| Uff.. spero di averci infilato tutto!! Sperando di aver fatto cosa gradita, non mi sono limitata a riordinare i contributi di questo thread, ma ho inserito anche elementi, che mi sembravano significativi, espressi da utenti del forum in altre occasioni, come il profilo tracciato da Hikaru, un intervento di Val pubblicato su I LOVE ANIME, un'osservazione di grande Blu in occasione di un commento ad un episodio della saga di Joe7.. Non è necessariamente un punto di arrivo, anzi, vi prego di suggerirmi integrazioni o modifiche
PROFILO PSICOLOGICO DI ACTARUS
Il profilo che esce dall’unione di quanto riportato dagli utenti del forum che hanno voluto dare un loro contributo è di una persona umana, nella sua straordinarietà, con pregi e difetti che sono spesso lati diversi dello stesso aspetto del suo carattere.
Actarus è l’eroe della storia.
Riassume in sé tutte le caratteristiche dell’eroe: generosità ed altruismo a livello “genetico” , è una creatura nata per dispensare aiuto, donando senza chiedere nulla in cambio; il coraggio, il suo essere totalmente privo di egoismo o di invidia, il suo spendersi completamente per il prossimo senza mai pensare a sé o ai suo vantaggi personali lo rendono un po’ angelo piovuto dal cielo, un po’ salvatore.
Non affronta il nemico con il gusto di battersi: pacifico e gentile, ricorre alla violenza solo come ultima difesa contro il nemico, che abbatte senza compiacimento, che rispetta comunque, e a cui non esita di dedicare un piccolo tributo quando capisce che in fondo c’è qualche cosa che li accomuna nella lotta. In diverse occasioni infatti piange il nemico appena abbattuto.
L’enorme sensibilità e la sua gentilezza d’animo lo portano a sopportare con ancora maggiore difficoltà il compito che gli spetta, e ad affrontare con reticenza un nuovo rapporto con Goldrake, che gli ha impedito di restare con la sua gente fino all’ultimo, causandogli per tutta la vita rimorsi e tormenti. Ma ancora una volta, il suo istinto di protezione ed il suo senso del dovere gli danno la spinta per superare il trauma e tornare a combattere.
A differenza di molto eroi nagaiani e non, però, le caratteristiche appena elencate vengono arricchite da una serie di debolezze ed imperfezioni che rendono Actarus umanissimo ed amabile, e che decretano in gran parte il successo della serie, anche tra gli adulti di oggi, che sono i bambini di trent’anni fa.. Goldrake è Actarus, a tutti gli effetti.
Actarus è un introverso. Capace di sentimenti molto profondi, è assolutamente impossibilitato al manifestarli. Lato del carattere probabilmente insito nel personaggio, ed accentuato in maniera drammatica dall’essere alieno, reduce di guerra, unico sopravvissuto di un’immane tragedia.
Tanto sicuro di sé in battaglia e nell’affrontare il nemico, infatti, tanto fragile quando si ritrova a confrontarsi con il suo passato, verso il quale vive un rapporto conflittuale.
Actarus vorrebbe dimenticare, ma “di fatto” vive nel passato: l’atteggiamento distaccato che in apparenza lo pone sopra le parti è in realtà una costante fuga dal presente verso il ricordo del suo pianeta di origine.
Actarus non ama parlare della sua esperienza, né dei conflitti del suo animo, e in questa chiusura si rende irraggiungibile anche da chi gli vive accanto. Solo anche quando è con gli altri, il protagonista della serie diviene emblema della felicità negata a chi vorrebbe inserirsi in un nuovo ambiente senza mai riuscirvi completamente.
Ama senza fondersi nell’altro, proteggendo e non condividendo.
E a questo è da ricondurre la sua disponibilità all’ascolto, ma non alla comprensione, e il suo stile di leadership, caratterizzato da un grande carisma, ma spesso impositivo ed ostinato.
Sorride di rado, ma quando lo fa, lascia il segno.
Ama profondamente la natura ed è capace di soffermarsi ad apprezzarla anche nelle sue manifestazioni meno appariscenti, come un fiore che sbuca dalla neve o una fila di formiche che cammina su un tronco. Il suo istinto di protezione si allarga dagli esseri umani agli animali in maniera indistinta. Per lui, proteggere la terra, la sua bellezza e la sua libertà, è anche questo. In questo suo sottolineare l'importanza di ogni piccola creatura terrestre, vuole ricordare al pianeta che lo ha accolto, e a chi lo popola, di non dare per scontato il dono immenso che ha ricevuto.. lui che ha perso tutto è ben cosciente del valore dell'ambiente e della natura.
Questi elementi, uniti alla grande malinconia del personaggio ( in più di un’occasione viene addirittura definito “depresso”), lo rendono però estremamente romantico, nel senso letterario del termine.
Infine, il suo rapporto con l’altra metà del cielo: anche in questo caso il peso del passato è enorme: i suoi grandi amori appartengono al passato e ritornano per lo spazio di un secondo, dispensando nuova sofferenza. Nella sua vita terrestre non riesce ad innamorarsi di nuovo, probabilmente anche a causa della barriera che erige nei confronti di chi vuole dispensargli affetto, rendendosi inarrivabile e causando, involontariamente, dolore.
Edited by isotta72 - 15/2/2010, 11:57
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