo delle sue doti. Ricordava ancora il deboletentativo del padre di spiegargli cosa gli stava succedendo “ hai il potere di scavare nel cuore umano,figlio mio” gli aveva detto “ anche tua madre lo aveva”
Scavare nel cuore umano:on aveva mai capito cosa volesse dire,un bambino di otto anni vuole solo la madre. Una madre che non potrà più riabbracciare,una madre da cui non potrà mai più essere coccolato.
Ora dopo tanti anni,quei poteri,quelle sensazioni erano tornati a vivere nel suo corpo nella sua mente…gli tornarono in mente le parole del padre “ Scavare nel cuore umano” …

Maria…
Maria…
Maria…

Vide la Dea alzare lo sguardo verso lo spacer.le scariche elettriche contenute negli artigli pian piano si stavano attenuando…il volto di Maria ,spaventato .
Una tremenda scossa attraversò la sua mente,la comunicazione mentale era stata disturbata,la visuale del volto di Maria si stava dissolvendo. Un altro volto comparve. Una donna, la sua espressione feroce,dura… Gli occhi della dea s’illuminarono di nuovo di quella luce sinistra…un urlo disumano echeggiò nella mente di Dogar…” OTTERRO’ LA MIA VENDETTA”
Dogar si sentì svuotato ,il calore si dissolse. La comunicazione con il cuore di Maria interrotta.

“ Non mi resta altro da fare” Dogar afferrò la cloche “ Perdonami “ Si diresse a tutta velocità,era deciso si sarebbe schiantato addosso alla dea “ Perdonami Maria”

Duke Fleed attivò i comandi a distanza
Dogar vide lo spacer allontanarsi dall’obbiettivo ignorando la sua volontà…
Grendizer con un rapido scatto balzò lontano dal nemico e si riappropriò dell’alabarda
Ora i due colossi stavano uno di fronte all’altro.

Dogar cercò allora di nuovo un contatto con Maria…ma ancora una volta,un volto molto differente apparve nei suoi pensieri…
“ Chi sei?”
La donna non rispose
“ Chi sei?” ripetè di nuovo Dogar “ Dov’è Maria?”
“ Dogar “ la voce di Maria echeggiò nella mente del ragazzo
“ Zitta! Devo vendicarmi . Non opporti al mio volere. Non ora!” urlò stizzita la donna
“ Dogar ! Aiutami! “ continuò Maria
“Taci. Maledetta umana. Io, Minerva, dopo millenni di sofferenze, oggi otterrò la mia vendetta. Nessuno mi fermerà. Nessuno. Tacete . maledetti umani. TACETE”
“ Perché tanto odio? Ti prego, chiunque tu sia,libera Maria, liberala.” Urlò Dogar disperato
I poteri di Dogar riversarono nel cuore di Minerva tutta la sua sofferenza,la perdita della madre, la distruzione della sua patria , ed infine la disperazione di chi sta per perdere la persona che ama.

“ No. Basta. NOOOOOOOOOOOO. Ares…Amore mio Aresssssssssssssssssssssssss”

La dea si lanciò con foga contro Grendizer,una luce bianca inondava i suoi occhi…l’ultimo disperato attacco…l’ultimo disperato tentativo di ottenere la sua vendetta..Grendizer immobile ad aspettare l’attacco…
Un tremendo boato, una luce accecante

Duke Fleed si riprese dallo stordimento,la vista era ancora offuscata per il forte bagliore. Davanti a lui lo spacer precipitato a pochi metri di distanza . La dea era sparita
Poco distante dallo spacer giaveva un corpo sdraiato al suolo. Duke inquadrò con le telecamere quel corpo,era Maria .Accanto a lei quello che sembrava un elmo.Aveva le sembianze della statua.

 
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34 replies since 15/11/2009, 17:39   4853 views
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